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Autore: itsyouemma    22/12/2014    3 recensioni
Ho voluto cambiare il finale della 4x11 di Once Upon a Time (solo la parte CaptainSwan,certamente),così ho aggiunto dei dialoghi ed anche una scena... || SPOILER 4X11 || CAPTAINSWAN ||
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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My heart in your hands
Emma guardava il cuore che aveva in mano,sorpresa: era rosso candido...alzò lo sguardo verso di lui e lo scrutò negli occhi,quei due bellissimi oceani.
"Potrebbe farti male...i-io non ho mai fatto una cosa del genere..." lui le prese una mano e le sorrise dolcemente.
"Non preoccuparti,tesoro...va tutto bene,ok?" le fece l'occhiolino e lei sorrise.
"Ok. Ma non odiarmi se ti faccio male" trattenne una risata.
"Cercherò di non odiarti" accennò ad un sorriso.
Lei sciolse la mano da quella di lui,lentamente: non poteva pensare alle loro mani,ora...doveva pensare a rimettere il cuore nel petto di Killian!
"Sii gent-" lei continuò a tenere la mano sul petto di lui,che fece una smorfia di dolore e gemette.
"Scusami. Pensavo che farlo velocemente fosse come strappare un-" lui la interruppe con un bacio pieno di desiderio e l'appoggiò al muro,delicatamente. Si staccò un attimo dalle labbra di lei - che lo seguì con il viso,per continuare quel magnifico bacio - per poi tornare vicino alle sue labbra,come se esse gli avessero restituito il fiato. Sorrise.
"Te l'avevo detto,Swan. Sono un osso duro" lei sorrise dolcemente e poggiò la testa al muro.
"Sei anche una testa dura,capitano...potevi parlarmene e l'avremmo affrontato ins-" si bloccò,non riuscendo a continuare...lo scrutò negli occhi: le stava chiedendo con uno sguardo di continuare quella frase,di finire quella parola. "L'avremmo affrontato insieme" lui sorrise.
"Non volevo metterti in pericolo,Swan...sono stato un idiota,lo so..."
"Q-quando è cominciata questa cosa con Tremotino?"
"Il giorno del nostro primo appuntamento. Io volevo che tu mi vedessi come un uomo qualunque,non come Capitan Uncino...mi sono rivolto a lui per avere indietro,anche solo per quel giorno,la mia mano...volevo abbracciarti con entrambe le mani,Swan,volevo farti sentire tutto il mio calore..." le brillarono gli occhi.
"Il giorno in cui tu eri in quella casa abbandonata e stavi per entrare in quella stanza,Swan...Dio,avevo il cuore in gola!"
"Perchè?"
"Se tu fossi entrata dentro a quella stanza,quel cappello che hai visto poco fa,non avrebbe risucchiato solo i tuoi poteri,ma anche te..." lei spalancò gli occhi,inquietata. "Appena saputo dov'eri sono corso lì,ma Tremotino mi ha legato - con la magia - ad un cancello,impedendomi di venire da te per fermarti...quando ho visto quella luce bianca ed ho udito il 'No!' di lui,ho gioito: eri salva!" lei sorrise. "In quell'esatto momento,mi ha strappato il cuore dal petto e da quel giorno in poi,mi ha fatto fare cose che mai avrei fatto...l'ha fatto apposta per vedermi soffrire il giorno in cui tu mi avresti scoperto e tutta la tua fiducia per me sarebbe svanita..."
"Quindi è cominciato tutto per me?" lui annuì "Killian...tu mi vai bene sia con due mani,che con una sola...mi interessa soltanto che tu stia con me...e vivo,se non chiedo troppo!" risero. "Quindi..."
"Quindi?" lei sorrise.
"Quindi non mi odi per averti fatto male nel rimetterti il cuore nel petto?"
"Così pare..." sorrise e si avvicinò nuovamente alle labbra di lei,per poi passarci sopra le sue,dolcemente "Così pare..." sussurrò su di esse.
Lei lo strinse a sè con tutta la forza che aveva in corpo...quella poca forza...quando era con lui spariva e diveniva fragile.
"Non avrei mai potuto sopportare di perderti,Killian..."
"Tranquilla,tesoro...sono qui..." le posò un bacio sulla tempia e ricambiò la stretta. Rimasero così alcuni minuti,a dondolarsi l'uno nelle braccia dell'altro.
