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Autore: Rimiesse    26/12/2014    2 recensioni
Raccolta di storielle Narusaku ispirate alle scene più emozionanti del manga.
(Attenzione: può contenere spoiler per chi non segue il manga)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Naruto/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Questa non è proprio una FF normale perchè è più una raccolta di storielle diverse ispirate ad alcune delle scene più emozionanti del manga.
Dovendo seguire l'alfabeto non hanno un ordine cronologico preciso, spero che non vi mandi in confusione questo fatto ; p
Mi farebbe molto piacere se mi lasciaste un commentino : 3
Sono in ritardo per farvi gli auguri di Natale ma vi faccio in anticipi quelli per un felice anno nuovo ♥



Dedicata a Lory-Chan: Grazie per il tuo sostegno ♥


Appuntamento

Se sua mamma fosse entrata in quel momento nella sua camera, di sicuro l'avrebbe uccisa.
C'erano vestiti sgualciti sparsi sul pavimento e il letto era sopraffatto da scatole di scarpe.
Sakura ormai era letteralmente dentro il suo armadio quando finalmente trovò quello che cercava.
Se ne stava lì, sul fondo, proprio dove lei l'aveva abbandonato qualche compleanno prima.
Chi si sarebbe mai immaginato che un giorno avesse davvero indossato quel vestitino rosso che Ino le aveva regalato quasi per scherzo!
Una volta che lo ebbe infilato, di tutta fretta raccolse i suo vestiti e gli gettò nell'armadio.
Recuperò un paio di sandaletti estivi e si precipitò fuori casa.
Naruto era già lì sotto ad aspettarla.
Quando la vide scendere le scale lui emise uno strano mormorio.
Sembrava che d'improvviso gli fosse venuto a mancare il fiato.
"Bè!?!" gli chiese lei vedendo che lui continuava a fissarla con aria ebete.
Naruto deglutì.
"Sa-Sakura-chan, ti sei vestita così per me?" le chiese.
"Certo che no!" si affrettò a rispondere lei: "Fa caldo e così ho scelto di mettere questo vestito per il nostro appuntamento"
Naruto boccheggiò:
"Appuntamento?!?"
"Uscita tra amici!" si affrettò a correggersi Sakura: "E smettila di fare quelle facce strane altrimenti esco con Sai!"
Detto questo si voltò e si incamminò.
Non voleva che Naruto notasse che le sue guance si erano tinte di rosso.
Anche se naturalmente la colpa di questo era il caldo di quella giornata!


Baka

Naruto aveva imparato a sue spese che quando si affrontava un nemico era meglio non farlo sull'orlo di un precipitizio.
Quello con un calcio era difatti riuscito a spingerlo giù.
Poteva ringraziare solo la fortuna se era riuscito ad aggrapparsi ad una sporgenza ed evitare così di sfracellarsi al suolo.
Aveva scovato anche un tunnel nella roccia e grazie ad esso, nonostante si fosse perso diverse volte, alla fine era riuscito a tornare alla luce del sole.
In lontananza scorse i suoi compagni di missione:
"Sakura-chan!" gridò nel vedere la ragazza dai capelli rosa.
Lei gli corse incontro esclamando il suo nome:
"Pensavo fossi precipitato" disse con voce rotta quando lo raggiunse.
"Ho trovato un tunnel sott.." Naruto non riuscì a terminare la frase perchè lei gli tirò un pugno nel petto:
"Mi hai fatto preoccupare così tanto. Baka!" lo rimproverò.
Naruto scivolò in avanti a causa del colpo ricevuto ma Sakura lo fermò con il suo corpo e lo abbracciò stringendolo forte a sè:
"Ma sei il mio prezioso baka" aggiunse.


