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Autore: Raymox    28/12/2014    3 recensioni
Scegliere tra vivere o morire. Voi cosa fareste?
Genere: Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan | Coppie: Duncan/Courtney
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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L’oscurità mi avvolgeva...
Non so come mi sia ritrovata in questo posto e cosa stesse succedendo. Ero sola, impaurita confusa e niente e nessuno poteva aiutarmi. L’unica cosa che vedevo era il pavimento e nient’altro. Mi chinai sulla superficie come per cercare qualcosa, ma trovai solo il freddo pungente del metallo.
Un lieve vento mi arrivò da sinistra. Mi sembrava che parlasse anche se non capivo che cosa dicesse. - C’è qualcuno?- chiesi un po’ impaurita - C’è qualcuno?!- chiesi ancora più forte nella speranza che una voce umana mi rispondesse. Nessuno parlò.
Credo di non essermi mai sentita così sola in tutta la mia vita, abbandonata da tutto e tutti.
- Tik tak, tik tak...- dietro di me sentii in lontananza una voce maschile. Mi rimisi in piedi. -C’è qualcuno?- richiesi credendo fosse stato solo frutto della mia immaginazione.
- L’orologio ha suonato i suoi battiti, e per qualcuno il tempo è scaduto.-
D’un tratto sentii un rumore di passi, ma non capii da dove arrivasse. Cominciai a guardarmi intorno per vedere se ci fosse qualcuno anche se la mia visibilità non era delle migliori.
Al rumore di passi si sovrappose un fischio che si tramuto in una melodia. Il suono si fece sempre più forte. E poi si sollevò un canto:
- La corsa è finita,
 abbandona la tua vita.
 Segui la sua scia,
 la Morte ti porterà via,
 la Morte ti porterà via...-
Rimasi paralizzata dopo quelle parole. Non riuscivo a muovermi dal terrore. Il canto si tramutò in una risata. Appena l’uomo mi fu arrivato vicino tanto da vedere la sagoma nell’ombra mi misi a correre come mai avevo fatto: volevo solo scappare.
Non sapevo cosa ci fosse davanti a me o chi mi stesse inseguendo, ma non mi importava.
- Non avere paura del buio...- mi disse. Cercai di non pensare a quello che mi diceva, ma solo a correre.
Un forte vento mi investì subito dopo. Era così forte che mi fermai. Mi misi le mani davanti alla faccia per proteggermi dall’aria. Era come se davanti a me ci fosse stato un tornado. Indietreggiai di qualche passo, ma qualcosa mi bloccò. Freddo come ghiaccio e duro come ferro. Mi voltai subito per vedere che cosa o chi fosse: distinsi solo due occhi, grandi e neri, che mi fissavano da circa venti centimetri più in alto di me.
- Lascia che ti prenda...- disse.
Mi rimisi a correre più forte di prima contro il vento e la paura.
 
L’oscurità mi avvolgeva...
Dietro di me l’uomo fece una grassa risata. Servì solo a mettermi più paura. Vidi davanti a me una sagoma che mano a mano diventava più chiara. Realizzai che si trattava di un uomo in catene. Dietro di lui si riconosceva una tavola di legno a cui erano attaccate le catene. Aveva la testa chinata e polsi e caviglie legati dal ferro arrugginito. Poi lo riconobbi. Mi fermai di botto e rimasi immobile ad osservarlo. Tutti avrei pensato di trovarci, ma non lui.
- Duncan.- lo chiamai. Lui alzò la testa - Courtney? Sei davvero tu?- la sua voce era priva di forze.
Feci per andargli vicino, ma l’uomo mi afferrò per i polsi tenendomi ferma. Io urlai dallo spavento.
- Lasciala, figlio di puttana!- gridò Duncan.
Sentii dietro di me che l’essere estraeva un coltello. Vidi la lama passarmi sotto il collo. Con un lento gesto della mano mi provoco un taglio sulla carne.
 - Ti ho detto di lasciarla!- disse Duncan dimenandosi tra le catene.
Poi rinfoderò il coltello e vidi nella sua mano una pistola. Io spalancai gl’occhi pensando che l’avrebbe usata contro di me. Invece me la diede facendomela stringere in mano. Non capii cosa volesse fare, ma poi mi fece alzare il braccio facendomi puntare l’arma contro Duncan.
Mi si avvicinò all’orecchio e mi sussurrò - Dimmi, uccideresti per salvarti la vita?-
- Schifoso verme.- ringhiò Duncan.
- Se premi il grilletto ti lascio andare, ma se non lo fai... questo sarà il tuo ultimo giorno di vita.-
Ci fu un po’ di silenzio. Le lacrime mi rigavano il volto.
- Spara.- disse infine Duncan con la testa chinata.
- Cosa?- chiesi io - No, non posso farlo.- dissi.
- Courtney, se qualcuno deve morire preferisco che sia io.- rispose.
- Duncan... non ce la faccio.-
- Courtney!- alzò la voce - Ti prego...-
Quando ormai stavo per premere lui mi disse.
- Courtney. Ti amo... e ti amerò per sempre.- disse alzando la testa, mostrando il viso pieno di lacrime. - Coraggio...- disse in fine.
Il colpo partì...
 
 
 
Lanciai un urlo risvegliandomi nel letto. Il buio della notte era tutt’intorno. Dalla finestra socchiusa si intravedeva la luna splendente.
Vicino a me Duncan si era alzato con il braccio che sorreggeva il corpo e la mano sulla mia spalla.
- Courtney, tutto ok?- mi chiese. Io senza esitazione mi gettai tra le sue braccia facendoci cadere dal letto. Mi ritrovai sopra di lui. Scoppiai in un pianto appoggiandomi alla sua spalla. Lui mi prese alla nuca e alla vita e mi strinse a se. - Tranquilla.- mi disse con voce rassicurante - Era solo un sogno.-
- Duncan.- dissi rialzando la testa - Tu eri morto...-
- Shh - mi fece facendomi riappoggiare a se. - Courtney, ricorda che sarò sempre con te...sempre.-
 


Angolo autore
Allora questa è la mia seconda storia su EFP (non frega niente a nessuno), ma sono felice di averla fatta.
Questa storia è un esperimento per vedere se vi piace questo genere di cose. Se volete che continui a fare storie in questo stile, lasciatemi tanti bei commenti. Noi ci vediamo con una prossima storia.
Ci si vede!
  
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