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Autore: Dean__    25/12/2014    0 recensioni
Abigail waters è una pazza, punk-rocker, dolce e timida fangirl. Ha venticinque anni e lascia la sua amata New York per la fredda Vancouver, la rampa di lancio per il suo futuro; qui la ragazza lavorerà con il fantastico cast dello di show di supernatural e tra mille incomprensioni, la nostra cara abby sarà messa a dura prova da quel sentimento straziante che è l'amore. Ad aiutarla in tutto ciò però si creeranno fantastiche amicizie pronte a durare a lungo.
Jensen/ abby
guest-star della ff: jamie campbell bower
AU! dove jensen non è sposato con daneel e la loro relazione non esiste
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jensen Ackles, Misha Collins, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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un rumore assordante le trapanò i timpani, abby scattò di colpo a sedere sul letto portandosi una mano al petto. Il suo sguardò finì sul comodino dove il suo iphone continuava imperterrito a squillare«Buongiorno!» trillò un vivace jared all'altro capo della linea«uhm...hey jar. come stai oggi?» sbadigliò rumorosamente stropicciandosi gli occhi come una bambina piccola, sistemò i capelli spettinati in una coda alta e scese al piano di sotto«Meravigliosamente, ab! Volevo chiederti stasera ti va di venire al nostro hotel? Seratina horror. Ci stai?» abby sorrise- stava preparando il caffè per lei e per la zia- e si affrettò a rispondere«Perfetto!»  con ciò si salutarono con un semplice "ci vediamo tra poco sul set." e la mora tornò alla sua colazione. Bevvè in fretta ed in furia il suo caffè scottandosi la lingua più volte, imprecò sottovoce e tornò al piano superiore per preparsi. Una nuova meravigliosa giornata di lavoro sarebbe cominciata. 
06:30 a.m, Sturbucks 
«Buongiorno signore cosa le porto?» misha, con gli occhiali da sole che nascondevano le sue pozze blu oltremare, sorrise al cassiere ed ordinò «un milkshake e tre ciambelle glassate a portar via per favore.» il cassiere, che rispondeva al nome di kevin, annuì e passò l'ordine alla cucina del locale. Dieci minuti dopo misha uscì dallo starbucks sorseggiando la sua colazione, salì sulla sua macchina e si diresse verso gli studios. Un sorriso ad incurvargli le belle labbra chiare. Un nuovo fantastico giorno di lavoro sarebbe cominciato presto. 

Jensen odiava il mercoledì mattina, non capiva ancora per quale motivo..ma lo odiava. Sbadigliò rumorosamente sedendosi sulla sedia che portava scritto "Ackles" si strofinò gli occhi ancora annebbiati da quel tepore che porta il risveglio e sorrise pigramente; jared e misha si stavano avvicinando allo smeraldino più pimpanti che mai e questo causò a jensen un gran mal di testa«oh andiamo Intervista col vampiro è un classico!» borbottò jared tra un sorso ed un altro di caffè, misha roteò gli occhi al cielo e ribattè «Secondo me un grande classico è l'Esorcista..quello è un vero film dell'orrore no quelle quattro cazzate che escono ogni mese.» abby vide i tre e con un sorriso si avvicinò correndo «hey ragazzi!» trillò la mora, misha e jared la soffocarono in un caloroso abbraccio mentre jensen pareva essersi addormentato su quella sedia «Uhh qui pare ci sia qualcuno che abbia fatto le ore piccole! ehhehe jensen ormai hai una certa età.» un profondo accento inglese risuonò alle spalle dei quattro, abby si voltò verso l'uomo che possedeva quell'inconfondibile accento: Mark Sheppard. Mark era già vestito di tutto punto per entrare nei panni del suo personaggio, crowley «oh chiudi quella bocca shep. Piuttosto ragazzi io penso che per stasera Il silenzio degli innocenti vada più che bene.» esordì jensen con tono stanco, poi accadde l'inevitabile. Qualcuno- richard speight jr- gettò un secchio di acqua ghiacciata addosso allo smeraldino «MA SEI ASSOLUTAMENTE IMPAZZITO!?!???» tuonò lo smeraldino uccidendo con lo sguardo il biondo, abby rise leggermente e richard le fece l'occhiolino«Calmati Frackles, era solo per renderti più energico. Tutto qui.» misha e jared se la stavano ridendo di brutto insieme a mark, abby provò pietà per jensen- non più di tanto, ovvio.- quest'ultimo sbuffò e bagnato come un pulcino se ne andò borbottando cose come «rendermi più energico un par di palle!» ecco ora aveva un buon motivo per odiare il mercoledì mattina. 