Cpr

Naruto stava uscendo dalle terme insieme agli amici.
Come al solito Rock Lee era arrivato più tardi e così ora gli stava raccontando dell'incidente subito da Kiba:
"Era così intento a vantarsi dei suoi muscoli che non si e' accorto della saponetta che stava per terra e così ci è scivolato sopra. Avresti dovuto vederlo, è caduto indietro ed e' finito dritto nella vasca!"
Kiba non era altrettanto divertito e gli ringhiò contro:
"Per fortuna Shikamaru l'ha subito recuperato" continuò Naruto senza badare all'altro ragazzo: "Altrimenti sarebbe toccato ad uno di noi salvarlo con una respirazione bocca a bocca!"
"La vuoi piantare" gli gridò contro Kiba: "E' stato solo un incidente! E poi le mie labbra sono favolose, una donna avrebbe pagato pur di potermi salvare donandomi il suo respiro!"
Naruto rise ma poi si accorse che Rock Lee era diventato pallido.
Gli chiese se fosse tutto apposto e lui si affrettò a rispondere di si ma era evidente che qualcosa lo stesse mettendo a disagio.
"Non mi dire che avresti voluto assaggiare le labbra di Kiba, dattebayo?" gli chiese sconvolto Naruto.
"Si" gridò Rock Lee sorprendendo tutti, eccetto Sai che rimase impassibile.
"Va bene lo ammetto!" continuò Rock Lee: "Durante la guerra quando Naruto era svenuto e Gaara lo stava trasportando con la sua sabbia loro sono passati sopra di noi ed io sono quasi certo che Sakura-san stesse baciando Naruto-kun".
Naruto fissò l'amico con sguardo ebete mentre realizzava il significato di quelle parole:
"Ba-baciando?!?" ripetè.
"Penso che Rock Lee intenda che ti stesse facendo una respirazione bocca a bocca per salvarti la vita" commentò Shikamaru.
"Ho letto su un libro che in alcune parti del mondo questa tecnica di soccorso viene chiamata bacio della vita" aggiunse Sai.
Naruto si sfiorò le labbra.
Di quei attimi non ricordava quasi nulla se non il momento in cui aveva riaperto gli occhi ed aveva visto il volto sorridente di Sakura che mormorava il suo nome.
Davvero le sue bellissime labbra rosacee avevano sfiorato le sue?!?


Destino

Sarà davvero questa la scelta giusta? si chiese Sakura mentre si avviava verso casa sua.
Potrò davvero renderlo felice come si merita?
Si voltò verso di lui per osservarlo mentre si allontanava e sussultò.
La sua maglia rossa doveva essersi sfilacciata ed uno dei fili era rimasto impigliato su un dito della mano sinistra di Naruto.
"Il filo rosso del destino" mormorò e sorrise.
Aveva trovato la sua risposta.


