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Autore: ToInfinityAndBeyond_    24/12/2014    4 recensioni
-Nash, non ce la faccio..-
-Devi restare forte. Per me, per te, per tutti-
-Non ho mai avuto una ragione per sorridere-
-Allora d'ora in poi fallo per me- rispose Nash abbracciandomi stringendomi forte a se mentre le lacrime mi graffiavano il viso.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LAST THREE DAYS:




**DUE MESI E MEZZO DOPO**
 
Era circa il 17 dicembre e dopo tre giorni io, Federica e mia madre saremmo dovute partire per New York e non c’era nulla che potessi desiderare.
Avevo passati quei mesi a sentire Nash ed era davvero felice di sapere che sarei venuta a New York e che finalmente ci saremmo rivisti dopo tanto tempo.
Quella sera ci saremmo trovate tutte a casa di Nicole per salutarci.
Nel frattempo Eleonora sarebbe venuta da me.
Verso le cinque sentii bussare alla porta e vidi Eleonora.
I suoi lunghi capelli castani erano raccolti in una coda di lato ed indossava dei jeans scuri ed un giubbotto nero.
Vidi un leggero sorriso comparire timidamente sul suo viso ed io l’abbracciai.
In questi mesi aveva cercato più e più volte di superare la rottura con Cam e c’era quasi riuscita ad andare avanti, ma la verità era che non si può cercare di dimenticare una persona che è stata così tanto importante per te in soli pochi mesi.
-Ciao Eleonora!- esclamò mia madre uscendo dalla cucina precipitandosi in corridoio.
-Salve signora!- le rispose Ele sorridendole.
Subito dopo andammo in camera mia e mentre lei si sedette sul letto. Io chiusi la porta della stanza.
-Emozionata che partirai tra soli tre giorni?- mi chiese mentre i suoi occhi marroni vagavano a curiosare le valige che avevo preparato come “bozza”.
-Moltissimo!- risposi facendole un sorrisone.
-Mi mancherà non poterti vedere per tutte le vacanze…- sussurrò lei abbassando lo sguardo.
-Anche tu Ele,  ma si tratterà solo di una quindicina di giorni più o meno- le risposi andandomi a sedere accanto a lei.
-Sei fortunata, potrai vedere Nash- aggiunse guardandomi negli occhi.
Io annuii accarezzandole i capelli.
-Sono davvero contenta per te Gre- concluse lei dandomi un forte abbraccio.
Quando affrontavamo il discorso “Nash” non ero mai sicura di cosa dire per non accennare anche “Cam”.
Erano quasi le otto e non sapevo cosa mettermi, così chiesi aiuto ad Eleonora la quale mi disse di mettere una camicia larga bianca  e nera e dei leggins neri con le mie amatissime Vanes nere.
Non c’era la neve,  ma credo che anche con quella avrei sempre indossato quelle scarpe, non curante ovviamente di quante ossa mi sarei rotta per tutte le cadute e scivolate che avrei fatto.
Mi chiese se poteva farmi una treccia, così sciolsi i miei capelli che erano legati in una coda, lasciandoli cadere sulle mie spalle e sulla mia schiena.
Ci sedemmo sul tappeto e lei venne dietro di me iniziando ad afferrarmi i capelli facendoli girare delicatamente tra le sue dita e dopo alcuni minuti si alzò ed esclamò
-Non è dannatamente bella?- sorridendo.
Io la guardai allo specchio ed era davvero stupenda!
Andai in bagno a mettermi un filo di trucco e quando uscii erano già le otto e mezza e mi accorsi che eravamo in ritardo.
Preso il giubbino, la borsa ed il cellulare ed insieme ad Eleonora uscii di casa.
Dopo circa venti minuti raggiungemmo casa di Nicole e si sentiva lei e Federica parlare dalla strada.
Bussammo alla porta e trovammo il suo gatto davanti a noi.
-Ma che diamine?!- esclamai stupita.
-Siamo in salotto, venite pure!- rispose Nicole dall’altra parte della casa.
-C’era il tuo gatto quando siamo entrare e…-
-Vi ho aperto io la porta. Non penserai davvero che il mio gatto sappia aprire la porta di casa, vero Greta?- mi ammonì lei sogghignando.
Dopo ci andammo a sedere tutte e quattro in salotto ed iniziammo a parlare.
-Nash lo sa che verrai a New York?- chiese Nicole maliziosamente.
-Certo! Vuoi che non lo sappia ahahaha!- le rispose al posto mio Federica mentre io arrossii timidamente.
-La coppietta si riunirà ancora eh!- aggiunse Federica.
Io le feci segno di tacere dato che avevo notato che lo sguardo di Eleonora si era fatto più cupo.
-Vado ad ordinare le pizze intanto. Le solite vero?- chiese Federica alzandosi dalla poltrona in pelle andando a prendere il telefono all’ingresso.
Dopo alcuni minuti ritornò e Nicole esclamò
-Bhe, sono i vostri ultimi giorni in Italia!-.
Eleonora annuì e si alzò in piedi dicendo
-Questa mi sembra più una veglia funebre, ragazze divertiamoci!-.
Io e Federica scoppiammo a ridere e subito dopo accese lo stereo mettendo su della musica.
Dopo alcuni istanti riconobbi la canzone “She looks so perfect” dei 5 SOS.
