Sentii bussare alla porta dell’ufficio.”Avanti” dissi come mi era solito fare.”Capo, c’è il capo della società inglese che vorrebbe incontrarla.”disse Ian, uno dei dipendenti.”Sarebbe?”dissi sfacciatamente. “Un certo Justin Bieber." Quel nome mi fece ghiacciare il sangue nelle vene. “Fallo entrare” dissi cercando di sembrare il più tranquilla possibile. Justin era la persona che mi aveva cambiato la vita. All’inizio credevo che me l’avesse peggiorata, ma poi tutto è cambiato. Sentii la porta aprirsi.”Alexandra! Come sei cambiata! Sei diventata molto più … “ “Spietata, aggressiva, testarda?”chiesi io interrompendolo.”No! Bellissima, super sexy e sì, anche spietata!”mi rispose lui. Sentii fuori un gran trambusto e uscii a vedere che cosa succedeva. Trovai due ragazzi che si stavano picchiando. Intorno a loro c’era folla e non riuscivo a vedere bene. Cercai di richiamarli, ma, data la confusione, non mi sentirono. Decisi di attirare la loro attenzione sparando in aria. E così feci. Presi la pistola che mi aveva regalato Zayn e sparai in aria. Nella sala cadde un silenzio tombale e mentre io mi incamminavo verso i due che litigavano, gli altri dipendenti si sistemavano vicino alla parete lasciandomi un varco.”Che succede qui?”chiese una voce alle mie spalle.”Zayn!”dissi con gioia.”Che succede?”mi chiese lui.”Stavo parlando con Bieber quando ho sentito dei rumori e arrivata qua ho visto quei due litigare.”dissi io come se fosse nulla, ma sapevo che quando due dipendenti litigavano, a lui dava fastidio, perciò per tranquillizzarlo gli posai una mano sulla spalla"Tranquillo. Ci penso io."gli dissi. Lui annuì e tornò nello studio. Mi voltai verso i due litiganti. Sfilai il mio coltello e lanciandolo, ferii di striscio il braccio di uno. Andai a riprendere il coltello e feci la stessa cosa all'altro ragazzo. tornai nell'ufficio trovandoci Justin che stava discutendo con Zayn."Lei non verrà con te!"urlò Zayn."Chi dovrebbe andare con chi?"chiesi io"Tu dovresti venire con me! è stato un errore portarti qui, lontano da me. Mi manchi!"mi disse Justin."Non la pensavi così quando mi hai venduto!"gi risposi a tono. Già! Mi aveva venduto ritenendo che sarei stata un bravo membro della società. E così era stato. Ero diventato il vice-capo. Ma il punto era che non poteva tornare dopo anni a dirmi che gli mancavo e che dovevo tornare con lui! Anche se prima di arrivare alla società stavamo insieme, questo non significava che lo amavo ancora."Sapevo che ti saresti trovata bene qui, che avresti fatto carriera e imparato tante cose. Quando saresti stata pronta saresti venuta nella MIA società. Ora lo sei! E io voglio che tu venga con me."disse lui con tono fermo."Non hai mai pensato cosa voglio io? Che forse non provo più qualcosa per te? Che forse non ti amo più come una volta? Che forse ti ho dimenticato? Che non ti ho mai perdonato per quello che mi hai fatto quando stavamo insieme e anche prima? Eh? ci hai mai pensato in questi cavolo di 4 anni? Eh?"dissi io sull'orlo di una crisi di nervi."E cosa ti avrebbe fatto questo idiota del cavolo?"mi chiese Zayn."Quello che farò ora!"rispose Justin con un ghigno in faccia. Sbiancai alla sua affermazione. In quel momento schioccò le dite e entrarono due uomini che bloccarono Zayn contro il muro. Justin venne verso di me e, bloccandomi contro il muro, cominciò a baciarmi. Ebbi un flash di quello che era successo 4 anni prima e non poteva succedere di nuovo. Con tutto il coraggio che avevo, tirai fuori la mia pistola e la puntai contro la testa di Justin "Non ti consiglio di farlo. è già successo 4 anni fa e non accadrà di nuovo."gli dissi. "Sei diventata più aggressiva e sicura di te stessa! Questo mi piace ma non quando lo usi contro di me!"disse divertito. "Ora vattene e NON TORNARE MAI PIù! CHIARO?"dissi. "Okok! Stai calma. Ragazzi! Andiamo."disse e se ne andò con i due uomini.Corsi tra le braccia di Zayn che subito mi consolò"Ora però mi racconterai TUTTA la tua storia. Dal giorno in cui Justin ti ha fatto quella cosa a oggi. Voglio sapere tutto quello che hai provato e pensato. Anche contro di me!"mi disse dopo un po' che ero tra le sue braccia. Io sono Alexandra Smith e questa è la mia storia.