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Autore: SickOfLoveSong    23/12/2014    1 recensioni
[Chris Evans ]“L'inferno non esiste! IL vero inferno è una vita andata storta.”
4 personaggi: Doroty, Gwen, Chris e Tom, 1 storia.
Cosa succede se 4 persone decidono di mettere fine a una serie di scelte sbagliate che rendono la loro vita un inferno? Riusciranno i sogni ad essere più forti della realtà?
Crossover tra Chris Evans e Tom Hiddleston.
Storia dove i due attori non sono famosi ma provengono comunque da famiglie importanti.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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« L'incontro di due personalità é come il contatto tra due sostanze chimiche ;
se c'é una qualche reazione chimica,
entrambi ne vengono trasformati »

 

 

-Pronto Gwen ? Ti disturbo?-
-Doroty ! E successo qualcosa ? -
La ragazza si era allarmata, non si aspettava una chiamata da Doroty, non durante la sua prima giornata lavorativa e non dopo aver passato la serata precedente insieme per poterle spiegare tutto quello che c'era da sapere sulla pasticceria.
-No ! Era solo per dirti che stasera hai un appuntamento per una torta di compleanno- rispose la ragazza, dall'altra parte del telefono, sorridendo.
-Come si chiama il cliente ?-
-Un certo Mr Evans-
Chris... Chris Evans...
Il biondino non si era fatto più sentire da quando Tom era andato via.
Ormai erano 3 anni che Chris aveva tagliato tutti i ponti con la sua vecchia vita.
E giusto 3 anni fa, era iniziato il suo declino, la sua corsa verso il baratro era iniziata nel momento in cui Gwen aveva perso il suo migliore amico e si era terminata con la dichiarazione del fallimento delle due pasticcerie.
-Pronto Gwen ?-
-Si scusa !! A che ora é stato fissato l'appuntamento?-
Dopo essersi messe d'accordo sul da farsi, Gwen chiuse la chiamata e mise il telefono in modalità silenziosa ; se Chris aveva deciso di andare da Betty, per comandare una torta di compleanno, c'era un motivo e lei doveva farsi vedere al top.
Cerco' tutti i deplians che aveva, deplians sul design delle torte, deplians sui tipi di farciture, deplians sui confetti e sulle bomboniere di compleanno...

Alla fine la ricerca si era dimostrata fruttuosa , le aveva richiesto un po' di tempo ma ne era valsa la pena ; Gwen osservo' l'orologio da muro : 15:15.
« Ho ancora del tempo per un bagno » penso' prima di dirigersi verso la scalita in legno che portava al secondo piano e osservando la sua tenuta ( http://i60.tinypic.com/14wfwog.jpg ).
La verità era che Gwen era stanca di quella vita ; scelte sbagliate che le avevano portato solo dispiaceri e sacrifici, ma in fondo la colpa non era solo la sua, se il suo migliore amico non se ne fosse mai andato forse le cose sarebbero state diverse, forse in un universo parallelo sarebbe stata felice.
Svogliatamente poso' il piede destro sul terzo scalino e in seguito alzo' quello sinistro, non fece in tempo a posarlo a terra che il companello della porta d'ingresso suono'.
Uno sbuffo sonoro sfuggi' dalle labbra semi chiuse della ragazza e lentamente, cosi' come era arrivata a metà scalinata, torno' al punto di partenza.
Le lunghe mani affusolate si poggiarono sul pomello argentato e freddo, quest'ultimo giro' verso la destra e la porta di legno si apri'.

Un secondo, uno solo basto' a Gwen per riconoscere la figura che si trovava sulla soglia di casa sua e un altro secono le basto' per ragionare e chiudergli la porta in faccia.
-Gwen ! Dai Gwen apri la porta- in realtà era una richiesta ma la voce del ragazzo suonava quasi come una supplica.
Nel frattempo la ragazza poggio' la fronte sullo stupite, una strana sensazione si era impossessata di lei : il cuore inizio' a scalpitare nella gabbia toracica, il petto che si alzava e si abbassava velocemente, aveva anche il fiatone.
Quante volte aveva immaginato di incontrarlo di nuovo ? Quante ?
E tutte le volte gli scenari cambiavano cosi' come la fine dell'incontro, a volte litigavano, a volte si abbracciavano, a volte si riconciliavano e a volte no.

