Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: _Yozora_    24/12/2014    1 recensioni
Qual'è il problema? Tu...non pensi di meritare di essere salvato.
Quelle parole gli tornarono in mente all'improvviso.
Quello era ciò che l'angelo gli aveva detto durante il loro primo incontro.
La prima volta in cui i suoi occhi blu si erano legati a quelli verdi del cacciatore e gli aveva letto dentro, come nessuno aveva mai fatto prima.
Castiel aveva ragione.
Lui pensava di non meritare di essere salvato perchè non lo meritava.
Genere: Azione, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Castiel se ne stava semi sdraiato sul letto del motel che Dean occupava con la schiena appoggiata alla ringhiera ed in religioso silenzio.

Il suo sguardo sembrava perso nel vuoto a fissare un punto della coperta senza vederlo davvero.

Mille pensieri continuavano a sfrecciargli nella mente, talmente tanti e talmente tanto velocemente da non riuscire a focalizzarne uno soltanto.

Dean, seduto al tavolo davanti al portatile, ogni tanto lo guardava di sott'occhi.

Sam era uscito a comprare qualcosa da mangiare, lasciandoli soli.

A volte l'abitudine di suo fratello di riuscire a capire la situazione era quasi irritante.

Dopo qualche minuto il cacciatore smise di fingere di riuscire a concentrarsi su quello che stava facendo e, con un sospiro, chiuse il suo computer e si voltò verso l'angelo facendo unire una mano con l'altra con un battito.

- Cas – chiamò.

L'altro sembrò riscuotersi dallo stato di torpore in cui era caduto e voltò la testa fino ad incrociare il suo sguardo.

Il biondo trattenne a stento un sussulto.

Quello non era il suo sguardo.

C'era talmente tanta disperazione in quegli occhi.

Il moro non disse niente, ma Dean sapeva che stava semplicemente aspettando che lui andasse avanti.

Sospirò di nuovo prima di parlare.

- Cas, perchè non ti fai un giretto lassù? - chiese.

Non c'era la minima esitazione nella voce o nei suoi occhi verdi che continuavano a puntare dritti nei suoi senza timore.

Quella fase l'avevano superata ormai molto tempo prima.

La fase della paura e dello scetticismo.

Castiel non ricordava neanche più quando Dean aveva smesso di guardarlo come se fosse qualcosa che non poteva esistere né in quello né in qualsiasi altro mondo e con una sorta di timore reverenziale nei suoi confronti.

Fatto stava che ad un certo punto l'espressione negli occhi del cacciatore era cambiata, così come i suoi sentimenti ed il legame che gli univa si era fatto ogni giorno sempre più forte.

Fino ad allora.

Adesso quello schivo era proprio Castiel.

Lo guardò per un momento confuso, poi incredulo.

- In paradiso? -

- Sì. Credo che ti farebbe bene tornare a casa per un po', forse...-

- No – lo interruppe l'angelo secco, distogliendo lo sguardo.

Il cacciatore lo guardò incredulo.

Quello sì che non era da Cas.

Era strano non volesse tornare a casa.

- Soltanto per qualche giorno, se tu tornassi e vedessi gli altri...-

- Ho detto di no, Dean – lo interruppe di nuovo alzando ancora una volta lo sguardo su di lui.

Freddo.

Lo fissò per non più di qualche secondo, poi si mise seduto dandogli spalle.

Il ragazzo restò a fissargli le spalle, incurvate sotto un peso troppo grande da portare.

Si alzò dalla sedia e si sedette sul letto di Sam, di fronte a lui.

- Parla con me – disse.

Soltanto quelle tre parole, senza aggiungere altro, con un tono di voce che Castiel poche volte gli aveva sentito usare.

Era come se quei mesi non ci fossero mai stati, come se tutto quello successo nel purgatorio non fosse mai accaduto, come se non ci fossero nemmeno mai finiti in quel posto.

Alzò lo sguardo su di lui e Dean la vide di nuovo.

Disperazione.

Ma non era l'unica cosa che dominava il suo sguardo. C'erano anche tristezza, paura, colpevolezza e solitudine.

- Non posso tornare, Dean – disse in un sussurrò.

La voce gli tremava appena

- Dopo tutto quello che è successo, mentre... - un nodo alla gola lo obbligò ad interrompersi per un momento.

Deglutì e riprese

- Mentre non ero in me, ho paura -

- Hai paura che ti ucciderebbero – disse solenne.

Non era una domanda.

- Ho paura che se vedessi cosa ho fatto al Paradiso, se vedessi come l'ho ridotto, potrei uccidermi io stesso – confessò.

Lo sguardo di Dean mutò a quelle parole.

Il terrore si impadronì dei suoi occhi, Castiel lo vide espandervisi come una macchia d'olio.

Sapeva che quelle parole gli facevano male, ma non poteva continuare a tenersele dentro ed in fondo il ragazzo meritava di sapere come si sentiva davvero.

Era il suo migliore amico.

Lui aprì bocca come a voler dire qualcosa, ma in quel momento Sam rientrò.

I due si alzarono e aiutarono il castano con la cena e la tavola.

Dean ogni tanto guardava Castiel senza farsi notare.

Adesso che sapeva non lo avrebbe fatto allontanare tanto facilmente ed alla prima occasione avrebbero parlato.

 

 
 
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: _Yozora_