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Autore: anchorlarry_    23/12/2014    5 recensioni
Era il 13 dicembre 2016 quando Zayn si trovò Liam - il suo ragazzo, conosciuto due anni prima nel locale in cui lavorava – inginocchiato con un anello in mano a domandargli se volesse sposarlo.
Zayn era esterrefatto. Non si sarebbe mai aspettato che il suo meraviglioso fidanzato gli facesse una proposta così romantica, ma soprattutto così inaspettata. Il ragazzo aveva pianificato tutto per far sì che quella proposta fosse ricordata dal moro come il giorno più bello della sua vita. E così fu.
Aiutato da Harry e Louis - diventati ufficialmente una coppia più o meno un mese dopo il loro primo incontro nel locale, circa una settimana dopo che Liam e Zayn si incontrarono – a organizzare tutto.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Mpreg
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Attenzione: questa OS è il sequel di "No Control" quindi se volete leggerla vi consiglio prima di leggerla :)



A Sabrina, la mia migliore amica
che ogni giorno è sempre presente per me.
Grazie per tutto, questa OS è per te 
Ti amo, Elisa Cuori neri (carte)


 







Era il 13 dicembre 2016 quando Zayn Jawaad Malik si trovò Liam James Payne - il suo ragazzo, conosciuto due anni prima nel locale in cui lavorava – inginocchiato con un anello in mano a domandargli se volesse sposarlo.

Zayn era esterrefatto. Non si sarebbe mai aspettato che il suo meraviglioso fidanzato gli facesse una proposta così romantica, ma soprattutto così inaspettata. Il ragazzo aveva pianificato tutto per far sì che quella proposta fosse ricordata dal moro come il giorno più bello della sua vita. E così fu.

Aiutato da Harry e Louis - diventati ufficialmente una coppia più o meno un mese dopo il loro primo incontro nel locale, circa una settimana dopo che Liam e Zayn si incontrarono – a organizzare tutto.




Liam aveva bendato gli occhi di Zayn con una fascia nera per non fargli capire dove lo stesse portando.

Quando gliel’aveva tolta, la faccia del moro era sconvolta: aveva affittato tutto il locale in cui lavorava per loro due, dato che quel giorno era chiuso. Fortunatamente Simon, il padrone, non aveva fatto domande e gli aveva concesso volentieri il locale.

C’era un tavolo rotondo e piccolino con una tovaglia blu, un bouquet di rose rosse, ovviamente dispari, due candele dello stesso colore dei fiori e il tavolo perfettamente apparecchiato.


“Li-Liam” mormorò Zayn non riuscendo a riprendersi dallo shock iniziale “C-che hai fatto?”

“Vieni con me!” affermò l’altro senza rispondergli e lo prese per una mano. Si avvicinò al tavolo, gli spostò la sedia e lo fece accomodare.

“Torno subito” disse sparendo dalla sua visuale.

Zayn cominciò a guardarsi intorno, ancora basito, notando che a terra, tutt’attorno al tavolo, giacevano dei petali di rossi e dei cuoricini di carta. Vide anche delle luci blu che aleggiavano sopra la sua testa.

Quando Liam tornò il moro si era leggermente ripreso e riuscì a parlare “Liam che ci facciamo qui?”.

Il castano si avvicinò a lui e gli lasciò uno di quei baci casti che Zayn amava.

“Non ti preoccupare” disse soltanto accomodandosi di fronte a lui. “Garçons” pronunciò poi ridendo sotto i baffi. L’altro lo guardò confuso senza capire con chi stesse parlando finché non vide un ragazzo biondo, vestito da cameriere e con gli occhi azzurri, fermarsi davanti al tavolino.

“Buonasera Signori” iniziò “cosa desiderate da bere?” chiese fissando i due ragazzi.

“Portaci un Barbera.” affermò Liam, senza lasciare parlare il suo ragazzo.

“Certo, come desiderate!” rispose il biondo per poi allontanarsi da loro.
“Lee, allora?" chiese per l'ennesima volta il moro.

