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Autore: Yui801    26/12/2014    2 recensioni
Sei seduto, lì, su quella tua solita sedia dove passi ormai giornate e giornate cercando di disegnare qualcosa che ti possa piacere, qualcosa che ti faccia essere fiero di tè stesso. Ma non ci riesci...
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sei seduto, lì, su quella tua solita sedia dove passi ormai giornate e giornate cercando di disegnare qualcosa che ti possa piacere, qualcosa che ti faccia essere fiero di tè stesso. Ma non ci riesci e pensi fra te e te ”Avrò il solito blocco del disegnatore” mentre guardi i trucioli di gomma che hanno ormai preso possesso di tutto lo spazio presente sulla tua scrivania. Loro ti fissano. “Come mai ci hai cancellati?” “Cosa abbiamo fatto di male?” “Potevi tenerci da parte, no?”. Già, potevano essere dei bei disegni, ma tu gli hai cancellati. Magari per capriccio o semplicemente perché ‘non era quello che avevi in mente’.
Ormai quei trucioli ti perseguitavano.
Guardi quel foglio ormai tutto stropicciato pieno di graffite che non si riesce più a togliere via. Quelle ali che stavi cercando di disegnare ormai sono diventate uno scarabocchio degno di essere quasi paragonabile ai disegni del tuo cuginetto di 5 anni. Un sospiro vuoto, come la tua mente in quel momento. Decidi di lasciare la matita sul foglio, e con la mano tutta sporca di graffite prendi il cellulare che giace affianco a te per controllare eventuali messaggi ricevuti. Zero messaggi. Già chi mai avrebbe scritto un messaggio a te? E proprio in quel momento alzi la tua faccia da quel piccolo schermo luminoso per guardare il soffitto bianco di camera tua per poi pensare:
 
“Ma io…chi sono?”
 
Lasci cadere a terra il tuo ‘prezioso’ cellulare impassibile dei danni che potrebbe ricevere cadendo sul pavimento freddo sottostante. Fissi il vuoto per qualche minuto. Quasi come se stessi cercando le risposte alle domande dell’universo, e le trovi. Per qualche secondo ti senti strano, molto strano. Quasi come se qualcuno ti avesse donato qualcosa direttamente dal cielo, come quello che si può notare al di fuori della tua finestra. Guardi fuori cercando qualcosa di non preciso fra le stelle di quell’afosa sera d’estate. Improvvisamente ti distrae il suono di un uccellino che si era posato sulle violette che avevi posto proprio sopra al davanzale della finestra. Lo guardi con uno sguardo dolce. Guardi quelle ali perfettamente simmetriche che lo fanno volare con una facilità incredibile, le stesse che tu non avrai mai e non riuscirai mai a disegnare.
 
“Sarebbe bello volare…”
 
pensi fra te e te con sguardo malinconico, prendendotela un po’ con te stesso per non essere nato con delle ali. Anche se non avresti comunque potuto scegliere. Già scegliere. Scegliere di essere diverso, bello, talentuoso, con tanti amici. Ma a te non interessavano queste cose perché significavano essere schiavi della società e tu non volevi esserlo. Preferivi essere ‘diverso’ solo per poter essere proprio quel ragazzo che avrebbe un giorno potuto volare.
Ormai con sguardo vuoto e sorriso sconsolato guardi giù dal davanzale delle tua finestra su cui sei salito inconsapevolmente e pensi
 
“E’ arrivata l’ora di volare”





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Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti, questa è la mia prima fanfic spero che vi sia piaciuta :D
Credo che non sia venuta male (apparte qualche errore grammaticale shhh) comunque come vi sembra? Ricordate di Recensire eh :)
ALLA PROSSIMA ( *-*)/"
   
 
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