Esame dei chunin

Naruto faceva avanti ed indietro per la strada:
"Ma quanto ci mettono a farci sapere qualcosa, dattebayo!" esclamò.
"Se solo non avessi fatto il baka come al solito avresti potuto assistere all'esame come si conviene ad un hokage" gli rispose Sakura che se ne stava seduta sui gradini.
Naruto borbottò che non c'era nulla di male nel fare un pò di tifo.
"La gente si aspetta che l'hokage sia imparziale" gli fece notare Sakura. Lui mise il broncio.
"Piuttosto perchè sei uscita anche tu, Sakura-chan?" chiese poi alla donna.
"Perchè sapevo che avevi più bisogno tu di sostegno che lui" disse lei alzandosi ed avvicinandosi al marito:
"Forza vedrai che Shinachiku li batterà tutti" lo rincuorò: "In fondo ha preso da me la sua forza"
Naruto annuì e commentò:
"Già. E poi gli ho insegnato il mio rasengan, proprio come Ero-sennin fece con me"
Poi però aggiunse amareggiato:
"Uff.. Mi sarebbe piaciuto poterlo incoraggiare"
Sakura gli poggiò la mano sulla spalla:
"Non preoccuparti" gli disse: "Ci sono i suoi amici ad incoraggiarlo proprio come è stato per noi. Te lo ricordi vero, quando durante il nostro primo esame io affrontai Ino? Riuscì a non farmi battere grazie a te che gridavi come un pazzo dagli spalti.."
Naruto abbozzò un sorriso.
"E' stato grazie a te che sono riuscita a diventare chunin" aggiunse Sakura lasciandosi trasportare dai ricordi: "Ripensavo alle promesse che c'eravamo scambiati e questo mi motivava a voler essere più forte.."
 Il loro discorso venne interrotto da Konohamaru che li raggiunse portando notizie dall'interno:
"Allora?!?" esclamò agitato Naruto appena lo vide: "Shinachiku è diventato chunin?? Li ha stracciati tutti vero!!"
Konohamaru si grattò la testa:
"Bè si è fatto notare questo senza dubbio ma ecco è.. stato battuto.. dalla giovane Nara"
"Dalla figlia di Shikamaru!" mormorò sorpreso Naruto.
"Dalla figlia di Ino" sbuffò leggermente irritata Sakura.
"Shinachiku ha semi-distrutto la palestra ma l'altra si è mostrata più forte in fatto di intelligenza" spiegò loro Konohamaru.
Sakura incrociò le braccia:
"Ecco lo sapevo: da me ha preso la forza ma di intelligenza è scadente quanto te, Naruto"
"Qualcosa da entrambi l'ha preso di sicuro" commentò Konohamaru: "Visto che si è messo a gridare che un giorno sarà un grande hokage ed il miglior ninja medico della storia di Konoha"
Naruto e Sakura si scambiarono un'occhiata e risero complici.
(nda: In questa ff la mia vena Shinaino ha avuto la meglio: i due sono sposati ed hanno due gemelli, un maschio ed una femmina ; D )


Fronte

Naruto e Sakura stavano seduti sulla stessa panchina dove qualche anno prima lui aveva cercato di strapparle un bacio travestito da Sasuke.
La fissò, si era fatta così bella.
Osservò il piccolo rombo che ora le occupava la fronte, era diventata anche così forte.
"Che bella fronte spaziosa che hai" le disse: "Mi verrebbe voglia di baciarla!"
E finalmente lo fece. Poggiò le sue labbra sulla sua fronte e ci stampò un piccolo bacio.
"Na..Naruto che ti passa per la testa!" esclamò agitata Sakura. Lui arrossì:
"Scusa ma volevo farlo, almeno per una volta" le disse.
Strinse i pugni e continuò:
"Perchè lo sai Sakura-chan, io credo proprio di amarti.."
Lei non rispose, Naruto notò che le sue dita avevano preso a tremare.
"Ma non preoccuparti" aggiunse sorridendole: "Io non ti obbligherò mai a ricambiarmi, quello che per me conta è solo che tu sia felice"
Sakura continuò a tacere e lui capì che non era il caso di aggiungere altro. Si rialzò e la salutò.
Ma poi si sentì strattonare indietro. Sakura l'aveva preso per la manica:
"Sakura-chan?!?" mormorò confuso.


Grazie

Naruto tossì forte.
Sakura si avvicinò al suo letto e gli cambiò le bende sulla fronte.
Quanto era bella, pensò Naruto mentre la osservava armeggiare con gli utensili del suo mestiere.
Erano passati molti anni da allora ma per Naruto lei era rimasta la bellissima ragazza di un tempo.
"Sa-sakura-chan" mormorò.
"Risparmia le energie" lo rimproverò lei.
Ma Naruto sapeva che non ce ne era alcun bisogno, la sua ora era vicina.
"G-grazie Sakura-chan" gli disse: "Grazie per aver protetto il mio sogno... Grazie per avermi insegnato cosa sia l'amore.. Grazie per avermi permesso di averti accanto... Grazie per il nostro stupendo figlio..."
Un nuovo colpo di tosse lo costrinse ad interrompere il discorso.
Gli occhi smeraldini di Sakura si fecero lucidi:
"Naruto" mormorò come per implorarlo di non andarsene ma al tempo stesso coscente di quanto questo gli fosse impossibile.
"Sa-Sakura-chan grazie di tutto" terminò Naruto cercando di sorriderle nonostante il dolore bruciante nel petto.
Lei si piegò in avanti e lo strinse forte a sè:
"Parli sempre così tanto baka" gli disse con la voce rotta dalle lacrime: "Grazie, Naruto".
Lui sorrise e poi chiuse gli occhi.