“Goditi questa serata amore. Non preoccuparti di nulla... ti spiego tutto fra un po'” affermò sorridendo per poi avvicinarsi e lasciargli un bacio a stampo.
Liam era davvero dolce, premuroso e gentile nei confronti di Zayn. Sembrava uno di quei ragazzi dalla scorza dura, se lo si guardava da fuori, invece, in realtà era un tenerone con un cuore grandissimo e Zayn lo amava proprio per questo. Amava la sua dolcezza e il suo prendersi cura di lui per ogni minima cosa. Se si faceva male o se stava male, Liam era sempre al suo fianco in modo talmente amorevole che il barista si domandava spesso se meritasse di avere al suo fianco un ragazzo del genere. 
“Ok” mormorò finalmente dopo che il castano si fu allontanato.

Il cameriere tornò con la bottiglia che gli era stata richiesta e “Signore” incominciò rivolgendosi a Liam “porto l'antipasto?”
L'altro fece un cenno affermativo con la testa.
Il biondino se ne andò nuovamente e dopo qualche minuto tornò con un antipasto a base di pesce. Zayn amava il pesce e Liam lo sapeva benissimo.

La cena terminò circa due ore e mezza dopo tra risate, baci e carezze rubate; un primo, un secondo, un dolce e una quantità esagerata di bicchieri di vino, viste le cinque bottiglie presenti sul tavolo.
I due erano abbastanza su di giri ma niente avrebbe impedito a Liam di completare il suo piano.
Terminato il dolce Zayn chiese: “Ora mi spieghi perché tutto questo?” dolcemente. 
Liam si alzò in piedi spostando la sedia dietro di sé, fece il giro del tavolo e tese una mano a Zayn.
Quello seduto la afferrò incerto trovandosi poi di fronte a lui. Venne quasi trascinato fino al centro del locale. Leeyum si avvicinò all'orecchio dell'altro e mormorò un “aspettami qui” per poi allontanarsi.

“If I should stay,
I would only be in your way.
So I’ll go, but I know
I’ll think of you ev’ry step of the way.

And I will always love you.
I will always love you.
You, my darling you”

Zayn sentì riecheggiare la loro canzone, quella che ascoltarono assieme alla radio, nella macchina del moro durante il loro primo appuntamento, quella che resero loro quando divennero una coppia.
Liam tornò, si posizionò davanti al suo ragazzo e gli prese una mano mentre con l'altra gli afferrò la vita e incominciò a muoversi a tempo di musica, lentamente e dolcemente. 
E Zayn era felice. Felice di avere un ragazzo come Liam, felice che la vita gli avesse dato qualcuno come lui. E voleva piangere, piangere per tutto l'amore che provava per lui, piangere per la persona che aveva al suo fianco da due anni a quella parte.
E così fece: affondò il viso fra la spalla e il collo dell'altro e le lacrime scesero senza tregua e non c'era modo di fermarle. 
“Che succede?” sussurrò Liam, sentendo le lacrime scivolare sulla sua pelle.
“Grazie amore. Grazie di tutto, per esserci sempre stato e non avermi mai abbandonato. Ti amo” mormorò.
“Ti amo anch'io ed è il motivo per cui ho organizzato tutto questo” affermò lasciando che le ultime parole della canzone risuonassero nella stanza.


