La risposta a
questa
domanda è importante per me, perché devo sapere
se lei sia emotivamente andata
via dal nostro matrimonio. L’idea che lei possa aver trovato
Daniele
interessante mi ammazza. Quest’uomo vuole distruggere la mia
esistenza. Ci
prova ciclicamente e io mi sarei aspettato che mia moglie non lo
assecondasse
anzi al contrario lo respingesse.
“Daniele mi mette in
agitazione” mi dice Betty “ha il potere di mettermi
in soggezione. Da sempre.
Mi fa sentire inferiore. Ma al tempo stesso mi spinge a non mollare. A
non
dargliela mai vinta, a dare battaglia. Con lui è una
questione di stare sempre
un passo avanti per non cadere nelle sue grinfie. È faticoso
vivere così. Poi
lui ha iniziato a dirmi che il mio tenermi testa gli piaceva. E mi
parlava di
Giulio. Mi sono illusa che potesse esserci un Daniele migliore, ero
lusingata
dal fatto che potessi essere io a tirarlo fuori, come ti ho
già detto. Ma non
ho mai provato niente per lui. Al massimo umana vicinanza. Ci sono
stati giorni
in cui non sembrava più lui. Lavoravamo assieme ed ogni suo
sguardo era di
ammirazione. Mentre tu eri sempre lontano. Tu hai dato per scontato che
io ci
fossi ed hai pure ragione, perché se non ti puoi fidare
della tua propria moglie,
di chi fidarti?” aggiunge “Però tu hai
fatto un errore. Mi hai sopravvalutata.
Hai pensato che per me averti o non averti al mio fianco non faceva
alcuna
differenza. Io ero confusa, non sapevo cosa ci stava succedendo e non
riuscivo
a parlarti. Obiettivamente era molto difficile. Tu arrivavi a casa e
non passavi
del tempo nemmeno con i ragazzi. Stavi
con me solo perché dividevamo lo stesso letto”
“Sono stato uno
stupido” le dico. “Mi sono comportato come un
pazzo. Però voglio chiederti una
cosa e voglio che tu mi risponda sinceramente.”
“Dimmi.”
“Non ti senti lusingata
da me? Perché hai sentito la necessità di farti
lusingare da Daniele? Questo mi
ferisce. IO sono tuo marito. Non dovresti desiderare
l’ammirazione di altri
uomini se non la mia. Io non cerco l’approvazione di altre
donne!”
“Non ti arrabbiare per
quello che ti dirò” mi dice. “Ma io ho
sempre avuto la sensazione che per te
non era importante lusingarmi!”
“E questo cosa vuol
dire?” le chiedo.
“Quando sono entrata a
lavorare nella tua azienda, le ragazze della banda mi hanno redarguito
dall’ innamorarmi
di te come aveva fatto la tua precedente segretaria … ma
alla fine io l’ho
fatto lo stesso. Tu sei l’uomo al quale tutte le donne cadono
ai piedi. Io …
sono sempre stata la racchia di cui tu ti sei innamorato! Anche per te
è stato
così! E tu per tanto tempo hai continuato a vedere quella
Betty. Insomma io so
che tu mi ami. Lo so. Ma …”
“Ma?” le chiedo,
questa storia inizia a non piacermi.
“Ma non mi sono mai
sentita apprezzata da te come donna. Come moglie, come fidanzata, come
manager,
ma non come donna. Forse perché tu sei sempre stato un uomo
che è stato al
centro dell’attenzione, non in senso negativo, ma che
comunque non ha la
necessità di avere una donna donna al suo fianco!”
“E Daniele si?”
“Daniele, non ha
manifestato il benché minimo turbamento dal mio cambiamento,
anzi ne è rimasto
affascinato. E questo mi ha dato sicurezza. Tu, invece, hai subito
iniziato a
contestarmi dicendo che alla fine mi sarei allontanata da te”
mi dice.
“E non ho avuto forse
ragione?” le chiedo “E comunque non è
vero che non voglio una donna donna al
mio fianco, che non ti considero tale o che
per me sei solo mia moglie!!!”
“Non fraintendere
Armando” mi dice lei. “A me in un certo senso va
anche bene, perché niente è
più bello che poter essere autenticamente se stessi con la
persona che hai
scelto come compagno di vita. Quindi per me è stato ed
è altrettanto importante
poter essere quella che sono, una donna normale, con una vera passione
per i
pigiamoni e le cose semplici. Ma ho scoperto che mi piace anche il
pizzo. Mi piace
sentirmi più femminile. E tu, non so perché hai
paura di questo. Daniele invece
mi ha sostenuto in questo cambiamento anche se io volevo il tuo
consenso e non
il suo.”
