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Autore: xMatsuox    26/12/2014    6 recensioni
I ricordi servono veramente all'uomo?
Genere: Azione, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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PROLOGO
La giustizia del mondo

Non c’è giustizia in questo mondo. L’amore che una madre può dare al proprio figlio riponendo in lui tutte le speranze per una vita sana e ricca di emozioni non è altro che un granello di sabbia nel deserto della giustizia. La giustizia che si tramuta in legge. La legge che si tramuta in ragione. Il solo pensare di essere nel giusto è sbagliato. Ma allora come si può seguire la retta via? La nostra strada fatta di ricordi non è altro che una menzogna della mente proiettata in immagini date dalle nostre esperienze, dai nostri déjà vu e dai nostri istinti primordiali. Se tutto questo ci fosse privato, cosa resterebbe di noi? Magari un guscio vuoto privo di ragione e anima, o magari uno zombie che sopravvive grazie alla vita altrui. Tutto ciò non fa altro che deprimere noi stessi e chi ci sta intorno. L’essere umano non è fatto per vivere, è fatto per morire. La morte è lo stato ultimo dell’esistenza, i ricordi sono la vita stessa. Allora perché provocare tanta disperazione?
Una malattia: forse umana, forse divina. Un pensiero, che di diabolico aveva ben poco e, per ultima, una luce. Di questi tre elementi, la sera del solstizio di inverno, il cielo fu testimone.
Come un virus, gli occhi della madre persero d'intensità facendo schiarire la pupilla in un bianco puro. I suoi ricordi, i suoi istinti e la sua vita furono cancellate in un sol respiro, lasciando al povero figlio lo stesso male. Il ragazzino di appena quattro anni era lì, davanti alla madre, che si contorceva dal dolore a causa di un’enorme emicrania. Abbandonato dalla madre, ormai arresa al nemico, il bambino si ritrovò nell’oscurità più cupa. Vedeva i suoi già pochi ricordi sparire uno ad uno: famiglia, amici, i giocattoli preferiti. No, non poteva dimenticare! Quella giustizia non fece per lui. Non vi è regola che poté trattenere la sua voglia di ricordare.
Una luce verde iniziò a irradiare l’ambiente intorno a lui, mostrando il corpo della madre ormai privo di coscienza. Quello fu il grilletto.
Con un enorme bagliore ed un urlo di rabbia, tutto l’edificio fu pervaso dal potere rilasciato da quel debole bimbo.
Cosa accadde realmente nessuno lo sa. Sta di fatto, che la malattia riconosciuta dai più grandi studiosi, il più grande male magico degli ultimi secoli, fu debellata da quel bambino con le sue sole forze. Usando un potere tutt’ora sconosciuto.
Quella notte, un pargolo di appena quattro anni sconfisse il virus magico più potente dell’epoca, sopravvivendo alla pseudo-morte che induceva. Le regole furono infrante ma, per lui, la mancanza di una figura materna era più importante rispetto all’essere speciali.
In cosa consiste essere speciali? Avere quel qualcosa in più che ti fa andare fuori dalle regole? No, l’essere speciali non fa altro che includerti in una lista minore di elementi dove comunque dovrai essere soggetto ad altre regole ed un altro tipo di giustizia.
Regole.
Regole.
Regole.
Il peso di questa parola era troppo opprimente. Come poteva un ragazzino accettare che sua madre fosse persa per sempre? Quale giustizia glielo imponeva?
Inutile piangersi addosso, l’unico modo per cambiare le cose è agire.
Così, in quello stesso mese, il vecchio Ivan morì, lasciando il posto al nuovo Jolly del mazzo della vita, colui che avrebbe cambiato il senso delle regole.
   
 
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