“You, darling, I love you.
Ooh, I’ll always, I’ll always love you”


Liam si staccò poi dal moro e lo guardò. 
“Amore, ora devi ascoltarmi okay?” disse.
L'altro, ancora con le lacrime agli occhi, annui soltanto, ma riprese a piangere ancora di più se possibile quando il suo ragazzo si inginocchiò davanti a lui.
“Zayn, amore mio... sei la mia vita, il mio fulcro, il centro del mio mondo. Da quando fa ci siamo incontrati due anni fa, in quel bar, non ci siamo più separati. Sembravano inseparabili, usavamo ogni momento a nostra disposizione per stare insieme, a darci baci fugaci, a coccolarci o soltanto passando il nostro tempo assieme. Mi ricordo quando mi portasti a pattinare. Io ero terrorizzato, ma con te al mio fianco tutta la paura scomparve. Probabilmente, anzi sicuramente, questo fu il momento in cui mi resi conto di essere innamorato di te. Se mi avesse portato qualcun'altro non avrei nemmeno messo i pattini ai piedi, mentre con te è stato tutto più facile. E mentre pattinavamo, mano nella mano, il mio cuore palpitava a ogni nostro movimento. Ed ora sono qui, esattamente due anni dopo, in ginocchio per chiederti la mano, per chiederti se tu Zain Jawadd Malik vuoi sposarmi”. 
Liam terminò il discorso con le lacrime agli occhi e intanto tirò fuori dalla tasca l'anello di fidanzamento. 
Zayn era commosso, non riusciva nemmeno a parlare. Fece soltanto un cenno affermativo col capo, così il castano sfilò dalla scatolina l'anello e lo infilò al dito del fidanzato. Si alzò in piedi e lo guardò negli occhi. Il moro allacciò le braccia al collo e lo baciò. Lo baciò con tutto l'amore che provava per lui.
“Ti amo” disse soltanto l'altro continuando a baciarlo.

 







“Zayn, ti muovi?” domandò Liam.
“Sì, arrivo amore. Inizia a portare le valigie in macchina. Io arrivo...” rispose l'altro. 
“Okay” sospirò l'altro. Prese le valige e uscì dalla porta.
Zayn era in bagno, impaziente come mai prima di quel momento. Stava fissando quell' orologio da troppo tempo e sembrava che i minuti non volessero passare. Finalmente scattò il terzo minuto e il moro afferrò quel bastoncino impaziente di sapere il risultato.

Pianse. Ancor più del giorno in cui Liam gli aveva chiesto di sposarlo, ancor di più del giorno del matrimonio due mesi prima. 
Aspettava un bambino. 
Erano in due ora. Due vite a cui doveva badare, di cui doveva prendersi cura,  per cui doveva mangiare. Ed era felice come mai prima. E piangeva perché non c'era gioia più grande che diventare padre di un bambino, non c'era niente di più meraviglioso che poter portare in grembo un'altra vita e farla crescere dentro di sé.
Uscì dal bagno con le lacrime che ancora scendevano e proprio in quel momento Liam rientrò in casa. Lo fissò per un momento prima di avvicinarsi a lui e stringerlo, preoccupato, in una morsa.
“Che succede?” chiese poi.
Il moro non rispose troppo scioccato per la notizia appena ricevuta.
“Amore?” pronunciò di nuovo l'altro con la voce leggermente più allarmata questa volta.
“So-Sono...” ma gli morirono le parole in bocca.
“Cosa?” domandò Liam, sempre più agitato.
Zay, dato che non riusciva a dire nulla di nulla, decise che il modo più semplice per dargli quella notizia splendida, scioccante e inaspettata era mostrargli il test. Lo prese per mano e lo trascinò fino alla soglia del bagno. Qui si fermò e gli lasciò l’arto, sotto il  suo sguardo perplesso, poi si avvicinò al lavandino e prese il bastoncino. Quando si voltò per mostrarlo a Liam non ci fu bisogno di aggiungere altro: Liam aveva capito ed era commosso, poggiato contro lo stipite della porta.
“Amore” mormorò il moro avvicinandosi all'altro “stai bene?”.
Liam alzò la testa e lo fissò con gli occhi felici e pieni di lacrime.
“Grazie. Grazie per avermi regalato una delle gioie più grandi della vita. Ti amo e non potrei vivere senza di te e ora anche senza di lui” affermò rivolgendo lo sguardo verso la pancia di Zayn.
E Zayn non disse nulla. Non poteva dopo tutto quello che gli aveva detto l'uomo che amava, non sarebbe stato abbastanza. Pianse soltanto, di gioia e di felicità perché mai avrebbe potuto sognare una persona migliore di lui.
“Ti amo anch'io” pronunciò infine.








