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Autore: insegnamiadamare    26/12/2014    1 recensioni
“Davvero sono stato il primo?” le chiese accarezzandole le labbra con il pollice, dolcemente. Candice annuì
“Primo appuntamento, primo fidanzato, primo bacio, prima volta. Sei stato il primo in tutto per me”
'E voglio essere anche l'ultimo' pensò Liam, mordendosi il labbro inferiore per evitare di dirlo ad alta voce.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Liam e Candice, dopo tre anni di convivenza e quattro di fidanzamento, per la prima volta avevano deciso di passare il Natale da soli, nella tranquillità della loro casa a Londra.

Gli anni precedenti avevano sempre fatto a turno dalle loro famiglie, per poi trovarsi di nuovo nella loro casa soltanto una volta finite le feste.

Così, quest'anno avevano deciso di trascorrere il Natale e le altre feste a casa loro, da soli e in tranquillità.

 

Era la vigilia di Natale, e loro si trovavano accoccolati sul divano; Candice era sdraiata tra le gambe di Liam, che la stringeva da dietro, dandole ogni tanto qualche piccolo bacio tra i capelli; erano avvolti in un paio di coperte, mentre si rilassavano ascoltando lo scoppiettare del fuoco nel camino.

Candice aveva la testa poggiata contro il petto di Liam, mentre lui le accarezzava dolcemente i capelli, pensieroso, mordendosi un labbro

“Amore?” attirò la sua attenzione

“Mmh?”

“Ti ricordi il nostro primo incontro?” Candice alzò il viso verso quello del suo ragazzo, alzando un sopracciglio

“Ovvio, perchè?” Liam cominciò ad agitarsi, non era bravo a mantenere i segreti, soprattutto a Candice, la sua piccola Candice, alla quale raccontava tutto; ma questa volta era proprio a lei che non doveva dire nulla, proprio per lei.

“Nulla, mi è solo venuto in mente” le sorrise baciandole la fronte, e la vide rilassarsi immediatamente. Ormai aveva imparato tutto di lei, giorno dopo giorno, osservandola come se fosse un dipinto di Van Gogh, una scultura di Michelangelo, o una tela di Caravaggio, cercando di cogliere ogni particolare, ogni minimo dettaglio, tutto ciò che faceva parte di lei; i suoi gesti quotidiani, le sue espressioni, i suoi movimenti, i suoi sguardi; e aveva così imparato cosa la faceva rilassare, cosa la faceva innervosire, cosa le piaceva e cosa le dava fastidio. Per Liam, Candice era molto più bella di qualsiasi dipinto, era un'opera d'arte unica, particolare, che valeva molto di più di una collezione di qualsiasi artista mai vissuto; era una meraviglia della natura, ed era solo sua.

Candice tornò nella sua posizione precedente, mentre Liam riprese ad accarezzarle i capelli

“Era una di quelle giornate orribili, che possono solo peggiorare, ma non migliorare” iniziò a parlare Candice, mentre Liam rimase in silenzio, cercando di capire a quale giorno si riferisse “Ero arrivata tardi al lavoro, dopo aver perso il pullman ed essermi inzuppata. Pioveva a dirotto. Il mio capo mi fece una lunga ramanzina, e mi mandò di corsa a lavorare. Ero inguardabile: trucco colato, capelli fradici e viso sconvolto, e la prima persona che mi trovo davanti al bancone chi è?”

“Io” sussurrò Liam con un sorriso, avendo capito perfettamente di che giorno stesse parlando

“Già, tu. Il ragazzo più bello che avessi mai visto, e io sembravo un clown mal riuscito” borbottò, facendo ridacchiare Liam

“Io invece ti trovavo bellissima. Ero rimasto incantato immediatamente dai tuoi occhi e dal tuo sorriso, talmente tanto che non badai nemmeno al trucco o al resto” Candice gli sorrise, e si sitemò in modo da poterlo guardare in faccia

“Che ruffiano che sei. Comunque, anche io ero rimasta abbastanza colpita da te. Mi ricordo che rimasi immobile a fissarti come una deficiente, mentre mi chiamavano per gli ordini, e tu te la ridevi, stronzo” Liam rise

“E tu sei arrossita, eri dolcissima”

“Certo, certo. Poi, da quel giorno, sei venuto tutte le mattine lì, fino a che non mi hai chiesto di uscire”

“Oh mio Dio, mi ricordo che ho provato il discorso allo specchio per non so quante volte” Candice rise

“Addirittura?” Liam annuì

“E ho finito lo stesso per balbettare. Sono pessimo” Candice gli diede un bacio sulla guancia, sorridendo

“Io ti trovo dolce e carino”

“Non sono un peluche!” si lamentò Liam, facendo ridere Candice

“Ma sei un dolcino lo stesso” continuò imperterrita, tirandogli le guance, mentre Liam rideva arreso “Sei paffuto” disse sorridendo. Liam alzò un sopracciglio

“Devo offendermi?”