09:47 
Alle dieci meno un quarto, precisamente dopo tre ore e passa, scattò la prima pausa. Misha si affrettò a prendere il suo iphone per twittare: 
"misha collins @mishacollins
buongiorno Minions, qui è overloard che vi parla! Questa giornata è partita allegramente dopo vari scherzi sul set da parte dei J2, è scattata la prima pausa. Finalmente! Vi auguro una buona giornata mishamigos :)"

Abby girovagò per il set bevendo il suo frappè al cioccolato, in quelle tre ore di registrazioni e Outtakes si era divertita molto. Una leggera vibrazione le fece capire che le era appena arrivato un messaggio 
"hey
-ryan" 
perchè diavolo la tormentava ancora?
"che cosa vuoi  ryan?"
nel frattempo la mora fece vagare lo sguardo tra tutta la gente che popolava il set e poco dopo rispose al messaggio 
"lasciami spiegare okay? Sto per arrivare a vancouver, è per un viaggio di lavoro, così mi chiedevo se possiamo almeno provare ad uscire come i vecchi tempi..insomma ab ci conosciamo da quando abbiamo otto anni! Prova almeno a perdonarmi come amico.
-ryan"

Non era ancora pronta a perdonarlo. Per ora, quel bastardo di ryan snow sarebbe rimasto un capitolo chiuso della sua vita. Decise di non rispondere e con un sospiro stanco ripose il cellulare nella tasca dei jeans scuri, cinque minuti dopo partì la piccola sirena che avvertiva il continuo delle riprese così la mora corse alla sua postazione. Mancava si e no ancora più di mezza giornata perchè il suo turno finisse. tieni duro, il tempo passa in fretta quando ci si diverte. si ripetè. Sperava fosse vero. 
13:25 
«E STOP! Si continua dopo pranzo, gente.» urlò Carver, Singer mise a posto le cuffie e scese dalla sedia su cui si era appoggiato, infine i due si avviarono in mensa. Abby poggiò la schiena contro la parete in legno del set..non aveva voglia di toccare cibo e neanche di bere perchè da quella mattina una strana sensazione di angoscia le aveva fatto contorcere le budella, digitò un numero sul cellulare ed avviò la chiamata «Hey sis, ho tanto bisogno di te.»singhiozzò la mora, odiava essere fragile..sophia con un cipiglio preoccupato sul volto rispose«cos'hai little sis?» abby si asciugò una lacrima e sospirò, cercò di sorridere appena vide misha avvicinarsi ma tutto quello che le scappo fu una smorfia«è per ryan..di nuovo.» soph sussultò a quelle parole e si affrettò a rispondere ma si bloccò appena sentì qualcuno parlare con la sua migliore amica "hey abby, non vieni a pranzo?" aveva sentito chiederle e poi sentì abby rispondere con un "si fra poco arrivo, a dopo misha." alla fine sophia rispose «ascoltami bene sis, non voglio che tu stia di nuovo male per quello stronzo che ti ha messo le corna tre giorni prima di sposarti! Hai capito o devo parlarti in russo??» abby annuì e sorrise appena, la bionda aggiunse«little sister staserà ci spariamo una buona cioccolata calda e ci vediamo le cronache di narnia..eh? Che ne pensi?» la mora si dispiacque ma dovette reclinare l'invito, quella sera doveva andare dai ragazzi gliel'aveva promesso«ehm soph prima cosa stiamo a fine settembre ed ancora fa caldo quindi la cioccolata calda proprio no, secondo ho promesso ai ragazzi di partecipare alla serata horror stasera mi dispiace..» sophia con tono allegro le disse di non preoccuparsi e di divertirsi, poco dopo si salutarono ripromettendosi di uscire a pranzo insieme un giorno di quelli ed abby si avviò affamata verso la sala mensa. Per fortuna che c'era la sua sis ha tirararla su di morale. 