Hokage

Il suo cuore sembrava intenzionato ad uscire dal petto mentre fissava tutta quella folla che sotto di lui gridava il suo nome seguito da quel titolo da lui tanto amato.
Naruto, settimo Hokage.
Ancora non poteva crederci, il percorso era stato lungo ed in salita ma ora finalmente aveva raggiunto la cima.
Il suo sogno si era avverato.
Alzò le mani al cielo e gridò:
"Ce l'ho fatta!"
"Naruto comportati come si deve!" lo rimproverò Tsunade: "E tu sesto di qualcosa!"
Ma Kakashi si limitò a sorridere.
Naruto abbassò lo sguardo e tra la folla cercò il suo volto.
Quando lo trovò, sorrise.
Grazie Sakura-chan perchè è anche merito tuo se ora finalmente sono qui! pensò.


Invincibili

Il nemico era molto agile e vigile. Sorprenderlo sembrava impossibile.
Aveva provato anche a distrarlo con una copia che lo attaccava a colpi di calci e pugni ma una volta che fu il suo turno di attaccarlo con il rasengan quello trafisse con il pugnale la copia e deviò il suo attacco.
"Uff..Sei proprio un tipo tosto" sbuffò Naruto.
"Ora!" esclamò una voce familiare nel suo orecchio.
"Kage Bunshin no Jutsu!"
Una ventina di Naruto piovvero dal cielo ammassandosi sul malcapitato.
Quello però non perse tempo ed uno ad uno trafisse le copie facendole svanire.
Poi si voltò verso Naruto e con un ghigno commentò:
"Le tue patetiche tecniche non servono a nulla contro di me"
"Shannaro!" un grido si espanse.
Sakura sbucò dall'oscurità e con uno dei suoi pugni micidiali colpì il nemico dritto in faccia, spedendolo qualche metro sotto terra.
"Eheh mi dispiace ma contro la mia arma piu' bella non c'e' proprio scampo" commentò Naruto mentre contemplava l'operato della sua ragazza.
Sakura lo affiancò scrocchiando le dita:
"Piano riuscito" commentò.
"Sakura-chan hai avuto proprio un'idea geniale" le disse Naruto.
Sakura sorrise compiaciuta e aggiunse:
"Bè, è come diceva il maestro Iruka: Terra e cielo sono l'accoppiata vincente. Insieme siamo invincibili!"
Si batterono il cinque e poi Sakura aggiunse:
"Anche se il merito é stato principalmente mio"
Naruto decise di non ribattere. Conosceva fin troppo bene i suoi pugni!


Jiraya

Tsunade era seduta fuori dal chiostro e mentre faceva dondolare la bottiglia di sakè, fissava quella giovane coppia che bisticciava dall'altra parte della strada.
Sorrise e poi alzò lo sguardo verso il cielo:
"Hai visto Jiraya!" disse al vento: "Naruto ti ha proprio superato in tutto. E' riuscito in tutto quello che tu hai fallito. Ma posso capirti, sai? Anche la mia Sakura mi ha superato... Lei ha avuto il coraggio di ascoltarlo davvero il suo cuore.."
Una lacrima le sfuggì senza che potesse fermarla.
Una folata di vento le sfiorò la guancia, sembrava calda, come lo è una carezza.


