Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: giady_guz_piumamagica99    25/12/2014    1 recensioni
Jade Foster è un freddo e asociale genio. Ha trascorso tutta la sua vita negli angoli più remoti del mondo con i suoi genitori, imparando gli incantesimi più difficili e rari. Per questo, quando i suoi prendono la decisione di ritornare tra gli "esseri socialmente evoluti", Jade si sente un pesce fuor d’acqua. Ci penseranno la caotica battitrice di Grifondoro Ellis, e il prefetto crocerossina Lily, a cacciarla nei guai e ad insegnarle l'importanza dell'amicizia.
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Minerva McGranitt, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il Genio
L'introduzione a Jade Foster

Jade Foster si stava annoiando. Dopo 15 meravigliosi anni passati con i suoi genitori purosangue in giro per i luoghi più remoti del mondo, studiando sola, senza il minimo contatto con qualunque altro essere umano, quei due adorabili individui adulti avevano deciso di trasferirsi di pianta stabile in mezzo alla civiltà.Quell’orribile massa di portatori di germi che si autodefinivano, senza chiedere alcun parere, socialmente evoluti. Peggio di ciò poteva esserci qualcosa? Ovviamente sì. La perla di saggezza che era finalmente arrivata a comprendere in quegl’ultimi giorni, era: AL PEGGIO NON C’È MAI FINE. La stavano mandando in una scuola. Perché, a questo punto, non la consegnavano direttamente a una tribù cannibale delle foreste equatoriali? Adolescenti. Si sarebbe ritrovata in mezzo ad un ammasso di adolescenti, che con tutta probabilità non sapevano parlare nemmeno la loro lingua correttamente, non conoscevano la meravigliosa tecnologia babbana ed erano nella fase paranoica della loro vita.
Non è che Jade Foster non avesse avuto proprio nessun contatto con esseri umani, ma erano sempre stati viaggiatori, esploratori o scienziati. Per tanto si era ritrovata dalla degradante etichetta di “Partorita tra gli indiani d’America” a quella di “Brillante quindicenne con conoscenze magiche elevate, acquisizione di nozioni babbane brillanti e padronanza di culture accompagnata da eccellente dimestichezza di lingue di buona parte del mondo”. Ma c’era una pecca. Non era, a considerazione dei suoi genitori, un soggetto in grado di rapportarsi con la così definita civiltà. Per tanto lei necessitava entrare in contatto con quell’agglomerato di cellule alquanto odiose e incomplete di tutti gli elementi basilari per definirsi civili e gradevoli.
 
Si trovava, in quel preciso istante di profonde riflessioni, nel settore con le condizioni maggiormente favorevoli a un gradevole viaggio. Nello scompartimento 4D dell’espresso per Hogwarts. Con le cuffiette collegate al suo lettore CD, che l’allettavano con Higway to Hell degli AC/DC. Quasi dimentico un particolare su Jade Foster: era una punk dichiarata. Si era innamorata dei vestiti scuri, il trucco dark e le borchie, al suo primo incontro con gli stregoni wodoo di New Orleans. Ma quando aveva scoperto la musica punk babbana… il suo mondo si era totalmente illuminato.
Stava quindi ascoltando uno dei suoi brani preferiti, mentre si rigirava distrattamente la bacchetta tra le dita, quando quattro ragazzi si spiaccicarono letteralmente sul vetro dello scompartimento. Erano quasi tutti alti, tranne uno con i capelli biondo sporco, basso e grassoccio e con le mani piene di dolci. Quello all’apparenza più calmo, aveva i capelli castani e occhi marrone scuro, era mingherlino e riportava graffi su tutto il viso. E poi ce n’erano due vicini, alti uguali e con la stessa identica, “e stupida” pensò Jade, espressione di stupore sul volto. Uno aveva capelli neri che si prendevano gioco delle leggi della fisica, “è come se avesse lanciato in aria una bottiglia di acido muriatico mescolato a dell’alluminio e gli fosse esplosa in faccia” pensò Jade. Due occhi castani spiccavano dietro a due occhiali tondi.
L’altro aveva capelli corvini leggermente lunghi e occhi grigi come il fumo e ostentava un aspetto elegante con una presunzione degna di nota, nonostante fosse terribilmente trasandato. Jade si chiese come fosse possibile avere quel comportamento, da una parte era totalmente convinta che lui fosse signorile e raffinato, ma dall’altra derideva con freddezza quel suo ridicolo vantarsi di qualcosa che non aveva. Stava studiando il soggetto per ricavarne una valida argomentazione psicologicamente sostenibile ad uno scontro così evidente in un pensiero proprio, quando codesto spalancò di colpo la porta, seguito a ruota dal suo amico occhialuto; mentre quello più bassetto si ingozzava a debita distanza e il mingherlino gli guardava decisamente scocciato. I due ragazzi iniziarono ad urlarle contro mentre Brian Johnson le stava urlando nelle orecchie. Eccoli! I perfetti esempi degli organismi pluricellulari con i quali non voleva scambiare assolutamente alcuna opinione. Perché, per quello che le risultava, né Shakespeare né Einstein né Da Vinci, somigliavano vagamente a quei due insulti all’intelligenza. Perché non cogliere l’evidente fatto che non gli stava neppure calcolando, quando si notavano le cuffiette nelle orecchie e lo sguardo di sufficienza, non poteva non essere un’offesa all'intelletto. Le ricordavano vagamente due babbuini arrabbiati. Guardò la bacchetta. Sì, finalmente qualcosa da fare! Afferrò saldamente quei dieci e tre quarti pollici di frassino con nucleo di piuma di fenice e con un fluido ed elegante movimento della mano provocò un’onda sonora al centro dello scompartimento, facendo rompere i vetri e schizzare fuori i due. Guardò la scena compiaciuta mentre gli amici dei due babbuini si scostavano rapidamente e quei due snervanti ragazzi venivano scaraventati attraverso la porta dello scompartimento parallelo.
 
Forse però non avrebbe dovuto. Se i suoi genitori avessero scoperto che aveva distrutto l’ala 4D del treno non l’avrebbero presa così bene. Sospirò e agitò la bacchetta. I vetri si ripararono rapidamente e il suo bagaglio tornò al suo posto. Sorrise tranquilla. Tutto sistemato, era facile discutere con gli esseri socialmente evoluti.
 
 
 
Vi parla il Genio
Salve, questa storia è stata scritta con la collaborazione della Battitrice, nome in codice Ely_MM_elisa . è la nostra prima collaborazione, per tanto saremmo veramente felici di sapere cosa ne pensate. Lascereste una piccola recensione? Buon Natale :)
 
Il Genio

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: giady_guz_piumamagica99