«hbby hiamo hui!» urlò jared con la bocca piena di cibo, si trovavano in fondo alla sala, abby rise e scosse la testa rassegnata. Non c'era più nulla da fare per quell'uomo. Appena arrivò davanti al tavolo sorrise a tutti e tre e si sedette vicino a misha «come mai ci hai messo tanto?» le chiese quest'ultimo, la ragazza con un calma inaspettata rispose«sophia, la mia migliore amica, mi ha telefonato per sapere come stava andando il lavoro. Tutto qui.» mise su un sorrisino falso e misha- sorridente anche lui- rispose«non ti credo.Prima avevi un espressione sofferente sul volto e ho notato di come ti sei asciugata le lacrime in fretta ed in furia appena hai visto che stavo arrivando verso di te.» jared e jensen sorrisero dell'innata perspicacia del loro amico e tornarono a mangiare abby invece si irrigidì e socchiuse la bocca in un espressione di stupore«quindi ora mi dici per quale motivo eri triste o te lo faccio sputare fuori con il solletico. Uno...-aveva già le mani ferme a mezz'aria pronte per "torturarla"- due...e tr..» ma abby sollevò le mani in segno di resa e rispose«okay! Te lo dico...ho ricevuto un messagio dal mio-ex-quasimarito-ryan ha detto che verrà, non so ancora quando, per qualche giorno qui a vancouver per via del lavoro...io..non..» jensen stava bevendo dell'acqua ed appena sentì la risposta della ragazza quasi soffocò mentre jared si bloccò di colpo con le mani sospese sopra il piatto, misha assunse un cipiglio dispiaciuto e strinse a se la mora in un abbraccio amichevole «mi sento uno schifo.» sussurrò lei, misha la strinse ancor di più a se e le scompigliò i capelli «ehm..q-quindi tu stavi per sposarti??» chiese jensen con ancora l'espressione di pura sorpresa che gli aveva animato il volto, jared stirò un sorriso serio e tirò un paio di pacche amichevoli sulla spalla della ragazza- anche se l'aveva distrutta con quelle pacche, cazzo ma cosa aveva due bistecche per mani?-«si dovevo sposarmi questo maggio con quello pensavo essere quello giusto..ma poi vengo a sapere da mia madre, la stessa mattina del matrimonio, che ryan tre giorni prima era andato a letto con mia cugina....quella mattina non mi sono presentata in chiesa..non avevo il corraggio di farlo» quello che sorprese tutti fu che abby non pianse ma che acquistò un espressione di pura apatia. Era stanca di piangere perchè aveva passato anche notti insonni a bagnare di lacrime amare il cuscino di camera sua..era stanca. Persino stanca di essere stanca.«scusa se mi permetto ma è stato proprio un  bastardo.»aggiunse lo smeraldino sorprendendo i suoi amici ma soprattuto la mora, quest'ultima sorrise appena e si stiracchiò«sono stufa di piangere per quel coglione, così da ora in poi se mai sentirò pronunciare quel nome farò buon viso a cattivo gioco e se in questi giorni mr.guardatemi-sonouncazzone-snow si presenterà alla porta del mio appartamento di vancouver gli sputerò in un occhio e lo manderò a farsi benedire..a calci nel culo però.» jared per smorzare la tensione sorrise all'amica ed aggiunse un«brava fallo a pezzi tigre!» facendo scoppiare a ridere tutti. 
