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Autore: Mercury_3_2_93_    26/12/2014    2 recensioni
A causa di un incidente Azzurra scopre che Rosa è sua sorella, cosa farà da quel momento in poi ?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Rosa entrò in cucina assieme alla nonna dopo una lunga passeggiata, la donna si sedette stanca su una sedia alzando il cuscino di rose che vi era posto sopra.
<< Ho sempre odiato i cuscini sulle sedie, mi danno fastidio >>.
Disse la donna ridendo e osservando la nipote che affiancava il giovane Noël.
<< Come vi siete conosciuti ? >>
Domandò guardando la coppia, ancora non aveva chiesto loro molti particolari eppure voleva sapere tutto dalla sua nipotina.
<< Beh.. E’ stato grazie ad Azzurra e.. >>
<< Uno strano/incontro scontro del destino >>.
Risposero i due che non sapevano neanche cosa inventarsi, per fortuna che la nonna aveva annuito sorridendo ai due ragazzi.
<< Quando si fanno incontri causati dal destino allora vuol dire qualcosa.. Qualcosa d’importante, credo proprio che il vostro sia vero amore >>.
Rispose la donna facendo arrossire entrambi i ragazzi, Noël tossì dall’imbarazzo prima di cercare con lo sguardo qualcos’altro da guardare per sfuggire agli occhi di Rosa e i presenti.
<< No.. Guidol c’è una visita per te >>.
Disse Davide entrando con Suor Costanza.
<< Ah, sarà mia sorella.. Le avevo detto che mi trovavo qui >>.
Rispose subito dopo il ragazzo grato per l’arrivo della sorella la quale entrò in convento con due bambine e un neonato in braccio.
La donna aveva il volto stanco e segnato dalla lunga malattia che l’aveva vista combattere per più di sei mesi, solo nelle ultime settimane però lei poteva dire di aver vinto.
<< Come mai sei sola ? >>
<< Sai com’è mio marito, non ama entrare nelle chiese.. Credo che l’ultima volta che ci sia entrato sia stato al nostro matrimonio >>.
Noël guardò le due gemelle che si stringevano le mani nascoste dietro alla loro mamma, una delle due stringeva la gonna della donna, il ragazzo le trovò dolci e divertenti, il piccolo di quasi un anno invece dormiva comodamente con la testa sul seno della donna.
<< Sono felice di rivederti fratellino.. Ma dimmi, come mai sei qui ? >>.
Chiese la donna ignorando i presenti e abbracciando Noël.
<< E’ una lunga storia.. Ma vorrei presentarti le persone che mi stanno dando ausilio >>.
Fece lui indicando i presenti.
<< Scusatemi è da tanto che non  vedevo il mio piccolo fratellino.. Sono così felice di rivederlo che neanche mi sono resa conto di tutti voi >>.
<< Oh non si preoccupi >>.
Intervenne Suor Angela sorridendo e osservando i tre bambini.
<< Mia sorella è una roccia, ha appena sconfitto il cancro e già ha ripreso in mano la sua vita come se avesse sconfitto il raffreddore >>.
<< Davvero ? Sono molto felice per te >>.
Disse Suor Angela sorridendo, era una gioia sapere che qualcuno nel mondo era talmente tanto forte.
<< che ne diresti di tenermi per un po’ i bambini ? So che sei tanto bravo con loro e io devo fare alcuni servizi importanti >>.
Il ragazzo ci pensò un po’ prima di annuire << Terrò io le piccole pesti >>.
Detto ciò la donna lasciò il più piccolo in braccio a Noël e salutò le due gemelle che guardavano lo zio incuriosite da lui.
<< Che facciamo ? >>
Domandarono all’unisono le due lasciando Noël senza parole.
<< Cosa c’è ? non sai cosa fare con loro scommetto >>.
Disse Rosa affiancando il ragazzo e osservando i te bambini.
<< Che carini.. Proprio come te >>.
Si lasciò sfuggire Rosa che immediatamente si tappò con le mani la bocca, ma ormai Noël aveva sentito le parole della ragazza e aveva sorriso.
<< Penso che un giorno anche tu farai dei bambini bellissimi.. Ovviamente se prenderanno da te >>.
Le sussurrò facendole l’occhiolino.
***
Intanto Azzurra e Guido camminavano uno affianco all’altra in silenzio, stavano giungendo al piccolo bar del convento quando udirono un urlo divertito che era di Davide.
<< Cosa succede ? >>.
Domandò Guido entrando di corsa con Azzurra curioso di capire da cosa proveniva e cosa provocava la risata del figlio.
<< Papà Guido è fichissimo >>.
Urlò Davide scendendo dalle spalle del ragazzo che con entrambe le braccia teneva stretto a se le due gemelle che ridevano.
<< Ci ha presi tutti e tre in braccio, poi è molto forte e non ci ha fatti cadere per niente >>.
