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Autore: Lois Lane 89    28/12/2014    1 recensioni
Izzy e Kellan; lei una semplice ragazza italiana e lui un famoso attore americano.
Izzy si trova in vacanza a New York per passare il natale, e i due si incontrano a central park, e si innamorano l'uno dell'altra.
Riuscirà l'amore nato nel periodo più magico dell'anno a resistere alla distanza che li separa?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Kellan Lutz, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando mi svegliai la mattina seguente, mi ritrovai con la testa appoggiata al petto di Kellan, mentre un suo braccio mi cingeva la vita.
Cercando di non svegliarlo, mi alzai e andai in bagno dopo aver preso dei vestiti puliti dall'armadio.
Mi feci la doccia, e uscì dal bagno dopo essermi vestita.
Quando aprì la porta, mi trovai Kellan davanti.
"Se hai bisogno il bagno è libero." dissi io, cercando di mantenere la concentrazione; e non era una cosa facile avevendolo davanti a me a torso nudo.
Kellan non rispose, ma prese il mio viso tra le mani, e mi baciò prima di entrare in bagno chiudendo la porta.
Sentì l'acqua della doccia scorrere.
Mi recai in cucina per cercare qualcosa per fare colazione, ma mi accorsi che non c'era molto; così mi sedetti sul tavolo con un blocchetto, e iniziai a scrivere la lista della spesa.
Kellan entrò in cucina con addosso solo i pantaloni, a piedi e torso nudo e con la maglia in mano.
Io lo guardai appena, e tornai a concentrarmi sulla lista della spesa.
"Che stai facendo?" domandò Kellan avvicinandosi, posando la maglia sul tavolo e le mani sulle mie gambe, che erano intorno ai suoi fianchi; mi aveva bloccata sul tavolo.
"La lista della spesa. Non mi è rimasto molto in casa. E qualcosa dobbiamo pur mangiare." risposi io.
Le sue mani iniziarono a fare su e giù lungo le mie cosce; ci volle tutta la mia volontà per non cedere.
"Possiamo anche fare a meno della spesa. L'importante è che stiamo insieme." disse Kellan.
"Ti amo, ma ti prego di fare il bravo e mantenere un pò le distanze." risposi io.
"Mi sembra di avertelo già detto altre volte. Non sono in grado di starti lontano; tu mi fai letteralmente impazzire." disse Kellan mettendo una mano dietro la mia schiena e tirandomi verso il proprio corpo.
Mi tolse il blocco e la penna dalle mani e mi sollevò dal tavolo, io incrociai le gambe intorno ai suoi fianchi e le mie braccia intorno al suo collo.
"Poco fa parlavo sul serio. Non possiamo farlo in ogni momento. E poi devo uscire." risposi io.
"Allora andiamo mia dolce principessa." disse Kellan posandomi a terra.
Così dicendo ci vestimmo, e uscimmo di casa dopo aver indossato i cappotti e aver preso la lista e le borse della spesa.
Ci recammo al supermercato, e quando fu il momento di pagare il conto, Kellan volle pagare il conto; io cercai di impedirglielo, ma naturalmente vinse lui.
Presi la borsa con la spesa e uscì dal supermercato con Kellan accanto, e tornammo a casa.
Dopo essermi tolta le scarpe e il cappotto, iniziai a mettere a posto la spesa.
Ad un tratto, vidi Kellan poco lontano da me, con lo sguardo pensieroso: sembrava preoccupato.
Chiusi il frigo e mi avvicinai a lui.
"Tutto ok?" domandai io.
Kellan non rispose; anzi, sembrò che non mi avesse sentito.
Decisi di lasciarlo solo e mi allontanai; avevo fatto appena qualche passo, che mi ritrovai stretta tra le sue braccia e il suo petto.
"Che sta succedendo?" domandai io, guardandolo confusa.
"Io ti amo Izzy. Ti amo da impazzire. Ma per un pò non potrò vederti e nemmeno tenerti tra le mie braccia. Mi hanno offerto un parte in un film e devo partire la prossima settimana." rispose Kellan.
Mi sentì come se mi avessero tirato addosso una palla da bowling.
"Dove dovrai andare? E per quanto tempo?" domandai io.
"In Australia. Dovrò stare via per quattro mesi. Ma non voglio lasciarti." rispose Kellan.
Sapevo che non dovevo lasciarmi andare con lui; e adesso il momento che temevo era arrivato: dovevamo lasciarci.
"Adesso dici così, ma quando sarai sul set, sarai talmente impeganto che non avrai più un minuto di tempo libero, e ti dimenticherai di me. Forse dovremmo chiudere la nostra storia adesso. E' meglio per tutti e due." dissi io.
Feci per andarmene, ma lui me lo impedì, intrappolandomi tra le sue braccia.
"No, ti prego. Non lasciarmi. Ho bisogno di te. Non posso più stare senza di te." disse Kellan.
Strinsi le mie braccia intorno al suo corpo, e sentì delle lacrime scorrermi lungo le guance.
Sciolsi l'abbraccio, e lo guardai.
"Non piangere. Così mi complichi le cose." disse Kellan, asciugando le mie lacrime.
"So che sarai molto impegnato. Non ti chiedo di chiamarmi tutti i giorni. Sarebbe impossibile a causa del fuso orario. Mi basta solo un messaggio ogni tanto, o anche una mail per avere tue notizie." risposi io.
