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Autore: MiaBlack    28/12/2014    11 recensioni
Seguito di "Carpe diem tutto accade per una ragione"
La storia si colloca nella seconda stagione, Felicity conosce già Oliver. ma Oliver non se lo ricorda, non ha riconosciuta la bella informatica e lei non si prodiga a farsi riconoscere anzi cercherà di evitare che lui lo scopra, ma Felicity nasconde un segrete un grosso segreto. Cosa accadrà quando il suo segreto sarà sul punto di essere rivelato, quanto sarà disposta a fare perchè Oliver non venga a sapere quello che nasconde.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 26

Andare a dormire con Oliver era diventata ormai un abitudine per Felicity, Oliver invece aspettava sempre che fosse lei a dirgli di andare, non avevano mai parlato di quella situazione era successo una sera e avevano continuato, sul divano c'erano ancora le coperte che aveva usato Oliver le prime notti che si era trattenuto li, ma che non erano più state usate.

-Sei sicura Felicity? - chiese lui vedendola prendere le sue cose ed andare in bagno.

-Di cosa? - chiese lei.

-Posso dormire sul divano.- rispose incerto, Felicity lo guardò mordicchiandosi il labbro.

-Vuoi dormire sul divano?- domandò lei cautamente.

-Non ti ho detto che voglio, ho detto che posso...- rispose lui.

-Volere è potere Oliver, se puoi dormire sul divano e vai di là è perché tu vuoi dormire di la... altrimenti quello è il letto... - rispose semplicemente lei superandolo e andandosi a chiudere in bagno, Oliver la guardò sospirando quella ragazza era un enigma un grosso enigma che non riusciva a decifrare, sospirò ancora e decise di infilarsi i pantaloni del pigiama per poi andare a letto, le abitudini di Felicity la sera prevedevano almeno venti minuti chiusa in bagno.

 

Felicity si fece una doccia veloce e iniziò a prepararsi per la notte, ancora avvolta nell'asciugamano guardò il proprio riflesso allo specchio, non era sicura di quello che stava per fare, ora che era a casa sua e che doveva mettere in pratica la sua idea, le sembrava un idea stupida e che non avrebbe portato a niente, spostò il pigiama che aveva posato sul lavabo e guardò la scatola che era nascosta in mezzo.

-Che idea stupida... - bisbigliò rivolta al suo riflesso, si era lasciata convincere dalle parole di Sara, quella ragazza aveva il potere di farle fare le cose più stupide: come farla andare alla festa degli ex alunni, ora come qualche mese prima l'aveva convinta con solo poche parole a spendere metà del suo ex stipendio, ex visto che quando Isabel aveva soffiato la compagnia a Oliver l'aveva poco gentilmente messa alla porta, per comprare quello.

-Al diavolo! - aprì la confezione e tirò fuori il nuovo acquisto: un babydoll di raso verde con il pizzo nero e con il perizoma coordinato, ci aveva messo un ora a trovarlo, ma come l'aveva visto ne era rimasta affascinata: il raso era morbido e il verde era lucido ma intenso, non era un verde slavato, ricordava molto il colore del completo di Arrow, anche il perizoma, quasi completamente trasparente: visto che era fatto di pizzo era dello stesso coloro, con alcuni ricami neri che richiamavano il gioco che c'era all'altezza del seno, lasciò cadere l'asciugamano a terra e in un momento di decisione si infilò il completino.

Oliver era in camera e aveva chiuso gli occhi, aveva provato ad addormentarsi, ma senza Felicity accanto a lui prendere sonno non era facile, quella sera Felicity ci stava mettendo più del solito a prepararsi per la notte, finalmente sentì la porta aprirsi e richiudersi, i passi leggeri di Felicity erano facilmente udibili nel silenzio della stanza.

-Ci hai messo una vita.. - borbottò muovendosi appena verso di lei, tenendo però gli occhi chiusi.

-Scusa, se avevi sonno potevi dormire... -rispose lei, se fosse tornata in camera e l'avesse trovato addormentato sarebbe stata la volta buona che lo uccideva.

