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Autore: Arvati77    22/12/2014    2 recensioni
[Frozen - Il Regno di Ghiaccio]
Premetto che la mia passione non è la scrittura ma il disegno, quindi non ho la pretesa di aver scritto un gran racconto, anche se spero che possa piacere comunque.
Prendetela come una storia leggera, tanto per passare un po’ di tempo a leggere qualcosa di piacevole.
Dedico questa crossover a tutti quelli che come me hanno visto in Jack Frost ed Elsa una possibile coppia perfetta, ai romantici che credono nell’amore vero e a chi ama le storie a lieto fine.
Una dedica speciale a mio marito. Ci conosciamo da quando avevamo 17 anni e dopo 20 anni ci amiamo ancora come il primo giorno.
Buona lettura ...
Cinzia
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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10 - IL PIANO

Un incubo striscia, fugge via dalla radura senza farsi notare e si insinua nei meandri della terra, giù nel buio più profondo, tornando dal suo padrone:
“Ottimo, mia perfida creatura! Jack Frost è fuori dai giochi ed ora gli altri Guardiani sono più vulnerabili. Allerta gli altri incubi. Presto mi prenderò la mia rivincita!”

* * *

I Guardiani sono ritornati al Polo Nord insieme ad Elsa. Appena la luna fa capolino dal lucernario, Nord pone a Manny le sue domande, mentre in un’altra stanza, la Regina è al capezzale di Jack Frost circondata dagli altri, tutti in attesa che il ragazzo si svegli. Calmoniglio cerca di intavolare un discorso con la giovane, tanto per spezzare l’attesa facendo un po’ di conoscenza. Mentre i due conversano, Elsa osserva Sandy assopito in un angolo della stanza e nota la sabbia d’oro aleggiargli sopra la testa e prendere la forma di ciò che il piccolo uomo sta sognando; poi volge l’attenzione su Dentolina che non distoglie lo sguardo da Jack, se non per lanciare qualche occhiata a lei, la sconosciuta che ha rubato il cuore del suo adorato Jack Frost. Infine la fatina prende coraggio, si avvicina ad Elsa e sfacciatamente le ronza attorno cercando di osservare la sua dentatura, per poi ritirarsi in disparte scusandosi del suo comportamento … quando vede dei denti perfetti non resiste!
Finalmente Nord compare nella stanza e mentre tutti sono in attesa che l’uomo riporti le parole di Manny, Jack si sveglia dal suo involontario riposo. Il ragazzo si siede sul letto e si guarda attorno per poi chiedere ai presenti:
“Chi siete? Dov’è mia sorella?”
Le facce allibite di chi lo osserva si tramutano in espressioni di pura preoccupazione.
“Jack, davvero non ti ricordi chi siamo?” chiede Dentolina.
Il ragazzo fa cenno di “NO” con la testa per poi stare in silenzio in attesa di risposte.
“Sembra essere tornato al periodo precedente … chiede di sua sorella!” fa presente Nord agli altri.
Il giovane, oltre ai suoi poteri, ha perso anche la memoria della sua vita come Guardiano. Strano però, non pare meravigliato delle insolite creature che gli stanno in torno, come se fosse normale veder parlare un coniglio di un metro e ottantacinque di altezza, una fata svolazzare come un colibrì e un piccolo omino che pare fatto di sabbia.
“E’ strano. Non sembra sorpreso nel vederci. Che i ricordi siano solo nascosti nella sua mente?” chiede Elsa a Babbo Natale.
“Manny dice: la chiave sta nel suo centro.” proclama lui a tutti i presenti.
Ma di preciso cosa ciò voglia dire, nessuno lo sa.
All’improvviso irrompe nella stanza il folletto Din Don seguito dallo yeti Phil e con fare concitato  i due reclamano l’attenzione di Nord sul grande globo. Delle luci si stanno spegnendo, è il segno che dei bambini stanno perdendo la speranza. Ma perché?
Calata la notte Sandman e Calmoniglio escono in ricognizione, devono scoprire cosa stia accadendo. I due Guardiani si muovono veloci di città in città, cercando di casa in casa, fino a quando non scorgono le scie nere degli incubi sbucare dal buio, intenti a dirigersi verso le finestre delle camere dei bambini. Prontamente Calmoniglio sfodera il suo boomerang, colpendo e dissolvendo le negative presenze, mentre Sandy diffonde sogni dorati a protezione di ogni bimbo dormiente.
I due Guardiani a rientro dalla missione corrono a fare rapporto a Nord.
“Pitch è tornato! Sta diffondendo i suoi incubi. Sta cercando di nuovo di disilludere i bambini.” annuncia Calmoniglio.
“Non credo sia una coincidenza che si sia fatto avanti ora, che ci manca il supporto di Jack Frost.” è il pensiero espresso di Dentolina, mentre Sandy annuisce d’accordo con la fata.
“Ha tutta l’aria di vendetta su noi, ma soprattutto su Jack.” aggiunge Nord pensieroso.
Elsa, lì presente, si fa avanti e propone un piano:
“Lasciatemi tornare ad Arendelle con Jack. Io cercherò di fargli tornare la memoria, mentre voi proverete tenere a bada Pitch. Dobbiamo risolvere il problema prima che arrivi l’inverno, allora la mancanza di Jack Frost si farebbe sentire tra i bambini e voi con un alleato in meno sareste più deboli.”
Uno sguardo d’intesa tra i presenti e la decisione è presa. Tanto vale provare!

