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Autore: francesca Cyrus    26/12/2014    0 recensioni
La parola amore? No, miley non la conosceva affatto. Lei voleva solo divertirsi, godersi la vita senza legarsi a nessuno, in fondo lei lo poteva fare, era bella e aveva 17 anni, praticamente tutta la vita davanti.
Harry Styles, un ragazzo a cui non interessava se faceva piangere le ragazze. Le faceva innamorare e poi le lasciava sole dopo che gli avevano dato ciò che voleva, rompeva le mille promesse e se ne fregava.
Ma cosa succede se lui decide di far innamorare una ragazza che l'amore lo odiava , come , d'altronde, odiava anche il ragazzo stesso?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Harry's pov


"Quindi ti ha lasciato in bianco?" disse Zayn ridendo.
"Me la pagherà quella stronza" dissi io passandomi una mano tra i capelli sbuffando.
"E come intendi fare?" chiese lui sinceramente interessato. Ci pensai su attentamente e poi sorrisi.
" farò come faccio sempre, si innamora me la dà e poi va a fanculo" dissi alzandomi dal letto.
"Adesso andiamo che abbiamo lezione" dissi io uscendo dalla camera con Zayn che mi seguiva dietro
Attraversammo il corridoio poi scendemmo le scale fino al piano terra per poi entrare nell'aula di matematica,la campanella era suonata già da dieci minuti ma a noi non importava. Entrammo in classe e subito ci fermò la professoressa dicendo " Styles Malik vedo che anche se siete stati bocciati non vi sforzate per essere puntuali neanche il primo giorno di lezione " sembrava quasi delusa, come si ci sperava ed io gli sorrisi, lei scosse la testa e ci indicò i banchi facendoci segno di sederci ma poi ci ripensò " no voi due vicini no, Styles mettiti vicino a Miley Cyrus" disse indicando un banco che io guardai e rimasi sorpresi nel vedere la ragazza di ieri sera. 'Che il gioco abbia inizio' pensai sorridendogli mentre mi avviavo verso la sedia accanto a lei. " Malik tu vicino ad Emily Osment" disse mandando poi il mio migliore amico accanto ad una ragazza, me la sarei scopata volentieri. " ci si rivede " dissi alla ragazza vicino a me sorridendogli, lei ricambiò il sorriso e disse " allora, come hai risolto il tuo problema ieri sera?" sapevo che si riferiva a ciò che era successo ieri;gli lanciai uno sguardo omicida che gli fece solo ampliare di più il sorriso " tranquilla, un giorno finirai cosa avevi iniziato" dissi sorridendogli maliziosamente. Lei rise di gusto come se avessi detto la cosa più divertente del mondo, mi stava facendo incazzare, forse anche troppo e proprio quando stavo per parlare ci interruppe la professoressa dicendo " Styles cosa avrai mai detto di così divertente per farla ridere? Vuoi dircela anche a noi" chiese guardandomi fissa negl'occhi e appoggiandosi alla cattedra con fare minaccioso. Io stavo per rispondere ma , ovviamente, la ragazza vicino a me mi interruppe, come se oggi non fossi degno di parlare a quanto pare. " si prof , glielo dico io, ma prima le voglio dare anche un consiglio : si faccia i cazzi suoi" quando finì di parlare calò il silenzio nella classe, io mi girai scioccato a guardarla e la stessa cosa fece la professoressa, miley la guardava fisso negl'occhi sorridendogli. " Styles Cyrus dalla preside. Adesso" urlò indicandoci la porta e diventando tutta rossa in faccia. Io mi alzai ma poi mi girai quando sentì miley ridere di gusto, e ridendo uscì dalla classe. " lo sai che ti possono sospendere?" dissi io quando eravamo ormai fuori dalla classe mentre camminavano verso l'ufficio della preside " quella stronza dovrebbe farsi una scopata invece di rompere il cazzo a me " disse lei tranquilla come se stava andando a casa della sua migliore amica. Arrivati davanti alla porta io stavo per bussare ma miley decise di buttare al cesso le buone maniere ed entrò senza chiedere il permesso " ciao mamma" disse entrando nello studio della preside. Io nel sentire l'ultima parola sbarrai gl'occhi e la guardai mettersi seduta come se stesse a casa sua su una poltrona " miley cosa ci fai qui il primo giorno?" disse guardando la ragazza, che a quanto pare era sua figlia, con uno sguardo quasi disperato " la professoressa di matematica voleva sapere perché ridevo" disse come se non ci fosse altro " e perché ridevi?" chiese la madre guardando male la figlia " già Harry, perché ridevo?" sentendo il mio nome tornai alla realtà, mi passai una mano tra i capelli e dissi " beh, am... Ridevi perché tu ...er-"" ridevo perché Harry mi aveva chiesto di andare a letto con lui mamma" disse lei ,mentre sistemava alcune cose sulla scrivania della