 

« Certo che é proprio simpatica la ragazza, tipico di Gwen ! » penso' Tom uscendo dal locale.
Il ricciolino entro' nella Mini Cooper rossa, infilo' le chiavi nel quadrante e non non appena sposto' il piede dal freno all'acceleratore, l'auto si mise in moto cosi' come la radio, Tom mise la freccia a destra e, dopo aver controllato nello specchietto retro-visore che la strada fosse libera, parti' verso la meta predestinata.
Le note di Immortals dei Fall Out Boy riempivano il veicolo in corsa, i finestrini erano aperti e l'aria accarezzava i ricci ribelli.
Quante volte Tom aveva quasi rinunciato al suo sogno ? Quante volte Tom avrebbe voluto tornare a NY ? Specialmente in quel periodo dell'anno.
Quel sole, quella luce, quella sensazione di benessere che si impossessava di lui in giornate come quelle ; non che Londra non gli piacesse ma preferiva il sole alla pioggia e alla nebbia.

20 minuti dopo il veicolo era parcheggiato in un viale alberato, di fronte una villetta a due piani, il ragazzo ( http://i61.tinypic.com/2cwlmw8.jpg ) scese lentamente, aggiusto' i jeans e la camicia bordeaux e si avvio' verso il numero 12.
Un giardino curato e verde lo accolse e segui' il viottolo che lo condunceva direttamente sulla porta di legno.
« Dai Tom ! Puoi farcela... 1..2...3 »e poggio' il dito sul campanello.
Dopo quella che al ricciolino sembro' un'eternità, la porta di apri' e la vide.
Era li', era vera, era esattamente come se la ricordava.
Apri' la bocca per parlare ma nessun suono ne usci' perché cosi' come si era aperta, cosi' la porta si era richiusa : all'improvviso.
-Gwen ! Dai Gwen apri la porta-
Tecnicamente era una richiesta, ma Tom era consapevole che il suo tono di voce suonava piuttosto come una supplica.


-Non lo fare più!-
-Scusa Gwen... Lo sai meglio di me... Se quel giorno fossi passato i qui a salutarti non sarei più partito- rispose Tom stringendo la ragazza in un lungo abbraccio.

Dopo una mezz'ora intensa, fatta di suppliche, Gwen era riuscita a farsi convincere e aveva, infine, riaperto la porta e adesso erano comodamente coricati sul divano del salotto, come anni addietro quando i due ragazzi passavano interi pomeriggi chiusi in casa a parlare del più e del meno.
-Credo che sia il tuo telefono!- disse il ricciolino sorridendo.

-Gwen ! Dove diavolo sei?- chiese Doroty in preda al panico
-Doroty calma ! Ho avuto un imprevisto, occupati tu del ragazzo, mi fido di te- rispose Gwen chiudendo la chiamata.

-La tua nuova impiegata?-
-Si, l'ho assunta ieri, potrai anche dire che sono pazza ma mi fido di lei-
-Ti capisco, l'ho incontrata oggi ed é proprio simpatica-
-Allora sei stato tu a prendere l'appuntamento per Chris! Mi ero preparata al peggio, sai che non lo sento da quel giorno ? Come sta ?-

Il giorno della partenza di Tom era ancora una ferita aperta per Gwen, le faceva male parlarne e Tom lo sapeva cosi' come sapeva che era stato una tragedia anche per l'amico vederlo andare via.
Il ragazzo si mise a sedere e prima di lasciarsi andare a un lungo sospiro si strofino' con entrambe le mani la faccia.
-Non se la passa bene, ha bisogno di aiuto-

 

Come concordato, Chris a fine giornata si diresse verso l'indirizzo che Tom gli aveva inviato per messaggio.

448 Atlantic Ave, Brooklyn
Non mi aspettare, ho avuto un imprevisto.
Tom

Aveva riconosciuto quel luogo all'istante, subito dopo aver messo il piede fuori dall'auto, cosa aveva in mente il suo migliore amico ?
Chirs prese un bel respiro e si avvio' verso il locale.
-Buona sera, un mio amico oggi ha preso un appuntamento e mi ha detto di chiedere di Doroty-
Il biondino sfoggio' il suo sorriso perfetto e attese una risposta.
-Chi ? La nuova ? Se n'e andata- rispose quella che doveva essere una commessa.
-E Gwen?-
« Com'era possibile ? Possibile che Tom si fosse sbagliato ? » Chris iniziava a innervosirvi, odiava quella sensazione che lo pervadeva quando qualcuno si prendeva gioco di lui.
-Non c'é, non era al corrente dell'appuntamento, la tipa non lo avrà segnato sull'agenda-
Non fece in tempo a replicare che una seconda voce femmenile si intromise, Chris la osservo' chiudere una porta bianca e entrare nel locale a testa alta.
-Stavi dicendo qualcosa?- chiese quest'ultima
-Ehm il ragazzo ti cercava. Io ho finito il turno, ci vediamo domani- disse in risposta la biondina, si catapulto' a prendere il giacchino di jeans e a testa bassa usci' dal negozio.
-Pffff che tipa- continuo' la mora sbuffando e Chris non poté far a meno di ridere sommessamente.
La ragazza era cosi' semplice e naturale, sembrava ancora una ragazzina.

