Epilogue
I
would feel fine, like I always do
And
then I will convince myself, it’s true
24
Maggio
Quella
è stata l’ultima volta che l’ho visto.
Per
mia scelta, certo.
Ho
passato tutta la mattina successiva chiusa nella
mia stanza, seduta sul letto sfatto, con il cuscino stretto in grembo,
a
fissare il muro bianco davanti a me senza nemmeno vederlo.
Mi
sono rifiutata di uscire anche soltanto per
permettere alle addette dell’albergo di pulire la nostra
camera.
Arianna
ha cercato a lungo di scuotermi, mi ha
portato la colazione, mi ha abbracciato in silenzio. Non mi ha chiesto
nulla,
aspettando che fossi io a confidarmi. Ma non ero ancora pronta.
Ad un certo
punto ha capito, senza bisogno che parlassi, che non c’era
nulla che potesse
fare in quel momento. Così ha preso la sua giacca e ha
posato un bacio sulla
mia fronte, andando a lavorare.
Quando
è tornata, ho compreso subito, leggendo il
suo volto, che sapeva.
“Adesso
non ce la faccio” ho mormorato, con un
sorriso tirato.
Lei mi
ha accarezzato dolcemente i capelli,
annuendo. Poi ha preso il suo libro, appoggiato sul comodino, e si
è buttata
sul letto accanto a me.
“Non
devi stare qui per forza” le ho ricordato, ma
lei mi ha assicurato, testarda, che aveva bisogno di
un’immersione
intellettuale.
Eravamo
così, silenziose e insieme, da forse due
ore, quando lui è arrivato. Ha iniziato a bussare
insistentemente alla porta, pregandomi
di uscire.
Ho
guardato Arianna, terrorizzata: “Fallo andare
via, ti supplico”
“E’
davvero questo che vuoi tesoro?” mi ha
sussurrato, stringendomi la mano “Forse se lo
ascoltassi…”
Ho
scosso la testa, sentendo le lacrime salire a
miei occhi spalancati: “No, voglio che vada via. E’
peggio per entrambi, non
riesce a capirlo…”
Così
Arianna ha seguito la mia richiesta, è uscita
al mio posto, pregandolo di lasciarmi sola.
Hanno
discusso a lungo oltre quella porta. Sentire
la sua voce chiamare il mio nome era, ogni volta, una nuova ferita.
Ho
nascosto la testa sotto il cuscino, coprendomi
le orecchie per non sentire. Ho pianto fino a quando l’oblio
del sonno non mi
ha avvolto, cancellando ogni cosa.
Quando
mi sono risvegliata Arianna era ancora
sdraiata al mio fianco e mi scrutava pensosa.
“Devo
andare via” le parole mi sono affiorate alle
labbra naturalmente, come se fosse stato il Destino a suggerirmele
durante la
notte.
Ha
cercato a lungo di persuadermi, così come anche gli altri
amici. Ma non c’era
nulla da discutere. Sapevo che era l’unica soluzione
possibile.
Ho
bisogno di andare lontano e seguire un’altra
strada. Helsinki è troppo piccola, i nostri sentieri
finirebbero
inevitabilmente per sovrapporsi un’altra volta, soprattutto
adesso che lui preme
perché questo accada. Le mie foto affollano ancora i
quotidiani. La situazione
è insostenibile.
Ho
salutato tutti, trattenendo nuove lacrime, ho
abbandonato a malincuore il mio lavoro stupendo.
All’aeroporto
ho scoperto che non sarei partita da
sola.
“Non
voglio che tu lasci tutto per colpa mia!” ho
gridato ad Arianna “Non puoi farlo. Qui
c’è la tua nuova vita, c’è
Luke!”
Lei mi
ha zittita, ritirando il suo biglietto: “Non
posso lasciarti sola adesso. Se lo vorrò,
ritornerò appena starai bene. Luke
sopravvivrà senza di me, tu invece hai bisogno della mia
presenza. E smettila
di insistere, tanto non ti ascolto”
***
E
così eccoci qui, su questo aereo che ci sta
riportando a casa.
Ancora
non so che cosa ne sarà della mia vita.
Tutti i miei nuovi progetti erano laggiù, nella poetica
città nordica.
Riusciremo a riabituarci al caos e al disordine di casa nostra, mi ha
domandato
Arianna prima di addormentarsi, sospirando.
So che
le è dispiaciuto davvero partire, ma non ho
avuto la forza di fermarla. In fondo ha ragione, ho un tremendo bisogno
di lei,
adesso più che mai. Ma appena starò meglio, la
ricaccerò sul primo aereo per
Helsinki.
E
chissà, forse un giorno, forse presto, riuscirò a
tornare. E sarà come se non fossi mai partita.
Asciugo
le ultime lacrime e guardo fuori dal
finestrino: la luce si è fa sempre più fioca, a
mano a mano che voliamo verso
sud. Ormai l’oscurità è densa, le
nuvole quasi indistinguibili.
D’un
tratto la voce di una hostess,
nell’altoparlante, rompe il silenzio.
“Informiamo
i signori passeggeri che tra pochi
minuti arriveremo all’aeroporto di Milano Malpensa. Sono le 4
e 20 minuti e la
temperatura…”
“Uffa,
devono parlare così forte?” brontola
Arianna, sbadigliando e cercando di nascondere il viso dietro la spalla.