Kyuubi

"Ehi Kyuubi" esclamò Naruto svegliando la volpe.
Lui aprì pigramente un occhio.
A quanto pare la pacchia era finita.
"Che vuoi mocciosetto?" gli chiese.
"Allora come stai vecchio mio? Ti stai godendo la tua nuova libertà" gli chiese il biondino.
"Vecchio?!?" sbuffò lui infastidito ma poi qualcosa attirò la sua attenzione. Un piccolo segno rosso sul collo del ragazzo.
Scoppiò a ridere:
"Non posso crederci! Sei riuscito davvero a conquistare quella ragazza scorbutica dai capelli rossi pallidi!!".
Naruto si grattò la testa imbarazzato:
"Bè, si" ammise quasi come se ancora non ci credesse nemmeno lui.
Kyuubi si maledisse ma tutto quello che riuscì a dire fu:
"Sono felice per te".
Già, perchè chi meglio di lui poteva conoscere la profondità dell'affetto che quel ragazzo aveva sempre provato per quella ragazza.


Litigio

Era sera inoltrata quando qualcuno bussò alla porta di Sai.
Lui andò ad aprire e si ritrovò davanti Naruto, col pigiama sotto braccio e le ciabatte ai piedi.
Ci risiamo pensò mentre lo faceva entrare:
"Conosci già la strada" gli disse.
Naruto si trascinò verso il suo salotto:
"Sakura-chan mi ha detto di non farmi più vedere" gli spiegò con voce triste mentre si infilava il pigiama:
"Mi sa che raggiungerò Sasuke e mi metterò anche io a viaggiare per il mondo. Non potrei mai sopportare una vita qui a Konoha senza la mia Sakura-chan"
Sai annuì fingendo di dargli corda ed intanto pensava che avrebbe passato un'altra notte in bianco.
Avrebbe dovuto ascoltare per qualche ora Naruto che ricordava i bei momenti passati con Sakura e poi quando finalmente lui si sarebbe addormentato, avrebbero suonato alla porta e Sakura sarebbe arrivata a recuperare il fidanzato.
Ma nonostante la nottataccia che lo aspettava sorrise.
In fondo, era bello aiutare gli amici!


Mamma

Naruto appoggiò un fiore su quel marmo che sembrava così freddo.
"Ciao mamma" disse fissando le lettere che componevano il suo nome:
"Immagino che ora tu e papà siate di nuovo insieme. Ti ha raccontato tutto quello che gli ho detto di dirti, vero? E ti ha parlato anche di lei, vero? Bè ecco, è un pò imbarazzante da dire ma ho mentito a papà. Insomma Sakura-chan non è proprio la mia ragazza. Però ti assicuro che sto cercando di fare del mio meglio con lei. Dattebayo!"
Sorrise e con dolcezza aggiunse:
"Perchè Sakura-chan è proprio fantastica come lo sei tu mamma!"


Narusaku

Naruto trovò quella piccola palla di peli arancione e dagli occhi color smeraldo, proprio sotto la finestra della camera di Sakura.
Se la stava svigliando prima che il padre scoprisse che aveva passato la notte con lei ed invece quel gatto lo aveva colto in flagrante.
Per evitare che ci fosse un testimone scomodo in circolazione Naruto aveva deciso di portarselo a casa e comprare il suo silenzio con delle crocchette.
Il gatto si era ben presto abituato alla sua nuova dimora e Naruto aveva deciso di chiamarlo Narutino per via del color del suo pelo.
Quando però Sakura l'aveva visto, aveva deciso che Sakuro sarebbe stato un nome migliore visto il color dei suoi occhi ed una piccola macchia rotonda e rossastra che aveva su una orecchia.
Alla fine di una lunga discussione i due optarono per una via di mezzo.
Come sentì il suo nuovo nome il gatto fece le fuse.
A quanto pareva Narusaku era un nome che gli piaceva molto!