“No, era un complimento” rise Candice, per poi sedersi su di lui e dargli un bacio a stampo, mentre Liam sorrideva

“E ti ricordi il nostro primo appuntamento?” continuò, iniziando ad accarezzargli i capelli. Adorava accarezzarglieli, erano morbidi, e sapeva che quel gesto riusciva a calmarlo e confortarlo, e più di una volta gli aveva detto di farli crescere, ma a lui non piacevano. Si ostinava a dire che non gli stavano bene, era così insicuro, eppure perfetto ai suoi occhi, ma non solo; Candice notava come tutte le ragazze lo guardavano quando uscivano insieme, e sentiva distintamente anche tutti i commentini delle gatte in calore. Eppure Liam sembrava non notarlo; continuava a dire di essere ingrassato, e di avere le guance enormi, eppure agli occhi di Candice appariva perfetto, più bello di un dio greco. Era diventato un pochino più paffuto, sì, ma Candice lo trovava dolcissimo e bellissimo, e più volte gli aveva detto che le sembrava un cucciolo da strapazzare di coccole, facendolo ridere. Se Candice si riteneva un'insicura cronica, Liam lo era dieci volte di più. All'apparenza poteva sembrare forte e menefreghista, ma in realtà era molto sensibile ed emotivo, la parte di lui che forse Candice amava di più, e che pochi riuscivano a vedere.

“Ovvio che me lo ricordo” sorrise Liam, distogliendola dai suoi pensieri “Ero agitatissimo”

“Tu eri agitato? E io allora? Era il mio primo appuntamento, e per di più con un ragazzo strafigo!” Liam rise e le diede un piccolo bacio sul naso, facendole fare una smorfia buffa che trovava irresistibilmente carina e adorabile.

“Davvero sono stato il primo?” le chiese accarezzandole le labbra con il pollice, dolcemente. Candice annuì

“Primo appuntamento, primo fidanzato, primo bacio, prima volta. Sei stato il primo in tutto per me”

'E voglio essere anche l'ultimo' pensò Liam, mordendosi il labbro inferiore per evitare di dirlo ad alta voce.

“Mi ricordo ancora com'eri vestita” disse poi, spostandole una ciocca che le era caduta davanti al viso

“Davvero?” Liam annuì

“Avevi un vestitino nero a mezze maniche che ti arrivava poco sopra alle ginocchia, i capelli piastrati, spostati di lato su una spalla e un leggero filo di trucco. Eri stupenda” disse guardandola negli occhi, mentre Candice lo guardava stupita dal fatto che si ricordasse tutti quei particolari.

“Tu invece eri vestito di merda. Quella maglietta era orribile” Liam la guardò incredulo, con un'espressione probabilmente buffa, dato che Candice scoppiò a ridere. Oh, quanto amava la sua risata, era forse uno dei suoni più belli che avesse mai sentito. Era dolce, cristallina e contagiosa, adorava sentirla; una volta la aveva addirittura registrata e messa come suoneria del cellulare, fino a che Candice non se ne era accorta e gliela aveva cancellata. La rimpiange ancora.

Liam ancora borbottava, quando Candice continuò “E ricordi il nostro primo bacio?”

“Non potrei mai dimenticarlo” le sorrise, e Candice ricambiò il sorriso

“Nemmeno io, è stato perfetto” e lo ricordava davvero come se fosse successo il giorno prima.

 

“Erano appena usciti dal pub dove avevano passato la serata, il loro primo appuntamento, e Candice si sentiva al settimo cielo.

“Sei stata bene?” le chiese Liam, appena scesero dalla macchina che aveva parcheggiato di fronte alla casa della ragazza.

“Benissimo, grazie” gli sorrise lei, sentendosi improvvisamente imbarazzata

“Anche io sono stato benissimo” le sorrise, guardandola negli occhi. Candice non riuscì a sostenere lo sguardo, non sapeva nemmeno lei il perchè di quel suo comportamento, dato che aveva sempre tenuto testa a Liam; eppure in quel momento l'unica cosa che riuscì a fare fu abbassare lo sguardo, fissandosi le scarpe. Liam le alzò il mento con le dita; occhi negli occhi, i visi vicinissimi, il respiro di Liam sul suo volto. Fu un attimo. Le labbra di Liam si posarono dolcemente sulle sue in una carezza delicata, appena accennata, labbra contro labbra, eppure Candice fu percorsa da un brivido talmente intenso che lo percepì quasi sicuramente anche Liam.