Un dottore uscì dalla sala operatoria. Liam, Harry, Louis e le famiglie dei due neo genitori. Erano tutti in ansia.
L'uomo si tolse la mascherina, sorrise e "È nato" affermò.
"Dov'è?  Il mio bimbo dov'è? Zayn come sta?" domandò Liam in preda ad una crisi di panico. 
"Stanno bene, si calmi. Venga con me." disse il medico poi.
Il castano si voltò dietro di sé, abbozzando un sorriso. Era troppo nervoso,  non riusciva a calmarsi. La madre gli fece un sorriso fiducioso, che riuscì a tranquillizzarlo. 
"Andiamo" pronunciò poi insicuro voltandosi verso l'uomo di mezza età.

Il dottore bussò ad una porta e una voce che Liam riconobbe come quella del marito disse di entrare.  Tirò un sospiro di sollievo. Stava bene.
La porta si aprì e l'immagine di suo marito coricato su un letto di ospedale con in grembo loro figlio fece pizzacare gli occhi. 
Il castano si avvicinò a quel letto e si sedette accanto. 
"È meraviglioso, tesoro. È il bambino più bello del mondo." affermò il moro già in lacrime. 
"Sì amore ed è nostro. Il nostro bambino." disse l'altro.
"Ti amo. Grazie per avermi regalato la gioia più bella della mia vita." pronunciò poi dando un bacio dolce a Liam. 
"Grazie a te amore mio. Ti amo ed amo anche il nostro bellissimo bambino". Non ci furono molte parole per descrivere quel momento.  La coppia non aveva bisogno di parlare, i loro occhi dicevano già tutto.






“Holly, ti è piaciuta la storia?” chiese l'uomo seduto a terra in una stanza tutta rosa e piena di bambole e Barbie sparse ovunque, con la figlia in braccio.
“Sì papi” sorrise “La storia dei nonni è bellissima!” affermò la bambina bionda dagli occhi marroni e con il viso simile a quello di nonno Liam. 
“Hai ragione tesoro” disse James “A volte penso che questa storia debba essere raccontata a qualcuno”

“Sì, papi ti prometto che da grande scriverò un libro sulla storia d'amore dei nonni” rispose la bimba convinta delle proprie parole. Aveva soltanto cinque anni ma era molto sveglia per la sua età. 
L'uomo rise e la piccola si imbronciò. 
James si avvicinò, le diede un buffetto sul naso e le sussurrò: “Va bene, tesoro. Ma non scordarti di raccontare la nascita di James Jawaad Payne Malik”, ridendo di nuovo, questa volta insieme alla piccola Holly.
 

Note Autrice:

Ciao a tutti :)
Sono tornata come promesso con il sequel di "No Control" :) Se siete arrivati fino alla fine bhe siete stati coraggiosi ahaha vi giuro che per scrivere le scene fluff ho pianto e non so nemmeno il perché ahah 
Ci tengo tantissimo a ringraziare qui Federica per il suo stupendo regalo di natale che è questa OS "Can I Be Your Little Helper" di littlefluffyfeffi e che vi consiglio assolutamente di leggere perché è molto bella e divertente ahahah ed ora non so nemmeno come ricambiare a questo splendido regalo perché beh devo scrivere un'altra mpreg e sono indietro quindi mi devo sbrigare lol
Ringrazio di cuore per l'aiuto Giulia che mi ha aiutato molto, Federica per il supporto morale, Sam per l'aiuto pratico e Lucianna per il meraviglioso banner. Grazie mille di cuore Cuori neri (carte)

Un grandissimo bacio e Buon Natale anche se probabilmente posterò la mpreg il 24 ma non so ancora.

Un bacio, 
Elisa :)

 
 
 
    
   
 
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