Anime & Manga > Creepypasta
Segui la storia  |       
Autore: Mama Holy    26/12/2014    4 recensioni
[creepypasta]
[creepypasta][creepypasta][creepypasta][creepypasta]
"«Comunque Jody, questa sera facciamo un pigiama party a casa mia, quando torniamo da questa uscita, vuoi venire anche tu?» chiese Abby mentre le stringenva le mani fredde, Jody la guardò per un po' e stava per dire di no, quando il pensiero lampante della presenza di quell'entità nominata da Abby "fidanzato" le fece cambiare idea
«Ok» era pronta a tutto pur di salvaguardare la purezza dell'amica......"
Questa decisione, questo piccolo -ok- cambierà la vita di Jody per sempre...
(che frase seria non è da me .-. XD)
se siete curiosi di sapere come andrà a finire che ci fate ancora qui?
Non vi dirò nient'altro se vi va di sapere leggete! ;)
Genere: Generale, Thriller, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeff the Killer, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
VJ 2.Breve pace

 Buon Nataleeee hohoho!Credo abbiate già scartato tutti i regali ma io sono sempre ritardataria perciò vi faccio gli auguri a santo stefano XD
Comunque sia vi lascio scartare questo mio regalo di natale ci vediamo dopooo>>>>>

 

Voiceless Jody

2. Breve pace

Si avvicinò  piano piano ai ragazzi, con piccoli passi e una volta vicino al primo fu sicuro che nessuno lo avesse sentito arrivare, ma si sbagliava.

E proprio quando sembrava che sarebbe riuscito perfettamente nel suo intento e aveva già alzato l'arma, le luci della stanza si accessero accecandolo e facendogli cadere il coltello di mano e un cuscino spinto da qualcuno sulla sua faccia lo fece cadere a terra prendendolo alla sprovvista.

La luce e il fracasso fece svegliare tutti dal sonno leggero, mentre la paura li prendeva,

«Andate a chiamare la polizia, io...io lo tengo fermo» disse Jody agli altri guardandololi seria.

Abby, anche se non avrebbe voluto lasciarla lì, sentiva il suo stesso corpo che  le diceva di correre; così il suo istinto e le parole dell'amica erano state come un comando che il suo corpo e quello degli altri avevano eseguito senza pensare.

Una volta che gli altri furono usciti dalla stanza Jody poté concentrarsi completamente sul cercare di mantenere la presa sul cuscino, per quanto quello si agitasse, per quanti lividi il suo corpo avrebbe riportato, doveva cercare di tenerlo occupato il tempo necessario per lasciar scappare Abby il più lontano possibile; ma la sua forza non era tanta e non ci volle molto che la presa sul cuscino si fece più debole lasciando l'intruso libero di muoversi e facendola cadere all'indietro.

I loro occhi si incrociano; i suoi, marroni chiarissimi quasi gialli, in quelli celesti agghiaccianti della persona accanto a lei; questi erano circondati da due cerchi neri che sembravano  formare come un piccolo oblio, in completo contrasto con la pelle bianca che sembrava spessa e dura come fosse una maschera, ma la cosa più orribile era la bocca, sembrava contorta in un enorme ed innaturale sorriso che occupava tutto lo spazio delle guance come se fosse stato tagliato direttamente nella carne, in fine gli scendevano sul viso i capelli di un nero carbone

.
Ci fu un piccolo minuto di stallo.

Lui continuava a guardarla con quegli occhi che le stavano facendo così tanta paura da farla tremare tanto che se non fosse già a terra probabilmente ci sarebbe caduta.
Avrebbe voluto distogliere lo sguardo ma allo stesso tempo aveva una paura enorme di perdere di vista, anche per poco, quell'essere.

Poi accadde tutto in pochi secondi.

Con uno scatto lui le si gettò addosso circondandole il collo con le mani fredde lasciandola senza respiro; disperata inziò a graffiare con le unghie le mani dell'uomo fino a rompersele, ma questo sembrava non sentisse il minimo dolore e la sua disperazione lo divertiva soltanto.

Sentiva ormai le forze mancare quando fece l'ultimo tentativo, con tutto cio che gli rimaneva tirò su le braccia e lo colpi con i palmi delle mani negli occhi.


Per un secondo le mani fredde dell'uomo si strinsero con ancora più forza sulla sua gola procurandogli un dolore diverso da prima, un dolore molto più forte, ma non sprecò un secondo, prese un grande respiro e iniziò a correre.

Mentre correva la tosse irregolare le toglieva il respiro e spesso cadde ma non si fermò.

Non aveva alcuna intenzione di morire.

Arrivò fino al punto di tossine sangue e solo lì si arrese e cadde sonoramente e definitivamente per terra; non lo sentiva più dietro di lei (o magari non c'era proprio mai stato), la gola le faceva malissimo e sentiva il corpo dolorante mentre l'aria non sembrava voler entrare nei polmoni se non a piccole quantità, costringendola a respirare affannosamente, la vista in fine le si fece sempre più annebbiata finché tutto non divenne nero.

Quando riaprì gli occhi si ritrovò in una piccola stanza tanto piccola da risultare soffocante, aveva i muri bianchi o almeno lo dovevano essere stati tanto tempo fa; ora tendevano al grigio, la luce fioca che entrava da una finestra microscopica rendeva il tutto infinitamente squallido, per non parlare del letto su cui era sdraiata.

Era in ospedale.

