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Autore: Aagainst    26/12/2014    2 recensioni
2014. Federica è alle porte dei 18 anni e Hayley e Chad stanno per sposarsi. Ma, cosa potrebbe succedere se i Paramore dovessero suonare a Verona per una manifestazione e Federica venisse a contatto con la sua vecchia vita? E se Josh Franceschi, cantante degli You Me At Six, scoprisse di essere innamorato di Hayley, ma di doverle fare da testimone?
Azione, avventura, ma anche amore nell'ultimo capitolo della serie "Whoa!".
Dal 2° Capitolo:
"Federica era andata sul balcone della camera di Taylor. –Ascolta, io lo so che può essere difficile. Io stesso mi sono rifiutato di farle da testimone di nozze, ma…- -Non è per quello Tay. Ora sto pensando solo al fatto che sono arrivata a casa mia. Sono tornata a casa. Eppure… E’ veramente questa casa mia?-. Taylor la fece voltare verso di sé. –Ascoltami, prendi questa settimana come sfida. Vedrai che lo capirai. [...]- le disse il chitarrista. Federica sorrise, poi si rivoltò nuovamente verso il panorama. “Per stanotte finalmente sto tornando a casa” pensò, tra sé e sé."
ATTENZIONE
Questa storia fa parte di una serie, pur essendo leggibile senza conoscere le altre due fanfiction.
Genere: Azione, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo Personaggio, Quasi Tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Whoa!'
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CAPITOLO 59

The Treble-Chasing Angels

I've been chasing angels all across the countryside
I've never opened my eyes

 

Federica era stata dimessa da un giorno. Alloggiava con Hayley, Josh, Erica e Kevin in una stanza d'albergo. -Domani partiamo per Franklin.- annunciò l'inglese. -C-c-come?- balbettò l'italiana. -Dobbiamo tornare a casa. Abbiamo tante cose da fare e...- -E io non posso. Cioè... I miei amici... Io... Non li vedrò mai più.- mormorò la diciottenne. -Potrai tornare ogni volta che avrai delle vacanze.- replicò Hayley. -Ma io non voglio lasciarli.- affermò Federica. Hayley e Josh si guardarono, spaventati. -Vuol dire che non tornerai con noi?- domandò il britannico. L'italiana sospirò. -Devo decidere. Non ho ancora chiuso qui. Non ho ancora finito con questa città.- rispose. -Hayley, potresti accompagnarmi in un posto?- chiese.

 

-Papà, mi aiuti?- -Ma piccola, come hai fatto ad ingarbugliare così la lenza? Aspetta, la sistemo subito.- rispose l'uomo, aiutandola a sbrogliare il filo. -Quando si pesca ci vuole pazienza. Non devi fare le cose di fretta.- le spiegò pazientemente. -E' pronto il pranzo!- li richiamò la mamma, una bella donna, incinta. Padre e figlia corsero alla roulotte, visibilmente affamati. -Prima bisogna lavarsi le mani.- asserì la donna. -E va bene.- si arresero i due. -Come sta il fratellino?- chiese la bambina. -Lui sta bene, scalcia come un matto.- rispose la madre, toccandosi il pancione.

 

Federica e Hayley erano arrivate al cimitero. Avevano faticato a trovare le tombe dei genitori della ragazzina, tuttavia ce l'avevano fatta. L'italiana scoppiò in lacrime. La statunitense le cinse le spalle in un gesto affettuoso e le baciò il capo. -Senti... Vorrei restare un po' sola.- affermò Federica. -Va bene. Io ti aspetto all'uscita.- rispose la rossa. -Grazie.- mormorò la diciottenne. Quando Hayley se ne fu andata si avvicinò alle lapidi dei suoi genitori. Si sentiva un po' a disagio. Si soffermò ad osservare le due tombe. -Ciao mamma, ciao papà.- esordì, un po' insicura. -Io... Mi dispiace non essere venuta qui molto spesso. Anzi, mi dispiace non essere mai venuta a trovarvi. E' che abito lontano, ma questo lo sapete. Vorrei che tutto fosse andato diversamente. Ma, dai, non me la passo male. Hayley è molto simpatica e mi considera parte della sua famiglia. Dovevo essere adottata, ma mi sono messa nei guai, come al solito. Ah, ho anche un fratellino, si chiama Kevin. Ha undici anni, proprio come Tommaso.-. Federica sentì un nodo alla gola e le lacrime le bagnarono le guance.

 

La bambina e suo papà erano fuori dalla sala operatoria, nervosi. Finalmente una dottoressa uscì. -Come stanno?- domandò l'uomo, preoccupato. La donna chinò il capo e sospirò. -Mi dispiace, il bambino è nato morto. Sua moglie sta bene, però. E' fuori pericolo.-. Federica si voltò verso il padre. L'uomo era pallidissimo e stava piangendo. La bambina strinse le mani al papà, per confortarlo.