* * *

“Dove stiamo andando? Devo tornare a casa, mia sorella si starà chiedendo che fine ho fatto.”
domanda Jack ad Elsa, quando lei lo avvisa dell’imminente partenza.
La ragazza con aria di sconforto cerca di spiegargli la situazione:
“Oh, Jack! Sono passati 301 anni da allora … . Tu sei Jack Frost, il Guardiano dell’Inverno, la tua vita è dedita a proteggere i bambini insieme alle altre Leggende.”
Dicendogli questo, Elsa si avvicina a lui e, allungando una mano per accarezzargli il viso, non può non notare quanto sia ancora disarmante lo sguardo del ragazzo: anche se i suoi occhi ora sono scuri, il suo volto è sempre luminoso. Ad Elsa pare di vedere nelle iridi del Guardiano ancora delle pagliuzze azzurre brillare come schegge di ghiaccio. Sì, lei ne è convinta, c’è ancora speranza.
La giovane Regina riduce la distanza tra loro e sfiora con le labbra quelle di lui. Il ragazzo arretra leggermente con aria imbarazzata, mentre lei, continuando a guardarlo con sguardo languido, lo rassicura:
“Tempo fa, ho spezzato l’incantesimo che non mi permetteva di vederti e tu mi hai detto: hai creduto alla mia esistenza e mi hai cercato. Ti sto ancora cercando Jack. Devi ritornare ciò che sei, per i bambini, per gli altri Guardiani … per me.”
Il giovane non riesce a capire cosa questa sconosciuta e gli altri vogliano da lui, ma hanno un’aria familiare e sente di doversi fidare. Poi all’improvviso osserva la bella fanciulla guardarlo con un’espressione furbesca e chiedere:
“Questo non lo ricordi?”
Elsa fa apparire sul palmo della sua mano un bellissimo cristallo di neve che prende a salire fino al soffitto per poi esplodere trasformandosi in una lieve nevicata all’interno della stanza.
“Wow, come ci sei riuscita?!” risponde l’altro meravigliato.
“Prima lo potevi fare anche tu … . Dai andiamo! Ad Arrendelle ci aspettano.”
Così dicendo Elsa prende per mano Jack ed escono dalla stanza. La slitta di Babbo Natale li attende.

 

 

 

 

 

 

 

NOTE DELL'AUTRICE

Ciao miei cari lettori!
Volevo lasciare una nota su questo capitolo. Elsa dice a Jack che sono passati 301 anni... non c'è uno sbaglio. Questo è stato il mio ragionamento: ho letto da qualche parte che Jack ha 317 anni (come ho scritto nel cap 5). Nel film lui afferma di vagare da 300 anni, da quando Manny lo ha trasformato. La mia storia è ambientata un anno dopo, quindi 300 + 1.
Nel capitolo 5 mantengo 317 (somma degli anni come umano e di quelli come "non umano") perchè Jack lo afferma in primavera, mentre è stato trasformato da Manny in inverno, momento in cui lui ha iniziato a contare gli anni come "non umano" (ovvero la sua morte)...
Praticamente dal mio ragionamento mancavano ancora parecchi mesi al suo compleanno.
Visto che tra pochi giorni è Natale, volevo augurarvi delle Magiche Feste....
Un caldo abbraccio a tutti!
Cinzia

   
 
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