05:30 p.m    
«finalmente! Per oggi abbiamo finito, gente! Ci vediamo domani sera per le riprese in notturna. Vi ricordo che dovete stare qui alle 22 in punto non tardate..ah jensen la prossima volta cerca di fare meno outtakes. Buona serata.»
disse bobby singer complimentandosi con la spn family, Carver salutò abby ed i ragazzi e si congendò con un saluto gentile ed un caloroso sorriso; la mora salutò i tre dicendogli che sarebbe passata all'appartamento per prendere il cambio per il giorno dopo e che poi sarebbe corsa all'albergo dove alloggiavano. Finalmente il lavoro era finito ed anche se abby si era divertita era stata comunque una lunga giornata. Per tutti. 
07:15 p.m
«hey amico siamo noi!Aprici per favore!» sbraitò jensen bussando violentemente alla porta di jared, quest'ultimo aprì la porta con un enorme sorriso stampato sul volto e li fece entrare. Mancava solo abby all'appello. 
*
«buonasera signorina posso aiutarla?» chiese la receptionist dell'albergo in cui alloggiavano gli attori della seria, abby sorrise gentile e si poggiò con i gomiti al bancone «si buonasera a lei, mi chiamo abigail waters e dovrebbe dirmi il numero della camera di jared padalecki..ah non si preoccupi sono la make up artist della serie non una fan scatenata-ma era anche quello ovviamente!-» la ragazza sorrise  e le disse di dirigersi al terzo piano, la stanza era la 114, abby prese l'ascensore ed in men che non si dica si ritrovò al terzo piano a correre sulla moquette morbita del corridoio. Appena arrivata davanti alla porta della camera sorrise e bussò «Arrivo!» sbraitò jared, aprì di colpo la porta sorridendo raggiante all'amica «hey jar posso entrare?» jared annuì e senza che la ragazza potesse ribattere la prese di peso caricandosela in spalla, abby cacciò un urlo e prese a pugni la schiena dell'amico, jared rise e la buttò sul materasso«hey gigantor ce le ho le gambe ed ora le userò per prenderti a calci.» fece per alzarsi ma jensen la strinse a se bloccandole le braccia«Woah, woah, woah calmati piccola furia ci serve il piccolo jared.» in quel momento misha uscì dal bagno ed alla vista della mora si lanciò contro di lei urlando un «ATTACCABRACCIO!!» abby quasi soffocò e protestò di essere liberata da quella morsa soffocante«okay bambini, le pizze arrivano tra poco nel frattempo decidiamo che film vedere..cosa preferite tra: Intervista col vampiro, l'esorcista ed il silenzio degli innocenti?» esordì jensen afferrando il portatile dell'amico, abby si sporse facendo capolino dalla spalla dell'amico«vediamo io intervista col vampiro l'ho visto..e come non vederlo c'era brad pitt..comunque secondo me se vogliamo cagarci addosso dalla paura dobbiamo vederci l'esorcista.» misha annuì e diede ragione all'amica, jared un pò titubante accettò la sua opinione e per jensen era uguale un film valeva l'altro. Così caricarono l'esorcista e collgarono il pc alla televisione, si sistemarono con la schiena poggiata alla testiera del letto e fecero partire il film; cinque minuti dopo qualcuno bussò alla porta «devono essere le pizze.» esordì misha correndo ad aprire, ed infatti fu così. Pagò le pizze e corse nell'altra stanza con il cibo.« ab siccome non sapevamo come prenderterla, abbiamo ordinato una margherita okay?» la ragazza annuì e sorrise, afferrò il cartone di pizza e divorò una prima fetta di pizza, schiacciarono play e si misero a guardare l'esorcista. 
un'oretta e mezzo dopo..