“Quello che mi dici mi
lascia perplesso!” le dico “Penso che quando mi
sono innamorato di te, fossi
sdegnato di donne tutte pizzi e lustrini e quando tu
hai iniziato a cambiare ho avuto paura che
tu potessi diventare frivola alla stessa maniera in cui lo erano le
ragazze che
frequentavo. Ma non ho tenuto conto che tu non sei loro! Non lo sei mai
stata!
Però quanto al fatto che io non ti apprezzi come donna non
è affatto vero. Non
sono rincitrullito fino a questo punto.” La abbraccio.
“La prima volta che sono
stato orgoglioso della donna che sei, è stato alla tua prima
sfilata da
Presidente. Quando non volevi fare il discorso di presentazione della
sfilata.
Ricordi?” le chiedo. “Ero così
orgoglioso del fatto che ti facessi tutti quei
problemi. Perché la tua umiltà nel pensare che
non ne saresti stata capace,
anche se lo eri assolutamente, mi hanno fatto pensare che non avrei mai
potuto
amare una donna più di quanto amavo te in quel momento. Ti
giocavi il tutto per
tutto e quasi non credevi che ce l’avresti fatta. Avrei
voluto abbracciarti e
dirti che ero con te, con tutto me stesso!”
“Ma io lo sentivo il
tuo incoraggiamento” mi dice “L’ho
sentito per tutta la sfilata.”
“E poi, a New York? A
quel gala avrei voluto gridare a tutti quanto ero orgoglioso di te. Dio
mio,
eri bellissima. E io stavo impazzendo con tutti quegli uomini che ti
giravano
attorno!”
“Non potevi dirmele
prima queste cose??” mi dice provocatoriamente
“Dovevo baciare Daniele e
scatenare tutto questo putiferio?”
“Per favore non mi
ricordare che hai baciato Daniele!!” le dico io.
“Comunque, quando lui
mi ha baciato è stato strano. Non ho provato niente.
Chissà perché ho
immaginato di provare le stesse sensazioni che provo con te. Invece no.
Niente
di niente”
“Ma l’hai baciato due
volte” le dico.
“Non lo supererai mai
vero?” mi chiede “Si, è stata una cosa
irrazionale. Non provavo niente e volevo
accertarmi che fosse così! Ed è stato
così! Il fatto è che voglio baciare solo
te. Non so se al mondo ci sia qualcun altro capace di farmi sentire
come mi fai
sentire tu, ma non mi interessa trovarlo”
“Non devi neanche
cercarlo” le dico “Fino a quando ci sarò
io sul pianeta, non ti permetterò di
cercarlo” le dico e la bacio. La faccio sdraiare sulla
‘nostra’ scrivania.
“Mostro … dobbiamo
andare dal pediatra!” mi dice.
“Ho avuto tanta paura
Betty!” mi dice lui tirandomi su. “Ho avuto paura
che un altro uomo fosse
entrato nella tua vita e nel tuo cuore per prendere il mio posto. Ma
ora so che
non è così.”
“No amore mio. Il mio
cuore è sempre stato tutto tuo. Io voglio stare con te. Solo
con te. Voglio
vivere con te. Voglio che la mattina ti svegli per primo e resti
lì a guardarmi
mentre dormo, anche se lo detesto. Voglio che ti arrabbi se qualcuno mi
gira
intorno, voglio che continui ad essere il favoloso papà dei
nostri figli. Mio
marito. Il mio amico, il mio amante e il pazzo pazzo uomo della mia
vita” mi
dice.
Mi asciugo le lacrime e
la bacio. Mi sembra di essere finalmente tornato a casa.
Ho l’impressione che
un uragano abbia attraversato la mia vita e l’abbia
devastata. Avevo
l’impressione che fosse una devastazione fino alle
fondamenta, invece il danno
è stato più superficiale del previsto. Per
fortuna la mia famiglia è ancora in
piedi.
Ho passato un anno
terribile. Prima il pensiero di perdere Betty a causa della sua
malattia mi ha
tolto il sonno, poi a causa di Daniele o mia non saprei …
L’unica certezza che
ho adesso è che non voglio perderla e che non
lascerò che nessuno me la porti
via.
