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Autore: Lois Lane 89    23/12/2014    2 recensioni
Izzy e Kellan; lei una semplice ragazza italiana e lui un famoso attore americano.
Izzy si trova in vacanza a New York per passare il natale, e i due si incontrano a central park, e si innamorano l'uno dell'altra.
Riuscirà l'amore nato nel periodo più magico dell'anno a resistere alla distanza che li separa?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Kellan Lutz, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina seguente, dopo essermi vestita, scesi a fare colazione.
Tornai in camera, presi la borsa, nella quale c'era la cartina, tornai nella hall, e dopo aver avvertito la reception che non ci sarei stata per pranzo, uscì dall'hotel e iniziai il mio giro turistico per Londra.
Nel pomeriggio, mentre mi allontanavo dal gazebo a Central Park, sentì una voce provenire dalle mie spalle.
Mi voltai e vidi Kellan Lutz vicino al gazebo.
"Che bella coincidenza. Credo che questa sia tua." disse Kellan.
In mano aveva la mia cartina; non mi ero nemmeno accorta che mi fosse caduta.
"Grazie." risposi io prendendo la cartina.
Mi voltai e feci per allontanarmi, ma lui mi bloccò posandomi delicatamente una mano sul braccio.
"Ti prego. Non andartene." disse Kellan.
Tornammo sotto al gazebo, ci sedemmo e rimanemmo in silenzio.
"Allora... Di dove sei? Di sicuro non sei di New York." disse Kellan.
"E non sono nemmeno americana. Sono italiana. Abito a Roma." risposi io.
"Adoro l'Italia." disse Kellan.
Io non risposi, ma mi limtai a sorridere.
Voltai lo sguardo verso di lui e mi accorsi che mi stava fissando.
"Che c'è?" domandai io.
Kellan non rispose, ma si avvicinò a me, e dopo avermi scosato una ciocca di capelli dal viso, posò le sue labbra sulle mie.
Mi staccai immediatamente e corsi via; sperai che non mi stesse inseguendo.
Con l'aiuto della cartina, rimasi un altro pò in giro per la città,e poi tornai in hotel.
Quando entrai in camera mia e chiusi la porta, ero senza fiato per la corsa.
Il mio cuore era impazzito: Kellan Lutz mi aveva baciato.
Dovevo togliermelo dalla testa e dimenticarmi di quello che era successo: lui era una star, mentre io non ero nessuno.
Mentre cercavo di calmarmi, mi tolsi la giacca e i guanti e ascoltai un pò di musica; poi scesi per la cena.
Dopo cena, tornai in camera; indossai il pigiama, e accesi la tv.
Proprio mentre stavo per infilarmi sotto alle coperte, e iniziare a fare zapping, bussarono alla porta.
Aprì la porta e mi trovai Kellan davanti.
"Mi hai seguito. Che ci fai qui?" domandai io.
"Non ti ho seguito. Ero da queste parti e ti ho visto entrare in questo hotel. Così ne ho approffitato. Dovevo rivederti e parlarti di quello che è successo oggi pomeriggio." rispose Kellan.
"Non dobbiamo parlare di niente. Non è successo nulla oggi pomeriggio." dissi io.
Feci per chiudere la porta, ma lui mi bloccò la mano e entrò nella mia stanza chiudendosi la porta alle spalle.
"Invece credo proprio che qualcosa sia successo." disse Kellan, sollevandomi il viso con una mano e costringendomi a guardarlo.
Io mi distanziai da lui, e mi sedetti sul letto.
Presi il telecomando in mano e spensi la tv.
"Che cosa stavi guardando?" domandò Kellan.
"Niente, stavo per iniziare a fare zapping per cercare qualcosa da vedere." risposi io.
"Tornando al discorso di prima, credo che qualcosa sia successo." disse Kellan posando una mano sulla mia e avvicinando il suo viso al mio.
Stava per baciarmi di nuovo, ma io mi allontanai rimanendo  seduta sul letto e voltandogli le spalle.
"Non devi farlo." dissi io.
Sentì la sua mano spostarmi i capelli e sfiorarmi il collo con le labbra; chiusi gli occhi e cercai di mantenere il controllo.
"E perchè non dovrei?" domandò Kellan.
Mi alzai dal letto e mi voltai verso di lui.
"Perchè io sono italiana e tu americano. E non rimarrò a New York per sempre; tornerò a casa prima di capodanno." dissi io.
Kellan si alzò, mi cinse la vita con un braccio, e mi tirò contro il proprio corpo.
"Si dice che l'amore non conosce limiti. E appena ti ho visto ieri, mi sei sembrata un angelo. Non riesco a dimenticare il tuo viso." rispose Kellan.
"Ma non ti arrendi mai?" domandai io.
"No. Specialmente quando una cosa mi interessa davvero." rispose Kellan.
Così dicendo, prese il mio viso tra le mani e mi baciò nuovamente.
Quando si staccò, io cercai di respirare.
Le sue labbra passarono sul mio collo, e io rimasi immobile.
Dopo di che, mi guardò negli occhi.
"Devo andare ora. Ma ci rivedremo presto." disse Kellan.
Kellan uscì dalla mia stanza chiudendo la porta; io la chiusi a chiave e mi buttai sul letto.
Kellan Lutz si era innamorato di una ragazza qualunque, e quella ragazza ero io.
Non riuscivo a credere che tutto questo mi stesse accadendo davvero.
Spensi la luce e mi addormentai.

TO BE CONTINUED...
   
 
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