-La prossima volta...- Felicity scivolò sotto le coperte, Oliver allungò il braccio cercando il copro di lei, Felicity si tirò indietro incerta, i dubbi erano tornati, si sentiva ridicola, ma ormai era troppo tardi, facendosi coraggio si allungò verso Oliver.
Oliver sentendola allontanarsi si era preoccupato, poi l'aveva sentita tornare verso di lui e allora si era rilassato, avvolse il braccio attorno al fianco di lei e percepì qualcosa di diverso, non stava toccando il solito pigiama di cotone, il tessuto era fresco e liscio, la mano salì verso il braccio e poi tornò già lungo il fianco fino a trovare la fine dell'indumento e l'inizio delle gambe.

-Che accidenti... - borbottò aprendo gli occhi per poterla guardare, nonostante la poco luce che filtrava dalla finestra Oliver vedeva chiaramente Felicity, si stava mordicchiando il labbro aspettando che lui dicesse qualcosa. Lo sguardo di Oliver scivolò lungo tutto il suo corpo, un sorriso si formò sulle labbra senza che lui potesse fare niente per nasconderlo, Felicity era li tra le sue braccia con addosso un babydoll di raso verde e di pizzo nero ed era bellissima, imbarazzata ma calda e sensuale come mai l'aveva vista.

-Felicity... - iniziò lui, ma dovette interrompersi, non aveva idea di cosa dire, la sua mente aveva difficoltà a formulare una frase a senso compiuto, soddisfatta da quella reazione Felicity si fece più audace e si avvicinò a Oliver.

-Ti piace? - gli chiese all'orecchio prima di lasciargli un bacio proprio dietro l'orecchio, sentì Oliver deglutire rumorosamente e annuire con la testa mentre lei continuava a dargli caldi baci sul collo.

-L'ho preso verde... - continuò lei strusciando il naso contro il collo, le mani di Oliver le si erano fermate su i suoi fianchi accarezzandole la pelle sotto la stoffa.

-Felicity fermati... - borbottò lui cercando di allontanarla, ma questa volta Felicity fu più veloce di lui, aiutata dalla stoffa scivolò via dalla sua presa e riuscì a mettersi sopra di lui.

-No... non voglio fermarmi Oliver... - unì le loro bocche con un movimento dolce ma deciso, Oliver rispose al bacio tirandola ancora più vicino a lui, i suoi buoni propositi di non fare l'amore con lei andarono a farsi benedire, passò le mani sotto all'indumento accarezzandole la schiena. Felicity sospirò di piacere contro le labbra di Oliver, le mani del ragazzo erano grandi e calde e le stavano disegnando piccoli arabeschi su tutta la schiena facendola fremere di piacere.

-Non ti fermare... Non voglio, ti amo Oliver, ti amo da morire... - esclamò di getto lei, Oliver rimase immobile a fissarla, non glielo aveva mai detto, lui lo aveva ripetuto molte volte, ma lei non aveva mai detto cosa provava per lui, sentirle dire che lo amava accese ancora di più il suo desiderio e gli ultimi freni saltarono, la portò sotto di se e iniziò a torturarla, la ricoprì di baci e si soffermava nei punti più sensibile, Felicity sotto di lui si dimenava e si tendeva cercando di ottenere di più, Oliver però andava piano gustandosi le situazioni, non voleva correre, voleva che Felicity ricordasse quella sera per sempre.

-Oliver... -

-Sono qui... - rispose lui baciandola dolcemente prima di sfilarle il completino.

 

 

La mattina dopo Felicity si svegliò nel suo letto, allungò un braccio cercando il corpo caldo di Oliver accanto a lei senza però trovarlo, si voltò e trovò il letto vuoto, disorientata da quella situazione si mise seduta tirandosi le coperte al petto, Oliver non era nella stanza e non era nemmeno in bagno, visto che non sentiva alcun rumore provenire da li.

