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Autore: _DeepSound_    29/12/2014    1 recensioni
Ash e i suoi amici sono stati ammessi alla prestigiosa Accademia Pokemon in cui nasceranno nuove amicizie, nuove rivalità e nuovi amori. Ma la vita all'Accademia non sarà tranquilla come pensavano. Charlie, la sorella minore di Ash, ha un'abilità speciale e nasconde un segreto legato alla sua infanzia, un ricordo che l'ha spinta a diventare più forte. Jake, un misterioso allenatore, è a conoscenza dell'abilità della ragazza e la spinge a rivelare i suoi poteri. Anche altri allenatori dell'Accademia hanno delle abilità speciali, anche se in alcuni di loro sono ancora assopite. Quali sono le vere intenzioni di Jake? Cosa si nasconde nel passato del misterioso ragazzo?
Se vi ho incuriosito vi invito a leggere la mia storia :)
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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-Dove sono?-
La corvina sentiva il suo corpo galleggiare come se si trovasse sott'acqua, ma stranamente riusciva a respirare. Non capendo cosa stesse succedendo, la ragazza aprì lentamente gli occhi, osservando l'ambiente circostante.
Non vedeva nulla. Tutto era buio intorno a sé, eccetto il suo corpo.
-Perché mi trovo qui?-
Sentiva le sue labbra muoversi, la sua gola vibrare, ma quando parlava era come se fosse la prima volta che sentisse la sua voce.
La ragazza allora continuò a guardare il suo corpo come se non fosse suo, così notò di avere la pelle chiara ed i capelli lunghi, ma rispetto a cosa? Perché aveva definito la sua pelle chiara? Vuol dire che c'erano persone con la pelle più scura della sua, ma come faceva a saperlo?
Usava aggettivi per descriversi, ma non riusciva a capire come faceva a conoscerli e perché usasse alcuni aggettivi invece che altri.
-Chi sono io?-
"Vuoi davvero saperlo?"
La corvina si spaventò quando sentì quella voce estranea. Era sicura di non essere stata lei a parlare perché non aveva mosso le labbra.
-Tu sai io chi sono?- disse, cercando di capire da dove provenisse quella voce.
"Una persona che soffre."
Quelle parole fecero nascere in lei due desideri contrastanti.
Da una parte non voleva riavere i suoi ricordi perché non voleva soffrire e rimanere nella calma e tranquilla apatia. Però c'era una parte di lei che voleva sapere chi fosse e perché si trovasse lì.
"Sei sicura di voler ricordare?"
-Si.- sussurrò la corvina, non molto sicura della sua risposta.
Appena diede quella risposta, delle piccole bolle apparvero davanti agli occhi della corvina che, ossevando il proprio riflesso, scoprì di avere gli occhi blu ed una ciocca rossa in mezzo alla sua chioma nera.
Dopo aver osservato la bolla per diversi secondi iniziarono ad apparire delle immagini nella mente della ragazza.
Una bambina identica a lei piangeva disperatamente mentre cercava inutilmente di liberare un uomo con i capelli corvini seppellito dalle rocce.
-Papà svegliati!-
Non sopportando più quelle immagini, la corvina chiuse gli occhi e si allontanò da quella bolla, mentre le lacrime incominciarono a rigarle il viso.
Quando riaprì gli occhi, lo sguardo della ragazza cadde su un'altra bolla ed altre immagini invasero la sua testa.
Un ragazzo con i capelli disordinati scoppiò a piangere e nascose il viso sul petto della madre, la quale aveva gli occhi persi nel vuoto e velati da lacrime.
La bambina  piangeva disperatamente, ma non aveva il coraggio di abbracciare sua madre, sentendosi responsabile di tutto quello che era successo.
-Basta.- sussurrò, continuando a piangere.
Un'altra bolla le passò davanti agli occhi, mostrandole altre immagini che non voleva guardare.
Era notte fonda e la bambina non riusciva a prendere sonno, così si alzò dal letto per andare a bere un bicchiere d'acqua, ma poi sentì il rumore delle molle del materasso della madre, facendole capire che anche lei era sveglia, così pensò di andare da lei, sperando di riuscire a riposare vicino sua madre.
Prima che potesse entrare nella stanza, la piccola corvina sentì dei singhiozzi, così la bambina aprì lentamente la porta per vedere se sua madre stesse bene.

Quando osservò la stanza, la piccola notò che sua madre si trovava vicino al comò della stanza e stringeva in mano la foto del suo matrimonio su cui cadevano le sue lacrime.
