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Autore: _caty_    24/12/2014    2 recensioni
-Perchè proprio noi?- Perchè gli dei hanno scelto noi come eredi dei sette?
-Gaia...
-Perchè non possiamo avere una vita da normali adolescenti dove i problemi più grandi sono il grasso sulla pancia, le litigate con i genitori, i ragazzi e non un esercito di morti viventi evocati dalla tua migliore amica e una nereide impazzita che tira bastonate a tutti?
Spero di aver suscitato un po' di curiosità. Questa è la prima ff quindi non assicuro nulla.
un bacio _caty_
Genere: Avventura, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I sette della Profezia, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov Matti

Lei si sedette a tavola mentre io iniziai a cuinare le salsicce e la polenta. Le passai il mio portatile e lei iniziò a cercare su internet.

- Dunque... bambina che accudisce il fuoco? Provo?-

Io annuii, cercando di non perdere d'occhio le salsicce.

- No, non trovo niente se non una ricetta per le banane flambè e la notizia di bambini uccisi bruciati o che muoiono bruciati mentre
cucinano.-

- Potevi togliere l'ultima parte, non ci tenevo tanto a saperlo.-

Lei mi sorrise e mi fece l'occhiolino. Io sbuffai e spensi il fuoco sotto le salsicce ormai pronte. Le misi in due piatti differenti.
Poi misi anche la polenta e mi sedetti difianco a lei.

- Senti e se provasssimo a cercare sui libri?-

- Hey sai che sei un genio-

Io la guardai e stavo per chiederle cosa avesse in mente ma lei rispose, senza che io facessi la domanda.

- Io conosco un libro vivente: Cate. Conosce quasi tutto e magari potrà spiegarci qualcosa!-

Io tirai fuori il cellulare e chiamai Cate. Squillò solo una volta perchè quella ragazza per quanto intelligente se non passava
il tempo a leggere o studiare ( attività che trovava ENTRAMBE divertenti) lo passava sul cellulare.

-Hey Matti, dimmi.-
- Io e Gaia avremmo bisogno di farti qualche domanda.-
- Certo, su cosa? Storia? Geografia? Francese?-
- Magia, mistero...-
- Mmmmmm.... proverò ad aiutarvi.-
- Allora dimmi tutto quello che sai a proposito di una bambina che accudisce un fuoco.-
- Dunque bambina che accudisce un fuoco… una bambina come esteticamente?-
- Capelli castani occhi rosso fuoco...-
- Ma certo! Voi vi state riferendo ad Estia, Dea greca del focolare. Ora on posso dirvi molto perchè sono
di fretta, ma se cercate
su internet qualcosa troverete. Sapete ho letto proprio l'altro giorno che Estia appariva ai semidei in caso
di un evento grandioso
che stava per accadere? Comunque, ora vado. See you.-
- Ciao.-


- Dunque, digita “Estia”...-

Le sue mani si mossero velocemente sulla tastiera.

-Estia, la dea greca del focolare... bla bla bla .... bla bla bla.-

- Smetti di fare la bla bla e leggi?-
- Non c'è nulla di interessante.-

Io sospirai e mi appoggiai allo schienale.

- Ora pranziamo, vedremo dopo. Okay?

Lei annuì.

- Matti...-
-Si?-

-Ti voglio bene-

Le stampai un bacio sulla guancia.-

- Anche io.-



POV CLARA

- Forse è meglio tornare...-

- No, mi piace stare qui con te.-

- Anche a me, ma il mio sedere un pò meno.-

Lui scese e poi mi aiutò a scendere, siccome io ero un pò imbranata.
Affondai le scarpe nell'erba con delicatezza, cosa che facevo da quando ero nata siccome vivevo da sempre in campagna.

-Clara...-

- Dimmi amore.-

- C'è un problema.-

Alzai lo sguardo da terra e mi accorsi che la piccola barca bianca non c'era più.

- Chi...?-

- Non lo so, siamo soli su quest isolotto... vero?-

Mi legai velocemente i capelli e mi preparai a difendermi.
Ci mettemmo scihena contro schiena.
Lui praticava judo da circa sette anni e, inoltre, sapeva tirare con l'arco benissimo. Poi ogni tanto tirava di scherma.
Io invece conoscevo solo le mosse che si vedevano nei film tipo Matrix, quelle a rallentatore.

-Clara stammi dietro okay?-

- Ti posso aiutare.-

- No, Clara. Senza offesa, ma non puoi fare molto, ti faresti solo del male o te lo farebbero loro. Stammi dietro.-

E questa volta non era una domanda. Si girò verso di me e mi baciò come se fosse l’ultimo bacio.

