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Autore: _aqua_94    22/12/2014    1 recensioni
Mi guardo il braccio e rimango incantata nel vedere il sangue cristallizzarsi e solidificarsi.
Un taglio è più profondo degli altri e, per non far cadere nessuna goccia, inizio a succhiarlo.
Il sapore argodolce e metallico del sangue mi invade subito la bocca e mi fa rilassare, ma non basta.
Il litigio sta continuando e io non riesco a clamarmi e devo fare qualcosa.
Perciò prendo il computer e scorro tra le tante playlist che ho.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Basta un messaggio e tutto crolla.

Il mondo che conoscevo, i sogni, i desideri, tutti coloro che consideravo amici, che credevo amici, spariscono e rimango solo io. 

Sola in questo inferno, in questo lago di fiamme, che brucia e chiede sempre di più acesso al mio cuore.

Basta poco per farlo smettere, anche se solo per dieci minuti. 

Ho paura, lo ammetto, ma non posso far altro e così mi ritrovo con quelle forbici in mano. Con quell'oggetto talmente affascinante ma anche tanto spaventoso. 

Le stringo forte al petto ed il freddo del metallo mi penetra attraverso la pelle, le dita che premono con urgenza in quel punto, in cui uno degli organi più vitali del corpo batte forte, penetra fino ad arrivare ad esso. 

Mi appoggio al muro e cerco di calmarmi, ma ormai il litigio è iniziato e nessuno può piu fermarmi. E' per questo che allontano piano le forbici dal petto e le guardo come se fossi attratta da esse. 

Un'altro messaggio e sta volta sono io che crollo.

Senza che me ne renda conto le forbici stanno strisciando sul mio braccio, riempiendolo di tanti piccoli tagli che dopo poco iniziano a bruciare come fiamme roventi. 

Non urlo e non verso più nessuna lacrima mentre le formici continuano a scivolare sul mio braccio, proprio come un archetto sulle corde di un violino.

Solo quando ormai non c'è più spazio mi decido a posarle sul comodino. 

Mi guardo il braccio e rimango incantata nel vedere il sangue cristallizzarsi e solidificarsi. 

Un taglio è più profondo degli altri e, per non far cadere nessuna goccia, inizio a succhiarlo. 

Il sapore argodolce e metallico del sangue mi invade subito la bocca e mi fa rilassare, ma non basta.

Il litigio sta continuando e io non riesco a clamarmi e devo fare qualcosa. 

Perciò prendo il computer e scorro tra le tante playlist che ho. 

Provo con i  One Direction.

Ma sta volta non bastano.

Quindi passo ai 5SOS.

Ma anche loro non mi calmano. 

Alla fine mi ritrovo a spaccarmi i timpani con i Green Day, in particolare con 21 Guns.

Finalmente mi calmo e mi corico. 

Sono esausta e non riesco più a muovere nessun muscolo, perciò chiudo gli occhi e mi lascio scivlare nel bel mondo di Morfeo.
   
 
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