-Se ne andato... - borbottò, la gola le si era chiusa, le mancava l'aria e si sentiva soffocare era riuscita a dirgli che lo amava e lui se ne era andato senza dirglielo e senza lasciare un messaggio. Seduta sul letto con le coperte strette tra le mani Felicity stava cercando di non crollare, non poteva spezzarsi ora la situazione era già abbastanza pericolosa e difficile senza dover aggiungere anche quel suo stato emotivo, Felicity stava cercando di capire cosa fare, i suoi pensieri erano però inconcludenti e lei si sentiva persa in quel caos, due labbra morbide e calde si posarono sulle sue con dolcezza.

-Ehy, ti sei svegliata...- gli occhi azzurri di Felicity si spostarono dalla coperta alla figura che seduta sul letto davanti a lei le sorrideva dolcemente.

-Oliver? - chiese sorpresa la giovane.

-Chi pensavi che fossi? - Oliver si accigliò vide le mani di lei stringere la coperta e portò la sua mano sulle di lei cercando di allentare la presa.

-Ehy guardami... - la bionda aveva distolto lo sguardo interrompendo così il contato visivo tra loro, Oliver portò la mano libera sotto al mento e la costrinse a guardarlo nuovamente.

-Pensavi me ne fossi andato? - chiese, la bocca gli era diventata improvvisamente secca e sentiva qualcosa di pesante sullo stomaco mentre aspettava la risposta di lei, la vide annuire lentamente mordicchiandosi il labbro.

-Non ti ho visto e io... - rispose, Oliver sospirò pesantemente prima di avvolgerla tra le sue braccia tirandola a se, la tenne stretta fino a che non la sentì rilassarsi e abbandonarsi completamente tra le sue braccia.

-Dannazione Felicity, basta! Smettila di avere paura che me ne vada... Non vado da nessuna parte, sono qui e ci rimango qualunque cosa accada non me ne andrò. - le mani di Felicity che fino a quel momento erano rimaste inermi sul letto si strinsero attorno a Oliver mentre affondava il volto contro la spalla.

-Guardami... - Felicity spostò leggermente la testa senza però staccarla dalla spalla di Oliver.

-Ero solo andato a preparare la colazione... - le spiegò lui sorridendole e indicando il vassoio che era posato sul comodino.

-Non abbiamo tempo per la colazione Robert e H... -

-Sono già andati a scuola, li ha portati Dig... - sorrise vedendo lo sguardo sorpreso di Felicity.

-Dormivi così profondamente che non ho voluto svegliarti, Dig si è offerto di portali a scuola e loro ci sono andati contenti. - spiegò lui mentre iniziava a darle piccoli baci sul collo, Felicity sorrise felice, le piacevano quelle attenzioni da parte di Oliver e avrebbe fatto di tutto per non farle finire mai, lentamente la fece sdraiare mentre lui la seguiva giù, ora che la luce del sole filtrava dalle tende Oliver poteva vedere Felicity e apprezzare il completino che la giovane aveva comprato.

-Il verde ti sta veramente bene... - borbottò lui osservandola attento, il bionda non poté non arrossire, sentiva gli occhi di Oliver scorrergli addosso e questo la imbarazzava, il sorriso di Oliver si allargò ancora di più notando il suo rossore, prima comprava il completino e lo tentava e poi arrossiva come una liceale.

-Cosa hai da sorridere in quel modo? - chiese lei risentita da quel sorrisetto.

-Tu mi fai sorridere... -

-Non è carin... - Oliver ancora una volta bloccò il flusso di parole con un bacio, erano li sul letto e si stavano baciando gustandosi quel raro momento di calma quando il tablet di Felicity iniziò ad emettere un suono fastidioso.

-Alzati Oliver è successo qualcosa! - sibilò lei staccandosi dal ragazzo, Oliver però non era intenzionato a muoversi da li sopra, Felicity riuscì a liberarsi dalla presa di Oliver e a scendere dal letto recuperando il tabled posato vicino al letto.

-Felicity... - si lamentò lui, erano solo le dieci del mattino, quale gravissimo danno poteva essere successo.

-Oliver, c'è stato un furto allo stabilimento dei laboratori S.T.A.R. ...- spiegò lei accigliandosi, qualcuno era entrato e aveva rubato qualcosa che però non veniva specificato.