Obito

Kakashi rimase in disparte mentre gli abitanti del villaggio della foglia si avvicinavano a Naruto per congratularsi del suo nuovo titolo.
Lui sorrideva felice ma al tempo stesso imbarazzato.
Anche Sakura lo raggiunse per rimproverarlo di aver allacciato male i bottoni del suo mantello bianco.
Sebbene fosse distante Kakashi riuscì lo stesso a sentire la voce dell'ex allieva gridare:
"Non riesci nemmeno a vestirti decentemente figuriamoci come riuscirai a guidare un paese!!"
Ma Kakashi sapeva bene che lei, come tutti i suoi amici, fossero davvero felice che Naruto avesse realizzato il suo grande sogno.
In mezzo a loro gli sembrò di rivedere un volto amico.
"Vedi Obito" disse: "Naruto e' riuscito a diventare hokage ed ha saputo conquistare il cuore della donna che ha amato sin da giovane. Ti ha davvero superato, vecchio mio!"
E rise, felice e fiero di cosa quel microbo attaccabrighe e ribelle fosse diventato.


Promessa

Sakura sapeva quanto per Naruto contasse una promessa e soprattutto sapeva bene quanto fosse disposto a fare pur di mantenerla.
Per questo mentre lui le giurava che l'avrebbe amata per tutta la vita, lei non ebbe alcun dubbio e quando fu il suo momento rispose senza alcuna titubanza:
"Si, lo voglio!"


Quasi bacio

Naruto si rialzò e salutò Sakura dandole un piccolo bacio sulla fronte.
"Naruto dimmi la verità!" commentò lei: "Quella volta su quella panchina eri tu, non Sasuke, quello che stavo per baciare?"
Naruto arrossì:
"Ecco.. Bhé.." mormorò.
Sakura non sembrava però arrabbiata. Teneva invece lo sguardo basso:
"E pensare che fu da quel momento che ho cominciato a credere che lui fosse davvero il mio principe azzurro" commentò malinconica.
"Sakura-chan.." le disse preoccupato Naruto. Lei si alzò e lo baciò sulla bocca:
"Ed invece il mio principe azzurro sei sempre stato tu!" concluse sorridendogli.
Poi però gli tirò un orecchio.
"Ma non provare mai più a ingannarmi a quel modo" lo minacciò.
Naruto rise.
Lui poteva essere il suo principe ma Sakura non era certo l'esempio perfetto di una principessa da salvare.


Ramen

Naruto fissò quel grosso piatto di ramen fumante.
Sembrava passata un'eternità dall'ultima volta che aveva mangiato quella delizia!
Quando però rialzò lo sguardo notò che Teuchi lo stava fissando con un velo di tristezza. Tra le mani teneva le bacchette che stava per porgergli.
Qualcosa lo aveva trattenuto e lui capì presto di cosa si trattasse.
Il braccio destro di Naruto non esisteva più, l'aveva sacrificato per salvare il suo migliore amico.
Tsunade aveva detto che avrebbe trovato il modo di aiutarlo ma ci sarebbe voluto del tempo, per intanto gli sarebbe rimasto solo quel moncherino.
"Le passi a me!" esclamò Sakura.
Naruto sussultò.
Sakura-chan mi imboccherà pensò arrossendo.
Ma prima si accertò che Sai, Yamato o Kakashi non fossero nei paraggi!


Sai

Naruto se ne stava spaparanzato sul divano dell'amico mentre Sai era intento a dipingere un quadro.
"Allora ce l'hai fatta. Sei riuscito a riportare Sasuke a Konoha" disse Sai, rompendo il silenzio che era sceso nella stanza.
"Già, cosi pare" gli rispose Naruto che intanto era intento a far lottare due tigri disegnate dall'artista.
"Allora ora glielo dirai, vero?" gli chiese Sai.
Naruto ci mise un momento a capire a cosa lui si riferisse, smise di giocare e si grattò la testa imbarazzato:
"Be'.. E' un pò complicato.."
Sai senza nemmeno levare lo sguardo dal suo dipinto commentò con tono freddo:
"Già proprio come pensavo. Tu non sei un uomo ecco perchè l'hai così piccolo!"
Naruto si infuriò:
"Ehi guarda che io di piccolo non ho proprio nulla. Io sono un uomo vero. Uno che sa mantenere le sue promesse!"
Notando che però Sai continuava ad ignorarlo aggiunse:
"Io dirò tutto a Sakura-chan perchè un uomo come me non ha paura dei suoi sentimenti, dattebayo!".
Sai levò lo sguardo dalla tela, si voltò verso di lui e disse:
"Ora che l'hai detto non puoi più tirarti indietro perchè tu non ti rimangi mai la parola data".
Poi gli sorrise. Un sorriso vero e soddisfatto.
Naruto sbuffò.
Era appena stato fregato.


