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Autore: Beta Chan    22/12/2014    7 recensioni
[RanTaku][Fic natalizia postata in anticipo a causa di alcune complicazioni]
Dal testo:
"Ogni anno passiamo il Natale insieme, a scambiarci regali e farci le coccole sul divano, mentre i miei ed i tuoi genitori sono fuori a guardare un qualche film al cinema.
Ormai è diventato un rito vero e proprio, ogni carezza è diventata naturale per la nostra forte amicizia e il nostro forte amore.
Ti voglio bene Shindou, non sai quanto... ti amo."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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N a t a l e.


 


Tutt'intorno a noi, è bianco candido e puro.
Bianco come il manto avvolgente di nuvole che si innalza lieve sopra il nostro cielo infinito.
Il mondo intorno a noi è avvolto da un candido strato di soffice ovatta che sembra dolce zucchero filato appena fatto, impaziente di essere gustato dai più golosi passanti.
La neve scende lenta ed elegante, spinta dalla lieve brezza del vento del Nord, il quale crea un sonoro e misterioso fruscio al minimo tocco con i rami gelidi degli abeti natalizi del viale stellato in cui stiamo osservando il cielo.
Ti guardo dolce, e tu mi sorridi, avvolgendomi ancora di più nella coperta bordeaux in cui siamo rannicchiati infreddoliti e stanchi.
Poggio la testa sulla tua spalla calda, strusciandomici  forte e sorridendo come un ebete.
Tu mi stringi ancora di più, sciogliendo i miei codini color fragola in una cascata di ciocche rosa ondulate sparse per tutta la lunghezza della mia schiena.
Una lenta pioggia di ciuffi rosa confetto mi copre il viso, e tu con un rapido gesto di mano me li togli dal volto, stampandomi sulla guancia un dolce e casto bacio, che sa di amicizia e qualcosa di più. Emozione.
Ogni anno passiamo il Natale insieme, a scambiarci regali e farci le coccole sul divano, mentre i miei ed i tuoi genitori sono fuori a guardare un qualche film al cinema.
Ormai è diventato un rito vero e proprio, ogni carezza è diventata naturale per la nostra forte amicizia e il nostro forte amore.
"Ti voglio bene Shindou, non sai quanto... ti amo..."
Penso fra me e me, sorridendo delicato e andandoti ad abbracciare forte, facendo sprofondare la mia testa rosata sull'incavo del tuo collo profumato di vaniglia.
Chiudo gli occhi, e sento il ticchettio della forza del vento gelido, il quale si infrange contro la finestra ben chiusa e sigillata vicino all'entrata di casa mia.
Mi alzo dal tuo corpo e guardo preoccupato la bufera di neve che imperversa tutt'intorno, e mi perdo ad osservarla.
Neve, cade leggera e impercettibile fuori.
Al minimo tocco si scioglie nell'asfalto, e si raggruma in batuffoli ai lati delle strade.
Neve, scende lenta, maestosa e magica.
Come a far vedere ai passanti la sua bellezza elegante e vanitosa.
Così pura... così limpida come pioggia, ma senza il rumore dei tuoni e lampi.
«Ehi Ran, tranquillo, va tutto bene... » mi dici infine, tirandomi da dietro per i fianchi, e facendo aderire il tuo bacino con il mio corpo.
Ho un brivido di emozione e piego di lato il collo, dando modo alla tua testa di sprofondarci  e solleticarmi con i tuoi capelli castani mossi la mia pelle nivea.
Chiudo gli occhi per il piacere, e vado ad accarezzarti lentamente il braccio, beandomi di ogni centimetro di carne che hai a disposizione, per poi andare a prenderti timido la mano, facendola intrecciare con la mia in una stretta amichevole e affettuosa.
Passi il pollice fra le mie dita, accarezzandole per rassicurarmi.
Ti guardo rilassato...
Sei così premuroso, così semplice, così dolce.
Sei una persona magnifica, Takuto.
Vorrei averti per sempre al mio fianco.
Scrollo dalla testa  questi pensieri, e sbadiglio stanco.
«Sono esausto...» mormoro infine, sciogliendo la stretta d'amicizia e andandomi di nuovo a buttarmi sul soffice divano vicino al camino acceso.
«E dai Ranmaru! Ora è il momento di scartare i regali!» mi dici di rimando con voce supplichevole, sedendoti vicino a me.
«Nh... sono stanco. Ho sonno...» ti rispondo annoiato, mettendomi il cuscino sopra la testa, con l'intento di non sentire i tuoi sbuffi contrariati.
Shindou, forse non ci crederai... ma di colpo sono veramente stanco.