"Forse è meglio che andiamo dagli altri...penso siano preoccupati..."
"Per me? Chi mai sarebbe preoccupato per me,Swan?" lei si sciolse appena dall'abbraccio e lo guardò negli occhi.
"Io,prima di tutto" sorrise "Henry: quel ragazzino ti adora; tutte le volte che ho bisogno di qualcuno che lo badi,chiede di te...dice che fai cose 'fighe' " rise. "Anche mio padre...gli piaci,solo che non vuole ammetterlo,secondo me...siete una bella coppietta di amici,sotto-sotto" sorrise "Oddio! Vi immagino andare in giro a braccetto...che brutta scena!" rise a tal punto da dover appoggiare la testa al petto di lui,che le accarezzò i capelli.
"E tua madre?" sorrise,sornione.
"Lei sicuro! Hai presente il giorno del nostro appuntamento?"
"E come scordarlo,Swan?" le fece l'occhiolino e a lei brillarono gli occhi.
"Appena tornata dall'appuntamento,lei ha cominciato a farmi domande a raffica" Emma cominciò ad imitare la voce della madre "In che ristorante ti ha portata? Di cosa avete parlato a cena? Come è andata la cena? Ti ha baciata?!"
"Anche quell'ultima domanda?" lei annuì,alzando gli occhi al cielo.
"Intanto mio padre diceva 'Per la cronaca,a me non interessa saperlo' e quando lei mi ha fatto quella domanda sul bacio,lui 'Questa è una delle cose che non voglio sapere assolutamente!' intanto io ero tipo...tipo la mantella di Ruby" rise.
"Ok...tua madre mi inquieta...potrebbe fare quel lavoro in cui si fanno un sacco di domande alla gente per risolvere i casi..."
"Agente dell'FBI"
"Esatto!" lei rise.
"Hai ragione,potrebbe benissimo farlo senza problemi...la assumerebbero in uno schiocco di dita" continuò a ridere; lui ne approfittò per catturarle le labbra nelle sue,seguito da un sorriso di lei sulle labbra di lui. Dolcemente le accarezzò la lingua con la sua e intrecciò la sua con quella di lei. "N-non puoi fare così...cerchi di convincermi a rimanere qui e non andare dagli altri..."
"Ce la sto facendo,Swan?" lei sorrise.
"Forse solo un pochino..." si morse un labbro e lo guardò negli occhi,sorridente.
"Bene..." appoggiò la fronte a quella di lei e le accarezzò la punta del naso con il suo,per poi accarezzarsi i nasi a vicenda. "Ancora un pochino,Swan..."
"Dobbiamo andare da loro e-"
"Potevo perderti,Swan...voglio stringerti a me ancora un po'..." le sorrise senza neanche un pizzico di malizia e lei cedette.
"O-ok...ma solo un pochino"
"Esattamente: giusto qualche ora,niente più" lei lo rimproverò con lo sguardo,sorridendo; lui le fece l'occhiolino. La accolse tra le sue braccia,nuovamente,dove lei si accoccolò.
"Non posso perderti..."
"Non mi perderai,Swan...dovrai sopportare le mie battutine maliziose ancora per tantissimo tempo...non ti lascerò pace!"
"Potrò fare a meno della pace,se ciò significa averti ancora intorno ai piedi" sorrise e gli schiocchiò un bacio sulle labbra "Ma almeno la notte lasciamela..."
"Ooooh..." sorrise malizioso "Soprattutto la notte non ti lascerò pace,Swan! Soprattutto la notte" lei rise e tornò sulle sue labbra,ridendo.
Avrebbe preferito lui alla pace...avrebbe preferito lui a chiunque altro...perchè lui era la sua felicità.
"Senti,pirata..." prese il bavero della giacca nelle mani giocandoci con le dita...inclinò la testa,seducentemente e sorrise "che ne dici se andassimo a prenderci una cioccolata calda con panna e cannella contro il freddo?"
"Posso aggiungerci il rum?" lei sorrise,alzando gli occhi.
"Davvero intendi rovinare il buonissimo gusto della cioccolata calda con panna e cannella,con quello del rum? Io non ti capisco..." lui sorrise.
"Esattamente..." le posò un bacio sulla guancia "Andiamo,tesoro?" lei annuì,sorridente e si avviarono dagli altri.

