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Autore: Niky_94    27/12/2014    2 recensioni
Grazie, grazie e ancora grazie alla mitica MirzamLupin per avermi chiesto di scrivere questa storia!!! :D Non lo avrei mai fatto, senza di te!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Weasley, Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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<< Verde e rosso è l’agrifoglio, falalalala lala la laaaa…>>
Nicoletta cantava allegramente, sistemando i festoni colorati attorno alla porta.
Molly Weasley era ai fornelli, intenta a preparare la cena, mentre Nicoletta, Tonks e Ginny si occupavano degli addobbi. Nicoletta aveva insistito perché non usassero la magia, e le due streghe stavano facendo del loro meglio per accontentarla.
Sirius, che osservava la scena dal divano, lanciò un’occhiata preoccupata a Tonks, che era salita in cima alla scala per attaccare i festoni al soffitto.
<< Vi spiacerebbe spiegarmi perché non usate le bacchette? >> domandò << Sarebbe tutto molto più semplice… >>
<< Troppo semplice! >> rispose Nicoletta, sollevando uno scatolone colmo di palline colorate << E’ più divertente addobbare la casa a mano! >>
<< Ha ragione! >> approvò Ginny << E poi, quando si lavora sodo, si è più soddisfatti, una volta finito! >>
<< Certo, >> aggiunse Tonks, in equilibrio precario sulla scala << ma è difficile… Come fanno i Babbani a… aaaah! >>
Sirius la acchiappò al volo appena in tempo.
<< Wow, ehm… grazie, cugino! >> disse la strega, sorridendo.
Lui sogghignò ed allargò di colpo le braccia, facendola cadere sul divano.
<< Ehi! >> esclamò Tonks, indignata, mentre Sirius, Niky e Ginny scoppiavano a ridere.
La strega si rialzò borbottando, e colpì il cugino in faccia con una cuscinata. << Se non hai nulla da fare, potresti darci una mano! >>
Il mago alzò le spalle << Bé sapete… state facendo un ottimo lavoro, e non vorrei disturbare… >>
<< Nessun disturbo, non preoccuparti >> assicurò Nicoletta con un ghigno << Potresti aiutarmi ad addobbare l’albero… >>
Sirius si voltò verso Ginny, sperando di trovare in lei un’alleata, ma la ragazzina scosse la testa, ridacchiando.
<< E va bene! >> sbuffò il mago, alzando gli occhi al cielo. Estrasse alcune palline colorate dalla scatola che Nicoletta gli porgeva, e le sistemò sui rami più alti, che la ragazzina faticava a raggiungere.
<< Te la cavi bene con gli addobbi, eh? >> sorrise Nicoletta, posando la scatola a terra << Potresti passare per un perfetto Babbano, se riuscissi a non abbaiare… >> aggiunse, facendogli l’occhiolino.
Sirius finse un’espressione addolorata << Se ti sentisse la mia cara mammina… >> disse con voce melliflua, fingendo di asciugarsi una lacrima con un gesto teatrale.
La ragazzina scoppiò a ridere, e il mago le mise un braccio attorno alle spalle, sorridendo.
Tonks batté le mani ed annunciò che sarebbe andata in cucina per vedere se la signora Weasley avesse bisogno di una mano.
<< No! >> esclamarono Sirius, Nicoletta e Ginny in coro. La strega li guardò con aria confusa.
<< E’ che… stai facendo un lavoro davvero magnifico con gli striscioni, Tonks… >> disse Nicoletta, prendendola sottobraccio e guidandola verso l’albero << Ho davvero bisogno del tuo aiuto… >>
<< E poi non vorremmo che ti stancassi troppo… >> aggiunse Ginny con un sorrisetto nervoso, camminando all’indietro verso la porta << ci penso io ad aiutare la mamma! >> E si precipitò in cucina.
Tonks sbatté le palpebre << Ehm… ok, allora… >>
Sirius si affrettò a lasciare la stanza, sentendo che non sarebbe riuscito a trattenere le risa un secondo di più.