Dopo una decina di minuti, finalmente il biondino riusci' a dare un nome a quel volto : Doroty.
-Come Doroty, la protagonista del Mago di Oz?-
-Si come quella Doroty- rispose la ragazza sorridendo, e quel sorriso non sfuggi' agli occhi attenti e osservatori del trader ; era un sorriso pulito, sincero, che trasmetteva gioia, un sorriso a 32 denti e contornato da due fossette.
Chirs si ritrovo' in uno stanzino adibito a ufficio e ascoltava attentamente tutte le descrizioni delle torte e delle differenti farciture, più ascoltava la ragazza e più si rendeva conto che c'era un piccolo accento,e dopo aver fatto une delle tante domande improvvise, scopri' che era spagnola e osservandola bene avrebbe dovuto accorgersene : grandi occhi a mandorla e castani, lunghi capelli e sorriso caldo e accogliente.
Le lancette giravano velocemente e nessuno dei due se ne rese conto, erano troppo presi dalle loro conversazioni per poter guardare l'orologio.
Erano arrivati a un punto interessante della conversazione, Chris era pronto a ribattere, gli piaceva parlare con Doroty, aveva capito che non doveva dare niente per scontato, la tipa era un ottima osservatrice e i loro discoris erano interessanti, ma la suoneria del suo telefono lo blocco'.
-Cavolo!- disse istintivamente vedendo l'ora : 9 meno un quarto
-Devo scappare ! Ci vediamo domani- continuo', prendendo la borsa a tracolla che aveva poggiato a terra, e uscendo dal negozio in un batter d'occhio.

 

-Chris mi ascolti?-
-Si si continua-

-Allora dimmi qual'é stata la reazione di Tiffany dopo aver visto il mio vestito-
Da quando Kitty era diventata cosi' insopportabile ? Chris non se lo sapeva spiegare.
-Scusa Kitty, non stavo ascoltando- rispose prendendo il calice di vino bianco in mano e sorseggiandolo.
-Oh tesoro ! L'ho dico sempre a mio padre che quel lavoro ti farà uscire pazzo- replico' la biondina mentre accarezzava le braccia muscolose del suo ragazzo.
-Sai il vecchio Dean... Non é un caso facile e devo fare attenzione...- Chris sapeva come soggiogare la ragazza : bastava fare gli occhi triste e abbassare di poco il tono di voce ed era fatta, Kitty cadeva immancabilmente nella rete di bugie che ormai avvolgeva la loro relazione.

La verità era un'altra e Chris lo sapeva bene ; non riusciva a smettere di pensare a Doroty, quel sorriso, quella leggerezza e sapeva anche che Tom avrebbe fatto qualsiasi cosa per rovinare la sua relazione con Kitty, quindi si aspettava di tutto dal suo migliore amico e per una volta non ne era spaventato, forse aveva davvero bisogno di essere salvato da quella vita monotona che stava conducendo, forse aveva davvero bisogno di scappare dai suoi doveri di figlio modello.


SickOfLoveSong
Eccomi qui ^^ ho deciso di continuare comunque la storiaXD
penso che non ci sia niente da dire, le storia iniziano a intrecciarsi, vediamo i ragazzi incontrarsi e troviamo un Chris un po' diverso da come ce lo aspettiamp, non é il dolce e tenero Chris ma una persona un po' più furba.

Per terminare vi lascio alcune foto ;)
Chris -> http://nyppagesix.files.wordpress.com/2014/03/chris-evans1.jpg
Tom -> http://www.hellomagazine.com/imagenes//celebrities/2013102015199/tom-hiddleston-video-tilda-swinton/0-77-202/tom-new--a.jpg
Kitty -> http://pichost.me/1628881/
Gwen -> http://img1.wikia.nocookie.net/__cb20130930233651/bookclub/images/c/ce/Naya-rivera-cat-eye-makeup-look-w724.jpg
Dorory -> http://www.realreviewsbysavvyk.com/wp-content/uploads/2013/05/lea-michele.jpg
Alla prossima,
Sofia :*

 

  
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