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Autore: MerasaviaAnderson    29/12/2014    1 recensioni
• {Piccola One Shot ~ Josh!Centric ~ 744 parole}
"Se qualcuno avesse udito i miei pensieri mi avrebbe preso per pazzo, ma sono un uomo anch’io.
Anch’io, come ogni essere umano, potevo cadere nella tentazione, nel peccato, nella passione.
Non perché ero un attore famoso.
Non perché mi conoscevano come “quello buono”.
Io … ero semplicemente io."

•||In nottata di due giorni fa, la mia mente ha deciso di creare questa storia ... Un po' strana, lo so, ma spero che vi possa piacere! Buona lettura!♥||
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A little of love
 
 
 
 
 
L’avevo guardata con occhi d’angelo, seduta accanto a me, con la gonna che le scopriva leggermente le cosce.
Era piccola, Jane Houston, ben quattro anni più piccola di me, eppure – forse per quella birra di troppo, forse per via del mio essere solo – quella notte poco dopo Natale, a casa di amici, sentivo di essermi innamorato di lei.
Era un’amica di Connor, avevano frequentato il liceo insieme e anche durante l’estate si erano sentiti parecchio.
Era bassina, Jane, anche più bassa di me, i capelli biondi e gli occhi marroni come le foglie d’autunno.
Simpatica, dolce, gentile. C’erano stati momenti in cui avevo sentito di non poter resistere due minuti di più senza saltarle addosso.
Se qualcuno avesse udito i miei pensieri mi avrebbe preso per pazzo, ma sono un uomo anch’io.
Anch’io, come ogni essere umano, potevo cadere nella tentazione, nel peccato, nella passione.
Non perché ero un attore famoso.
Non perché mi conoscevano come “quello buono”.
Io … ero semplicemente io.
Jane stava bevendo un qualcosa di alcolico, mentre guardava due suoi amici scatenarsi in pista in un balletto a dir poco ridicolo.
«Patetici, no?» mi aveva chiesto, ridendo.
Aveva una voce angelica, mite, quasi da bambina … innocente.
«Già.» avevo risposto io, tirando giù un altro sorso di birra.
Continuavamo a guardarli con una punta di strafottenza, mentre – ubriachi fradici – cantavano a squarciagola le parole di una canzone, che sembravano incomprensibili.
Li guardammo a forse a lungo, forse per poco, ma quando la mia mano si posò sul ginocchio di Jane e i suoi occhi scuri incrociarono i miei, allora fu certo che smettemmo di guardarli.
Non si sa come, né perché, ma ci ritrovammo nel mio letto, stretti l’una tra le braccia dell’altro, a far l’amore tra le lenzuola, con i nostri aliti che odoravano di alcool e la nostra mente inebriata dalla passione.
Mi chiedevo continuamente cosa provava Jane, quando le baciavo le labbra piene, quando le accarezzavo i capelli e quando passavo la lingua sul suo corpo, beandomi del suo sapore che ormai era come una parte di me.
Un gusto nuovo, ma abituale e piacevole.
E fu tra i nostri gemiti e le nostre carezze che trascorremmo quella notte.
E al diavolo Claudia, che mi aspettava oltremare.
Al diavolo tutto.
Ma anche a Jane sembrava non importare, mentre accarezzava il mio torace, mentre baciava l’àncora sul mio fianco, mentre godeva della mia presenza dentro di lei.
Continuavo a guardare quel suo sguardo innocente, non me ne saziavo mai.
Eppure non sembrava così innocente, mentre faceva sesso con me.
Non sembrava più la ragazzina dai capelli biondi e la minigonna blu che avevo salutato appena arrivato al villino di Dave.
Anche io ero diverso, era come se dentro tutti quei cocktel che avevamo bevuto qualcuno ci avesse messo un filtro d’amore … Forse non proprio amore, ma qualcosa che spingeva i nostri corpi a volere di più l’uno dall’altro.
E volevo lei.
Lei e solo lei.
Perché … non c’era un perché.
Perché lei era Jane, lei era pura, innocente … Ed era così piccola.
Mi sentivo un mostro, infondo … la guardavo mentre si concedeva a me e vedevo solo una bambina.
Sono solo quattro anni, Josh.
Continuavo a ripetermi.
Non stai facendo nulla di male, non la stai costringendo.
Lo volete entrambi.
Ed era vero, che lo volevamo entrambi, altrimenti, non avremmo dormito abbracciati tra le coperte dopo aver fatto l’amore, altrimenti non le avrei baciato la fronte prima di cadere nel sonno.
Se non lo avessimo voluto entrambi, se non fosse stato qualcosa di più di “una notte” non sarei rimasto a contemplare la sua nudità, fasciata solo da un lenzuolo bianco. Non avrei notato che stava tremando di freddo. Non le avrei sistemato la coperta di sopra. Non le avrei permetto di indossare la mia maglia. Non l’avrei stretta a me.
Tutto questo non sarebbe successo se in quella serata passata tra cocktel e birra non ci fosse stato neanche un po’ d’amore.
Ma non la rividi più Jane, dopo quella notte.
Era scomparsa dalla mia vita, da quella di Connor … Sarei dovuto rassegnarmi al fatto di non poter più rivedere i suoi occhi scuri, di non poter più accarezzarle i capelli biondi.
Non l’amavo, no. Era qualcosa di distante dall’amore, ma allo stesso tempo ci aveva a che fare.
Sapevo solo che, dentro quello strano sentimento che quella notte avevo provato per lei, un pizzico d’amore c’era.
 
 
FINE

 

Angolo Autrice:
Bene, non so cosa mi induce qui, in questa sezione, a quest'ora ... So solo che due giorni fa ho scritto questa piccola One Shot e avevo intenzione di pubblicarla.
E' una cosa scritta di fretta, durante quei momenti in cui l'ispirazione viene di getto, ma spero che questa mia piccola idea vi sia piaciuta comunque!:)
Giusto per vostra informazione, sto plottando una mini-long sul nostro amato Joshua ... Ancora non è nulla di certo, ma spero di ritornare nel fandom con quella piccola storiellina!♥
Vi ringrazio se avete letto e vi invito a lasciare un commentino.♥
Alla prossima!
_merasavia.
   
 
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