Quindici giorni
dopo …
Ho
dovuto faticare a
convincere Betty ad uscire con me questa sera! È incredibile
quanto sia
testarda. Le ho detto che volevo che trascorressimo un po’ di
tempo insieme,
fuori, a cena da qualche parte. Da soli. Lei non voleva uscire
perché preferiva
riposare a casa. Potevamo trascorrere del tempo a casa.
Benché la sua proposta
fosse molto interessante, ho insistito affinché uscissimo.
Quello che lei non
sa è che sta andando alla festa dei suoi
quarant’anni. Festa che avrei
organizzato sicuramente nel mese di ottobre se i rapporti tra di noi
all’epoca
fossero stati quelli di sempre o quelli di ora, che sono anche meglio
di quelli
di sempre e se non fosse nata Aurora proprio in quei giorni!
Mi hanno dato tutti
una mano nell’organizzare questa festa! Le ragazze della
banda hanno mantenuto
il segreto! Incredibile vero? Ugo, ha disegnato per
l’occasione un vestito
favoloso. Mi ha detto che potevo stare tranquillo perché le
sarebbe andato
benissimo, ormai lui conosce le sue misure alla perfezione! Ed in
effetti è
così.
Ho invitato tutti i
nostri amici, proprio tutti. La banda, Nicolas, Mario, Manuel, i nostri
genitori, mia sorella Camila e famiglia! Hugo! Ho invitato perfino quel
Stefan
là. E poi Adriana, Claudia Elena, Andrea, Michel e Clara.
Gli unici che non
sono inviati sono Daniele e famiglia. Questo sarebbe stato troppo anche
per me.
Comunque … Betty non
se lo aspetta minimamente. Ho prenotato il club. Sembra deserto in
effetti, ma
so che non è così. Ho anche preparato una
sorpresa per lei.
Arriviamo al club con
la mia macchina. Lei è bellissima, io sono molto elegante!
“Hai prenotato al
club?” mi chiede “ti sembra un posto dove possiamo
stare da soli?”
“Tranquilla Betty” le
dico. “Qui dobbiamo solo cenare. Dopo andiamo via!”
“Armando …. “ mi dice
lei con un tono un po’ indispettito.
“Da quando sei
diventata così pigra?” le dico io affettuosamente.
“Su andiamo”. Le apro la
portiera della macchina e la prendo per un braccio.
Quando arriviamo a
bordo piscina, lei si accorge che il club è vuoto.
C’è solo un tavolo
apparecchiato per due a lume di candela.
“Fammi capire Armando”
mi dice lei “hai affittato il club solo per noi due? Ma sei
completamente matto?”
All’improvviso, si
accedono tutte le luci e tutti vengono allo scoperto urlando SORPRESA!!
E ci riesco. A
sorprenderla! È completamente sorpresa. È
riuscito tutto benissimo!!
“Buon compleanno amore
mio!” le dico io baciandola sulla tempia.
“Buon compleanno? Ma
Armando il mio compleanno è stato ad ottobre!!”
“Si ma non abbiamo
potuto festeggiare sia perché .. insomma non era il momento,
e poi in quei
giorni è nata Aurora! Però non si può
non festeggiare il quarantesimo compleanno!!”
le dico
“Tu sei completamente
matto! Completamente matto!!” mi dice “ E io ti amo
tantissimo!!” e mi bacia.
Gli ospiti iniziano ad
avvicendarsi attorno a lei per farle gli auguri. E
poi arrivano i nostri figli con i nonni.
“Cami, ma sei
bellissima” le dice Betty.
Mia sorella Camila ha
pensato al vestiario di tutti. Aurora indossa un vestitino con annessa
gonnellina
a tutu.
“E’ vero” dico a Betty
“Non avrei dovuto lasciar fare a mia sorella, ma lei era
così felice di
partecipare!!”
“E’ tutto bellissimo
Armando” mi dice “anche questo orribile
tutu!”
“Cosa succede adesso?”
mi chiede Betty.
Il maestro della band prende
il microfono.
“Allora amici. Siamo
tutti qui per festeggiare il quarantesimo compleanno di Betty.
È vero è
avvenuto qualche mese fa, ma l’importante è
festeggiarlo. Il marito, che è l’organizzatore
di questa festa, ha voluto fare una favolosa sorpresa alla
moglie! E
allora, sorpresa ‘Esci fuori!’”.