«mi sono sempre chiesta come quella tizia sia riuscita a scendere le scale al contrario..ora so che la testa che gira a 360 gradi  è un effetto ma quella camminata mi sembra così naturale da farmi venire i brividi!» esordì abby, rubò a jared un verme gommoso zuccherato e continuò a guardare il film «già l'ho sempre pensato anch'io, voglio dire sono effetti stratosferici considernando che era il '75 e che quindi non avevano tutte le apparecchiature che utilizziamo noi per gli effetti, ma se ci fate caso alcuni sono molto meglio di quelli che usano per i film horror di oggi giorno» le rispose jensen, abby si voltò verso di lui ed i due si scambiarono un sorriso interrotto da uno dei tanti momenti terrificanti del film.
la mattina seguente, 07:45 a.m 
abby si sentiva come intrappolata in un abbraccio soffocante, sollevo leggermente una palpebra sbirciando chi la stava stringendo così forte da farle mancare il fiato; era jensen. Si fermò ad osservarlo con un piccolo sorriso ad incurvarle le labbra, lo smeraldino sbadigliò rumorosamente e la ragazza per non farsi sorprendere a fissarlo finse di dormire«So che sei sveglia, abby. » sussurrò jensen, la mora aveva posato il capo sul suo petto e trasalì al suono della sua voce, alzò leggermente il capo fino ad incontrare lo sguardo vispo e brillante dello smeraldino«Beccata.» disse quest’ultima accompagnando l’affermazione con una smorfia che fece sorridere il biondo«Buongiorno»aggiunse lui volgendo lo sguardo al soffitto bianco, portò le mani dietro la nuca e chiuse gli occhi sorridendo beato. Una domanda nella mente della mora riecheggiava furiosa perché mi ha stretto in quel modo mentre dormivamo? Avrebbe tanto voluto chiederglielo ma rimase in silenzio ad osservarlo«Perché mi fissi? » chiese jensen, abby arrossì violentemente fino alla punta dei capelli..jensen sogghignò e si voltò verso di lei facendo sfiorare quasi i loro nasi «abigail è arrossita…sei adorabile.» rise piano, la mora gli diede una gomitata e mise il broncio «Sei un’idiota. » sbottò quest’ultima trattenendo un risolino, lo smeraldino sorrise ed aggiunse«ed anche molto perspicace, direi.»abby sbuffò e nascose la testa sotto il cuscino jensen la copiò subito dopo sogghignando dell’espressione seccata della ragazza«ma cos’hai due anni?Lasciami dormire.» ma jensen non demorse anzi continuò a stuzzicarla«beh non dicevi così quando ti stringevo a me mentre dormivamo.»abby si voltò verso di lui e lo fulminò con un’occhiataccia assassina, poco dopo sogghignò e rispose«uhm ma davvero? Tu invece mi spieghi perché mi stringevi a quel modo?» accompagnò il tutto con una risata malefica ma soffocò nel mezzo, jensen impallidì ed ora cosa poteva rispondere? «ti ho scambiata per un cuscino.. » abby inarcò le sopracciglia come per dire ‘un cuscino?seriamente?’e sbuffò con un sorrisetto sul volto «non me la racconti giusta. » aggiunse poi chiudendo gli occhi, lo smeraldino sbuffò scompigliandosi frettolosamente i capelli «uhmm giorno ragazzi...eh? Ragazzi??» jared sbadigliò rumorosamente, si guardò intorno stranito...dove erano finiti jensen ed abby?Sentì qualcuno sbuffare da sotto il cuscino così alzò l'oggetto ritrovandosi jensen che stringeva gli occhi accecato dalla luce ed abby che sonnecchiava a pancia in sotto, rise dei due svegliando il povero misha«che ci facevate con la testa sotto il cuscino? Vi stavate sbaciucchiando eh?» aggiunse jared schernendoli, abby gli fece una linguaccia e jensen roteò gli occhi al cielo«ma ieri sera quante birre abbiamo bevuto?? Ho la testa che mi scoppia.» mugugnò misha passandosi una mano sul viso, abby sorrise appena e si stiracchiò«se stai messo così a quanto pare parecchie mish mish ..comunque perchè non andiamo a far colazione allo starbucks?» a tutti sembrò un ottima idea, così una volta preparati uscirono diretti verso il centro di vancouver..allo starbucks. 