Si sedettero uno di fianco all'altra,in uno dei divanetti di Granny...tutto il locale li guardava: ormai tutti sapevano che stavano insieme - anche se Emma non l'avrebbe mai ammesso - ma così vicini...con questi comportamenti da coppia...nessuno avrebbe mai pensato di vederli così...
Lui le prese una mano e intrecciarono le dita sotto al tavolo,sorridendo.
"Cosa prendete?" Granny sorrise.
"Io una cioccolata calda con panna e cannella" sorrise e lui intensificò leggermente la stretta.
"E tu,pirata?"
"La stessa cosa sua...tanto dopo ci aggiungo il rum" Emma alzò gli occhi al cielo,sorridente. Granny finì di scrivere,poi alzò gli occhi verso di loro.
"Bene...tra un po' saranno pronte" si avviò verso il balcone,dopo un sorriso di ringraziamento di Emma.
"Sai,Swan,conosco un'altra tecnica di riscaldamento molto efficente" sorrise malizioso. "Se vuoi te la mostro..."
"Non ci tengo!" rise.
"Stai mentendo spudoratamente,Swan" si avvicinò al suo viso a tal punto dal costringerla e farla quasi stendere sul divanetto. "Ammettilo che ogni fibra del tuo corpo,vorrebbe saltarmi addosso..." lei si limitò a sorridere; lui le mise una mano dietro alla nuca e la baciò,dolcemente: lei gli mise una mano dietro ai capelli,stringendoli nelle sue mani,mentre li accarezzava...sorrise sulle labbra di lui.
"Killian..." sussurrò "tutto il locale ha gli occhi puntati su di noi..." lui annuì,baciandola. "Eddai,Killian..." rise.
Killian la tirò su e la prese tra le sue braccia,per poi continuare a baciarla...lei cedette e gli mise le braccia al collo.
"Le vostre cioccolate sono pronte" li interruppe Granny,piazzatasi davanti a loro; Emma arrossì. La nonnina poggiò le tazze e si dileguò,lasciandoli soli.
"Scegli,Swan,la cioccolata o me...non tradirmi con la cioccola-" lei gli catturò le labbra nelle sue,delicatamente,quasi timorosa...lui tornò ad accarezzarle dolcemente la nuca e lei i capelli.
"Ragazzi...le cioccolate si raffreddano..." sentirono sussurrare vicino all'orecchio: alzarono gli occhi e videro David,in procinto di una risata. Emma si staccò dalle labbra del pirata che la seguì con il viso,a labbra socchiuse,desideroso delle sue labbra...ma lei si allontanò sorridendogli e prese la tazza in mano,per poi berla. Killian si arrese e bevve anche lui la sua cioccolata.
"E per finire questa serata in bellezza,Swan" si avvicinò alle labbra di lei,che si scostò...alzò un sopracciglio,dubbioso.
"Anche con mio padre a meno di un metro da noi,tu vuoi baciarmi?" Killian si girò e lo squadrò dalla testa ai piedi,per poi tornare a guardare lei,sorridente.
"Ah...ma allora c'è anche lui..." alzò le spalle,sorridente e lei rise. David alzò gli occhi al cielo,sorridente.
"Io vado,allora...ciao" David sorrise e andò,capendo.
"Ora che non c'è tuo padre,Swan..." si avvicinò nuovamente alle labbra di lei,che baciò dolcemente.
"Vado da Regina,ok?" le brillarono gli occhi,al solo guardarlo.
"Perchè?" le accarezzò il viso,sorridente.
"Ha appena perso Robin...non è morto,ma è come se lo fosse...ha bisogno di un sostegno morale..."
"Cosa sei,Swan,la psicologa di Storybrooke?" lei sorrise e gli schioccò un bacio sulle labbra.
"Devo andare" lui sorrise e annuì,capendo...lei sorrise e si alzò dal divanetto,per poi dirigersi al balcone...

Note:
Perchè ho scritto questa roba? Diciamo che da Lunedì,dopo aver visto l'episodio,ho queste varie scene - che avrei voluto aggiungessero - che mi ronzano per la testa...così,ho deciso di assemblare il tutto in modo... "decente?" ahahahah e condividerle con voi! Spero vi piaccia :)
   
 
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