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Autore: Ramosa12    28/12/2014    3 recensioni
"Era stata per due anni in quello che veniva considerato il carcere minorile crescendo da sola.
Aveva subito insulti,prese in giro,botte dai bulli più grandi.
Si era creata una corazza,una corazza da dura,una corazza che nessuno poteva abbattere.
Ma dietro questa barriera si nascondeva la vera Thalia,la Thalia che si era ripromessa di non mostrare a nessuno."
[College!][Au]
{Thaluke/accenni Percabeth}
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Luke Castellan, Percy Jackson, Quasi tutti, Talia Grace
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nascosta dietro una maschera

"Il guaio più grande (e bello) della sua vita"





Luke Castellan poteva dire di aver dormito con tantissime ragazze nella sua vita, ma nessuna delle tante volte entrava nella categoria: "Ho dormito abbracciato a Thalia Grace e senza fare niente".
E come prima volta nella sua vita era stato fantastico, nelle linee di massima si intende.
Aveva dormito con Thalia rannicchiata al suo petto e il cuore finalmente pieno.
La ragazza riusciva a riempire quella voragine che aveva nel cuore.
Quella voragine che aveva provato a colmare, senza risultati, andando con tante ragazze e sballandosi per giorni.
O almeno fino a quella notte.
Fin dal momento in cui aveva visto Thalia, Luke aveva capito che sarebbe stato il guaio più grande (e bello) della sua vita.
Ed infatti i guai non erano tardati ad arrivare.
Quella mocciosa dai capelli corvini era stata l'unica che con il suo orgoglio e la sua testardaggine fosse riuscita a mettergli i piedi in testa e farlo sentire male per qualcuno.
E quando la sera prima l'aveva vista ricoperta di sangue e lo sguardo vuoto, si era sentito morire.
Come se il mondo avesse smesso di girare e avesse iniziato a precipitare verso il vuoto assoluto dell'Universo.
Ma quando finalmente Thalia si era addormentata tra quelle sue braccia capì finalmente che lei era tutto quello che voleva.
Con quei baci che aveva le lasciato sulla sua fronte fredda e mentre la mano calda accarezzava quella schiena magra, Luke aveva finalmente capito quanto uno scherzo possa averlo coinvolto fin a quel punto.
La suoneria del suo telefono lo fece ritornare alla realtà e si sbrigò a rispondere, prima che essa potesse rovinare il sonno di Thalia.
Si alzò svogliatamente dal letto con il cellulare in pugno, e una volta vicino alla finestra rispose al rompiscatole mattutino: Jason.
-Ehi Jas...-nemmeno il tempo di salutare che la furia, peggio della sorella, iniziò a urlare, costringendolo a allontanare il telefono dall'orecchio per paura di perdere un timpano.
-LUKE CASTELLAN!Sei un uomo morto sappilo- iniziò il ragazzo -Per quale cazzo di motivo non mi hai detto di mia sorella?Lo sai che mio padre ha un diavolo per capello?Se Thalia non è dalla parte del giusto viene sbattuta in cella di nuovo, e niente riformatorio stavolta-
-Lo so Jas, ma ieri tra una ferita e l'altra ho dimenticato di dirtelo. Vuoi vederla?- cambiò discorso lui per non avere un'altra ramanzina dal quel biondo pazzo.
Ne andava della salute delle sue povere orecchie.
-Me lo chiedi pure? Dove sta?In camera sua?-chiese il ragazzo con voce preoccupata.
-No, da me, ma ora sta dormendo...comunque se vuoi venire sei il benvenuto, anche perché volevo scendere a comprare qualcosa per la colazione- informò Luke aprendo leggermente la tenda bianca e osservando il cortile del college.
-IN CAMERA TUA? Luke te lo giuro, sei morto, e non sto scherzando- strillò, di nuovo -Eh va bene, salgo le scale e arrivo- disse con un tono dolce , pensando alla sorella.
-Hai detto per caso salgo le scale e arrivo?-accigliò le sopracciglia folte Luke.
-Luke, parli troppo sappilo- e detto questo Jason riattaccò per poi, qualche secondo ripresentarsi alla porta del biondo.
"Datemi la forza di sopportarlo" pensò Luke col sorriso sulle labbra.
      