***   ***   ***   ***  
 
Nicoletta e Toks addobbarono tutto l’ingresso, cercando di ignorare gli improperi che la madre di Sirius lanciava loro dal quadro. Ma, ad un tratto, il volume delle urla si alzò al punto che fu necessario un intervento del mago, che con molta fatica riuscì a richiudere le pesanti tende che nascondevano il quadro, facendola tacere.
<< Oh, accidenti… >> moromò Nicoletta, rialzandosi dal tappeto sul quale era ruzzolata << Oggi è più nervosa del solito >> Tese la mano a Tonks e la aiutò a rialzarsi.
<< Grazie >> sorrise la Metamorfmagus.
Sirius si appoggiò alla parete per riprendere fiato, poi si voltò verso le due streghe << Cercate di stare lontane, per favore >> le ammonì << Non voglio passare il pomeriggio a farle la guardia… >>
Nicoletta e Tonks annuirono, con aria seria.
<< Scusa, Sirius… >> disse la ragazzina, imbarazzata >> Mi sono avvicinata troppo… >>
Il mago sorrise << Non preoccuparti >> Lanciò un’ultima occhiata  alle tende, e tornò nel salotto.

***   ***   ***   ***

Quella sera, l’interno di Grimmaul Place sembrava splendere. Il fuoco crepitava nel caminetto, scaldando l’ambiente e proiettando una luce arancione sui festoni, facendoli brillare. La tavola era imbandita di cibi deliziosi, e decorata con rametti di agrifoglio e piccole bacche rosse. L’albero, in un angolo della stanza, era ricoperto di palline colorate; in cima, una stella dorata faceva bella mostra di sé, scintillando alla luce del focolare e delle candele.
Quando gli ospiti arrivarono, rimasero a bocca aperta.
<< Oh, accidenti… >> esclamò Ron.
Harry si guardò intorno sorridendo, mentre Hermione corse da Nicoletta, Ginny e Tonks.
<< Come avete fatto? >> domandò con un sorriso.
<< Abbiamo decorato tutta la casa senza magia! >> esclamò Tonks, emozionata. Si vedeva che era molto orgogliosa di sé.
<< Siamo state brave, vero? >> sorrise Ginny.
<< Siete? >> sbuffò Sirius << Ho aiutato anche io, se non sbaglio! >>
<< Vuoi dire che sono riuscite a convincerti a lavorare, Felpato? >>  domandò una voce alle sue spalle, in tono sorpreso.
Sirius non ebbe bisogno di voltarsi per sapere chi aveva parlato. << Ah-ah, molto divertente, Lunastorta! >> borbottò.
Lupin si fece avanti con un sorriso.
Non appena lo vide, il viso di Nicoletta si illuminò << Remus! >> esclamò, e corse ad abbracciarlo.
Il mago sorrise, e la strinse tra le braccia. Era sempre molto timido con le altre persone, che solitamente salutava con una stretta di mano. Ma con lei era diverso. Erano molto affezionati l’uno all’altra, ed ora che Lupin non era più il suo insegnante e potevano comportarsi in maniera più libera, si abbracciavano spesso.
Lei si sciolse dall’abbraccio e si mise di fianco a lui, sorridendo quando si accorse che, nonostante lo avesse liberato dalla stretta, Lupin tenesse ancora il braccio attorno alle sue spalle.
<< Allora, >> disse il mago << con chi devo complimentarmi per essere riuscita a convincere il vecchio Felpato a darsi un po’ da fare? >>
<< Con la ragazza di fianco a te, Remus >> sorrise Tonks, indicando Nicoletta con un cenno del capo.
Lupin si voltò, e scoppiò a ridere. << I miei complimenti, allora! >>
Nicoletta arrossì, e sorrise.
All’improvviso, lui si fece serio. << Niky, avrei bisogno di parlarti… In privato… Si tratta di una cosa piuttosto importante… >>
La ragazzina lo guardò, preoccupata. Le uniche occasioni in cui lo aveva sentito usare un tono così serio era quando le aveva fatto dei rimproveri.
