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Autore: Ishyna    12/11/2008    8 recensioni
Crescere è difficile... soprattutto se ci si accorge che molti atteggiamenti cambiano col passare degli anni. Alla piccola Bra Brief tutto ciò sembra insostenibile. E quando le attenzioni che prima venivano riversate su di lei vengono catturate dal rivale di suo padre, la bambina prende una decisione dalle conseguenze catastrofiche! Come se la caveranno i nostri, costretti nel mondo delle fiabe?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bra, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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"Toh, si è fermata!", disse Crilin osservando la nave ormai ormeggiata a quello che pareva un piccolo porto. La lunga passerella in legno era, alla sua estremità, sormontata da un arco arboreo che faceva da entrata ad un lussuoso e curato giardino.
"Siamo arrivati, dunque?", chiese Gohan osservando perplesso l'enorme maniero che li sovrastava dall'alto, scendendo poi con un agile balzo a terra.
"Uffa... E adesso io come faccio?" sbuffò in tutta risposta Videl, ancora a mollo nell'acqua cristallina, poggiandosi alla scogliera su cui pareva fosse stato eretto il castello.
"Vieni con noi, ovviamente... Non posso credere che in questo enorme palazzo non ci sia una vasca da bagno..." le sorrise dolcemente il marito, ansioso all'idea di lasciarla sola nuovamente. La ragazza arrossì lievemente, come stupendosi ancora delle attenzioni che le venivano rivolte dopo così tanti anni.
Il saiyan si sporse per prenderle la mano che ora gli tendeva e, in men che non si dica, si issò la compagna sulla schiena.
L'impresa, tuttavia, si rivelava meno facile del previsto: la "coda" di lei risultava scivolosa ed inoltre, non possedendo le gambe, era molto più difficile stringersi a lui. Come risultato, il passo prima spedito del primogenito Son era diventato un lento strascicarsi.
"Così non va... Molto meglio cambiare!", disse conscio del rallentamento, portandola innanzi a lui come uno sposo che supera l'uscio di casa. Con soddisfazione, notò che la sua idea aveva successo: con il braccio sotto la pinna della consorte era molto più facile tenere l'equilibrio. Se solo non fosse stato per quell'invitante odorino di pesce...
"Pensate... pensate che questa sia la dimora del nostro nemico? Quello che ci ha divisi, insomma...?" sussurrò Crilin, per nulla certo che avvicinarcisi fosse la scelta giusta.
"Abbiamo alternative? Ad ogni modo, penso sia la costruzione più grande della costa: se gli altri sono dispersi qua intorno, è probabile che si radunino qui." gli rispose con il suo solito piglio da studioso Gohan, sicuro delle sue parole.
"Bè... E' probabile..." diede il suo consenso Videl. Ed anche il silenzio dell'umano fu interpretato come tale: quando il figlio di Goku argomentava una decisione, di certo non era facile smontare la sua tesi.
Grazie alle gambe allenate di entrambi, si trovarono presto nei pressi dell'enorme portone che li avrebbe introdotti all'interno della costruzione: giunti davanti ad esso, però, i tre furono percorsi da un brivido. E se fosse stata una trappola?!
In ogni caso, forse il loro nemico non avrebbe saputo tenergli testa. Ma la presenza di Videl poteva esser in qualche modo d'ostacolo: senza mani libere, il saiyan poteva fare ben poco.
Senza dimenticare il fatto che, in quei panni, le sue abilità parevano esser mutate, e non aveva nessuna certezza che avrebbe affrontato con il vigore di sempre i suoi nemici.
Crilin appoggiò il palmo della mano contro il legno facendo una leggera pressione: i cardini ruotarono con un suono arruginito e dalla fessura creatasi si intravide, grazie alla luce che penetrava dalla finestre, parte dello sfarzoso quanto decadente mobilio che adornava la magione.
"Era aperto...", si sentì di dover sottolineare l'umano, sbirciando curiosamente come gli altri.
In pochi istanti, penetrarono definitivamente nell'enorme salone che fungeva da entrata. Videl tossì appena a causa della polvere alzatasi con i loro passi, prima di rabbrividire appena.
"Mi sento... un po' secca..." sussurrò appena, meditando sul suo disagio a distanza dalla distesa d'acqua che, dal risveglio, l'aveva accolta.
"Resisti, tesoro... Ti trovo subito un bagno! Ammesso che qui dentro ci sia l'acqua corrente..." aggiunse poi sospirando, prendendo una direzione a caso: l'enorme scala che, dalla sua destra, sembrava collegare con il primo piano.
Dietro di loro, Crilin si guardava attentamente attorno, in cerca di un qualsiasi indizio che lo inducesse a pensare che avrebbero fatto bene a scappare a gambe levate. Ma nulla sembrava esser ostile. Almeno fino ad allora...
"Gohan! Dei passi!"sussurrò l'ometto mettendosi sulla difensiva ed appoggiandosi alla parete poco prima di un angolo, come per cogliere di sorpresa il nemico.
Il saiyan annuì e lo imitò, sebbene le sue ridotte possibilità a causa della consorte. Ma, d'un tratto, l'incedere che li aveva allarmati, si bloccò. Più nulla.
Questo non fece che accrescere la tensione: i nervi sul collo dell'umano e del saiyan eran tesi all'inverosimile.