qualche settimana dopo..   
abby stava iniziando ad ambientarsi davvero bene nella spn family. Aveva conosciuto ogni singola persona della crew e dello staff che non si stancava mai di farle qualche scherzo, sul set la chiamano "la tradizione" ovvero consiste in  fare scherzi ai nuovi arrivati nella spn family sia alle guest star sia allo staff e crew; il trio invece le aveva dato il soprannome di Scrat o little scrat a seconda delle situazioni. Ora chi è scrat? Molto semplice, è lo scoiattolino ghiotto di ghiande dell'era glaciale..per quale motivo le hanno dato questo soprannome? Beh è buffa e maldestra come lui..oh se lo è! 
Quel pomeriggio little s..ehm abby era rimasta a casa per via dell'influenza, da poco era iniziato ottobre che aveva portato le prime pioggie umide.. quindi lei inevitabilmente si era ammalata. Ryan per fortuna non l'aveva più contattata e non si era fatto vivo, ma la mora aveva questa strana ansia che non le dava pace..e quando aveva questi presentimenti qualcosa di brutto doveva accadere. Erano le 04:30 p.m quando il campanello suonò e proprio in quel momento ,il muro che la ragazza si era costruita per cacciare via quella sensazione crollò come se nulla fosse «hey.» sussurrò una voce a lei fin troppo conosciuta. Parli del diavolo..
*
«grazie per avermi  fatto entrare.» disse il moro scompigliandosi i capelli in un gesto di nervosismo, ad abby tremavano le ginocchia e se in quel istante non si fosse retta al lavabo sarebbe crollata «c-cosa vuoi ryan?» sussurrò con la voce di chi portava il peso delle lacrime sul petto, ryan sospirò e fece per avvicinarsi a lei, le circondò la vita con un braccio voltandola verso di lui«ho bisogno di te.» aggiunse, le fece alzare il volto posandole un dito sotto al mento«ho bisogno di te, ab. Ho fatto l'errore più grande di tutta la mia vita a tradirti..» poche spanne d'aria separavano i due volti, ryan fece scontrare le punte dei loro nasi azzerando quasi la distanza«dimmi che anche tu hai bisogno di me, dimmelo e giuro che non ti ferirò mai più..se invece mi hai dimenticato, sei pronta a ricominciare la tua vita con qualcun'altro..beh allora..allora ti lascerò in pace.» non cedere proprio adesso. sussurrò una vocina nella sua mente, lacrime di rabbia solcarono il viso della ragazza che si ritrovò a rispondere con voce tremante«con quale criterio pensi che possa perdonarti? Cazzo ryan mi hai tradita tre giorni prima del matrimonio e..e..io non ce la faccio! Non posso pensare che stavo per sposarti..non...io..» non riusciva a respirare, si sentiva come chiusa in gabbia in quella cavolo di cucina. Ryan sospirò abbassando lo sguardo sul pavimento lucido, poco dopo rialzò lo sguardo scuro sulla sua figura«non hai risposto alla mia domanda.» sibilò frustrato, abby alzò lo sguardò spento verso di lui e si inumidì le labbra secche«va bene. Vuoi sapere la mia risposta? ti accontento. Quel 14 maggio ti avrei detto si senza alcuna fottutissima esitazione, avrei giurato di rispettarti e di amarti fino alla fine...avevo bisogno di te, siamo cresciuti insieme e sei stato il mio primo amore...ma quando mi hai tradita...io mi sono sentita..usata. Tu hai..hai spezzato il mio cuore ry. Come pensi che possa perdonarti tutto questo?» gli aveva urlato con tutto il dolore possibile, le ginocchia tremavano fin troppo ed alla fine la ragazza cadde a terra. Si adossò con la schiena alla parete fredda e pianse silenziosamente..ryan si chinò alla sua altezza tentando di confortarla ma tutto quelle che ricevette fu«sparisci da qui e dalla mia vita..una volta per tutte.» e così aveva fatto, era uscito da quella casa sbattendo furiosamente la porta alle sue spalle e non l'aveva più chiamata..ryan snow era ufficialmente un capitolo chiuso della sua vita. 