                                                 ***

 
-Ehi Thals!- una voce del tutto famigliare, urlò nelle sue povere orecchie svegliandola dal suo incubo.
Si risvegliò in una pozza di sudore e le guance bagnate per le sue stesse lacrime.
L'aveva ri-sognato, dopo la seconda volta che Thalia si era riaddormenta,  Ethan.
Aveva rivisto i suoi occhi freddi mentre la picchiava, aveva rivisto quegli occhi neri sbarrati al momento in cui lei l'aveva pugnalato.
E come la sera prima, si sentì morire per la seconda volta.
Il cuore pulsava forte mentre rivedeva nella sua mente Ethan cadere ai suoi piedi sanguinando e mentre stringeva forte le mani sul punto della ferita.
Si portò le mani sopra agli occhi stringendoli, come per cancellare quelle immagini.
-Chiunque tu sia, vattene- disse poi rivolgendosi alla voce che prima l'aveva svegliata dal suo ennesimo incubo della sua vita.
-Oh okay, ma non dirti che non ti vengo a trovare- parlò di nuovo la  voce maschile e la ragazza trovò una punta di offesa nella sua voce.
Tolse prima una mano e poi l'altra dai suoi occhi sbattendoli leggermente, sorpresa di sentire la voce del suo caro Jason.
-JAZZ!- strillò saltandogli addosso e facendo cadere entrambi a terra, ridendo come due cretini.
Eppure Thalia per un momento si dimenticò tutto, e le sembrò quasi di essere ritornata bambina, quando Jason la svegliava così ogni giorno.
Era il loro cosiddetto rito rompersi le ossa alla mattina.
-Come stai principessa del dark?- domandò  stringendola forte a sé.
Erano stesi a terra, con le gambe avvolte nel piumone azzurro di Luke, ed entrambi felici di riessere insieme.
-Non chiamarmi così- minacciò  lei - Chi te l'ha detto?- 
-La polizia ha chiamato a casa oggi Thals, papà sta di matto. Sto pensando vivamente di trasferirmi qui- rispose Jason con un tono di ironia nella voce.
Jason con sua sorella era diverso.
Non era il cinico ragazzo freddo della scuola.
Era quello che guardava positivo, quello che c'era sempre stato per Thalia.
La sua unica famiglia.
-Mh, immagino. Jason, ho paura- confessò lei rannicchiandosi contro il suo petto.
-Lo so piccola, ma devi essere forte.E poi ci sono io, no?Finché io ci sono io nessuno ti rifarà del male, okay?-
Thalia sorrise a quelle parole.
Come faceva Jason a vedere sempre la luce nel buio?
Nemmeno lei, ormai ci riusciva più.
Sentiva solo una grande confusione intorno a lei, che vorticava come se la volesse divorare.
Non aveva più lacrime da versare, e i sensi di colpa regnavano nella sua testa.
Per quanto volesse fare la forte, Thalia Grace era arrivata al limite delle sue forze.
Anche se Ethan si era comportato in quel modo, non meritava tutto quello.
E se lei avesse troncato la vita di un ragazzo che voleva diventare qualcuno?E lei con un insulso pezzo di vetro, gli aveva rotto la vita.
Certo lui aveva fatto prima con la sua, ma non si meritava nemmeno lui quella fine.
-Ethan?-domandò con voce sottile quasi per paura di scatenare la rabbia del fratello.
-Non nominarlo nemmeno quel...non so nemmeno come definirlo. Comunque penso che sia andato in shock ipolvenico o chissà cosa. Ma davvero Thals, non ci pensare- rispose Jason stringendo i denti.
"Parli facile tu eh" pensò lei abbracciando il busto del fratello.
-Luke dovrebbe ritornare coi cornetti, se vuoi salto scuola e resto qui con te, dici?-propose lui e Thalia scosse la testa.
-Devi studiare Jazz, non fare il mio stesso errore okay? Devi diventare uno potente. Dai almeno tu la soddisfazione a nostro padre- disse lei sorridendogli e alzandosi dal suo petto e lui la seguì a ronda.
-Come vuoi- sorrise e Thalia, con fatica, ricambiò il gesto.