Rimasero così per pochi istanti, poi Liam picchiettò sulle sue labbra con la lingua, per chiedere l'accesso, e Candice dischiuse le labbra con un po' di incertezza. Non aveva esperienza, e non aveva idea di cosa fare. La lingua di Liam accarezzò dolcemente la sua, le loro labbra che si cercarono, si divorarono, e senza nemmeno rendersene conto Candice portò le mani sul viso di Liam, sulle sue guance, carezzandole appena e tenendolo stretto contro di sé; le mani del ragazzo si posarono invece sui fianchi della ragazza, stringendoli appena e accarezzandoli, mentre le loro bocche si cercavano, affamate, si divoravano, mai sazie, e continuarono a baciarsi fino a che non terminarono l'aria a disposizione. Si staccarono con uno schiocco che li fece sorridere, fronte contro fronte, occhi negli occhi, mentre nello stomaco di Candice c'era un tornado di emozioni. Farfalle, elefanti, un intero zoo che le metteva sotto sopra tutto l'intestino; le gambe le tremavano, il cuore le batteva forte, e credeva di poter svenire da un momento all'altro. Poteva un semplice bacio scatenare tutto questo dentro una persona? Evidentemente sì.

Liam, probabilmente accortosi del poco equilibrio di lei, fece scivolare le braccia attorno alla sua schiena, stringendola a sé. Candice, data la sua altezza, finì con il viso nell'incavo del collo di Liam, e ritrovandosi così vicina a lui, al suo corpo, il suo cuore iniziò a battere ancora più furiosamente, se possibile. Liam la tenne stretta a sé, mentre all'orecchio le sussurrava un “Mi piaci tanto, Candice”.

In quel momento Candice, sentì distintamente il suo cuore perdere un battito, per poi iniziare a correre più veloce di prima

“Mi piaci tanto anche tu” gli sussurrò a sua volta, ma non seppe mai dove trovò il coraggio né il fiato necessario per pronunciare quelle parole. Sentì Liam sorridere sul suo collo, provocandole un brivido lungo tutta la colonna vertebrale, per poi tornare a guardarla negli occhi, sorriderle per l'ennesima volta e baciarla. Baciarla ancora, ancora e ancora; entrambi persi in un mondo tutto loro, fatto di cuori che battevano allo stesso modo, lingue che si intrecciavano, labbra che si accarezzavano e sentimenti intensi e sconvolgenti.”

 

Liam le accarezzò una guancia dolcemente, mentre Candice era persa nei ricordi del loro primo bacio

“E ricordi la prima volta che ci siamo detti 'ti amo'?” Candice sorrise, accoccolandosi a lui. Liam la strinse forte, baciandole la testa

“Come potrei dimenticarlo. Quel giorno abbiamo anche fatto l'amore per la prima volta” Liam sorrise, mentre i ricordi di quel giorno gli ritornavano alla mente

“E' stata anche la prima volta che abbiamo litigato”

“Troppe cose in un giorno solo” Candice rise, dando un buffetto sul petto di Liam, mentre con la mente ritornava a quel giorno

 

“Era una fredda giornata di Gennaio, una di quelle in cui la migliore cosa da fare è restare al caldo sotto le coperte, con un buon libro e una bella cioccolata calda.

Invece Candice si trovava a correre per le strade di Londra, mentre la neve scendeva copiosa.

Tremava, avvolta nel suo cappotto; freddo sulla pelle e freddo nel cuore, mentre correva via dall'unica persona che avrebbe voluto sempre vicino

“Candice, aspetta!” le urò Liam, inseguendola, ma Candice non rispose e continuò a correre

“Ti prego!” si bloccò, sempre di spalle a Liam

“Vattene!” gli urlò tra le lacrime. Voleva essere forte, voleva trattenere le lacrime, non voleva mostrarsi debole ai suoi occhi, ma non ci riusciva. Era innamorata, innamorata di lui, lo aveva capito solo in quel momento, quando aveva visto Liam con quella ragazza, e si era sentita morire all'idea di averlo perso per sempre.

Voleva fargli una sorpresa, facendosi trovare nel negozio dove lavorava, ma era stata una sorpresa non molto piacevole. Aveva trovato Liam e una sua collega intenti a baciarsi; le era sfuggito un singhiozzo che sentì anche Liam, e quando i loro occhi si incontrarono, Candice scappò via. Liam la rincorse immediatamente, con il cuore spezzato nel vedere i suoi occhi pieni di dolore e la sua voce così arrabbiata. Ma anche lui era arrabbiato, con Amanda, che lo aveva baciato all'improvviso, con irruenza, facendolo finire contro la parete fredda del locale. L'aveva allontanata subito, ma a quanto pare non così in fretta come avrebbe voluto, dato che Candice li vide ancora vicini.