Sento le gambe pesanti, la testa strana e lo stomaco in rivoluzione.
E la neve non aiuta per niente, anzi, mi rilassa ancora di più, facendomi assopire del tutto.
Bianca, candida e pura come l'inverno.
Bellissima come te.
Il cuore batte, batte veloce e incomincio a provare sensazioni dolci, sulla tua vicinanza in questo Natale...
«M-Ma cosa fai?! Togliti di dosso!» Ti dico imbarazzato e sorpreso al tempo stesso, quando sento il tuo corpo aderire perfettamente con il mio e muoversi sopra di me.
Provo a scrollarti di dosso, a girarmi nella tua direzione, ma con uno scatto felino mi blocchi i polsi sulla stoffa scura del divano e sprofondi la testa sul profilo del mio volto arrossato.
«Mi tolgo solo se vieni con me a scartare i regali... » Mormori infine al mio orecchio, con voce maliziosa e seducente, per poi darmi un piccolo bacio sul collo.
Rabbrividisco di piacere e mi scappa un gemito sottomesso, che scaccio via all'istante.
Ti sento sorridere sulla mia pelle, e incominciare a mordicchiarmi delicatamente il collo, stampandomi su di esso dei segni rossastri con i denti.
Ah... maledetto Takuto, sai perfettamente che così mi farai impazzire, sai quali sono i miei punti deboli, e li stai usando a tuo vantaggio per comandarmi e decidermi ad alzarmi dal divano.
Mi torturi ancora e sorrido in modo impercettibile, facendoti cadere a terra con tutta la forza che ho in corpo.
Eh no caro mio, non farò come vuoi tu.
Rido divertito, e comincio subito a correre come un pazzo per tutta casa, sapendo che quando ti rialzerai mi verrai sicuramente a prendere.
«Tanto non mi prendii!» urlo continuando a correre e andando in camera mia, chiudendo la porta alle mie spalle, e trovandomi in una sorte di trappola.
"Complimenti Ranmaru, un'idea geniale! Ti sei intrappolato da solo!"
Penso fra me e me, nascondendomi velocemente dentro l'armadio e mollando subito la presa sulla porta.
Trattengo il fiato, quando sento i tuoi piedi scricchiolare sul parquet scuro e poi in modo impercettibile fermarsi proprio davanti al mio nascondiglio.
«Ranmaru dove sei?» dici con voce divertita e vincente, avendo subito capito la mia geniale idea ed il luogo dove mi sono appena nascosto per sfuggire dalle tue grinfia.
Deglutisco ansioso, e quando apri lentamente la porta della gabina armadio, capisco subito di essere fottuto.
Ma non faccio in tempo ad articolare un'altra frase, che il tuo sorriso dolce e divertito mi blocca il respiro ed i battiti del cuore.
"Sei così bello, Takuto..."
Osservo ammaliato i tuoi grandi occhi del medesimo colore del cioccolato, e mi ci perdo infine dentro, immaginando di navigare in quel mare di golosità e dolcezza, tra nocciola e caffè.
Crema e vaniglia. Oro e argento.
La parte più speciale, sempre un gradino in più.
«Eccoti finalmente! Ora sei solo mio!» mi rispondi divertito, saltandomi letteralmente addosso e facendomi sprofondare tra i caldi maglioni di lana che indosso abitualmente quando l'autunno passa e fa strada al gelido inverno natalizio.
Mi avvolgi in una tenera stretta, e fai aderire il mio corpo al tuo petto, facendomi trovare il tuo perfetto viso ad un piccolo soffio dal mio.
«T-ti voglio bene» mormori un attimo prima di baciarmi, e farmi esplodere letteralmente il cuore in gola.
Mugugno qualcosa di incomprensibile, che comprendi per come un "anch'io" e mi lascio totalmente andare a quel momento dolce ed intimo fra di noi.
Natale. Neve. Armadio. Maglioni. Tu ed io.
Cosa voglio di più? Proprio niente, davvero.
Mordo le tue labbra, bramoso di sentire per l'ennesima volta il tuo sapore inconfondibile ed esploro emozionato il tuo palato, sentendo i tuoi respiri e la tua bocca, la quale si muove allo stesso ritmo e modo della mia.
Quando mi stacco, noto che abbiamo entrambi il fiatone.
Ti prendo una mano e la intreccio con la mia, guidandoti a passo lento e calmo nel piccolo salotto.
Mi guardi dolce, facendo un broncio adorabile e ti accarezzo tenero una guancia, per poi stampartici un bacio casto e sfiorare con le dita le tue labbra sottili, così perfette e invitanti in ogni momento.
«Apriamo adesso i regali?» mi domandi per l'ennesima volta, ma io non ti ascolto.
Non so proprio perchè quest'anno sei così impaziente di scartare i doni di Natale... proprio non ti capisco.
