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Autore: LePableu    23/12/2014    3 recensioni
[CreepyPasta]Mes chers amis, ben ritrovati in questa nuova raccolta di creepypasta! Ne scriverò sette per accompagnarvi nelle ultime settimane di quest'anno, ringrazio chi mi ha recensito in passato e chi inizia ora. Spero siano di vostro gradimento e..
Buon spavento a voi!
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Creepypasta numero 7
Pensieri dal sottosuolo

Sono passati ormai anni, forse decenni, da quando un terremoto ha cambiato la mia vita. Era una gelida sera di gennaio, e mi trovavo solo nella mia cantina a suonare un pianoforte verticale. Era tutto normale quando ad un tratto.. la scossa.
Sentii delle urla e vidi in pochi minuti i sopprammobili cadere e rompersi a terra, i mobili rovesciarsi e la mia vita andare in frantumi. Tutto tremava, ero nel panico, mi aggrappai allo sgabello sul quale sedevo per suonare. Le case vecchie e già malridotte del mio paesino sul lago di Garda caddero a una a una. Sentii il piano superiore della mia abitazione crollare fino a che la casa non fu rasa al suolo. Dal sottosuolo tuttavia sentii solo l'eco di tutta quella distruzione, poiché le pareti della cantina avevano retto al peso di tutta la casa. Mi alzai in piedi ma quando lo feci riuscii appena ad accorgermi del pianoforte verticale inclinato pericolosamente a causa delle scosse ininterrotte, che alla fine cadde investendomi.

Io, Pablo, mi trovai schiacciato dallo strumento. Un'agonia terribile...

Quando mi rigirai sulla schiena vidi le mie gambe devastate sotto la cassa ed il sangue che scorreva seguendo le righe delle mattonelle arancioni del pavimento di quella che era stata la mia casa dolce e accogliente. Passarono due ore, riuscii non so come  a trascinarmi fino alla  porta che dava sulle scale... ma le macerie la bloccavano, capii di essere rimasto confinato nel sottosuolo. Passò quella giornata. Poi ne passarono due, tre e così via. Passarono sei mesi in cui mi nutrii del cibo della dispensa e vissi tra stenti in attesa che qualcuno mi aiutasse, ma non arrivò nessuno.
Morii verso giugno, o forse no, non capii se ero vivo, se era morto il mio corpo o se il mio spirito c'era ancora. Mi sforzai di aprire un varco verso l'esterno, ci provai, e alla fine riuscii a muovere le mani. Ma non ne potevo più, mi misi le mani tra i capelli, perforai il cranio con le mie unghie scavai più che potei, aprii la mia mente. Il mio pensiero, il mio spirito era ora libero di uscire da lì, passava attraverso le cose, potevo vedere tutto, ero di nuovo libero, libero e imprigionato. Mi imbattei in uno schermo, un computer e scoprii di poterci entrare senza difficoltà. Era per me qualcosa di nuovo, mi ritrovai all'interno di un sofisticato dispositivo e capii che da lì avrei potuto inviare un messaggio. Trovai uno strano sito interessante, EFP fanfiction, e così con i miei pensieri lo modificai inserendo l'account di Le Pableu, il nickname a me appartenente: Pablo. Iniziai a scrivere questi racconti horror, 19 oltre a questo, ispirandomi alla mia stessa disperazione: tutti furono letti e recensiti con un buon entusiasmo.
Ed è così che capii quanto era grande il poteziale di questo metodo: i lettori leggevano e scrivevano, io leggevo e rispondevo; e man mano accumulavo una forza, la loro forza.
Alla conclusione del mio primo ciclo riuscii a muovere completamente il mio corpo, anzi, lo sentivo più forte di prima. Prendendo energia da tutta Italia avevo ricostruito da luglio 2014 fino ad oggi l'energia che mi serviva per uscire di qui. Mi manca l'ultimo sforzo, l'ultimo passo prima di riavere il mio corpo unito al mio spirito. Allora uscirò di qui e mi vendicherò di voi che avete letto e non mi vavete aiutato. Verrò nelle case di chi mi ha lasciato qui sotto a marcire. Oramai manca poco, manca solo un'ultimo, breve...
Pensiero dal sottosuolo.


Nota dell'autore
Ed ecco che un altro ciclo giunge al termine!
Colgo l'occasione per informarvi di una mia piccola pausa natalizia, ma riprenderò presto a postare creepy! Tornerò verso il 15 gennaio con un nuovo ciclo di 10 creepy.
Spero che quest'ultimo lavoro vi sia piaciuto,
Ciao da Le Pableu.


PS: Ovviamente io sono vivo e vegeto e non intendo venire nelle vostre case per uccidervi... almeno al momento non rientra nelle mie necessità principali, forse. 
   
 
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