“Candice, ti prego ascoltami, non è come pensi!” Candice rise, una risata amara, piena di rabbia e dolore.

“Classica frase. Non ci provare Liam”

“E' vero! E' stata lei a baciarmi, te lo posso anche giurare! Non ti avrei mai fatto una cosa del genere”

“Ah, no? E perchè? Lei è molto più bella di me, ci sa fare sicuramente più di me, e....e poi stiamo insieme da pochissimo, n-non....” si bloccò, non sapendo come continuare, dato che quel discorso non aveva molto senso. Ma non sapeva cosa dire; si sentiva ferita. In fondo aveva sperato che Liam provasse anche solo la metà di quello che lei provava per lui, e in quel poco tempo che erano stati insieme le sembrava vero, le sembrava che Liam provasse davvero qualcosa per lei; ma forse era solo un bravo attore. Liam diede un calcio ad un bidone dell'immondizia, facendola sobbalzare.

“Lei è, lei è, lei è. Dici sempre e solo questo. 'Lei è bella, lei è simpatica, lei è più di me'. Perchè invece non pensi a come sei tu? Perchè non pensi che sei bellissima, che sei dolce, carismatica, divertente, sensibile; perchè non pensi a quanto sei bella, a come mi fai girare la testa ogni volta che mi sorridi, alla voglia che ho di baciarti ogni volta che ti vedo leccarti le labbra, a quanto voglio stringerti, coccolarti, proteggerti e tenerti con me ogni volta che ti vedo piangere, ogni volta che sei triste, ogni volta che hai paura e corri da me per sentirti al sicuro. Pensa a noi, pensa a quello che abbiamo vissuto in questi pochi mesi che stiamo insieme, pensa a quello che provi quando stai con me, pensa a noi, ad un futuro in cui saremo ancora un noi. Pensa a noi, pensa a te, pensa a me che ti amo. Ho scelto te, non lei; non l'ho baciata e non lo avrei mai fatto perchè ti amo, perchè mi fai sentire bene, felice, senza un perchè. Basta che mi guardi e il mio cuore inizia a fare le capriole, mi sorridi e le farfalle iniziano a svegliarsi, il cuore inizia a correre e il mio cervello si disconnette. E ti amo, ti amo perchè non saprei in che altro modo definire tutte queste cose che mi fai provare; tutte queste emozioni, sensazioni che non sapevo nemmeno esistessero. Io ti amo, Candice” Liam aveva gli occhi lucidi, le mani che gli tremavano. Spalancò gli occhi, poi, quando realizzò che si era dichiarato, che le aveva detto di amarla, e una paura mai provata iniziò a nascere nella bocca dello stomaco. Paura di aver sbagliato, di averla spaventata, di aver affrettato troppo i tempi, e vedere che Candice rimaneva lì, immobile, senza dire nulla, fece aumentare la sua paura a dismisura.

“I-io...” tentò di rimediare a quello che ai suoi occhi era stato un errore, ma non ne ebbe il tempo; Candice gli corse incontro, piangendo, e lo baciò, circondandogli il collo con le braccia. Liam la strinse a sé, mentre si baciavano sotto la neve che continuava a scendere, non curandosi di tutto quello che era appena successo nel cuore di entrambi.

“Ti amo anche io, Liam” sussurrò sulle labbra del ragazzo, quando si staccarono per riprendere fiato. Si sorrisero e tornarono a baciarsi.

 

Tornarono a casa, continuando a baciarsi, fino a che si trovarono sul letto di Candice; lei stesa sul materasso e Liam su di lei che la baciava ovunque, sussurrandole il suo amore tra i baci che lasciava su ogni lembo di pelle del suo corpo, mentre Candice gli accarezzava i capelli, con il cuore pieno d'amore per quel ragazzo che era entrato nella sua vita all'improvviso, come una folata di vento, sconvolgendola per sempre.

E fecero l'amore, la loro prima volta insieme; un unirsi di due corpi, di due cuori, un unico amore che cresceva ad ogni sospiro, ad ogni gemito, ad ogni bacio.

Si strinsero l'uno all'altra, poi, continuando a baciarsi e a sussurrarsi i 'ti amo' che fino a quel momento si erano tenuti dentro, spaventati da quei sentimenti nuovi, sentimenti che ora accettavano e condividevano”

 

Da quel momento si amarono ogni giorno un po' di più, tanto che vedersi solo il fine settimana e sentirsi al telefono non gli bastava più; e così andarono a convivere. Una casa tutta loro, piena di loro, del loro amore.