Gohan poggiò la ragazza a terra per poi piegarsi in avanti, pronto a scattare come un gatto sulla preda.
Fu il loro nemico, però, a fare la prima mossa: con velocità (ed una nota di estrema teatralità...), balzò oltre l'angolo puntando la spada nella loro direzione, scatenando la reazione del saiyan.
In un attimo fu su di lui, scaraventandolo a terra con un verso molto simile al "soffiare" di un gatto irritato.
Lo sbalordimento fu tanto, quindi, in quel parapiglia, quando i due volti, pressochè identici, si incontrarono.
"Goten...?" domandò accigliato il fratello maggiore.
"Gohan!" rispose allegro l'altro, soffiando la piuma del cappello che si era intromessa fra loro.
"Perfetto! Circondato dalla famiglia dei rincoglioniti al gran completo!" sbuffò una voce animalesca accanto a loro: Vegeta non pareva affatto contento del ritrovamento... Ma forse non era che la sua solita espressione. Dopo un attimo di disorientamento dovuto al suo aspetto, Gohan capì... Chi altri poteva dire una cosa simile?
"Vegeta, ci sei anche tu! E... Mamma! P-perchè sei vestita così?" spalancò infine gli occhi notando Chichi, che arrossì appena ma non fece neppure finta di nasconersi.
"Ehm... Dici che sono troppo vecchia per queste cose, figliolo? Oh, ma che importa! Sono contenta che tu sia qui! Il cuore di una mamma è sempre in ansia per le sue creature!" gli rispose caricando la frase di una certa melassa... Madre e figlio minore sembravano essersi calati perfettamente nella parte...
"Ehilà, gente! Finalmente qualcuno! La tua teoria era esatta, Gohan!" sorrise Crilin salutando il gruppetto appena incontrato.
"A me... Ecco... A me spiace disturbare, però io... Ecco, io... Sto squamando!!!" gridò in preda all'esasperazione la povera "sirena", dimenticata sul pavimento e con un'espressione tutt'altro che salubre.
"Oh, cielo, Videl! Un bagno! Indicatemi un bagno!" la soccorse immediatamente il marito, riprendendola in braccio.
"Ehm, ce n'è uno proprio qui affianco, ma devi esser molto coraggioso: l'ho appena usato io..." si grattò la nuca il secondogenito Son, celando un certo imbarazzo, mentre il fratello lo superava correndo.
"Ma che diavolo è diventata, quella?!" sbottò il principe dei saiyan, stufo di veder tante bizzarrie nella stessa giornata.
"Senti chi parla..." disse a bassa voce Crilin, osservando il suo folto pelo. Ottenne solo un basso ringhio, in risposta.
"A me è andata decisamente meglio! Questo abito è così grazioso! Certo, non per fare le pulizie..." - corrugò la fronte Chichi al pensiero di doverlo tenere durante le sue faccende di casa - "E certo anche Goten ha proprio uno splendido vestito! Chissà quanto vale!"
"Speriamo allora che a mia moglie sia andata peggio... Perchè se han davvero valore, di certo l'ha già venduto per una bella sommetta e ora gira nuda..." si lamentò l'umano sospirando.
"Ecco cosa accade nelle famiglie di straccioni!" ghignò Vegeta, forte del suo status privilegiato di consorte della donna più ricca al mondo!
"Piantatela, ora! Non è il momento, mi pare!" - battè a terra il piede Gohan, attirando la loro attenzione - "Cerchiamo di venirne a capo! Più riusciamo a capire, più possibilità abbiamo di incontrare gli altri!"
"E che cosa dovremmo capire, di grazia? Che siamo fenomeni da baraccone?!" incrociò le braccia al petto il saiyan più anziano.
"No. Cercare di capire perchè siamo così!" disse mostrando la lunga e sottile coda che faceva capolino.
"Non c'è nulla che abbia senso, nulla! Sirene, damerini, orribili principesse!" - gli rispose indicando i presenti - "Sembriamo tutti idioti usciti da chissà quale zuccheroso mondo fatato!"
Si accese come una lampadina nella mente dello scienziato. Effettivamente, quello era l'unico filo conduttore...


Sono tornata^___^
Chiedo perdono per l'attesa, ma come al solito non abbandono i miei lavori, state tranquilli!
x trullitrulli: sono arrivati alla casetta seguendo la scia di briciole... Il marzapane^__^ grazie per aver continuato a leggere!
x kutai: Vegeta è sempre stato una bestia, e sempre lo sarà.. Ma a Bulma è sempre andato bene così, no?:P
x CHiBI cHU: grazie per i complimenti, sempre graditi! Spero leggerai ancora...
x scImMIA: sì, ecco Vegeta! secondo gruppo riunito!
x stellina86: nn proprio presto, ma... Ok, la prossima volta farò del mio meglio^^'
x lilac: sono contenta che i personaggi siano ancora in parte^___^ Spero di giungere in questo modo fino alla fine della storia!
x Rory_Kaulitz: era tipico di Goku... L'ho pensato appena mi è venuta in mente l'idea per questa fic! bacio!
x LORIGETA: ciao lory! Che vergogna, in confronto a te sforno un capitolo ogni morte di papaç_ç spero comunque che sia gradito^^

  
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