<< Ho… Ho fatto qualcosa di male? >> La domanda le sorse spontanea.
Lupin sorrise << Niente affatto… Ora, ti prego, vieni con me… >>
Nicoletta annuì e lui le fece strada. Entrarono in cucina, mentre gli altri si radunavano nel salotto.
Il mago chiuse la porta, e si voltò verso di lei.
La giovane strega appoggiò le mani al tavolo dietro di sé, e guardò l’uomo con espressione attenta.
<< Bé, eccoci qua… >> disse Lupin in tono dolce, avvicinandosi. Si infilò le mani nelle tasche, con aria imbarazzata, ed abbassò lo sguardo per un momento. Quando lo sollevò di nuovo sulla ragazzina, aveva una strana espressione, che Nicoletta non riuscì a decifrare.
<< Niky, io… Ti ho chiesto di seguirmi perché vorrei metterti a parte di una decisione molto importante che ho preso qualche giorno fa… >> disse, in tono calmo.
La ragazzina si protese un poco verso di lui, incuriosita << Di che si tratta? >>
Lupin esitò per un momento, prima di rispondere << Ecco, io… Ho trovato un lavoro, qualche tempo fa… Te lo avevo detto, ricordi? >> Nicoletta annuì, ed il mago riprese il suo discorso. << La paga è abbastanza buona, e… Bé, può permettermi di…. Provvedere anche… a qualcun altro… >>
La giovane strega lo guardava con un’espressione confusa. Non capiva dove volesse arrivare.
<< Tra noi c’è un bellissimo rapporto, Niky, sei d’accordo? >> le domandò Lupin, chiaramente a disagio.
<< Eccome >> sorrise lei.
Il mago annuì << Siamo… in buona sintonia… e, bé… Io… ti voglio molto bene, Niky, dico davvero… >>
Lei avvampò, ed abbassò lo sguardo << A-anche io ti voglio molto bene, Remus… >>
Lupin sorrise << Quello che sto cercando di dire è che… dal momento che non hai una famiglia dalla quale tornare una volta finita la scuola e… dal momento che odi l’orfanotrofio dove vivi, forse allora potresti… venire a vivere con me… >>
Nicoletta sobbalzò << C-cosa? >> domandò, con voce strozzata.
Lui scosse la testa << Naturalmente io ti capisco benissimo, se non vuoi… >> si affrettò a precisare << Ma… se mai volessi… un posto da chiamare “casa”… ecco… potresti venire a stare da me… >>
La ragazzina era rimasta a bocca aperta << D-dici sul serio? >>
Il mago annuì << Ci ho pensato a lungo, prima di farti questa domanda… Ho spesso problemi per via della mia… condizione… Ma ti voglio davvero molto bene, e nulla mi renderebbe più felice che potermi… prendere cura di te, Niky… >> le rivolse un timido sorriso, sperando che la ragazzina lo avrebbe ricambiato, ma si rese conto che era ancora troppo sconvolta.
<< I-io… Non so davvero cosa… cosa dire… >> mormorò.
Lupin scosse la testa << Non devi darmi una risposta adesso… >> le disse in tono calmo << Prendi tutto il tempo che ti serve… Ma mi piacerebbe che tu ci pensassi… E se deciderai di dirmi di no, ti assicuro che tra noi non cambierà nulla. Hai la mia parola >>
Nicoletta sbatté le palpebre, e si avvicinò con passo tremante << U-un posto da chiamare “casa”? >> ripeté.
Il mago sorrise ed annuì << E, magari… >> aggiunse, imbarazzato << …una persona da chiamare “papà”… >>
La ragazzina sentì l’emozione investirla come un fiume in piena, e si buttò tra le braccia di Lupin.
<< C-certo! >> esclamò, mentre calde lacrime le scendevano veloci lungo le guance << Certo che voglio venire a vivere con te! >>