Tsukuyomi

Sakura si stava dondolando sull'altalena quando, fissando la luna, le tornò in mente una sera di qualche anno prima:
"Ti ricordi quando Obito ci spedì in quel tsukuyomi?" chiese a Naruto, che stava seduto accanto a lei.
Lui annuì.
Sakura smise di dondolarsi:
"Devi esserti sentito sentito tanto solo in tutti questi anni" commentò.
"Un pò" ammise Naruto: "Ma ho anche capito una cosa importante: Quando avrò dei figli loro non si sentiranno mai soli! Quando torneranno a casa, dopo le missioni, mi troveranno sempre lì a dargli il bentornato"
Poi si voltò verso di lei e aggiunse:
"E vorrei tanto che ci fossi tu lì accanto a me!"
Lei arrossì e poi diede uno spintone all'altalena di Naruto, facendolo girare un pò di volte su sè stesso:
"Tu, corri troppo!" esclamò.
Ma per un momento si era davvero immaginata quella scena e il suo cuore si era scaldato: Quella casa sembrava davvero accogliente.


Uzumaki Shinachiku

Sakura aveva affrontanto le più pericolose missioni.
Aveva fronteggiato i peggiori nemici.
Aveva fatto i conti con le ferite più profonde.
Ma tutto ciò era stato nulla in confronto a quello.
"Forza manca poco" le dissero.
"Fosse facile!" gridò lei frantumando la mano a cui si stava disperatamente aggrappando.
Finalmente un pianto si diffuse nella stanza.
Lei si lasciò cadere sul letto.
"E' un maschietto" le dissero passandole quel fagotto rumoroso.
Lei fissò quella meraviglia dai capelli biondi e sorrise:
"Mi hai fatto proprio disperare" gli disse con le lacrime agli occhi:
"Si vede che hai preso da tua padre"
Si voltò verso di lui, gli occhi di Naruto luccicavano.
Lui sfiorò la guancia del piccolo che smise di piangere ed aprì gli occhi.
Erano verdi come lo smeraldo.
"Benvenuto Uzumaki Shinachiku" gli disse Naruto.
E poi svenne.


Volontà del fuoco

Naruto entrò nel suo ufficio sbadigliando.
Era appena tornato da una missione che si era rivelata più pericolosa del previsto e per di più il suo stomaco meditava vendetta per essere rimasto vuoto troppo a lungo.
"Perdonami Naruto ma questo incontro è stato preventivato da tempo e non può essere proprio rimandato" gli disse Shikamaru, cominciando a predisporre le carte sulla sua scrivania.
Naruto indossò svogliato il mantello da hokage:
"Ogni tanto questo mestiere è proprio una noia" commentò.
Ma poi si affacciò alla finestra e fissò il villaggio sottostante.
Era quasi sera ed in molti erano in giro per le vie a fare le ultime commissioni prima di tornare dalle loro famiglie.
Lanciò un'occhiata alla foto poggiata sulla sua scrivania e si ritrovò a sorridere come i tre lì rappresentati.
Proteggere le persone che lui aveva a cuore era la sua priorità, anche se questo significava sorbirsi un noioso incontro per qualche ora.
Si lasciò cadere sulla sedia e poggiando i piedi sulla scrivania disse a Shikamaru:
"Forza, fai entrare i vecchietti e speriamo di risolvere la faccenda alla svelta. Ho un piatto fumante di ramen che mi aspetta, dattebayo!"