madre, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Io sbiancai, la morte era vicina, me lo sentivo. Ma al contrario alla preside la notizia non fece ne caldo e ne freddo ma continuava a guardare la figlia. Poi miley continuò e disse" ovviamente non potevo dirlo davanti a tutta la classe quindi ho detto alla professoressa di farsi i cazzi suoi, e lei mi ha mandato da te" alzò lo sguardo verso la madre e gli sorrise, la madre sbuffò e disse " bene. Due settimane di detenzione per entrambi" miley si alzò di scatto e disse " sperò che stai scherzando?" urlò quasi guardando con gl'occhi spalancati la donna davanti a lei. Io nel frattempo ero in un angolo a guardare tutta la scena in silenzio e scioccato da tutto ciò che le mie orecchie avevano sentito. " due settimane non una di meno. Ora andate." disse indicando la porta che io mi sbrigai ad  aprire per uscire seguito da miley.
" fanculo" mormorò lei quando uscimmo dallo studio della preside. Lei accelerò il passo e mi superò, io non tardai a guardarle il fondo schiena e poi sorrisi "smettila di sbavarmi dietro maniaco" disse lei quasi divertita, io alzai lo sguardo e la raggiunsi aumentando il passo "dove andiamo?" gli chiesi io. " in giardino, ho bisogno di fumare " disse lei. Arrivati i. Giardino ci sedemmo sotto un'albero, lei si accese una sigaretta ed iniziò a fumare. " lo sai ti fa male?" dissi io fingendomi interessato a lei, anche se in realtà non me ne fregava un cazzo. " certo che lo so" disse sorridendomi. "Hai un bel sorriso" gli dissi guardandola, questa però era la verità, aveva un sorriso veramente stupendo. Lei sorrise ancora di più e poi disse " grazie " si passò una mano tra i capelli e se li sistemò con le dita. "Bene ora devo andare a farmi una doccia ci si vede Styles" disse lei alzandosi
 "Hei non puoi lasciarmi qui da solo" dissi io alzandomi e raggiungendola " vieni con me allora" disse lei continuando a camminare fino alle scale per poi salirle ed entrare nella sua camera. La camera era identica alle altre, due letti singoli tavolo e angolo cottura. Lei si diresse verso la porta del bagno ed entrò. Io nel frattempo mi sddetti sul letto accanto alla finestra, mi misi a pensare a come potevo farla innamorare di me, sembrava così diversa dalle altre; sbuffando mi passai una mano tra i capelli. La porta del bagno si aprì e uscì lei in biancheria intima di pizzo nero. Aveva un fisico stupendo, me la sarei scopata anche adesso, se solo non sapessi che mi avrebbe rifiutato. Aprì l'armadio e prese una felpa enorme bordeaux che gli arrivava fino a metà coscia. Poi venne verso di me e si sdraio accanto a me. "Sei libera sta sera?" gli chiesi io mentre entrambi fissavamo il soffitto, mi girai a guardarla e la vidi sorridere" no ho un impegno" sapevo che stava mentendo, ma gli volevo reggere il gioco " domani?" " mi dispiace anche domani" ampliò ancora di più il suo sorriso e poi io le dissi "sabato?" " Styles, per te non sono mai libera" disse lei girandosi di lato così per guardarmi in faccia, mentre con mano iniziava a fare disegni sul mio petto da sopra la maglietta. " ma io mi vorrei far perdonare per ieri, sono stato uno stronzo. E poi ti sto chiedendo un'uscita come amici niente di più " dissi io fingendomi dispiaciuto. Lei mi guardò leggermente sorpresa  poi sorrise e disse " ad una condizione." "qualsiasi cosa" risposi io " sta sera lascia la camera libera per me e il tuo amico che era con te in classe, come si chiama?" disse lei con tono di sfida come per mettermi alla prova, io alla sua richiesta mi irrigidì. Cioè io ci provo con lei, e lei mi chiede di scoparsi il mio migliore amico? Ma siamo seri?
"Oh em..si certo..verso che ora?" chiesi io fingendomi convinto, in fondo dovevo essere prima suo amico e poi la dovevo far innamorare in modo che il suo cuore si potesse rompere in tanti piccoli pezzi. Sono uno stronzo lo so. " verso le dieci, con una scusa esci dalla camera ed entro io e torna dopo due ore." mi sorrise come per ringraziarmi. Che puttana. Ricambiai il sorriso e poi dissi " allora io e te usciamo sabato?" "si okey" disse lei non curante. 'Io non riesco a capirla, tutte le ragazza muoiono per me invece lei mi ignora.' pensai. Non riuscivo a capire perché. " ti posso chiedere una cosa? " dissi io, lei annuì cambiando posizione e mettendosi di nuovo a fissare il soffitto. " perché quasi mi ignori anche se, parliamoci chiaro, io ci sto provando con te?" lei non mi guardò, ma fece un piccolo quasi impercettibile sorriso dall'aria triste e disse "a me piace ciò che nessuno può avere non quello che hanno tutti."

   
 
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