-E quindi? - chiese Oliver senza prestare molta attenzione a quello che gli stava dicendo, i suoi occhi si erano fermati sulle gambe scoperte di Felicity e li erano rimasti.

-Oliver! Mi stai ascoltando? - sentendole alzare la voce il giovane distolse lo sguardo e lo portò sul volto della giovane che appariva molto scocciata dal suo comportamento.

-Come? -

-Oliver, hanno rubato ai laboratori S.T.A.R.! - ripeté lei come se quella dovesse far capire a Oliver qualcosa.

-Oh mio Dio, Oliver! Abbiamo fatto salta il reparto di scienze applicate della Queen Consolidated, qualunque cosa stesse cercando Slade potrebbe averlo trovato alla S.T.A.R.! - spiegò lei posando il tablet, dovevano andare subito allo stabilimento e capire cosa avessero rubato, Felicity uscì dalla camera e si chiuse in bagno mentre Oliver si buttava sul letto scocciato.

-Ma perché non poteva aspettare qualche ora che gli costava! - borbottò rivolto al soffitto.

 

***

 

Il viaggio allo stabilimento S.T.A.R. fu un fallimento, nonostante le conoscenze di Felicity, il team arrow non ebbe le informazioni che cercava, il materiale custodito era top secret e i due ragazzi non poterono rivelarle niente. Frustrata e un po' scocciata Felicity decise di aggirare il problema facendo quello che le riusciva meglio, iniziò ad hackerare il sistema informatico dei laboratori sperando di scoprire cosa fosse scomparso.

-A che punto sei? - le chiese Oliver, la ragazza continuava a digitare parole e segni incomprensibili al ragazzo senza rispondere, quando era in modalità hacker difficilmente qualcosa riusciva a penetrare la sua concentrazione, le posò una mano sulla spalla distogliendola così da quello che stava facendo.

-Cosa? - chiese lei smettendo di digitare i suoi codici e osservando Oliver.

-Dicevo, a che punto sei? - ripetè lui divertito.

-Sono dentro, sto cercando i progetti di quello che hanno rubato.- gli rispose.

-Pensi di poter lavorare da casa? - Oliver guardò l'orologio controllando l'ora, tra qualche ora dovevano andare a prendere i bambini e non potevano lasciarli soli in casa.

-No, ho bisogno dei computer, da casa non potrei fare nulla... Chiamo Clara la babysitter andrà lei a prenderli. -

-E' la ragazza che li ha lasciati a scuola quando loro hanno solo finto di entrare? - Felicity annui smettendo di cercare il numero della ragazza, si era dimenticata di quel fatto, ultimamente erano sempre andati loro a prenderli o Diggle, e tutto ciò le era passato completamente di mente.

-Senza offesa ma non mi fido molto... - continuò lui.

-Okay allora chi vuoi mandare? - Oliver si trovò arreso, loro non potevano andare e non potevano mandare nemmeno Sara o Diggle in caso Felicity avesse trovato Slade c'erano bisogno di tutti loro per fronteggiarlo.

-Okay chiamala, ma rimane che non mi fido molto di lei. -

Sistemato il problema bambini, Felicity tornò a cercare i dati che le servivano mentre Oliver era tornato alla salmon ladde ad allenarsi, Felicity lanciò diverse occhiate al ragazzo gustandosi la vista degli addominali scoperti e del fisico statuario.

-Ti consumerai gli occhi a forza di fissarlo... - una voce divertita glielo bisbigliò all'orecchio facendola sobbalzare, quando si voltò trovò Sara accanto a lei che ridacchiava all'espressione colpevole dell'amica.

-Sara! - la riprese lei arrossendo, era stata beccata in flagrante a guardare Oliver allenarsi.

-Beh non che non ti capisca, ma il computer si è fermato... Che roba è? - chiese osservando attentamente lo schermo cercando di capire cosa fosse l'immagine apparsa.

-E' un biotrasfusore... - disse aprendo il file dove c'era riportato in dettaglio le caratteristiche e i vari utilizzi che si potevano fare con l'oggetto.