-Ti voglio bene fratellino- sussurrò poi abbracciandolo forte, come se fosse l'ultima.
-Anche io principessa del dark- ricambiò il gesto lui sorridendo contro la sua spalla.
-Oh scusate...ho interrotto qualcosa,vero?- domandò Luke con una busta di cornetti in mano ed entrando dalla porta facendo scogliere l'abbraccio fra i due.
Thalia osservò il suo supereroe sempre più affascinata dalla bellezza che emanava quella sorte di Dio greco.
"Smettila Thals, sembri per davvero un'adolescente alle prese coi i suoi primi ormoni" si rimproverò morsicandosi il labbro.
-No tranquillo, me ne stavo andando- disse Jason e, dopo aver scoccato un bacio sulla guancia della sorella e una pacca sulla spalla di Luke se ne andò, chiudendosi la porta alle spalle.
-Ti ho preso qualche vestito nel caso non volessi stare con i miei- sorrise Luke lanciandole una borsa nera.
Thalia coi riflessi pronti, l'afferrò al volo,e dopo aver mormorato un sottile grazie,  corse in bagno a prepararsi.
Si mise i jeans strappati, le vans boredeaux e si truccò pesantemente agli occhi.
Si lasciò la maglia nera di Luke e afferrò sempre una felpa del ragazzo dello stesso colore delle scarpe e uscì dal bagno, trovando Luke facendo il letto.
-Ti piacciono i miei vestiti eh?- rise lui.
-Taci-borbottò lei cercando di trattenere una risata e accomodandosi sulla scrivania e iniziando a giocare coi suoi capelli.
-Come vanno i punti?-domandò poi Luke avvicinandosi e accarezzandole con delicatezza i punti di sutura che le aveva messo la sera prima.
-Abbastanza bene-mentì Thalia.
"Non è vero mi fanno un male cane" pensò ma non voleva dare ancora più peso di quanto già non lo fosse.
-Dovremo disinfettarlo- informò il ragazzo osservando ancora quel suo stupido taglio sulla fronte.
-Poi ci pensiamo, ora ho una fame- si lamentò lei con la sua solita  aria da bambina.
-Ti ho preso un cornetto- rispose Luke a pochi centimetri dal suo volto.
Sarebbe bastato poco che le loro labbra si fossero sfiorate, e mentre si fissavano negli occhi, Thalia si sentì mancare l'aria.
Notò da quella vicinanza anche il più piccolo neo sulla sua fronte e, nascosto tra i capelli biondi, addirittura un piccolo brufolo che tentava di coprire col ciuffo.
Sentiva una strana sensazione nel profondo del suo cuore come se la sola sua presenza riuscisse a tranquillizzarla e agitarla allo stesso tempo.
-Potrei regalartela questa felpa, sai?-mormorò lui facendo ancora una volta, far perdere Thalia in quegli occhi azzurri.
-Regalarmela?-ripeté lei aggrottando le sopracciglia con aria buffa.
-Ti sto regalando la mia felpa preferita, Mocciosa, Preditene cura- rispose Luke baciandole la fronte.
-Ne sono onorata biondo- sorrise la ragazza, con un velo di malinconia nel riutilizzare quel soprannome.
Sembrava essere passato un secolo al posto di due settimane al massimo.
 -Ma in cambio della felpa, ti regalo il mio bracciale di pelle preferito.Non me lo perdere- rise lei poi togliendosi dal polso sottile un piccolo braccialetto di pelle.
Prese il polso di Luke e con le mani fredde accarezzò una cicatrice che aveva sul dorso della mano destra e poi glielo legò con delicatezza.
-Natale è arrivato un po' troppo presto secondo me- rise Luke contagiando anche Thalia.
-Beh in effetti assomigli un po' ad un elfo sai, Luke?- fece lei mettendo le mani dietro le orecchie e facendole diventare un po'  a sventola - Ora sei perfetto -
-Oh ma smettila- disse ancora ridendo, afferrandole i polsi.
C'era uno strano alone d'elettricità che avvolgeva entrambi, e nessuno dei due riusciva ad allontanarsi dall'altro.
Come due calamite le loro iridi si rincontrarono.
Azzurro cielo contro la tempesta elettrica.
Giorno contro notte.

