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Autore: _Cicero_The_Jester_    28/12/2014    1 recensioni
Ciao a tutti! Prima fic su Inazuma Eleven, ambientata in contesto natalizio.
Non riesco a descrivere la trama quindi mi limiterò ad augurarvi buona lettura!
E se potete recensite, male non fa di sicuro!
[HakuMata] [904 parole] [Accenni KyouTen]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hakuryuu, Matatagi Hayato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E’ solo un colpo, uno solo, quello con cui Hakuryuu stende Kyousuke.
Non le sente le belle parole che gli dice.
Oh no.
Perché lui ha visto.
Eccome se ha visto.
Mentre esce dalla casa del giovane Tsurugi, furioso, fa cadere un vaso, precedentemente posto davanti all’entrata.
 Bastardo.
Perché lui non è stupido, e non lo è mai stato.
Le fugaci occhiatine tra l’ex fidanzato ed il capitano della Raimon le aveva sempre notate, ma, come si dice, per amor della pace tacque.
Eppure credeva si limitassero a questo.
Credeva.
Vederli avvinghiati sul tappeto di casa Tsurugi fu una prova sufficiente che si sbagliava.
La notte di Natale poi.
Che bel regalo gli avevano fatto.
E dire che lui lo aveva amato con tutto se stesso, aveva tolto la corazza di odio ed ostilità che indossava sempre, per lui.
Molte cose aveva fatto per lui, ma ormai anche solo il ricordo di esse annegava tra le timide lacrime dell’albino.
Le scaccia prepotentemente con un gesto deciso del braccio, mentre cammina attraverso il buio delle strade, desolate a quell’ora.
Infila le gelide mani nelle tasche dei jeans e porta la sciarpa argentea a coprirgli le labbra, infreddolito.
Nevica ininterrottamente da ormai due giorni, ma lui non ci fa caso; ha sempre amato il freddo e tutto ciò che ne concerne.
Guarda senza interesse l’asfalto e qualche albero, quando si accorge di una figura dall’altro lato della strada, senza nemmeno un giubbotto.
Hayato.
Non capisce il perché della sua presenza lì, ma poi collega tutto: lui e Tenma uscivano assieme.
Il castano ha fatto un gran casino, ora che ci pensa.
Hayato è quindi come lui, una “vittima”.
Mosso da una chissà quale forza superiore cambia direzione e attraversa la deserta strada, arrivando dal moro, che sembra non averlo notato e continua indisturbato il suo percorso.
- Oi, Matatagi. -
Lo saluta lui, freddo ed impassibile come al solito.
Deve averlo preso di sorpresa, poiché l’altro si gira repentinamente, lo spavento stampato in faccia.
- Oh, sei tu. -
Si calma quasi subito, voltandosi nuovamente verso l’oscurità della strada.
- Di certo non sono Babbo Natale, genio. Chi ti aspettavi? -
- Tsk. Idiota. -
- Non mi hai risposto. -
Segue un lungo silenzio, riempito solo dai loro respiri ed il rumore attutito dei loro passi sul suolo innevato.
Ma lui ha capito.
Nel mentre  arrivano nei pressi della casa dell’ex capitano dell’Unlimited Shining, e senza nemmeno una parola di preavviso il moro viene afferrato per un braccio e condotto dentro.
- C-Che diamine fai?! -
Parla, visibilmente nervoso.
- E’ Natale, fuori si gela e non hai nemmeno uno straccio di giubbotto, oltre ad un posto dove andare. Dico bene? -
Ancora silenzio.
Ecco.
- Chi tace acconsente. Dovresti ringraziarmi. -
Continua a parlare tranquillamente, mentre posa la giacca di pelle e la sciarpa precedentemente indossate su una poltrona all’ingresso.
Tutte le mura della casa sono arancioni o gialle, fatta eccezione per la camera del proprietario che si distingue dalle altre per l’accecante bianco presente persino sui mobili.
Hakuryuu si dirige verso una stanza più grande delle altre, non degnando l’altro di una parola, come se conoscesse la casa.
E Hayato non può fare a meno di seguirlo, scrutando interessato ogni angolo della proprietà.
Un piacevole tepore si diffonde da quella stanza, rivelando la presenza di un camino spento da poco evidentemente.
E così è, infatti.
Una finestra si affaccia sulle strade percorse prima, seguita da quadri e foto.
L’ albero di Natale svetta in un angolo della stanza, affianco alla cristalleria, riccamente addobbato e colorato, pieno di luci.
Sotto un solo pacco, rosso e decorato da motivi natalizi.
Il bianco si sofferma più secondi su quello, come assorto in meditazione.
Lo prende e come fosse la cosa più normale del mondo lo getta nel camino appena acceso, mirandolo bruciare in silenzio, tra gli scoppiettii del fuoco.
Vede Hayato guardarlo interrogativo, ma fa finta di niente e con un cenno del capo lo invita ad accomodarsi su un enorme tavolo quadrato di legno posto al centro della stanza, costellato da un’elegante tovaglia bianca, lineata da un fascio argenteo.
Sopra due scatole di pizza fumanti, due bicchieri, due tovaglioli e dell’acqua al centro.
- Avevo preparato tutto per un altro, ma non sarà qui a goderne. Prendi ciò che vuoi. -
Spezza il silenzio l’albino, sedendosi su una sedia di legno e aprendo la scatola, iniziando a tagliarne il contenuto.
L’altro non se lo fa ripetere,mormora un grazie e si siede anche lui, prendendo a mangiare.
Cenano in silenzio, uno sembra tranquillo, perfettamente a suo agio, l’altro no.
Facile indovinare chi.
Iniziano a parlare, prima di cose stupide come il tempo o la decorazione della casa, poi di cose più personali, come la recente separazione dei due.
E tutto sembra così normale, così dannatamente normale, come se si conoscessero da una vita.
Si avvicina la mezzanotte, e parlano ancora, per niente assonnati.
- Hey Haku, cosa mi hai regalato? -
Scherza, ridendo lievemente.
L’altro pare pensarci seriamente.
Ed è un attimo; si avvicina e posa delicatamente le labbra sulle quelle di Hayato.
- E’ di tuo gradimento, Matatagi? -
Ghigna, prendendolo per la nuca ed approfondendo il bacio, approfittando dell’attimo di sorpresa del moro.
Ma quest’ultimo non si fa trovare impreparato, e lo attira su di sé, passandogli una mano sui capelli, continuando il bacio.
Direi proprio di sì.


___________________
Angolo Autore

Allora, non so come ho potuto scrivere ciò.
Amo la HakuKyou, quindi rendere Kyousuke un bastardo è stato per me un colpo al cuore, sigh. (?)
E poi c'è Hakuryuu. Povero, come ho potuto fargli questo? 
Lol.
Dedico questa fic a _d a r k y, ti amo tantissimo scemo. <3 
Grazie a tutti coloro che giungono fin qui, alla prossima!

 
   
 
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