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Autore: Primule    27/12/2014    1 recensioni
Ogni mattina Niall si alza e sa che c'è Liam che lo aspetta con un piatto di frittelle calde ed un "Ti amo" soltanto per lui. Ma ne può essere certo?
Pairing: Niam (Niall/Liam) | rating: verde | genere: angst, drammatico, fluff.
Genere: Angst, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I Miss Us
Prequel di I Miss You.

 

"Liam, sei sveglio?" quello risponde con un verso, rigirandosi nel letto.
"Ora sì, e tu?" scherza lui, la bocca spalancata in uno sbadiglio. Il biondo si stringe a Liam, una guancia sul suo petto nudo e una mano che cerca quella di suo marito fra le lenzuola.
"Ho tanta sete, mi vai a prendere un bicchiere d'acqua?"
"Stai scherzando."
Niall prende a baciarlo affettuosamente sulle labbra, scandendo ogni parola: "Dai, Lee, ti preeego."
"Sei un ruffiano, ma proprio per questo vado a prenderti un bicchiere."
"Ti amo!"
"Sì, sì, sì, ora vado." ride Liam, che si scioglie con gentilezza dal groviglio che era con Niall e scende subito in cucina.
Torna dopo pochi minuti, munito dell'acqua, che consegna al biondo, arruffandogli i capelli e rimettendosi sotto le coperte.
"Sei il mio eroe." sussurra Niall mentre gli dà un bacio umidiccio sulla guancia. "Devi amarmi proprio tanto."
Liam sbadiglia di nuovo, appallottolandosi stretto stretto al cuscino: "Approfittane, magari domattina mi sveglio e un sonoro sbadiglio e non ti amo più."
Sta chiaramente scherzando, si vede anche dal sorrisone che ha, ma Niall poggia subito il bicchiere e si rimette al suo posto sotto le coperte, stretto a Liam.

La mattina dopo è esattamente come tutte le altre: Niall si sveglia, annusa l'aria e può sentire il profumo dolciastro delle frittelle che Liam gli sta preparando in cucina. Allora scende in fretta le scale, con tanto di pantofole pelose, e si siede al "posto d'onore", come lo chiama Liam.
"Buongiorno, amore."
"Buongiorno." gli risponde il castano, posando il piatto di waffles sul tavolo, di fronte all'altro e sedendosi a sua volta.
Niall sta per addentare il primo, quando: "Allora, Lee?". L'altro lo guarda con un grosso ed immaginario punto interrogativo sulla testa.
"Oggi mi ami?" risponde Niall, come se lo potesse vedere, quel punto interrogativo.
Liam ride di gusto: "Ma certo che ti amo, Nialler."
Allora Niall può gustarsi le proprie frittelle, tutto contento.

Qualche anno dopo, la scena è sempre quella, ma lo scenario diverso: non più così freschi sposini, Niall e Liam hanno abbandonato il vecchio appartamento per comprarne uno più spazioso, per ospitare, magari, una famiglia.
Niall si siede a tavola e trova come sempre le frittelle che lo aspettano, assieme a suo marito nascosto dietro il giornale.
"Parlano di noi?" scherza il biondo, con la bocca piena.
"In effetti sì, pare che Letterman abbia parlato bene con la stampa. Niente male per non essere la prima coppia al mondo a sposarsi."
Niall risponde con qualcosa di incomprensibile, visto come mangia.
Suo marito posa il giornale e lo guarda mangiare la colazione. "Allora, oggi non me lo chiedi?" ridacchia.
"Giusto, grazie tesoro. Oggi mi ami?"
"Ti amo."
"Ti amo anch'io."
Un bacio veloce, ma sempre dolce, sul naso del marito e Liam scappa al lavoro.

Niall corre in cucina, sentendo Liam radersi la barba e volendolo battere sul tempo, ma non appena sorpassa la soglia, vede le frittelle sul bancone.
"Vorrei proprio sapere a che ora si sveglia quel pazzo." borbotta fra sé e sé, mettendosi seduto vicino ai fornelli con il piatto sulle gambe. Liam fa il suo ingresso poco più tardi, fischiettante.
"Liam!" esclama il biondo, il dito puntato contro di lui. "Oggi mi ami?"
"No." risponde secco Liam, e quasi fa soffocare Niall. "Hey, hey, pesce d'Aprile!" sghignazza il maggiore, lasciando poi un bacio leggero sulle labbra di suo marito.
"Non così in fretta." lo ferma Niall afferrandolo per il colletto della camicia. Gli cinge i fianchi con le gambe e, lasciate le frittelle sul bancone, riprende il bacio, mentre Liam sorride e lo riporta in camera, senza ovviamente sciogliere l'abbraccio.

Questa mattina Niall vuole prendersela con calma: tutte le volte che ha provato ad alzarsi prima per cucinare la colazione a Liam ha sempre fallito, così con calma striscia i piedi scalzi fino in cucina. Con sua sorpresa, il tavolo è vuoto, così come il bancone. Il suo primo impulso è quello di sorridere soddisfatto, ma subito gli cade l'occhio sull'orario. "Liam?" lo chiama ansioso. In camera da letto non c'era, forse è ancora in bagno, si dice Niall. Allora bussa timidamente alla porta, per poi aprirla. Muove qualche passo, ma si arresta subito vedendo il marito sul pavimento, pallido e freddo, inerme. 
"LIAM" prova a gridare. "AIUTO" urla, "AIUTATEMI" di nuovo, poi buio.

La mattina dopo sono entrambi nella stessa stanza, Liam sul lettino, Niall seduto sulla poltrona affianco, gli occhi rossi e gonfi. I dottori hanno dichiarato Liam in coma: a quanto pare una massa di cancro gli sta mangiando il cervello da settimane. Le mani di Niall stringono entrambe quella di Liam, fredda, come se la vita non vi fluisse più all'interno, con la paura che l’altro possa scivolare lontano da lui. Rimangono così per qualche ora, poi per giorni, che si trasformano in settimane. Niall aspetta e nessuno riesce a farlo tornare a casa per più di una giornata, anche quando Liam non è che soltanto un involucro per un’anima.
Anche Niall è debole, stanco. Ha smesso di portarsi il giornale in ospedale ogni mattina per leggerlo a Liam. O di raccontargli della propria giornata: dopotutto, le passa tutte in quella stanza. Continua soltanto a chiedergli: “Oggi mi ami?” ogni giorno, e aspetta, aspetta, aspetta.

 
   
 
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