E due cuori che pulsavano veloci, quasi allo stesso ritmo.
Pian piano le loro labbra si avvicinarono per poi sfiorarsi prima delicatamente, quasi timide. Ma quello stupido bacio si trasformò ben presto in altro.
Le loro labbra si muovevano con foga e passione, e Luke lasciò perdere i polsi candidi e si dedicò alla sua schiena, accarezzandola sotto la felpa.
Thalia dal suo canto, strinse le sue mani dietro il collo di lui stringendo qualche ciocca di capelli biondi.
I cuori di entrambi presero a battere ad un ritmo sopra-umano, e Thalia sentì le farfalle invaderle lo stomaco.
Assaporò quelle labbra che avevano quell'odore tipico di Luke: menta e tabacco fresco, forse perché aveva fumato da poco, ma la cosa non le importò più di tanto.
Sentiva come se il tempo si fosse fermato e le mani di Luke le stavano provocando non pochi brividi elettrici lungo la colonna vertebrale.
E si sentiva felice.
Come se la preoccupazione che aveva accumulato in quella nottata fosse diminuita, o per lo meno dimezzata.
Luke era riuscito a mettere pace nel suo cuore con quel semplice bacio.
Quel profumo e quelle labbra erano il suo calmante.
Quando si staccarono per riprendere aria i loro occhi si rincontrarono e con il fiato pensante si scambiarono un altro bacio casto sulle labbra ancora gonfie.
Ma Thalia si allontanò da lui toccandosi delicatamente le labbra.
Le cose fra loro non potevano cambiare proprio ora, Luke non poteva diventare più di un suo amico.
Non poteva trascinare anche lui nei guai, insieme a lei.
-Di-dimenticati questo bacio, Luke- disse con voce tremante Thalia distogliendo lo sguardo dal ragazzo.
-S-si meglio- concordò anche lui visibilmente imbarazzato.
"Ecco ho rovinato di nuovo tutto, ora che stavamo per essere amici, sono riuscita a rovinare il rapporto che stavamo costruendo. Stupida Thalia!" pensò lei dandosi mentalmente uno schiaffo sulla fronte.
-Ci sono i cornetti lì, penso che sia ora di mangiarli- cambiò discorso Luke e Thalia annuì avvicinandosi alla piccola busta da pasticceria bianca e afferrandone uno a caso,iniziandolo a mangiare distrattamente.
Un improvviso silenzio cadde fra i due, si sentiva solo il rumore dei denti che tagliavano il cibo in bocca.
-Grazie di avermi aiutato...-se ne uscì Thalia,decidendo di rompere quella bolla di timidezza che si era creata fra loro.
-Non avrei mai potuto lasciarti lì- le sorrise Luke, ma lo bussare della porta lo distrasse costringendolo ad andare ad aprire.
-Sarà Percy, tranquilla- la rassicurò lui ed aprì la porta della camera del college.
-Percy, hai le chiav...-Luke si interruppe notando due figure che non erano decisamente Percy.
Due uomini alti, il doppio di lui, in una divisa blu si pararono davanti ai suoi occhi.
-Thalia Grace?-domandò uno di loro, la voce scura.
-Sono qui...ma vuoi chi siete?- rispose lei dietro al biondo guardando confusa i due poliziotti.
Il cuore ricominciò a battere più forte di prima e sudare freddo.
No no no... quei due non la stavano per arrestare!
Lei non aveva fatto nulla di male. Aveva aggredito Ethan, difendendosi, ma c'erano le prove,no? 
Doveva calmarsi o avrebbe peggiorato la situazione.
Luke l'afferrò da dietro la mano, incoraggiandola.
-Thalia Grace, è in arresto per l' aggressione di Ethan Nakamura- disse l'altro spingendo via Luke.
Il più massiccio dei due si avvicinò alla ragazzo bloccandola al muro.
-Non sono stata io!- strillò lei con voce tremante.
Sentiva come se il suo cuore fosse stato schiacciato da un pneumatico di un carrarmato e sentiva quasi la sensazione di scoppiare in un pianto isterico.
Per una volta che non aveva combinato guai da sola, non poteva finire in carcere.
E figuriamoci se Ethan sarebbe morto durante il suo coma, dieci anni di pena sicuramente non  gliele avrebbe tolto nessuno.
Si ribellò dalla presa dell'uomo, divincolandosi senza risolvere niente.
Lui aveva già stretto le manette ai polsi da dietro la schiena.
-Ma è stata aggredita lei!E' stata legittima difesa la sua!- cercò di difenderla Luke perso dal panico.
-Non ci sono prove a dimostrarlo- disse uno dei due osservando con occhi curiosi il biondo.
Thalia, dal suo canto, piantò i piedi a terra nel tentativo di fermare il poliziotto che la stava trascinando, senza alcun risultato.
-La prego!Per una volta che non combino casini!-supplicò lei invanamente.
-Mi dispiace signorina, ho l'ordine di portarla in caserma- rispose lui continuando a trascinarla a peso morto.
Poi, quasi a fine corridoio,la ragazza si girò nella direzione di Luke guardandolo con occhi che quasi le supplicavano di aiutarla.
 Luke capì quanto fosse terrorizzata e il leggero tremolio del suo corpo e il suo respiro pesante, ma un'altra cosa attirò la sua attenzione: le labbra  rosee di Thalia gli stavano mimando qualcosa.
"Proteggi Jason" riuscì a capire.
Possibile che riusciva a pensare al fratello in una situazione simile? 
I poliziotti stavano per uscire, portando Thalia in centrale, ma Luke riuscì a fermare uno dei due. 
-Senza prove? Ma non c'era un video a dimostrare la sua innocenza?- domandò lui facendo voltare di nuovo l'uomo nella sua direzione.
- Il video è stato rubato questa notte, stiamo facendo di tutto per recuperarlo. Nel frattempo non ci sono prove a dimostrare l'innocenza della signorina. Arrivederci, ragazzo. - spiegò svelto lo sbirro , prima di rigirarsi e raggiungere il collega. 
Luke sbarrò gli occhi, il cuore che pompava a mille.
Sapeva che Thalia, per quanto forte poteva essere, non sarebbe resistita molto in carcere.
Strinse i pugni conficcando le unghie nelle carne.
Chi era quello stronzo che voleva incolpare Thalia? E soprattutto chi stava proteggendo Nakamura?
-Luke ma che succede?-domandò Percy, entrando nella porta ancora spalancata accompagnato da Silena.
La ragazza poggiò una mano dalle dita sottili sulla spalla di Luke, cercando di rassicurarlo vedendolo in uno stato di shock.
Il biondo guardò gli amici, per poi ritornare a fissare lo sguardo fisso il corridoio dove poco prima c'era Thalia, con gli occhi lucidi e terrorizzati.
-Thalia, l'hanno arrestata. L'hanno arrestata Perce- rispose con voce rotta Luke e lo sguardo perso nel vuoto.