Iniziò a cantarla anche Fede ed adoravo la sua voce quanto cantava, era particolarmente melodica e davvero stupenda.
Quando finimmo di mangiare le pizze, squillò il telefono ad Eleonora.
-Ragazze, mi dispiace davvero tanto, ma mia mamma ha detto che devo tornare a casa ora- ci disse quando finì di parlare.
-E’ successo qualcosa di grave?- le domandò Nicole.
-No no, poi vi farò sapere- concluse lei indossando il giubbino uscendo dalla casa di Nicole in fretta e furia.
-E tu invece rivedrai Jack?- chiese Nicole a Federica.
-Non lo so, non vivono a New York- spiegò lei  piegano la bocca di lato.
-Potresti sempre chiamarlo, Fede!- le suggerii io.
-Immagino quanto possa essere felice Nash di vederti finalmente- disse Nicole facendomi l’occhiolino.
-Bhe, è da tanto che non ci vediamo… forse anche troppo e mi manca terribilmente. I suoi abbracci confortanti e caldi, le sue labbra così dannatamente perfette, i suoi occhi color ghiaccio e paiono di cristallo talmente sembrano fragili e quei suoi capelli che starei ore ed ore a toccare. Diamine, mi manca da morire!- conclusi io abbassando lo sguardo.
-E’ amore vero, signore!- esclamò Federica dandomi un colpetto sulla spalla.
Io risi ed annuii.
-Chissà che bello deve essere svegliarsi al mattino con la scritta “ti amo” sul cellulare- disse Nicole sbattendo le ciglia il più velocemente possibile.
Io abbassai lo sguardo.
-Che c’è?- chiese Federica piegando la testa di lato.
Io sospirai.
-E’ che…- iniziai io balbettando –Non mi ha mai detto “ti amo”…- conclusi con un filo di voce.
Nicole prese in braccio il suo gatto ed alzò un sopracciglio spalancando gli occhi.
-Come?! Vuoi forse farmi credere che Nash Grier non ti ha mai detto “ti amo” da quanto state insieme? Ma è uno dei ragazzi più dolci e romantici che ci sia sulla Terra!- esclamò lei.
Le sue parole non mi erano di grande aiuto dato che le sapevo già.
-Lo so Nicole…- risposi serrando gli occhi.
-Va bhe, alla fine non conta così tanto, lui te lo dimostra e te lo ha sempre dimostrato Gre- cercò di indorare la pillola Federica sorridendomi.
-Okay, ma un “ti amo” non ha mai ucciso nessuno-
-Nicole, taci ora, grazie!- l’ammonì Fede fulminandola con lo sguardo.
-A tua mamma hai detto qualcosa di Nash? Un accenno o…?- chiese Nicole mordendosi il labbro inferiore.
Io scossi il capo; non le avevo mai detto nulla e per tutti questi mesi ero riuscita a nasconderglielo quasi alla perfezione.
-E quando hai intenzione di dirglielo?- domandò Federica fissandomi.
-Non ne ho idea. Non riesco a trovare il momento adatto- le risposi guardando il gatto di Nicole stiracchiarsi sulle sue gambe mentre lei continuava ad accarezzargli le orecchie nere.
Federica si alzò ed iniziò a scuotere la testa ed io iniziai ad arrabbiarmi.
-Non posso di certo dire a mia madre “Ciao mamma, quest’estate ho incontrato il famoso viner e youtuber Nash Grier ed ora stiamo insieme da quasi 4 mesi e vengo a New York per lui. Ah, ed inoltre, mentre tu eri via a Parigi, è stato a casa nostra per quasi tutto il tempo”- le ringhiai quasi contro.
Lei sbuffò ed andò a sedersi sul divano.
-Non ho detto di dirle così, ma prima o poi lo verrà a sapere Greta- continuò lei irremovibile senza batter ciglio.
-Tu hai detto ai tuoi di Jack Gilinsky?- le chiesi io.
Lei aprì la bocca per rispondere, ma non disse alcuna parola e la richiuse subito.
-Gli ho detto solo che è un mio amico- rispose lei guardando altrove.
-“Amico”? Federica, ci stai insieme e non penso anche che tu gli abbia accennato che è un famoso viner e cantante americano- continuai io.
Nicole si mise in mezzo e cercò di calmare la situazione che si era fatta abbastanza tesa.
-Ragazze, smettetela di discutere come delle bambine. Ognuna lo dirà quando si sentirà pronta- concluse lei facendoci calmare.
Subito dopo io e Federica ci calmammo e ci andammo a sedere entrambe sulle nostre poltrone.
-Scusami, non volevo insistere su questa questione. La vita è tua e sei libera di agire come vuoi- disse Fede venendo verso di me abbracciandomi.
Io la strinsi forte a me e mi scusai a mia volta.
Odiavo litigare con le persone, specialmente se erano così importanti per me.
Il resto della serata passò tranquillamente e verso le undici ritornai a casa dove trovai mia madre sul divano davanti alla tv con gli occhi chiusi.
Andai in salotto a spegnere la televisione, le misi una coperta addosso e le tolsi il telecomando dalle mani appoggiandolo sul tavolino.
Entrai in camera mia e mi stesi sul letto.
Avevo un infinità di parole e pensieri che continuavano a tormentarmi: Nash, New York, mamma, Federica, Eleonora e Cam…
In quel momento l’unica cosa che mi sembrava giusta da fare era riposare, così chiusi gli occhi e mi addormentai.
   
 
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