Guido rimase in silenzio osservando poi Rosa con in braccio un neonato.
<< Vedi ? Lasci tua sorella da sola per cinque minuti e se ne torna con tre bambini piccoli >>.
Scherzò Guido mentre Azzurra si avvicinava alla sorella che si era seduta accanto a nonna Checca.
<< Ciao Azzurra, non trovi che mia nipote sia una bella mamma ? >>
<< Si, e penso che un giorno lo sarà davvero >>.
Rispose Azzurra sorridendo e facendo arrossire Rosa che involontariamente lanciò un occhiata a Noël, lui stava ridendo con le due bambine mentre tentavano di scappargli lontano e lui provava ad acchiapparle sotto le proteste di Suor Costanza che urlava che quello era un convento e non una ludoteca per bambini.
<< Come si chiama questo bel bambino ? >>
Domandò Azzurra toccando la manina del piccolo.
<< Lui si chiama Marco mentre le due bambine si chiamano Dominique e Alix >>.
Rispose Rosa, le due bambine avevano un nome Francese la prima quello della nonna materna e mentre il piccolo Marco aveva il nome del nonno, Rosa non riusciva a capire come mai avesse scelto quei nomi nonostante la cattiveria dei genitori, insomma era stata abbandonata da piccola con un bambino ancora più piccolo da crescere e lei che faceva ? pensava ai genitori e metteva ai suoi figli i nomi appartenenti a loro.
<< Non capisco come abbiano potuto perdonare la loro famiglia >>.
Disse Rosa guardando Azzurra, le aveva raccontato due sere prima ciò che Noël aveva detto della sua famiglia, e lei non si capacitava anzi non capiva.
<< Te lo detto Rosa.. Il perdono pur essendo complicato da capire avvolte serve per  riuscire ad andare avanti nella vita con indifferenza.. Poi tutti abbiamo bisogno di una seconda possibilità.. Ma solo chi se la merita >>.
Aggiunse Azzurra riprendendo al padre e al modo come aveva trattato Rosa.
<< Questo bambino è proprio carino >>.
S’intromise la nonna di Rosa << E non piange mai, sai Rosa ? Da piccola piangevi sempre, cercavi sempre me o la mamma >>.
Disse l’anziana ricordando la nipote da bambina, sorrise guardando Azzurra e Rosa come se fossero entrambi le sue nipoti.
<< Le vuoi bene a mia nipote vero ? >>.
Azzurra si ritrovò ad annuire in imbarazzo.
<< Sono felice, Rosa non ha mai avuto amici, sono sicura che tu l’aiuterai a crescere.. Siete entrambi giovani e avete ancora molta strada avanti, io invece ormai sono vecchia e ho una certa età però capisco quando due persone si amano o si vogliono bene realmente e sono sicura Rosa che tu hai trovato il vero amore.. Tienilo stretto a te >>.
Rosa guardò di nuovo Noël, lui non era il suo amore come poteva tenerselo stretto ?
<< Nonna io.. Devo dirti una cosa >>.
Azzurra guardò la sorella seriamente, sentiva di sapere cosa volesse dirle ma Nonna Checca precedette la nipote lasciandola senza parole.
<< Voi siete sorelle vero ? >>
<< C-Come fai a saperlo ? >>.
La donna sorrise guardandole entrambe negli occhi << Non sono ancora rimbambita.. E poi ho ricordato che tua madre mi disse tanto tempo fa il motivo per la quale ti aveva chiamata Rosa.. Perché tuo padre aveva una figlia con un nome di un colore, e le sembrava bello poterti dare un nome che le assomigliasse al suo, sperava un giorno di vedervi crescere insieme ma non è mai successo. Per quando lei ci provasse chiedendo a tuo padre di conoscerti almeno vederti da lontano, lui si rifiutava sempre.. Ma fu un giorno che tu avevi sei anni e Azzurra quasi otto, che voi due v’incontraste al parco, tua mamma e tuo padre si erano riconosciuti e avevano iniziato a litigare allora tu non sapendo della vostra parentela avevi deciso di allontanarti per andare a giocare da sola >>.
La nonna di Rosa si fermò un attimo fissando i volti increduli delle due sorelle.
<< Tua madre non si accorse che tu ti eri allontanata, e fu allora che incontrasti Azzurra.. Io mi resi conto che tu non c’eri e poi vi vidi parlare e giocare insieme sulle altalene, quella fu l’unica volta che vi vidi insieme poi tua madre decise di andare via da quella città dove viveva tuo padre per cambiare vita, peccato che non c’è l’ha mai fatta >>.
Sussurrò la donna che cercava di trattenere le lacrime, era sempre così quando ricordava di sua figlia la sua unica figlia, un genitore non dovrebbe mai sopravvivere a un figlio.

  
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