Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
Segui la storia  |       
Autore: cuore di carta    23/12/2014    6 recensioni
Il Dolce Amoris è un liceo rinomato in tutto il mondo. Il professor Faraize ha in mente qualcosa per i suoi allievi: scrivere delle lettere ad un destinatario a scelta, nel corso dei loro diciassette anni.
Un susseguirsi di emozioni diverse faranno da sfondo alla storia di questi ragazzi così diversi tra loro, ma così pieni di problemi.
Dietro un sorriso spesso si cela qualcosa di nascosto e ignoto.
Nulla è veramente come sembra, l'adolescenza può essere il periodo più bello della vita o il più brutto, tante altre volte il più devastante.
I nostri personaggi riusciranno a riprendere le redini del loro disastroso presente?
*ATTENZIONE*
Tratterò le lettere di quasi tutti i personaggi di Dolce Flirt, per cui non ci sarà un protagonista, e non sarà presente la Dolcetta.
Tratto dalla storia
[...] Loro avevano diciassette anni ed io quaranta, ed ancora oggi li penso, a vent'anni di distanza, penso a quanto soffrissero.
STORIA MOMENTANEAMENTE FERMA.
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nathaniel.

Caro Marcus,
ho deciso di scrivere a te perché sei stato il mio unico vero migliore amico. Mi manchi così tanto, hai lasciato un gran vuoto nella mia vita che non sono ancora riuscito a colmare. 
Da quando sono al Dolce Amoris ho sempre fatto tutti i compiti che mi sono stati assegnati, quindi eccomi qui a cercare di scrivere qualcosa di interessante su di me. 
Sono il segretario delegato della scuola (lo so amico che starai ridendo tantissimo, ma non sto scherzando, è la verità), insieme a Melody, una mia compagna di classe. A proposito di lei, sapevo che non gli ero indifferente, ogni giorno fa di tutto per stare in mia compagnia, in classe mi guarda sempre mandandomi ricchi sorrisi, ma solo oggi si è dichiarata. Mi ha preso alla sprovvista, non sapevo cosa fare, è sempre stata così timida, credevo che non mi avrebbe mai rivelato i suoi sentimenti così apertamente. "Mi piaci dal primo momento in cui ti ho visto, sei sempre così gentile ed educato con tutti." Hai sentito? Gentile ed educato! IO. Si vede che non mi conosce, qua nessuno mi conosce veramente, quanto vorrei che tu fossi ancora qui, sono sicuro che mi avresti riso in faccia dicendomi "una ragazza che si interessa a te? Ma approfittane subito! Sei così antipatico che non ti capiterà mai più amico!". Manchi...
Io le ho semplicemente
 detto che ho bisogno di tempo per pensare, non l'ho mai vista come una "potenziale fidanzata", anche perché non ho mai visto nessuna ragazza così. Però ci tengo, è molto carina e socievole ed inoltre è l'unica persona con la quale ho legato a scuola perché, come sai bene Marcus, dopo quello che ti è successo, faccio fatica a trovarmi degli amici. Non sono più come mi hai lasciato tu, ribelle e menefreghista di tutto, sono cambiato, ho smesso di fare le cose che ci divertivano così tanto. Sono diventato un pappamolle che ha paura di tutto.
Chissà se sei fiero di me in questo momento. Io non lo sono, sorrido sempre a tutti, ma mento, io non sono felice, proprio per niente. Ogni giorno è una lotta contro me stesso. Non sono quello che credono tutti, ben educato e chissà cosa, io sono quello che con te, amico mio, ne combinava di tutti i colori, non sai come mi mancano quei tempi, averti conosciuto mi ha cambiato la vita, ma averti perso me l'ha stravolta. Tra due giorni è già un anno, ci credi? Un anno che mi hai lasciato, che hai lasciato questo mondo, solo per colpa mia, anche se tutti gli psicologi in cui 
mia madre mi ha costretto ad andare dicono il contrario. Se fossi uscito con te quella sera, quella dannatissima sera in cui tutto quello che avevi dentro, che ti era successo, è uscito fuori come un vulcano in piena eruzione, adesso saresti ancora con me, o non ci saremmo nessuno di noi due. Ma almeno non mi sentirei così in colpa nei tuoi confronti. Per questo motivo ho tentato di raggiungerti, ma sono ancora qua, per miracolo come dicono i dottori, in questo posto che senza te fa schifo.
Nei telegiornali ho visto quella stronza di tua madre che ti ha praticamente abbandonato, piangere. Sì, mi hai sentito bene, piangere, urlando "perché l'ha fatto?!" Se lo chiede veramente? "Nessuno lo sa" rispondevano tutti, bhé io lo so, non meritavi quello che ti hanno fatto passare. Ho cercato in tutti i modi di aiutarti ad uscire da quel labirinto senza uscita della depressione, non ci sei mai riuscito, io ero convinto di sì, ma non era così, ed è successo. Chissà se mi hai pensato quella notte, prima di buttarti da quel ponte, se nella tua testa è passato almeno per un secondo "Ma Nathaniel?" 
Dicono che quando qualcuno di importante se ne va lo si sente, io non ho sentito nulla. Dormivo, mentre tu morivi. Non ti ho neanche detto addio. Quel giorno mi avevi chiamato e detto "Amico usciamo?" Con quel tono spensierato che non sentivo da un po'. Io dovevo cenare con i miei parenti, e risposi di no. Cosa volevi fare Marcus? Volevi salutarmi? Mi sento così tanto una merda.

Dopo mesi di terapia i medici hanno pensato che sarebbe stato meglio andare a vivere in un'altra città, per cambiare aria, per ricominciare da capo e non pensarti, ma se c'è una cosa se quei mezzi dottori non hanno capito è che anche se cambio città, paese o stato, tu non te ne andrai mai, né dalla mia testa, né dal mio cuore. Strasburgo non mi manca, senza te è vuota e triste, ma ci tornerò, per il tuo anniversario verrò a trovarti, e lascerò un debole fiore su quella cassa che contiene il tuo corpo, e non la tua anima, perché io so che la tua anima è qui accanto a me, che mi protegge sempre. E' così strano come una persona possa renderti così debole, quando prima eri il più forte del mondo. Sei il fratello che non ho mai avuto.
Ci siamo conosciuti il primissimo giorno d'asilo, ricordi? Volevi prendermi la merenda e allora ci picchiammo, poi non so come, migliori amici, e nessuno dei due ha mai abbandonato l'altro, ma l'anno scorso io l'ho fatto, e tu l'hai fatto. Crescendo hai capito molte cose sulla tua famiglia, quel genere di cose che ti divoravano dall'interno. E tu hai provato, Dio se hai provato ad andare avanti, a dimenticare, ma non ci sei riuscito, neanche col mio aiuto. 
Eri troppo giovane. 
Se non te ne fossi accorto, sono scoppiato in lacrime già da un pezzo, anche se tu non vorresti.
Ho bisogno di dormire, anche se sono sicuro che i soliti incubi mi verranno a trovare anche stanotte.
Voglio solo averti con me.
Dirti addio come si deve.


Grazie per questi 13 anni. 
Guardo le stelle e ti penso.
 
Il tuo, orribile, migliore amico
Nathaniel.

 
Angolo Autrice.
So che il capitolo è piccolo, ma ho cercato di metterci dentro più emozioni possibili.
Lasciatemi qualche recensione se vi va.
cuoredicarta
 
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Dolce Flirt / Vai alla pagina dell'autore: cuore di carta