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Autore: MelissaMclean    25/12/2014    1 recensioni
Tutti possono sbagliare.
Tutti sbagliano su qualcosa.. qualche piccolo dettaglio.
Ma cosa succede se sono degli dei e dei malvagi a compiere errori di valutazione?
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Isabelle credeva di essere una normalissima ragazza della sua età, più o meno.
Un giorno tutto intorno a lei si ridimensiona rivelando la sua natura di semidea.
Ma non è quella semidea che segue gli standard... Non è una "normale" mezzosangue.
Le sue "origini" divine sono totalmente ignote, intricate.
Col suo arrivo al campo, molte cose strane accadranno, cose mai viste prima, una profezia divisa in due parti...
Probabilmente il futuro del campo mezzosangue dipenderà da lei.
[[Titolo modificato--->"Una mezzosangue speciale"]]
[[Ambientata poco prima della storia di Percy]]
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sentivo scoppiare il cervello.
Da un lato volevo lasciar perdere e dall'altro avevo solo voglia di mettere delle mele sulle teste di Selene e Matthew e traffigerle con una freccia per sfogarmi... e non avevo mai toccato un'arco.
"No. Tu ora mi spieghi che cavolo fai qui e perchè mi fissavi alla fermata. Ah no,  mi spieghi anche perchè hai tentato di uccidermi!" Non sapevo se avessi urlato ma vedendo un paio di ragazzi girarsi supposi fosse così.
"Ehi, ehi ehi  calmati! Ti stavo solo controllando, tutto qui. E, principessa, non ti volevo mica uccidere. Mi stavo solo allenando, ma non è durato molto!" rise lui sistemandosi i capelli.
"Fare lo spaccone non ti rende simpatico. Un altra domanda e poi ti lascio a fare quello che dovresti fare che suppongo sia perfezionare gli insulti indiretti alle persone. Allora, come hai fatto a scomparire?" gli risposi a tono.
"Ci devi ancora arrivare? Ad ogni modo, sono figlio di Ermes perciò mi posso teletrasportare. Tàdà!"-lanciò l'elmo e lo riprese al volo-"Bene, se vuoi scusarmi vado a "Perfezionare insulti" a cena." Mi sorpassò sbattendomi la sua spalla sulla mia.
Lo vidi correre via sulle scalinate e nel profondo del mio cuore speravo cadesse sbattendo la faccia.
"Abituati. E' fatto così. A proposito.. andiamo anche noi a cena." disse Selene incamminandosi. E per la prima, strana, volta la seguì senza ribattere.
Dopo 2 minuti di interessantissima e silenziosa camminata interrotta soltanto da un paio di ragazze che si urlavano contro tirandosi mollettine e flaconcini di shampoo addosso arrivammo alla mensa.
Solo lì arrivai ad una deduzione.
"Dimmi se sbaglio... se io sono nella capanna di Ermes, e quella testa di pigna di Matthew è figlio di Ermes.. siamo in capanna insieme?" misi una mano davanti alla faccia.
"Tecnicamente si, e dovreste anche occupare la stessa identica tavola. Ma dato che è il primo giorno per te ti lascio venire al mio tavolo.. anche se effettivamente non è concesso." alzo gli occhi al cielo e mi accompagnò al tavolo di Apollo.
Mi sedetti sul lato sinistro più esterno della panchina e guardai chi avevo intorno.
Come immaginavo ero accerchiata da ragazzi e ragazze quasi identici a Selene. Avevano tutti gli occhi di colore differente ma i capelli erano sempre biondi anche se in tonalità diverse. Sembravano dei pulcini.
Dopo essermi ascoltata un paio di melodie improvvisate (dopotutto erano figli del Dio della musica) arrivò finalmente il cibo.
Invece delle solite addette alle comuni mense, grassoccie e rozze, arrivarono, con enormi vassoi pieni di carne, pesce, pizze, verdure e compagnia bella, delle ragazzine che si staccarono letteralmente dagli alberi: ninfe.
Quel giorno mi ero sbalordita sufficentemente perciò, invece di reagire spalancando la bocca o urlando "wow", scrollai le spalle e mi rimpinzai di cibo. 
Dopo aver finito la terza fetta di pizza pensai di prenderne un altra ma tutti si alzarono e, con molti cibi diversi, si avvicinarono ad un braciere di ottone dove buttarono dentro chili di alimenti.
Li erano tutti un pò strani. Pensai fosse un'oltraggio bruciare del cibo così perfetto e odiavo seguire la massa ma dopo molteplici occhiate truci per non aver bruciato niente presi la fetta di pizza che mi rimaneva e la abbandonai nel braciere.. ciao ciao cibo.
Quasi in automatico arrivò Chirone che annunciò la caccia alla bandiera in quello stesso momento.
Spiegò le regole del gioco, che evidentemente servivano solo a me, e formò le squadre: Ermes e Ares contro Apollo e Atena.
