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Autore: Yum    12/11/2008    4 recensioni
Storia scritta da una tredicenne (aspirante scirttrice,che deve fare MOLTA pratica.)
Non so cosa dire per convincervi a leggerla
Non ha niente di particolarmente speciale
Ma io ci metto il cuore
Spero che vi piaccia
Parla...
Di un Unicorno nero..e per ora niente di più
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Condannata


Non erano proprio unicorni,ma ormai tutti li chiamavano così.
Erano veri e propri unicorni appena nati.Intorno ai primi tre mesi di vita restavano tali.Ma poi uno stato di mutamento li prendeva con sè,e rimaneva con loro per il resto della vita.
Potevano cambiare il loro colori,e farsi spuntare corna,ali,cambiare il loro aspetto esteriore.
Ma ci volevano anni e anni di pratica per affinare quell'antica tecnica.
Alcuni riuscivano a trasformasi in animali.
Ogni unicorno aveva un animale speficico in cui trasformarsi,ma era considerati esperto veterano,chi riusciva a trasformarsi in più di uno di essi,anche in umani.Ma non potevano rimanere così a lungo.
Era solo una "maschera",che richiedeva continua energia dal loro corpo.
Con molta tecnica e pratica si potevano ridurre le perdite di energia al minimo,ma come ho già detto prima,ci voleva molta pratica.
Ambra era figlia di una bella unicorna dal manto palomino,la criniera bionda spelndente al sole e delle ale dorate anch'esse.
Sua madre non aveva un corno,come ogni unicorno di rispetto.Non riusciva a farselo spuntare,o megli,ci riusciva,ma era un piccolo corno da puledrina,e non c'era verso di farlo crescere.
Suo padre era invece uno stallone grigio con un folta criniera e un lungo corno nero.
Il colore nero era considerato molto raro fra gli unicorn,quasi proibito.
Gli unicorni con elementi di questo colore,anche impercettibilmente erano discriminati,a colpa di numerose tradizioni e leggende.
Ma il nero era considerato,visto che molto raro,anche segno di potenza.
E suo padre era considerato speciale.
Aveva una tale possenza che rispetto solo a prima vista,e degli occhi scuri molto saggi che incutevano riverenza e rispetto.Amba si avvicinava ai suoi primi tre mesi dalla schiusa del suo uovo.
Gli unicorni sviluppavano l'intelligienza molto presto rispetto algi umani,da quand'erano nell'uovo,e più tempo l'unicorno restava nell'uovo,solitamente,più era forte,ben sviluppato,ed avvantaggiato rispetto agli altri.
Quel giorno lei compiva esattamente tre mesi e due giorni.
E da quel giorno avrebbe dovuto seguire insegnamenti che sarebbero durati almeno cinque lunghi anni,sulla trasformazione e su tutto il resto.
Tutti i giovani puledri vennero radunati da una schiera di unicorni adulti,e dopo una piccola cerimonia di iniziazione fù loro indicato ad aspettare l'inizo degli insegnamenti.
Tutti erano ancora bianchi con un cortoe piccolo corno bianco sul muso,ma s'intravedevano giò molte sfumature sul manto di ognuno.
Un puledrino aveva alcune sfumature di verde,un altro di arancione, e poi ce ne era un altra,Rosie,che aveva sfumature molto accentuate di rosa e la crineira come zucchero filato.
Ambra,con grande preoccupazione della madre aveva molte sfumature grigie.
Aveva paura che la sua puledra potesse diventare nera,e il nero era considerato sfortunae sclalogna tra gli unicroni.
All'improvviso arrivò dal cielo la loro insegnante.
Aveva un colore che variava dall'indaco al blu scuro,delle possenti ali ed un lungo ed affusolato corno azzurrino che spiccava come una stella sulla sua fornte.
-Salve,sono la vostra insegnante,mi chiamo Astoria.Come sapete noi unicorni abbiamo questo dono,la mutazione...(ed andò avanti per parecchi minuti)....Ora dovreste provare a cambiare colore,solo colore,non uno specifico,quello che vi capita.
Ma vi avverto che solo quelli che avrenno pi di 4 mesi ci riusciranno,comunque algi altri fungerà da allenamente.
Tutti provarono a concentrarsi,ma dop mezz'ora la macchia multicolore che era spunata sulla groppa di una puledra di sei mesi era l'unica cosa interessante successa.
I giorni scorrevano inesorabile e dopo parecchie settimane di allenamento tutti i puledri avevano un colore specifico a qualche caratteristica particolare,in modo grossolano e rozzo,ma era già un inizio.
Tutti trnne Ambra.
E l'insegnate le dava anche lezioni private.
Era nolto triste perchè era un caso disperato.
L'insegnante decise di farle fare un'ultimo tenattivo,e di ultimi tentativi ne avevano già fatti parecchi ormai Ambra aveva quattro mesi
.-Dai consì conentrati...-
- Non ce la faccio...-
-Pensa a ...la notte,il giorno,la luce.l'oscurità.il silenzzio ti avvvolge.La natura,ilverde,il blu dell'acqua,tutti i colori.-
Tutti i colori avvolsero il corpo della puledra ma lei aveva gli occhi chiusi per la concentrazione e non si accorse di nulla.
Cambiò da gialla ad arancione,poi rossa,viola,blu.I colori ora cambiavano talmente veloci che non si dsitinguevano.
Astoria iniziò a preoccuparsi,Aveva già visto casi in cui il manto dei puledri era indeciso ed impazziva,divventando incolore,e la vita de puledro man mano si estingueva,si consumava senza quei colori,cos'ccome succedeva se il puledro diventava nero.
Alla piccola puledra girava la testa.
-Ambra!!!Ambra!!!!Svegliati pensa al sole.al verde,alla notte...-
Di colpo tutti i colori finirono.
La maestra guardava allibita la puledra.
Era di un nero,ma non un nero sbiadito a bluastro.Un nero inenso,impenetrabile,come la più nera delle notti.Un lunghissimo corno spuntava dalla fronte,nero anch'esso.Delle possenti ali le spuntarono quasi contro la sua volontà.troppo forti,muscolose e grosse per lei.
Un attimo dopo tutti gli unicorni ed i puledri la fissavano allibiti.I puledri scapparono correndo e nitrendo .
-La maledizione!!E' MALEDETTA!!!!!!-



  
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