 

-Sai, papà io... Non ce l'ho con te per avermi lasciata. Ho capito ora che volevi solo proteggermi. Però penso che il destino sia buffo. Insomma, alla fine sono finita nei guai lo stesso. E, in fondo, me la sono cercata. Non si scherza con certa gente. Però dovete sapere che ho trovato degli amici fantastici.-. La ragazza si bloccò un attimo e notò che anche Low ed Edo erano stati sepolti lì vicino. -Low mi ha salvato la vita tantissime volte da quando voi non ci siete stai più e Edo ha vigilato su di me come un papà. E poi c'erano Roger, Ham e Ana. Loro, per me, sono stati dei fratelli.- riprese. -Beh, e poi sono andata negli Stati Uniti. Volevo solo capire chi vi avesse uccisi. E invece ho scoperto che tu, papà, eri ancora vivo.-.

 

Si voltò e vide suo padre che veniva scortato da dei carabinieri. Sopraggiunsero anche Jeremy e Taylor. -Ma che fa Mattew?- osservò il bassista. Il batterista si era avvicinato al padre di Federica. Si udì uno sparo. -Papà!-. Mattew aveva sparato a suo padre. Federica si divincolò dalla stretta di Hayley e andò verso il corpo del suo genitore.

 

La ragazzina scoppiò a piangere. -Mi dispiace così tanto. Vorrei che poteste vedere tutto ciò che sono diventata in questo ultimo anno. Vorrei che poteste ammirare tutto ciò che Hayley è riuscita a fare per me e vorrei potervi parlare delle persone fantastiche che ho conosciuto, primi su tutti Taylor, Jeremy e le loro famiglie. Loro sono dei musicisti bravissimi e degli amici spettacolari. E poi ho conosciuto un sacco di musicisti famosi e sono andata a un sacco di concerti. Ah, e penso che riprenderò a suonare la chitarra. Però volevo confessarvi una cosa: ho paura. Tantissima paura. Domani dovrò partire per Franklin e, probabilmente, non tornerò mai più qui. E, se tornerò, non lo farò prima di qualche mese di sicuro. O forse non prima di qualche anno. Per la prima volta questa certezza mi spaventa terribilmente. Ma forse sono semplicemente diventata grande. Forse è il momento che impari a cavarmela davvero da sola. In fin dei conti non sarò davvero sola. Al college andrò con Erica, la sorellastra di Hayley. E' buffo, lei dovrebbe essere una sorta di zia, invece è più una sorella per me. E poi ci sarà il suo ragazzo, Paul. Per un po', devo confessarvelo, è stato il mio fidanzato. Ci siamo lasciati quando ho incontrato Nico. Lui... beh, che dire... E' un ragazzo stupendo. Verrà con noi negli Stati Uniti e penso che troverà un lavoro lì. Un lavoro vero.-. A Federica scappò un sorriso. Si guardò intorno. Era una bella giornata di sole di dicembre. C'era freddo, ma l'aria era pulita. -Beh, forse è ora che io vada. So che voi ci sarete sempre e per sempre. So che voi non ve ne siete andati davvero, ma che siete semplicemente da un'altra parte. Sappiate che io sto bene e che cercherò di rendervi orgogliosi di me.- concluse, trattenendo altre lacrime. Appoggiò dei fiori alle tombe e le osservò per bene, un'ultima volta. Poi si incamminò verso l'uscita. Si sentiva leggera, sollevata. Hayley le venne incontro. -Stasera possiamo fare una cena con tutti gli altri?- domandò la diciottenne. -Certo.- rispose la cantante. -Io... Ho preso la mia decisione. Verrò con voi.- affermò. -A volte bisogna capire cosa si ha tra le mani. E io ho la possibilità di tornare a vivere veramente. E poi, non vuol dire che non potrò vedere mai più i miei amici. Posso tornare qui non appena ne avrò l'occasione.-. Hayley la abbracciò, improvvisamente. Scoppiò a piangere. -Ehi, è tutto a posto?- si preoccupò la ragazzina. -Sono solo felice. Prima di incontrarti io viaggiavo di città in città, aspettando un segno che mi facesse percepire la vita. E anche dopo, sono stata una stupida. Mi sono abituata alla tua presenza e non l'ho più considerata un dono. E' stato solo quando ho rischiato di perderti che ho aperto gli occhi. Quello che ho sempre cercato è ora qui, davanti a me. E non ho bisogno di nient'altro.-. Le due si guardarono negli occhi, commosse. Federica alzò gli occhi al cielo. Era felice e finalmente aveva trovato ciò che aveva cercato così a lungo: una famiglia.

Angolo dell'Autrice

Eccomi qui! Posto ora perché non so se domani riesco a collegarmi. Capitolo particolare, è una sorta di dialogo tra Federica e i suoi genitori anche se, alla fine, è un vero e proprio monologo che Federica fa con sé stessa, riassumendo un po' anche tutta la serie. E' un capitolo che dedico a tutti coloro che hanno perso qualcuno a loro molto caro. Come dice Federica, non se ne sono andati via abbandonandoci, sono semplicemente da un'altra parte e ci veglieranno su di noi. Ne sono pienamente convinta. 
L'ultima parte la sento molto vicina e la dedico a chiunque stia leggendo: troveremo ciò che stiamo cercando, dobbiamo solamente tenere gli occhi aperti.
La canzone è la stupenda "Chasing Angels" dei The Treble. L'ho scoperta per caso e me ne sono innamorata, spero che la ascolterete. 
Un grazie speciale a Layla e Lost The Battle per le recensioni e sinceri auguri di buon natale e di buon anno a tutti! E, già che ci sono, buon compleanno a Hayley! 
Alla prossima :)

   
 
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