Vidi tutti i gruppetti di ragazzi bisbigliare e alcuni imprecare in greco perciò dedussi che stavolta le squadre non erano formate come al solito. Nessuno però ribattee così si lanciarono tutti alle armi e si prepararono per le tattiche e gli schieramenti di gioco
Per ultima, ovviamente, presi una spada corta ed un elmo e mi avvicinai al gruppetto della prima squadra ma Selene mi trascinò vià verso l'altra.
"Nono, tu stai in squadra con noi oggi." disse buttandomi in faccia la bandiera che io presi al volo.
Ci riunimmo tutti in un gruppetto e dopo aver stabilito lo schema un ragazzo prese la parola.
"Beh noi siamo apposto. Tu Isabelle, al via, correrai con me verso il punto che abbiamo stabilito per la bandiera e poi te ne rimmarai li a controllarla dato che, da quanto ho sentito, con le armi non sei pratica.." rise un ragazzo.
Annuendo e sbuffando mi misi sulla linea di partenza con la bandiera stretta tra le mani e alla partenza seguì il ragazzo correndo fino ad un laghetto collocato sulla destra del bosco.
"Ecco qua. Ora vado. Controlla la bandiera a qualsiasi costo. Se al mio ritorno non c'è..." strinse l'elsa della spada e corse via.
Corrugai la fronte pensando alla mia morte imminente e dopo un paio di minuti infilzai l'asta della bandiera nel terreno.
Mi sedetti su di un masso e aspettai, aspettai e aspettai.
Pensai alla giornata pesante che avevo trascorso e quando stavo per decidere di farmi un pisolino qualcuno arrivò dal fitto del bosco con intenzioni precise.
"Bene bene.. quando mai i figli di Apollo capiranno che la difesa a volte è più importante dell'attacco?" disse una voce familiare roteando la spada.
"Matthew, piacere di averti qui." mi preparai con la mia spada, che in confronto alla sua sembrava uno stuzzicadenti.
"Lasciami la bandiera, non puoi niente contro di me. Hai già avuto modo di provarlo, no?" rise avvicinandosi sempre di più alla bandiera.
Cosa potevo fare? In qualche modo dovevo rallentarlo. Non volevo lasciargli prendere la bandiera, non perchè la mia squadra avrebbe perso ma perchè era lui. Sentivo che avrei dovuto fargliela pagare.
Usai le ultime carte che mi rimanevano: La furbizia e la menzogna.
"Solo perchè mi hai trovata impreparata. Sai sono brava a combattere, più di quanto tu possa credere!" ero una pessima bugiarda.
Mentre, inevitabilmente, lui rideva mi venne un idea.
Se riuscivo a trattenerlo ancora un pò, continuando a girarci intorno, sarei riuscita a farlo cambiare di posto verso il laghetto, e, una volta li, l'avrei fatto cadere.
Senza che potessi pensare al modo in cui avrei potuto spronarlo a spostarsi si mosse da solo verso il lago.
Così era troppo facile.
Mi avvicinai lentamente a lui non abbassando mai la guardia e quando lo ebbi in pugno Chirone arrivò, di nuovo, mandandò in fumo il mio lavoro.
Era evidentemente turbato e ci fece fermare il combattimento. Quando stavo per chiedere il motivò di ciò tirò fuori un megafono e urlò a tutti di venire al lago, sembrava molto importante.
Pian piano mentre si sentivano arrivare gli altri Matthew prese la parola.
"Isabelle, cos'hai fatto stavolta? Un altra delle tue forse? Ecco perchè Chirone è qui." susurrò nel mio orecchio.
Mi bollirono le guance e mi sentii fumare le orecchie così gli mollai uno schiaffo sulla nuca, cosa che desideravo dal pomeriggio.
Reagì sbuffando. Mi aspettavo l'ennesima battutina acida ma non disse niente, il che mi sorprese. Al contrario però mi fece uno sgambetto e caddi col braccio su uno dei massi che circondava il lago.
La cosa che però mi sorprese di più fu quello che successe dopo.
Tirai un leggero urlo di rabbia e i presenti indietreggiarono con occhi vitrei e rimasero a fissarmi quasi ipnotizzati. 
Rialzandomi sollevai  il braccio, che fortunatamente non faceva male. Lo mossi a destra e a sinistra per vedere se erano ancora svegli ma ottenni un'altra cosa: Il laghetto si svuotò e un onda gigante li travolse in pieno.















Angolo Autrice:
Ma ciao popolo (?).
Finalmente ci sono le vacanze e io potrò finalmente dormire scrivere!
Passando al capitolo, boh non so com'è perchè in questo momento sono molto stanca perciò perdonate gli orrori grammaticali e la probabile noia del cappy (il mio orsetto si chiama Cappy.. Coincidenze? Io non credo) e a proposito..
Sono le 00.45.. BUON NATALEEEEEEEE
Volevo aggiornare ieri o l'altroieri ma la connessione si era presa una pausa!
Beh leggete, recensite, festeggiate, mangiate, dormite, fate come voleteee.
Buone vacanze :)
   
 
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