W il team 7

Sasuke non viveva più a Konoha.
Dopo tutti i guai che aveva causato ai suoi compaesani aveva deciso che fosse meglio così.
Di tanto in tanto però tornava a fare visita ai suoi amici e per quanto non lo avrebbe mai confessato, nemmeno sotto tortura, amava quei momenti di rincontro tra il team 7.
Su suggerimento di Naruto si incontravano sempre all'ichiraku per un piatto di ramen.
A Kakashi piaceva ricordare eventi del loro passato mentre il capitano Yamato ogni volta si lamentava di essere ancora incredulo che l'amico fosse diventato il sesto hokage.
Aveva fatto anche la conoscenza con il nuovo membro del team, Sai, che aveva conquistato tutta la sua simpatia quando aveva definito Naruto "un ragazzo con una certa qualità piccolissima".
Aveva anche scoperto quanto Sakura fosse maturata nei loro anni di lontananza e non poteva negare di non essere rimasto troppo stupito quando Naruto con un grande sorriso gli aveva detto che si erano messi insieme.
Sakura doveva aver finalmente realizzato che era inutile inseguire un'illusione e aveva aperto gli occhi su chi meritasse davvero il suo cuore.
Naruto poi riusciva sempre a strappargli un sorriso quando lo accoglieva con gran gioia e lo voleva sfidare a qualche ridicola sfida pur sapendo di venire immancabilmente sconfitto.
La prossima volta dovrei far incontrare loro anche la mia nuova famiglia, pensò un giorno dopo averli salutati.
"Già. La prossima volta porterò il team Taka con me a Konoha" si ripromise.


x

Sakura fissò quel foglio che il sesto aveva lasciato sulla sua scrivania.
In quanto responsabile dei ninja medici le era stato riconosciuto il diritto di poter dare un consiglio per quell'importante decisione.
Quel pezzo di carta le ricordava così tanto il suo primo esame dei chunin.
Era stato proprio allora, davanti ad un foglio simile a quello che per la prima volta lei aveva deciso di voler difendere quell'assurdo sogno.
Raccolse una penna e mise la croce accanto al nome di Naruto.

Yamato

Erano le sette di mattina quando qualcuno bussò alla porta dell'appartamento del capitano Yamato.
Ancora mezzo-assopito, lui andò ad aprire e si trovò davanti Sakura.
Lei non gli lasciò nemmeno il tempo di chiederle gentilmente cosa diavolo ci facesse lì così presto.
Lo fissò dritto negli occhi e gli chiese:
"Come finiva quella frase?"
Yamato la osservò, aveva i capelli rosa arruffati, la camicetta abbattonata male, le ciabatte ai piedi e l'aria di chi aveva passato la notte a fare i conti con i proprio pensieri.
"Sai già la risposta a questa domanda" le disse.
Lei annuì lievemente e mentre Yamato la osservava allontanarsi, sorrise.
Era bello vedere i proprio ragazzi crescere.


Zero

Sakura poggiò la testa sul suo petto.
Naruto tirò la coperta in modo da coprirle la schiena nuda.
"Ti amo" gli sussurrò lei prima di chiudere gli occhi.
Il cuore di Naruto ebbe un fremito, era la prima volta che lei gli diceva quelle parole.
La cosa che più odio è Naruto.
Sorrise al ricordo di quei primi tempi quando sembrava che lui avesse zero possibilità di farcela con quella testarda ragazza dai capelli rosa che tanto lo odiava.
Ne erano cambiate di cose da allora.
Le sfiorò la fronte con un bacio.
"Ti amo tanto anche io Sakura-chan" le disse.
Poi chiuse anche lui gli occhi e si addormentò avvolto dal calore di un sogno realizzato.

 

Questa fanfiction si ricollega a quest'altra mia ff. Se volete scoprire come questi due baka si sono messi insieme leggetela xD
La confessione di Naruto

  
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