 

Continuarono a coccolarsi, sul loro divano in pelle, ricordando i vari momenti e le varie fasi della loro relazione, fino a che Liam non riuscì a trattenersi oltre

“Candice, io...devo dirti una cosa” la ragazza alzò un sopracciglio, mettendosi seduta e temendo l'arrivo di una brutta notizia. Liam si alzò, mettendosi di fronte a lei e torturandosi le mani. Prese un profondo respiro, prima di iniziare a parlare

“Candice, io ti amo, lo sai; ti amo da morire, più della mia stessa vita, ti amo come non pensavo fosse umanamente possibile amare qualcuno, eppure tu mi hai mostrato sentimenti che nemmeno io sapevo di poter provare. Da quando ti ho incontrata per la prima volta, da quando ho visto i tuoi occhi, da quando mi hai sorriso per la prima volta, la mia vita è cambiata per sempre. Ti sembrerà strano, ma io già da allora ho capito che saresti stata importante per me, e che mi avresti sconvolto il cuore, l'anima, l'esistenza” si bloccò, cercando le parole giuste per continuare. Normalmente avrebbe preparato un discorso con tanto di cartellini con i suggerimenti, ma questa volta sentiva che doveva essere una cosa spontanea

“Liam”

“No, Candice, lasciami finire” fece un altro respiro e continuò

“L'altro giorno, quando abbiamo provato a preparare la pizza, vedendoti ridere, ricoperta di farina, io e te, nella nostra casa, nella nostra cucina...ho capito una cosa importante; ho capito che ti voglio accanto per il resto della mia vita, che voglio formare una famiglia con te, e che amerò soltanto te per il resto della mia vita. Quindi...” Candice lo fissò con occhi e bocca spalancati, il cuore accelerò vedendo Liam inginocchiarsi davanti a lei e tirare fuori una scatolina

“Sei la ragazza perfetta per me. Sei dolce, premurosa, generosa, gentile, mi fai sentire amato come mai prima d'ora; sei bellissima, anche se dici il contrario, dici che sei grassa quando io amo le tue forme, le amo davvero, e amo il modo in cui ti sposti i capelli dal viso quando sei concentrata, amo vederti dormire accoccolata al mio petto, amo sentirti ansimare mentre facciamo l'amore, amo il tuo sorriso, i tuoi occhi: amo te. Per questo, Candice Williams, vuoi sposarmi?” nemmeno lui sapeva dove aveva trovato il coraggio di dire tutte quelle cose e di farle la proposta. Ci aveva pensato tante, troppe volte da quel giorno, e aveva deciso di chiederglielo alla vigilia di Natale.

Candice era sconvolta. Stava piangendo senza rendersene conto, mentre osservava la scatolina aperta tra le mani tremanti di Liam. Appena tornò in sé si buttò senza esitazioni tra le braccia di Liam.

“Sì, sì e mille volte sì. Voglio sposarti Liam; ti amo, sei il ragazzo che voglio accanto a me per tutta la vita, l'uomo che voglio come padre dei miei figli. Ti amo e ancora sì, voglio sposarti” gli disse tutto d'un fiato, per poi baciarlo fino a perdere la concezione del tempo e dello spazio. C'erano solo lei e Liam; nessun quando, nessun dove. Solo due cuori complementari che finalmente si erano trovati.

Quando si staccarono Liam le mise l'anello, e Candice lo guardò commossa. Era semplice ma stupendo, ed era una promessa che sapeva Liam avrebbe mantenuto.

“Appena l'ho visto ho capito subito che era quello giusto. Mi ha ricordato te; semplice ma bellissima, piccola ma splendente. La mia piccola stella” le sorrise, e Candice torno a baciarlo con più ardore di prima, cercando così di trasmettergli tutto ciò che stava provando in quel momento, e di ringraziarlo per la vita stupenda che le stava facendo vivere.

 

Quella sera poi fecero l'amore, su quel divano. Si amarono per tutta la notte, per poi stringersi, baciarsi, accarezzarsi e sussurrarsi promesse d'amore eterno.

Si addormentarono, sfiniti, stretti l'uno all'altra, pieni di sogni, amore e speranze, e con un futuro insieme che li attendeva.

 


NOTE DELL'AUTORE

Buoonasera! Ecco qui la mia piccola e fluffosa one shot natalizia, dedicata a Candy e al suo amore per Liam. Spero che ti sia piaciuta <3

Baci x

  
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