«Ho fatto sesso con Sakura».
Sasuke lo dice come con una tale indifferenza che le mani di Naruto non possono fare a meno di stringere più forte la scodella fumante di ramen, ignorando il bruciore ai polpastrelli. Lui ci avrebbe fatto l’amore con Sakura-chan, se solo lei lo avesse scelto.
«E...?», si lascia sfuggire, incoraggiando l’amico a continuare.
Sasuke inarca un sopracciglio con aria di sufficienza. «E... cosa?».
«È stato solo un incidente o ti è piaciuto?».
Cala improvvisamente il silenzio. Naruto afferra le bacchette e smuove i tagliolini, attendendo una risposta.
Qualunque essa sia, per quanto lui possa desiderare per Sakura-chan tutto l’amore del mondo, in fin dei conti sa che Sasuke non la amerà mai quanto l’ha amata lui. Lo sa Naruto, lo sa Sasuke e lo sa anche Sakura.
«Mi è piaciuto».
Le dita di Naruto, questa volta, stringono forte le bacchette, tanto che potrebbero spezzarle con un gesto veloce e ben calcolato.
Cosa si aspettava? Che Sasuke se ne sarebbe rimasto buono buono mentre lui si rifaceva una vita con Hinata?
No, però a Naruto non va giù che Sasuke parli di Sakura con quel tono freddo.
Non gli piace che usi la parola sesso accostata al suo nome, che dica di averlo fatto con Sakura.
L’amore si fa in due. L’amore non è io con te, implica un noi, o almeno è così che Naruto se lo ricorda.
Avrebbe preferito sentirsi dire “Io e Sakura abbiamo fatto l’amore”. Sarebbe stato più giusto, gli avrebbe fatto meno male.
Naruto gira e rigira ancora i tagliolini nel brodo, la fame svanita nel nulla, quando gli ritorna in mente un dettaglio fondamentale.
C’è una cosa, c’è solo una cosa che Sasuke non avrà mai da Sakura.
Una cosa che lei ha riservato, per volere del destino, solo a Naruto: il suo primo bacio.
Ad esso, a lei, Naruto deve la vita perché in quel frangente Sakura gli ha letteralmente infilato la mano nel petto e gli ha stretto il cuore tra le dita, salvandolo da morte certa. Naruto avrebbe voluto essere cosciente per sentire le labbra di Sakura premere sulle proprie, ma va bene anche così, perché in fondo è stato un po’ come donarle il suo cuore, che per anni aveva battuto sempre e solo per lei. È stato un po’ come se Sakura avesse finalmente accettato di tenerlo con sé, quel cuore, ricambiando i suoi sentimenti per pochi, intensi minuti.
Naruto avverte lo stomaco brontolare: gli è tornata la fame.
Raccoglie il ramen con le bacchette e, svelto, se lo porta alla bocca, gustandosi il primo boccone.
Sorride. No, non dirà a Sasuke di quel primo bacio. Rimarrà un segreto, solo tra lui e Sakura-chan, perché Naruto le ha promesso che non ne avrebbe mai più parlato e perché in fondo quel primo bacio ha più valore dell’unione carnale: è il primo passo, un contatto più intimo, più riservato, più speciale, una sorta di attesa, una fonte di speranza.
A Naruto basta aggrapparsi a quel ricordo per tornare a sentire Sakura-chan un po’ più vicina, un po’ più sua.