- Anna che cosa stai facendo?
- Sto studiando, mamma.
- Studiando? Ma è la vigilia di Natale!
- E allora? Mi porto avanti così ho più tempo dopo per godermi le vacanze.
- Mmm … E che cosa stai studiando?
- Fisica nucleare.
- Ok, allora dopo vengo a correggerti i compiti.
Come siamo arrivati a tutto questo? C’è qualche persona nel mondo che si trova nella mia stessa situazione? O sono d’avvero l’unica che nasconde la sua passione senza reprimerla? Queste erano le domande che si faceva sempre, non ci poteva credere che solo lei aveva abbastanza coraggio e passione per non arrendersi. Viveva intorno a presone piatte, insipide, prive di ideali e passioni, a cui interessava solo della scienza solo perché quello andava di moda in un quel periodo e nessuno poteva permettersi di essere diverso dalla massa. Ma lei continuava a sperare e sognava di incontrare un giorno quella persona che insieme a lei sarebbe andata contro tutto e tutti in nome dell’arte. Anna sapeva che tutto quel grigio un giorno sarebbe sparito. La sua città e il suo mondo non erano realmente così, non potevano tutti realmente essere felici in questo modo, non potevano voler fare un vita basandosi solo sulla scienza e reprimendo tutto ciò che è diverso da essa. Lei sapeva che prima o poi qualcosa sarebbe cambiato.
Ma quando tutto questo incubo sarebbe svanito? Era veramente così o questo era solo un sogno irrealizzabile, un’utopia creata da Anna per illudersi e trovare la forza di andare avanti?