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Autore: LisaTWD    27/12/2014    2 recensioni
MODERN!AU, I personaggi hanno l'aspetto che possiedono nel secondo film. Potrebbe sembrare un po' OOC
"D-Domani?! Domani... Domani non posso!..." Astrid deglutì a fatica il sorso d'acqua che stava bevendo e iniziò a battere sul bicchiere.
Diventò più nervosa, e il suo ragazzo lo notò. Erano rare le situazioni in cui lei si sentiva a disagio, di solito lui tra la coppia lasciava trapelare sentimenti che nessun'altro avrebbe dovuto conoscere. Si preoccupò.
E se ci fosse stato in ballo qualcosa di grosso?
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Erano sulla soglia della abitazione della bionda, si guardavano l'un l'altra pensierosi.
"Allora... a domani"
"MA MI VUOI SPIEGARE COSA TI ERA VENUTO IN MENTE, HADDOCK? Cosa avevi intenzione di fare, pedinandomi?! Un minimo di privacy non la posso avere, io?! Trooooppo complicato riuscire a tenere un segreto con te e gli altri quattro, fate di tutto per scoprirlo, dico bene?! Se avessi voluto che lo sapesse il mondo intero, non pensi l'avrei semplicemente detto?!"
Lui non sapeva seriamente che dire. Era rimasto spiazzato, come ogni qualvolta in cui in una discussione lui era il vero colpevole, e sapeva di esserlo.
Ma, chissà dove, in quel momento il ragazzo con la maglia "Team Furia Buia" era riuscito a far uscire un poco di convinzione dal suo tono di voce:
"Perché non ce l'hai detto, Astrid?- La bionda lo guardò sorpresa. La verità...era che quella motivazione era una troppo vacua per poter essere espressa senza un minimo di vergogna- Voglio dire..."
"Hic,...- l'altra esitò, mentre emanò un sospiro pesante, segno della sua debolezza emotiva in quel momento-
Sappiamo tutti benissimo che se qualcuno, nella scuola al di fuori di voi cinque, lo venisse a sapere... Per cosa passerei? Per la ragazza dura e forte che in realtà è semplicemente una che finge di essere tale, nascondendosi dietro ad una maschera che..."
"Ma se così fosse, sarebbe una delle più belle maschere con cui potresti coprirti. Se tu tieni a tutti e quattro gli sport che pratichi, e se credi profondamente in essi...- Hic le alzò il mento con la mano, per fare sì che lei lo guardasse negli occhi; e le strinse le braccia, come spronandola
Non te ne devi vergognare. Comunque la scelta è tua, se desideri"
Le carezzò la spalla, e le augurò la buona notte con un soffice bacio sulla guancia.
La bionda restò un momento interdetta. Neanche lei sapeva precisamente cosa si sarebbe inventata.
Ma a parer di lei, era a questo che servivano le notti.

E fu precisamente quel che fece. Riflettere.

"Io me la sono guadagnata la mia dignità! Le mie fatiche... credi sia stato facile aggiudicarsi e conquistarsi la fiducia di tutti?!"
Ormai era da ore che si rivolgeva ad un interlocutore immaginario. Scavando a fondo, però, era evidente quanto stesse intrattenendo una discussione con sé stessa.
Non era una donna semplice da comprendere, lei; si era chiesta già parecchie volte come facesse Hic a capirla così bene. Solo ad alcune persone mostrava il suo lato gentile e dolce, le persone a cui lei aveva ciecamente affidato la sua amicizia. Altrimenti era fredda, insensibile e reagiva in maniera indifferente; con però l'aggiunta di tutta la grinta che possedeva in corpo.
Lei attribuiva tutta quella rabbia alla mancanza materna, una figura femminile non vi era mai stata in casa Hofferson. E così lei si era dovuta arrangiare con quel poco che poteva fare, fino a  fare sì che sua padre potesse essere orgoglioso di lei.
Ma se non fosse stato così? Se quello veemente fosse stato il suo vero carattere, al quale però si attribuivano alcune "eccezioni", che sarebbero riuscite a sgretolare il suo cuore di pietra?
"No.
-replicò poi ferma. Aveva finalmente capito, adesso.-
Non ho iniziato a praticare uno sport diverso perché mi andava. Ma perché ne avevo bisogno.- trattenne un singhiozzo, mentre deglutiva velocemente e a fatica per ricacciarlo giù in gola- Io... non ce la facevo più ad essere così... così. Repressiva verso le novità, le piccole cure che mi sono sempre mancate. Era come se mi fosse stato tolto il diritto di possederle.- alzò gli occhi con aria di sfida, verso la Luna-
Ma le sto riconquistando. Lentamente. Non mi sono lasciata trascinare sul fondo del baratro.
No."
E così terminò il discorso, che ebbe fine esattamente come era iniziato. Finalmente, sapeva come era in realtà.

   
 
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