Poi si voltò appena in tempo per scorgere una figura nascosta dietro la quercia che rideva.

Non sembrava cattiva. Aveva una corporatura minuta e i capelli neri legati in una coda da cavallo, anche se era un maschio.
All'improvviso ci guardò e ci accorgemmo che aveva gli occhi azzurri. Poi sorrise come un bambino e capii che non voleva
farci nulla quindi mi slegai i capelli e mi misi di fianco a Riki.

- Ciao..-

Gli sorrisi. Lui portò lo guardo su di me e rispose.

- Ciao, voi dovreste essere Riccardo e Clara, giusto? Sono stato incaricato dal Campo Mezzosangue e dal Campo Giove
di portarvi al sicuro.-

- Chi ti ha incaricato? Dove dovresti portarci? E perchè conosci i nostri nomi?-

Chiese Riki mettendomi un braccio attorno alle spalle come per prottegermi siccome il ragazzo non faceva altro che
guardarmi e ammicare.

- Oh ovvio, voi non sapete nulla ma credo vi spiegheranno tutto meglio là. Credo che l'unica cosa che posso dirvi è che
siete semidei e siete stati trovati casualmente da un nostro amico fauno: ha sentito il vostro odore. Stranamente siete
sopravvissuti per tutti questi anni, ma ora al Campo Mezzosangue starete meglio e al sicuro.

- Tu non ci porterai da nessuna parte, non sappiamo neppure il tuo nome.-

- Ah giusto! Che maleducato. Il mio nome è John, sono figlio di Apollo.-

Disse ammicando di nuovo. Io arrossi lievemente perchè non ero abituata a tutte quelle attenzioni da parte di un
ragazzo che non era Riki. Mi strinsi un pò di più a Riki come una bambina di due anni che si nasconde dietro alla mamma.
Lui se ne accorse e mi accarezzò la schiena con la mano, quasi impercettibilmente.

- Comunque non andremo da nessuna parte. In nessun Campo MezzoDio...-

- Mezzosangue, Campo Mezzosangue.-

- Uguale. Non andremo da nessuna parte. Inoltre, come avvertiremmo gli altri?-

- Oh nessun problema. Avvertiremo solo il vostro genitore e lui capirà perfettamente. Comunque, ora sarà meglio andare e,
per favore, non costringetemi ad usare le cattive. -

Disse con tono calmo, ma sfiorando con la mano un pugnale attaccato alla cintura che prima non avevo notato.
Okay, adesso stavo letteralmente morendo di paura. Se non ci fosse stato Riki, probabilmente mi sarei buttata in acqua.

- Facci chiamare adesso i nostri genitori.-

Lui spostò lo sguardo su Riki e si avvicinò a lui. Quando fu vicino al volto di Riki, tanto che i loro nasi si potevano toccare, annuì.
Poi si allontanò.

-Tutto bene?-

Sussurrai quando John si voltò.

Lui annuì continuando a guardare John. Poi, lentamente, estrasse il cellulare. Il ragazzo si voltò verso di noi.
Camminò velocissimo e tolse dalle mani di Riki il cellulare.

- Che cazzo fai?-

- Ma non lo sai?-

Noi lo guardammo male.

- Ah giusto, novellini. I cellulari sono facilmente rintracciabili dai mostri.-

- E come chiamiamo a casa?-

- Con i messaggi Iride.-

Si voltò e lo sentii sussurrare "novellini". Gettò in acqua una moneta d'oro e si inginocchiò.

- Per favore, Iride, mostraci la casa di questi ragazzi.-

All'improvviso apparve un immagine. Mi accorsi che era il salotto di casa mia. Mia madre stava guardando il telegiornale.
Mi staccai da Riki e corsi verso l'immagine.

-Mamma...

Lei sobbalzò.

- Clara! Ma come..? Te lo hanno detto?! Chi..?-

- Hey mamma, tranquilla.-

Lei si alzò dal divano.

- Vuoi sapere se devi andare al Campo Giove o Campo Mezzosangue, vero?

- Come..?-

- Clara un giorno, quando e se tornerai ti spiegherò. Ora vai. Vivi la tua vita da semidea.-

Angolo Autrice

Heyyy<3
Ringrazio chiunque legga questa fan fiction perchè mi rende fiera e davvero adoro le recensioni quindi se vi va fatele.
Nessun disturbo ;-)
Ora devo andare....
Volevo sapere c'è qualcuno di Parma?
baci <3
_caty_
   
 
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