Angolo autrice:
Salve a tutti miei dolci e cari semidei.
Come al solito sono in un ritardo mostruoso e solo io posso aggiornare all'una di notte.
Ma, non aggiornando da tanto, e visto che lunedì dovrei partire, passando domani (o oggi vista l'ora?) a fare valige e valigette, ho deciso che era meglio che aggiornare ora.
Che Afrodite mi dia la forza di sistemare altri vesititi.
A parte questa parentesi che non interessa a nessuno sinceramente, volevo ringraziarvi per chi avesse recensito lo scorso capitolo.
Non risponderò alle recensioni del vecchio, perché mi pare un po' inutile a questo punto ma alle nuove recensioni grantisco di farlo.
Ovviamente spero che questo capitolo vi piaccia, anche perché è un po' più lungo dei miei soliti.
Giusto per farmi perdonare di quest'assenza improvvisa.
Se ne vedono di tutti i colori in questo capitolo eh?
Da un Luke pensieroso a due fratelli pazzi.
Amo troppo scrivere momenti su Thalia e Jason *-*
E poi le parti più agfshsabsaf del capitolo, cioé il bacio.
Non pensate che quei due mo si metton insieme, ne devono passare di tutti i colori u.u 
E poi l'arresto, chi di voi se lo sarebbe aspettato?
Vorrei fare un ringraziamento speciale a voi che ci siete sempre.
Con le vostre recensioni, piccoli commenti o che aggiungete questa storia nelle seguite.
Ora però vorrei farvi una domanda.
Ho fatto un trailer orribile  per questa storia, e stavo pensando di pubblicarlo su youtube.
Non so, quanti di voi vorrebbero qualcosa, di non solo scritto ma anche visivo?
Se vi piace poi l'idea, penso che lo farò con tutte le mie altre storie,anche perché devo dire che è abbastanza divertente.
Ho detto abbastanza eh!
Beh spero che il capitolo che abbiate letto vi sia piaciuto, e vi auguro un Buon Anno e anche se  in ritardo, spero che abbiate passato sia una buona e felice Vigilia e sia un bel Natale in famiglia.
Grazie di tutto mie lettrici <3
Vi amo ogni giorno di più!
Baci e tanti abbracci,
vostra Ram <3


ps Ecco a voi le vostre gifs *-*

 
Lo amo *-*


Luke e Thalia *-*

 
                                       Thalss *-*                                                                                                                 
E lei è la mia Silena.
Trovo Lucy Hale perfetta nei suoi panni.
 
           
  
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