Lui sorrise, e si sciolse con delicatezza dall’abbraccio. Infilò una mano nella tasca della camicia lisa, e ne estrasse una lunga busta bianca, che porse a Nicoletta.
<< Che cos’è? >> domandò lei, asciugandosi gli occhi con la manica del maglione.
<< Il mio regalo di Natale per te… >> rispose Lupin dolcemente, sorridendo.
La ragazzina aprì la busta, e ne estrasse dei fogli, piegati con cura. Li aprì, e si rese conto che si trattava di documenti ufficiali del Ministero della Magia. << M-ma cosa…? >>
Il mago sorrise nuovamente << Sono i documenti di adozione… >> le spiegò << Ammetto di essere stato un po’ impaziente, ma… da quando ho deciso di parlartene, non sono più riuscito a contenere l’entusiasmo… Così ho fatto preparare i documenti… >>
Tacque per un momento, poi continuò: << Sarà dura, e… ad essere sincero, non sono certo che il Ministero permetterà che a… uno come me venga concessa la custodia di un minore, ma… Possiamo provare… >>
Nicoletta sollevò lo sguardo su di lui, per poi riabbassarlo sui documenti << E che cosa succederà nel caso in cui il Ministero… non ti concedesse la mia custodia? >>
Lupin sorrise << Ci rivolgeremo al Tribunale Babbano >> disse, semplicemente.
Lei lo guardò negli occhi << Ne sei davvero sicuro, Remus? >> domandò, in tono triste << Io… Non vorrei che poi te ne pentissi… >>
Il mago scrollò le spalle << Perché mai dovrei pentirmene? >>
<< Bé… >> rispose lei, titubante << Mi conosci, Remus… Sai che mi caccio sempre nei pasticci e combino un sacco di guai… Vuoi davvero passare il resto della vita a corrermi dietro? >>
<< Non a correrti dietro, >> disse lui, avvicinandosi. Le mise entrambe le mani sulle spalle, e si abbassò un poco, in modo da guardarla negli occhi << ma a correrti affianco. Voglio esserci in ogni momento in cui rischierai di cadere… Per poterti dare una mano a restare in piedi… >>
Nicoletta lo fissò, e tutto intorno a lei sembrò fermarsi. Le voci e le risate che provenivano dall’altra stanza erano come echi lontani, mentre le parole di Lupin le risuonavano nella mente, più forti di qualunque altro suono. Si strinse nuovamente a lui e chiuse gli occhi, ascoltando l’eco del suo cuore che, mentre poco prima batteva all’impazzata, ora stava lentamente rallentando il suo battito, adeguandolo a quello del mago. E li, tra le sue braccia, sentì finalmente di aver trovato il suo posto. Per tutta la vita aveva creduto che il fatto di non avere radici la rendesse libera, ma ora non desiderava altro che il Ministero desse il consenso all’adozione, permettendo a Lupin di fare di lei sua figlia.
Lui la liberò dall’abbraccio con un sorriso, e con delicatezza le asciugò le lacrime. Le prese poi il viso tra le mani, e le diede un bacio sulla fronte.
<< Buon Natale, Niky… >>
La ragazzina non poté fare a meno di pensare che quello fosse il Natale più bello della sua vita. Lo abbracciò di nuovo, e chiuse gli occhi, lasciandosi sprofondare nel calore delle sue braccia e mormorò, felice: << Buon Natale, papà… >>



*** *** ***

Colgo l'occasione per ringraziare nuovamente la fantastica MirzamLupin (già citata nell'introduzione), per avermi chiesto di scrivere una FF natalizia su Niky e Remus; avevo pensato di scrivere qualcosa, ma mi conosco, e so che se non avessi ricevuto la sua richiesta, non mi sarei mai messa al lavoro! xD
Quindi ancora grazie, MirzamLupin, e spero che questa FF sia abbastanza fluffosa per i tuoi gusti! :P <3
   
 
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