-Cosa sarebbe di preciso? - Felicity sobbalzò nuovamente, non si era accorta che anche Diggle era arrivato al covo e che si era messo accanto a lei.

-Consente di effettuare una trasfusione di sangue da un paziente a più pazienti... - spiegò leggendo rapidamente il contenuto del file.

-Potrebbe essere utilizzato per sintetizzare il mirakuru e trasformare i prigionieri in una squadra di assassini super potenziati? - la bionda si voltò di scatto trovando Oliver ancora a dorso nudo dietro di se che guardava lo schermo.

-Vi devo attaccare una campanella al collo a tutti e tre! Smettetela di muovervi così silenziosamente! Comunque Oliver, si lo può fare deve fare qualche modifica, ma è fattibile, anzi sarebbe il macchinario a metabolizzare il mirakuru evitando così banali controindicazioni come la morte. - spiegò Felicity cercando di sdrammatizzare quella situazione che si stava facendo sempre più assurda.

-Una cosa del genere potrebbe indebolirlo o anche ucciderlo... - intervenne Dig.

-Meglio, se è debole potremmo ucciderlo, come facciamo a trovarlo? -

-Un macchinario del genere consuma molta elettricità quando lo accende sapremo dove è. - spiegò Felicity digitando alcuni comandi perché il computer gli avvertisse in caso di un insolito picco di elettricità.

-Non posso stare qui a non fare niente... - l'inattività per Oliver era frustrante, gli esercizi non riuscivano a calmarlo doveva fare qualcosa, doveva provare il tutto per tutto, così uscì dal covo seguito a ruota da Diggle e dallo sguardo delle due ragazze che preoccupate speravano che non andasse in cerca di guai.

Rimaste sole al covo, Sara si sedette su una sedia scivolando vicino a Felicity.

-Allora? - la incitò guardandola curiosa.

-Allora cosa? Anzi hai notizie di Roy? - il ragazzo era scomparso dopo il rapimento di Thea e nessuno ne aveva più avuto notizie, il giorno prima Sara si era proposta di andarlo a cercare o almeno di andare a chiedere notizie su di lui, Felicity era preoccupata per il giovane, anche se era abbastanza grande da badare a se stesso e non aveva problemi a distruggere tutto con un solo tocco, il mirakuru non era facile da gestire da solo, aveva bisogno di loro per non perdere il controllo.

-Ho chiesto a Sin se l'aveva visto, ma mi ha detto di no... comunque terrà gli occhi aperti e chiederà in giro, non ti preoccupare Felicity, starà bene. Ora parliamo di cose serie, ci sei riuscita? - il sorriso malizioso sulle labbra di Sara fece arrossire nuovamente Felicity, sapeva a cosa stava alludendo l'amica, ma per lei parlare di certe cose senza balbettare o arrossire non era facile.

-Felicity, sono io Sara, la tua amica, la zia acquisita dei tuo bambini... non devi vergognarti di me e ti ricordo che ho testato anche io Oliver. -

-Sara stavi con lui fino a qualche giorno fa! - le ricordò lei, ora che ci pensava si sentiva quasi incolpa nei confronti dell'amica, i due si erano lasciati da così poco tempo e lei si era subito avventata su Oliver.

-Oddio Felicity, non ci pensare nemmeno! Io e Oliver non abbiamo mai nemmeno iniziato veramente. Non sentirti in colpa anzi dimmi che ti stai godendo Oliver in tutti i sensi! -

-Okay va bene, si! Ma non voglio parlarne. - le rispose mentre si alzava e si allontanava dalla scrivania sperando che la bionda non notasse la sua faccia andare a fuoco, Sara scoppiò a ridere mentre la guardava allontanarsi da lei.

 

***

 

Il biotrasfusore fu messo in funzione solo nel tardo pomeriggio, trovando Felicity ancora al covo in attesa del segnale.