Ne era sicura, nessun'altro posto le avrebbe fatto così schifo.

Dalla porta aperta poteva vedere i suoi genitori che parlavano col medico (di sicuro si stavano incolpando a vicenda di qualunque cosa le fosse successo).

Fu Abby, seduta su una delle solite panchine da ospedale, ad accorgersi che lei era sveglia e a corrergli incontro mentre Jody si metteva a sedere su quel misero materasso.

«Jody!» disse in fine l'amica abbracciandola per poi lasciarla subito dopo e continuare il discorso con voce più calma

«Come stai?» l'altra provò a rispondergli ma gli uscì solo un suono mezzo strozzato che gli causò un dolore terribile alla gola

«È meglio se per un po' non provi a parlare» la voce fredda e atona del dottore attirò subito la loro attenzione 

«Hai ricevuto una brutta lesione alle corde vocali» continuò 

«Tra qualche giorno potrai parlare, ma la tua voce non sarà quella di prima, la lesione comporterà un lieve abbassamento della voce che inoltre sarà più roca e se fossi in te non alzerei troppo la voce per evitare ulteriori danni»

«Quando potrà parlare di nuovo?» la voce di Abby faceva capire la sua preoccupazione e si poteva facilmente intuire che sarebbe presto scoppiata in lacrime.

«Entro una settimana la lesione dovrebbe rimarginarsi ma dovrà rimanere qui ancora per un paio di giorni, perché  dobbiamo tenere d'occhio la ferita» Abby annuì con le lacrime agli occhi e rimase un'altro po' con Jody mentre i genitori le parlavano, o almeno cercavano di farlo visto che lei non li ascoltava minimamente.

I giorni passarono così con varie visite, a volte era la polizia, altre Abby e gli atri e, molto meno spesso, i suoi genitori che venivano giusto per far vedere che erano dei "bravi genitori".

Quando fu dimessa tornò a casa sua, tornando anche alla più completa normalità.

Ma quella tranquillità era strana, lasciava come l'amaro in bocca e  per qualche ragione Jody aveva come il presentimento che non sarebbe durata molto.

Quattro giorni dopo una telefonata di Carl confermò i suoi sospetti.
Deisy era stata trovata morta in camera sua quella mattina, così raccontò la voce triste e bassa di Carl mentre in sottofondo si potevano udire i singhiozzi di Abby.

Aveva concluso poi dicendole di venire subito alla centrale di polizia di quel lato della città, e così lei fece.
Arrivata lì Abby la abbracciò con gli occhi ancora pieni di lacrime, ma quando alzato il volto incrociò quelli freddi di Jody si staccò di colpo frastornata dalla reazione di lei o meglio la sua non reazione, ma si costrinse in seguito a pensare che Jody stesse cercando di nascondere la tristezza.

Più in là c'erano anche Carl e Mattew che guardavano la scena con occhi spenti, vicino a loro un poliziotto che si avvicinò a Jody con passo militare per farle varie domande su Deisy.

«Cosa avete intenzione di fare?» chiese Mattew una volta che il poliziotto si fu allontanato 

«Insomma perché hai chiamato qui anche noi Carl?  Qualcosa mi dice che  non ci hai chiamato solo per parlare con la polizia, o sbaglio?»
«Si hai ragione.
Ho sentito due poliziotti dire che colui che ha ucciso Deisy era probabilmente la stessa persona che ci ha attaccato qualche settimana fa» la sua voce suonò molto scura e le sue parole stupirono tutti tranne Jody, in un qualche modo ne era già sicura.

«C-che cosa intendi?!» Mattew chiese con faccia seriamente scioccata, ma forse sarebbe meglio dire che era solo spaventato a morte da quella situazione.

«Sto dicendo che probabilmente qualcuno di noi sarà il prossimo. Non ne possiamo essere sicuri ma è sempre meglio prepararsi al peggio»

«E cosa dovremo fare? Chiedere alla polizia?» disse Carl con tono sarcastico non poco nervoso 

«Quelli sono dei buoni a nulla! Sempre che accettino di aiutarci il risultato sarebbe lo stesso»

«Lo so benissimo Mattew! Ma dovremo far pur qualcosa no?» anche Carl che a fino a quel momento era rimasto calmo alzò la voce lasciando uscire tutto il suo nervosismo.

«R-ragazzi calmi vi prego!» disse allora Abby cercando di calmare i due amici che avevano iniziato a litigare.

«Per cominciare potremo rimanere insieme» la voce calma e bassa di Jody attirò l'attenzione di tutti

«Meglio stare insieme che soli» continuò leggendo le facce perplesse degli altri.

«N-non ha tutti i torti, in fondo è già un passo in avanti, non credete?» ammise Mattew dopo di lui ci furono un paio di minuti di silenzio che Abby ruppe subito tornando a sorridere

«Io sto con Jody!»


 >>> ed eccoci qua! Spero vi sia piaciuto il mio regalo anche se non succede molto ^^"
Come avete notato ho cercato di mettere più spazzi nella storia perché, come mi è stato fatto notare così risulta più facile da leggere, che ne pensate? Continuo a scriverlo così?
Comunque per darvi una buona notizia mi è stato regalato il PC *balla* perciò d'ora in poi non dovrei avere più problemi nel pubblicare le storie ;)
Ci vediamo!
Holy ^w^

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Creepypasta / Vai alla pagina dell'autore: Mama Holy