Non ti considero.
Sono troppo impegnato ad ammirare assorto i dettagli del tuo volto luminoso, passando la mano dalle labbra al contorno degl occhi, per poi andare alle tue orecchie a sventola.
«Ran...?» Mi dici nuovamente, portandomi finalmente alla realtà e gonfiando le guancie ed il labbro in un adorabile broncio, ancora più tenero del primo.
Arrossisco lievemente, e annuisco alla tua idea, scoccandoti un leggero bacio sul naso e andando gioioso in direzione dell'albero di Natale pieno di palline di ogni colore, forma e dimensione.
Prendo da sotto due grandi regali, uno mio e l'altro tuo.
«Buon Natale, Takuto!» Ti dico felice, porgendoti il tuo regalo, il quale viene subito aperto dalle tue mani impazienti e bramose di scrutare l'interno.
Mi guardi sorpreso, e tiri fuori il tuo regalo:
Un nuovo spartito di musica classica per il pianoforte.
Mi sorridi gioioso con le lacrime agli occhi e mi abbracci di slancio, facendomi cadere nuovamente sul soffice divano scuro.
«Grazie, ti amo...» Mormori infine, sprofondando la testa sul mio petto e avvolgendo i nostri corpi con la coperta bordeaux ai nostri piedi.
Intreccio i miei piedi con i tuoi, e stringo la tua testa sul mio collo, beandomi completamente del calore sprigionato da te, me, il camino acceso e la coperta pesante di lana rossa sopra i nostri corpi.
Non ci posso credere... mi hai detto "Ti amo".
Era da molto che non me lo dicevi, ed è bello sentirtelo dire di nuovo.
Ti amo anch'io migliore amico...
«Questo è per te...» mi mormori infine, porgendomi sotto gli occhi un pacco rosa scarlatto e brillante come me.
A quella vista gli occhi mi si illuminano di scatto, e quando apro il dono e guardo dentro il pacchetto, rimango per un attimo sorpreso.
Contiene un ritratto di me e te, con una dedica al bordo del disegno.
Osservo le nostre immagini e mi ci commuovo.
Siamo ritratti con addosso la nostra amata uniforme della Raimon.
Tu sei più avanti rispetto a me, e volgi il tuo sguardo marroncino e penetrante allo sfondo del disegno, il quale rappresenta alberi autunnali spogli di foglie.
In quanto a me, fisso un punto imprecisato dello sfondo, e nei miei occhi cerulei leggo solamente sensazioni rassicuranti e pacifiche.
Chiudo gli occhi limpidi, e mi lascio andare alle memorie passate e malinconiche.
Ricordo ancora di quel particolare giorno...
Di quando ti sei dichiarato a me...
Di quando io ho fatto lo stesso, e siamo diventati insieme una coppia fino ad ora.
Non so ancora come, ma neanche dopo un'ora dalla nostra dichiarazione, tutta l'intera squadra di calcio sapeva del nostro fidanzamento appena sbocciato e delle emozioni che provavamo l'uno per l'altro.
Sorrido mentalmente al ricordo delle battutine aspre e sfottenti di Kariya, il quale ci prendeva sempre in giro del fatto che fossimo entrambi gay e fidanzati.
Se ci penso mi viene da ridere...
Che peste quel ragazzo... però in fondo in fondo gli voglio veramente bene.
Mi sono molto affezionato a lui ed ai suoi tremendi scherzi pestiferi che sicuramente non dimenticherò mai.
Scruto ancora un'ultima volta il ritratto, e noto nuovamente l'espressione sognante che avevo assunto in volto dalla gioia di quel giorno.
Ricordo ancora bene quel preciso istante...
Di quanto Tenma abbia insistito noiosamente per scattarci una misera foto insieme...
Tu non volevi farla, e beh... neanche io, ma nonostante tutto, il carattere testardo di Matsukaze ha avuto la meglio su di noi, e questo è il risultato:
Una foto con te che ti giri dalla parte opposta dell'obbiettivo, facendo in modo di non essere preso totalmente in viso, e con me... con in primo piano la mia espressione da ragazzo ingenuo e  sognante per la troppa felicità raggiunta in quel momento.
Nel complesso non è niente di che...
Io e te abbiamo molte altre foto insieme, sicuramente più belle di questa.
Eppure il ritratto è basato  proprio su questa scattata da Matsukaze molto tempo fa, per simboleggiare la nostra prima foto fatta da coppia, cosa unica e solitaria.
Quel dipinto su tela simboleggia il giorno in cui tutto è finalmente iniziato fra di noi.
Leggo infine la tua dedica scritta in basso con l'inchiostro nero indelebile, ed una lacrima d'emozione scorre solitaria sul mio volto, rigandolo.