"Ti scriverò ogni volta che mi sarà possibile. Te lo prometto." disse Kellan.
Prese il mio viso tra le mani e mi baciò con passione.
Dopo di che ci scambiammo gli indirizzi e-mail.
Due giorni dopo, di pomeriggio, lo accompagnai in aeroporto perchè doveva tornare a New York.
Quando arrivò il momento della separazione, Kellan mi strinse tra le sue braccia per un momento che mi sembrò infinito.
Quando fu sparito oltre il gate, io lasciai l'aeroporto e mi diressi verso casa prendendo un taxi.
Durante il tragitto, ricevetti un messaggio da Sara che mi chiedeva di vederci al nostro solito bar insieme a Francesca; dissi al tassista del cambiamento di destinazione, e risposi a Sara che ci saremmo incontrate là.
Arrivai a destinazione e scesi dal taxi dopo aver pagato la corsa.
Vidi le mie amiche sedute ad un tavolo, e le raggiunsi, sedendomi su una sedia; mi avevano ordinato un succo di frutta, come a loro.
"Che ti è successo? Hai una pessima cera." disse Sara.
"Kellan è dovuto partire. L'hanno preso per un film. L'ho accompagnato in aeroporto. Vengo da lì. Sta tornando a New York. Deve andare in Australia, e io non lo vedrò per quattro mesi." risposi io.
"Che peccato. Ma che è successo mentre lui era qui?" domandò Francesca.
"E' successo che ho capito che mi sono innamorata perdutamente di lui. Quel ragazzo è capace di farmi impazzire. Siamo stati interrotti solo una volta da quella rompiscatole della mia vicina. Aveva preso la mia posta e me l'ha consegnata dopo averla aperta." risposi io.
"Quella donna è veramente insopportabile. Mai una volta che si faccia i fatti suoi." disse Sara.
"Ma per il resto siamo contente per te. Non ti abbiamo mai vista così felice." rispose Francesca.
Ad un certo punto, Francesca e Sara si sussurrarono qualcosa all'orecchio e mi guardarono.
"Qualunque cosa vi sia saltata in mente, la risposta è no." dissi io.
"Non è di niente di folle. Pensavamo di renderti ancora più bella e mandare una tua foto a Kellan." rispose Sara.
"Lui mi ama anche senza trucco. Ma forse non è una cattiva idea." dissi io.
Pensai che mi ci voleva proprio una giornata con le mie amiche, con qualcuno che si prendesse cura di noi.
Finimmo i nostri succhi, e dopo aver pagato, ci recammo tutte tre in un negozio di parrucchieri in cui il proprietario ci conosceva.
I nostri capelli vennero sistemati con la messa in piega: quelli di Sara e Francesca vennero leggermente raccolti, mentre i miei vennero lasciati sciolti.
Sul mio viso venne realizzato un trucco che mise in risalto ancora di più i miei occhi.
Prima di uscire, pagammo per i servizi che avevamo ricevuto; solo che Sara e Francesca vollero dividersi il mio conto.
"Non dovevate pagare voi per me." dissi io.
"Siamo venute qui per te, quindi falla finita. Abbiamo voluto offrirtelo." rispose Sara.
Ci recammo ai giardini di villa Borghese, e vicino alla fontana, le ragazze mi scattarono alcune foto con il mio cellulare, facendo attenzione ad inquadrare il mio viso.
Scegliemmo la più bella, e cancellammo le altre; inviai una mail a Kellan chiedendogli come era andato il viaggio di ritorno a New York; prima di inviare il messaggio, allegai la foto.
Ora non mi restava altro che aspettare che lui vedesse il messaggio e mi rispondesse.
Salutai le mie amiche e tornai a casa.
Davanti alla porta del mio appartamento, incontrai la mia vicina.
"Sei rimasta di nuovo sola. Ti va di venire da me e raccontarmi tutto?" domandò lei.
"No. Mi lasci in pace e si faccia gli affari suoi." risposi io.
Entrai in casa e chiusi la porta.
Mi tolsi la giacca e accesi il computer per controllare la posta: di sicuro non aveva ancora visto il mio messaggio; dopo aver aperto la casella di posta, andai in bagno.
Ero in bagno davanti allo specchio, e guardavo il trucco che avevo sul viso: pensai a come Kellan potesse reagire una volta che ebbe visto la foto che gli avevo mandato.
Mi lavai a fondo il viso con sapone e acqua calda e rimossi tutto il trucco; dopo di che, mi feci una doccia per rimuovere la lacca che avevo nei capelli.
Dopo essermi asciugata i capelli e aver indossato il mio pigiama, mi accorsi di una maglia sotto a uno dei cuscini: era di Kellan, e ed era ancora impregnata del suo profumo.
Tenendo la maglia stretta a me, andai davanti al computer, e con mia grande sorpresa, vidi che era arrivato un nuovo messaggio.
Era di Kellan: aveva visto il mio e mi aveva risposto; non esitai ad aprirlo.
Il messaggio diceva: .
Quella sera non avevo molta fame, così saltai la cena.
Prima di andare nella mia stanza, gli inviai una risposta veloce: .
Quando fui certa che avessi inviato il messaggio, spensi il computer e andai a letto, continuando a stringere la sua maglia al mio petto; il suo profumo era intenso come se se la fosse appena tolta.

TO BE CONTINUED...
   
 
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