Oliver dopo essere uscito dal loro nascondiglio insieme a Diggle era andato alla compagnia a parlare con Isabel sperando di convincerla a farsi dire dove si trovasse Slade, la donna però non gli disse nulla sul suo ex amico, ma gli raccontò quello che c'era stato tra lei e Robert, suo padre, Oliver rimase sorpreso di sapere che Robert era stato sul punto di abbandonare la sua famiglia per rifarsi una vita con quella donna, se non fosse stato per Thea che si era fatta male cadendo da cavallo, Robert sarebbe partito con Isabel senza nemmeno salutarlo, era stato un duro colpo da mandare giù, ma l'idea che fosse rimasto nonostante sapesse che Thea non era figlia sua gli dava una speranza per poter parlare con Thea.

 

Fuori dal Verdant Oliver aspettava l'arrivo della sorella la quale aveva accettato di incontrarlo, anche se vista l'espressione e il passo marziale con cui si stava avvicinando non considerava quella una visita di piacere.

-Cosa c'è?- chiese lei scocciata, era ancora arrabbiata con Oliver e con sua madre, perché entrambi non capivano che non era più una bambina e che non aveva bisogno di essere protetta.

-Grazie per aver accettato di parlarmi... - iniziò Oliver sorridendole.

-Tu devi parlare io devo ascoltare. -

-Ho tante cose da dirti... - iniziò lui, non sapeva esattamente da dove iniziare, voleva dire le cose nel modo giusto evitando di farla arrabbiare o di ferirla ancora più di quanto già non fosse.

-Tu adesso pensi che... - il cellulare iniziò a squillare proprio in quel momento, disturbando il discorso di Oliver che infastidito rispose al telefono.

-Sono occupato, Felicity! - sibilò lui, le aveva detto quanto tutto quello era importante eppure lo stava chiamando ugualmente.

-Lo so e mi dispiace dirtelo, ma c'è un picco di energia... o qualcuno ha attaccato il phone più grande del mondo o Slade ha acceso il biotrasfusore, il suo ciclo ho una durata precisa tra i trenta e i quaranta minuti al massimo... - si interruppe un attimo trovando il coraggio per dirgli quello che pensava.

-Ti sembrerò egoista ma... Non andare Oliver, se non fai firmare a Thea quei documenti la tua famiglia perderà tutti i suoi averi, ma soprattutto se non parli con lei potresti perderla...- a lei non interessava se Oliver avesse mantenuto i suoi soldi o no, a lei interessava solo che lui chiarisse la situazione con la sorella.

-Se non fermo Slade le persone perderanno molto di più.... - chiuse la chiamata e si voltò per scusarsi con la sorella, ma lei se ne era già andata.

Mentre il team Arrow al completo percorreva la città pronto a fermare Slade, Felicity decise di fare qualcosa per Oliver.

Felicity lasciò che la porta dell’uscita secondaria del Verdant si chiudesse dietro di lei con un lieve rumore, in quel momento ringraziò mentalmente Diggle per aver aggiunto la molla così che la porta non sbattesse più provocando quel frastuono che ogni volta la spaventava a morte.

Salì in macchina sedendosi sopra un maledetto giocattolo che Robert aveva abbandonato sul seggiolino, lo lanciò dietro ignorando dove fosse finito, più tardi avrebbe fatto un discorsetto a suo figlio sulla sua dannata capacità di seminare ogni oggetto che lui possedeva, ma ora doveva andare a prenderli.

Continua...

eccomi!
la voglio di aggiornare oggi scarseggiava e quindi vi chiedo scusa!!!
ho detto che questo era il mio capitolo preferito ed è ancora così. Felicity che prende in mano la situazione e segue i consigli di Sara è bellissima!!
_"prima comprava il completino e lo tentava e poi arrossiva come una liceale" ce la vedo bene! xD scusate ma questa scena mi è sembrata molto adatta a lei.
lo so che visto che bene o male il finale si sta avvicinando e quindi ce di mezzo il telefilm vi sembreranno capitoli un po' leggeri, ma sto facendo del mio meglio per discostarmi dalla storia del telefilm così da rendere la ff più interessante!

Mi auto pubblicizzo
per chi si fosse perso le storie di natale
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2957825 -> canto di Natale
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2959454&i=1 -> What really my special christmas

un bacione
Mia
   
 
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