So this is Christmas?
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Casa di Spagna
Antonio girò la chiave nella serratura della porta, aprendola e lasciando entrare il ragazzo prima di lui « Dopo di lei! » ridacchiò, ancora abbastanza su di giri.
Lovino alzò gli occhi al cielo e lo spinse in casa, chiudendo lui la porta « Sei ubriaco marcio, hai bevuto come un turco »
« Turchia non ha nemmeno mai visto tutto l'alcool che ho ingerito oggi » ridacchiò buttandosi sul divano e posando un braccio sugli occhi.
Lovino posò la borsa coi regali e la guardò, riflettendo « Tu il tuo regalo lo vuoi il 6, vero? » chiese chinandosi davanti lo spagnolo.
« Il 6, sì » annuì alzando il braccio per sorridere all'italiano « Però... »
« Però? »
Antonio tirò su di sé Lovino che lo insultò per il movimento brusco « Quiero un regalo comunque... » sussurrò prima di baciarlo dolcemente, carezzandogli il viso. Lovino socchiuse gli occhi, prima di cingergli il collo con le braccia e ricambiare il bacio. In fondo, per una sera, poteva anche evitare di fare capricci...
Casa di Francia
Francis si diresse lentamente verso le scale che portavano ai piani superiori, dove c'era la sua stanza.
Era esausto e aveva delle ore di sonno arretrato da recuperare. Sapeva inoltre che la mattina dopo si sarebbe svegliato presto per il mal di testa da sbornia.
Che diamine gli era saltato in testa di bere così tanto?!
Beh, ma in qualche modo doveva pur tenersi sveglio.
Din-don!
Chi diamine era a quell'ora?!
Francis fulminò la porta con lo sguardo e si affrettò ad andare alla porta « Chi diamin-Oh. Inghilterra? »
L'inglese teneva lo sguardo basso, nascondendo il viso nel collo alto della giacca « Ehi »
« Tutto okay? Che ci fai qui? »
« Posso entrare? » chiese, ignorando la sua domanda.
Francis aggrottò le sopracciglia ma gli fece spazio « Prego »
« Thank you » ringraziò l'inglese, entrando « Andavi a dormire? »
« In teoria... » sbadigliò appena Francis, senza riuscire a trattenersi e posando una mano sulla bocca.
« Allora mi da che mi conviene essere veloce o ti addormenti prima che ti ringrazi » sbottò scocciato, levandogli la mano e sostituendola con le sue labbra, in un gesto che stupì non poco il francese. Durò poco il bacio, ma bastò a rallegrare la Francia.
« Dopo che hai detto che il mio dolce era buono l'hanno mangiato tutti » spiegò « Mi ha fatto piacere e volevo ringraziarti, tutto qui. Ora me ne vado » disse voltandosi, ma Francis lo fermò per un polso.
« Oh, non credo proprio! »
Forse poteva rimandare ancora un po' il suo recupero del sonno.
Casa di Italia & Romano
« Vuoi entrare? » chiese Feliciano, voltandosi verso la Germania, che lo aveva accompagnato a casa sua.
Ludwig sorrise appena, ma scrollò il capo « Credo di essere stato fuori casa abbastanza oggi, ti ringrazio »
Feliciano lo guardò, sbuffando appena, impercettibilmente « Vee... Doitsu, non era per offrirti un caffé che ti volevo far entrare, sai? »
Ludwig arrossì appena e si passò una mano sul collo « Oh... Un giorno farò l'abitudine ai tuoi modi di fare Feliciano »
Il moro scrollò il capo divertito e si alzò sui piedi per cingergli il collo e guardarlo neglio occhi « Se puoi evita, è divertente vederti così "innocente" » ridacchiò baciandolo, prima di indietreggiare fino a farlo entrare in casa.
Da qualche parte in Germania
Gilbert guardò la ragazza che gli camminava vicino per le strade tedesche.
La notte era ancora decisamente troppo giovane per loro due e, forse aiutato dall'alcool in corpo, Prussia aveva colto l'occasione per invitare l'ungherese a fare un giro per qualche bar tedesco.
Lei aveva subito accettato, nessuna intenzione di ritirarsi già.
« Mi è andata davvero bene che Inghilterra ha trovato Canada, ci tenevo ai miei regali! » rise Elizaveta, barcollando appena sui tacchi « Dannate scarpe. » disse dopo l'ennesimo rischio di caduta, chinandosi per levarle.
Prussia la guardò divertito « Scalza? »
« Scalza! » annuì lei divertita.
Gilbert rise e si tolse le scarpe a sua volta « Ti faccio compagnia! » esclamò saltellando e quasi perdendo l'equilibrio per togliersi una scarpa.
« Attento! » rise l'ungherese, cercando di aiutarlo a restare in piedi. Si fermarono sotto un lampione, divertiti.
« Sei ubriaco, dovresti stare attento a dove metti i piedi » sorrise lei.
« Kesese, tu sei ubriaca! »
Elizaveta scrollò il capo, alzando gli occhi al cielo, fermandosi poi a osservare qualcosa sopra di loro. Anche Gilbert alzò lo sguardo, curioso e vide un rametto di vischio, forse appeso da qualche giovane tedesco, appeso al lampione.
Entrambi abbassarono lo sguardo e si sorrisero. Il bacio sotto il vischio era tradizione anche se il Natale era appena finito?
Curiosità e annotazioni
(perché ho voluto mettere qualcosa nel capitolo e voglio spiegarvi)In Spagna è tradizione scambiarsi dolci e caramelle il 25 dicembre, i veri doni si scambiano il 6 gennaio ^^
Bastaaa!!!
E' finita! *Stappa champagne* MAI più una cosa del genere!
Ahaha sono esausta, è dalle 17:00 che scrivo! Appena finivo un capitolo lo dovevo pubblicare e poi tornare a scrivereper quello dopo!
Vi auguro ancora un felice Natale, ragazzuoli <3
Voglio ringraziare Jordan Hemingway, Generale Capo di Urano e IMmatura per avermi recensito e seguito durante questa folle avventura natalizia, tra connessioni che non connettevano, capitoli che non venivano pubblicati e ore passate a scrivere ^^
Grazie anche a tutte quelle persone che hanno letto silenziosamente, spero che vi possa aver rallegrato un giorno già felice di suo ^^
E grazie a mia sorella che mi ha fatto in poche ore questo disegno che le ho chiesto, che rappresenta l'arrivo di Lovino a casa di Antonio, alle ore 14:00 ^^ (W la spamano.)
§Cocol
Ricordo che tutto ciò che ho scritto, l'ho potuto scrivere grazie alle ricerche su internet, se qualcosa non vi torna correggetemi pure ^^