Non
riesco a trattenere una risata: “Preferiresti
restare qui sull’aereo, senza che ti avvertano che devi
scendere?”
“Ehh,
dettagli” borbotta, stropicciandosi gli occhi
“Tu non hai dormito?” mi domanda poi, premurosa.
“Un
pochino” mento, sorridendole “Per quanto il tuo
russare me lo potesse permettere”
Lei si
spazientisce, tirandomi uno schiaffo sulla
coscia: “Non dire palle. Io NON russo!”
“Come
dici tu…” continuo a stuzzicarla, facendo
l’indifferente.
L’atterraggio
è pulito, quasi perfetto.
“Eccoci
qui” mormora, guardando le luci della pista
d’atterraggio.
“Eccoci
qui” le faccio eco, sfiorando il vetro del
finestrino.
24
Maggio 2006.
Il mio
sogno si è infranto e anche gli ultimi
frammenti sono stati spazzati via dal vento.
Mi
aspetta di nuovo la realtà, con i suoi guai, con
i suoi ostacoli, con i suoi pro e i suoi contro.
Mi
chiedo se saprò affrontarla, ma in fondo non ho
alternative. Ci riuscirò, come sempre, accontentandomi di
ciò che il futuro ha
in serbo per me. Mi sento un po’ più matura, un
po’ più grande. Un po’ più me.
Proseguirò
il mio percorso, vivendo alla giornata.
Almeno
fino al prossimo sogno.
Elisa
I
wish
I could sit here all alone
Thinking
this is okay
don’t
need anybody, tonight
Just
complete silence and the candle lights
And I drink my coffee
Won’t
worry at all, won’t worry at all
I
would
feel fine, like I always do
I
would
be smiling, laughing too
Don’t
need anybody,
Least
of all you
And
then I will convince myself, it’ s true
I
wish
I could stare at the wall
And
see
something different every time
Every
time
The
candle wouldn’t stop burning
I
can
lay down and I wouldn’t be crying
I
would
feel fine, like I always do
I
would
be smiling, laughing too
Don’t
need anybody,
Least
of all you
And
then I will convince myself, it’ s true¹
Note:
¹
‘It’s true’, Lene Marlin
The End ???
____________________________________________________________
Ed
eccoci qui!!
Dopo
un anno e mezzo di
attesa questa storia è giunta finalmente a termine. Tutto
finisce, anche il
sogno più bello o, in questo caso, il vostro peggiore incubo.
Vedo
che il finale ha
sconvolto molti…non ve lo aspettavate? Devo dire che se ci
ripenso sono stata
piuttosto cattiva, ma questo è stata, sin
dall’inizio, la fine di questa
storia, sin da quando ho avuto il sogno.
Ma
dopo un anno e mezzo, mi
sono affezionato troppo ai miei personaggi, ormai sono come compagni di
classe,
vicini di casa, sono parte della mia vita. Infatti, non credo di essere
ancora
pronta ad abbandonarli…(chi ha orecchie per intendere
intenda xD)
Ma
ora passiamo a
ringraziare.
Essendo
l’ultimo capitolo, ci
tengo a ringraziare tutti quelli che hanno letto e soprattutto
commentato i
capitoli durante tutta la storia e mi hanno spinto a proseguire per
tutto
questo tempo, anche quando pensavo che non ne valesse più la
pena. Grazie *-*
Davvero.
Ed
ora, un ringraziamento a
chi ha commentato l’ultimo capitolo ^-^
Malaena:
non ti preoccupare,
ogni volta che ritorni è sempre più bello. Grazie
mille per il commento. Sono
lusingata del fatto che ti abbia commosso, anche se mi dispiace tanto
che tu
sia triste per altri motivi. Spero si sia risolto o che si risolva
tutto molto
presto. Anche io sono stata male nel scriverlo xD (e uno
dirà: ma perché l’hai
fatto allora? xD) Non lo so nemmeno io perché, so solo che
questo era il finale
della mia storia, da sempre. E sono davvero contenta che tu
l’abbia trovato
tagliente e duro, era proprio come speravo che fosse^^ Forse
perché ancora non
ho deciso se sono una povera romantica o un’altrettanto
povera disillusa. Devo
ancora decidere, o forse sono entrambe. Comunque questa era la giusta
fine del
sogno. Ma potrebbe esserci comunque un riscatto…
Sweetie:
lo so ale, questo
finale è proprio cattivo xD Ma ssssiiii tranquilla lo sai
che puoi fidarti di
Mossi U.U Ma non mi chiudere dentrooooooooooooooooooooooooooo, please
xD Mi
faccio perdonare presto U.U Grazie
del
commentino *-* bacini
Vampireknight:
Aleeee! Non lo
sapevo che leggessi questa storia o.O oddio scusamiiiii, mi dispiace di
averti
sconvolta in questo modo. Mi hanno sgridato tantissimo, la tua Twin
voleva
anche togliermi il saluto xD Ma ho trovato un modo per farmi perdonare
xD
Comunque sono davvero felice di venirti a scoprire lettrice *-*
Grazieeeeeeeeee!
E scusa ancora xD
E
dunque…
Arrivederci
e a presto^^
La
vostra
FallenAngel