"Buon Natale Ranmaru...!
Questa foto, dove tutto è cominciato, è il nostro simbolo.
La nostra origine comune scattata da Matsukaze.
Autunno aranciato
e marrone. Neve bianca e candida.
Non ha senso farti regali, perchè il regalo più grande che posso farti è amarti, e lo farò. Sei troppo speciale per rappresentarti con un dono...
Ti amo e basta.
Non sei solo il mio migliore amico, ma anche la persona più importante del mio mondo. Ricordalo.
Buon Natale ancora!"


 

Sorrido commosso, e senza darti modo di parlare o aggiungere altro, ti abbraccio stretto al mio petto, per poi baciarti appassionatamente in modo intenso.
Ti mormoro un "ti amo" buttato al vento, e lentamente mi alzo, portando con una mano il ritratto regalato e poggiandolo cauto sul mobile vicino alla televisione, dove riposa in bella vista il tuo regalo del Natale precedente:
Una piccola palla di neve con all'interno due ragazzi che pattinano felici e tranquilli sul manto ghiacciato di una pista di pattinaggio solitaria.
La prendo delicatamente e la agito gioioso, impaziente di vedere tutti quei piccoli granuli bianchi muoversi per poi ricadere  a terra.
La guardo per un ultima volta, e noto una sola cosa sciogliermi il cuore. Non mi abbandonerai mai.
Staremo sempre vicini.


Io e te. Insieme.
Infiniti sulla neve bianca.


 

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-Angolino dell'arcobaleno natalizio!(?)
 

Salve a tutta la popolazione di Efp che ha letto questa fic natalizia incentrata sulla paing RanTaku! :3
Questa shot dovevo pubblicarla per Natale, ma a causa di alcuni impedimenti la pubblico oggi in anticipo!
L'immagine a fine capitolo, preciso per chi non l'avesse capito, è il ritratto-foto che Shindou regala a Kirino *^*
Se siete arrivati a leggere fino a qua, vi chiedo gentilmente di dirmi cosa ne pensate, commenti, opinioni, idee, pensieri, errori & orrori riguardo a questa shot tramite recensione!
Mi piacerebbe molto sapere i vostri gusti e cosa ne pensate della fic... ci tengo molto, davvero!
Quindi fatevi sentire eh! in poche parole, cagatemi pleeeeease xD C: (?)
Ora devo andare... alla prossima & buon Natale a tuttii! (?) ^-^

-Beta-Chan

 
   
 
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