07:35 p.m 
qualcuno bussò alla sua porta, per quel tempo che le sembrò infinito. Decise di andare a vedere chi fosse «hey little scrat..» era jensen...da solo. Sorrise appena appena udì quel soprannome e si fiondò ad abbracciarlo, lo smeraldino rise  e la strinse a se «wow devo esserti proprio mancato così tanto se ti sei spalmata addosso a me a quel modo.» la ragazza roteò gli occhi al cielo  gli tirò uno scalpellotto sulla nuca e sussurrò un «idiota.»  
*
«ab..» aveva sussurrato jensen, la ragazza lo strinse convulsamente in un abbraccio e pianse«ab..abby...hey abigail per favore calmati.» odiava vederla così, nessuno doveva far piangere la sua little scrat «jay..io non ci riesco...fa male.» passò furiosamente il palmo della mano per asciugarsi le lacrime, jensen le cinse le spalle con un braccio e la strinse a se «ascolta ab, devi cercare di superare tutto ciò.- le prese il viso tra le mani e le asciugò le lacrime con il pollice di entrambe le mani, la ragazza annuì e chiuse gli occhi sospirando pesantemente, lo smeraldino la strinse a se.- non posso vederti così.»
mezz'ora dopo..
«hey stasera rimango a dormire qui, okay? Ci spariamo un film e mangiamo gelato a volontà...dio ma davvero sembro una di quelle amiche depresse che consolano le amiche ancora più depresse?» sbottò jensen inarcando le sopracciglia, abby annuì e ridacchiò «sei anche di più. Un amorevole piattola.» aggiunse la mora sorridendogli e corse in cucina per prendere i vasetti di gelato, jensen urlò a voce alta «mh..amorevole piattola eh? Questa mi mancava.» e scoppiarono a ridere entrambi. Abby tornò in salotto e si fiondò letteralmente sul divano ribalzando addossò ai cuscini «okay ho il gelato al pistacchio, cioccolato, panna, fragola e limone. Serviti pure bello.» gli passò un cucchiaio e la panna spray, che ques'ultimo spruzzò prima in bocca e poi sul gelato «he hilm hediamo?» mugugnò jensen con la bocca piena di panna, abby trattenne le risate, prese il telecomando facendo zapping «uhm che te ne pare di Neverland-un sogno per la vita? Amo troppo quel film.» jensen le sorrise ed annuì, la ragazza battè le mani come una bambina la sera di natale e fece partire il film. Posò il capo sulla spalla dello smeraldino ed addentò una buona quantità di gelato al cioccolato. 
qualche ora dopo..
«ab il film è..» esordì jensen voltandosi verso di lei, si bloccò di colpo perchè la ragazza si era ormai addormentata e non voleva svegliarla; sorrise e delicatamente la prese tra le braccia portandola nella sua stanza. Salì lentamente le spalle cercando , sempre, di non svegliarla..arrivato davanti alla porta della sua stanza allungò una mano per aprirla..entrò lentamente e richiuse la porta alle sue spalle; scansò le coperte ed adagiò sul materasso la ragazza che dormiva beata con un piccolo sorriso ad incurvargli le labbra, le rimboccò le coperte e le baciò la fronte. Fece il giro del letto, si tolse le scarpe ed infine si mise sotto le coperte anche lui stringendo la ragazza a se. Finalmente la sua piccola scrat sorrideva. 
 
   
 
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