-Ti prego smettila!- urlò la corvina, mettendosi le mani tra i capelli.
"Vuoi ancora i tuoi ricordi? Sei sicura di voler sapere chi sei?"
La corvina si era messa in posizione fetale con le mani tra i capelli e gli occhi chiusi mentre le lacrime che scorrevano lungo le sue guance.
Era talmente sofferente che non riusciva nemmeno a rispondere. La sua voglia di conoscere stava pian piano scomparendo, ma cercava ancora di farsi forza finché altre immagini le fecero perdere tutta la voglia di sapere la verità.
Un maestoso Charizard era pieno di graffi e tagli molto profondi ed una ragazzina con i capelli neri cercava come poteva di curare le sue ferite, mentre una piccola Charmileon dorata piangeva disperatamente.
"Ti prego, aiutala Charlotte." furono le parole che percepì la ragazzina quando la Charmileon le sfiorò il braccio.
La fiamma sulla coda di Charizard diventava sempre più flebile e la ragazzina mise le mani sulle sue ferite per guarirlo, ma l'unica cosa che riuscì a fare è sentire le emozioni del pokémon che pian piano si stava spegnendo.
-Io non vogl...- urlò Charlotte in preda al dolore, ma un tintinnio la interruppe.
Quel suono la distrasse da quei brutti ricordi e si guardò intorno per capire da dove provenisse quel suono, quando sentì nuovamente quel tintinnio e riuscì a capire che arrivava da qualcosa sotto la sua maglia.
La corvina allora si toccò il petto, notando che indossava un pendente, così tirò la catenina che aveva al collo per capire di cosa si trattasse. Era una collana molto semplice con una pietra azzurra, per la precisione un'amazzonite.
"Sai che significato ha quella pietra?"
Quella voce era diversa da quella che fin'ora le aveva parlato: era un po' più acuta, ma era molto pacata e riusciva a trasmetterle molta calma.
-Serve per tener lontani dolore e tristezza.- rispose la ragazza senza pensarci troppo.
"Ed allora perché non provi a ricordare il perché hai quella collana?"
Una bolla bianca, molto più piccola delle altre, si avvicinò a Charlotte, mostrandole la collana, un ragazzo che gliela metteva al collo, i loro sguardi colmi di felicità ed il tenero abbraccio che si scambiarono poco dopo.
Vedendo il volto di quel ragazzo, la corvina voleva capire chi fosse, così molte bolle apparirono dove vi erano lei e quel ragazzo, Paul, il suo fidanzato.
Poi vide altri volti ed altre bolle continuarono ad apparire che ritraevano molte altre persone.
Lei ed Aura che sorridevano allegramente.
Jake che l'abbracciava per farla smettere di piangere
Suo fratello ed il suo Pikachu che si allenavano.
Sua madre che le stava vicino mentre era ammalata.
Drew e Silver mentre viaggiavano con lei.
Quell'area, fin'ora vuota, ora era piena di piccole bolle bianche ricche di ricordi, alcuni belli altri meno.
"Ed allora? Vuoi riavere i tuoi ricordi? Sicura di sopportare tutti i momenti tristi e bui?" chiese la prima voce.
-Non importa se i ricordi sono belli o brutti, ma io e loro.- disse Charlotte indicando tutte le bolle attorno a sé. -siamo Charlie Ketchum!-
Le bolle allora andarono tutte contro la corvina, scoppiando poco prima di toccarla, facendole tornare tutti i suoi ricordi.
Le piccole gocce d'acqua delle bolle scoppiate si unirono tutte insieme, formando una sagoma luminosa.
Attratta da quella luce, Charlie allungò il braccio verso di essa e si ritrovò in un'area luminosa dove un pokémon blu e giallo dormiva beatamente in posizione fetale.
Sentendo la presenza della corvina, il pokémon stese le sue due lunghe code verso il basso ed iniziò a scuotere lievemente la testa per svegliarsi, ma senza aprire gli occhi.
"Sono felice di aver scelto te come mia prescelta perché sei stata in grado di comprendere l'importanza dei tuoi ricordi." disse il piccolo pokémon avvicinandosi a Charlotte.
Appena fu a pochi centimetri da lei, il pokémon le appoggiò le sue code sulle orecchie ed all'improvviso le pietre rosse sulle code e sulla fronte del pokémon si illuminarono.
"Voglio rendere più chiaro un tuo vecchio ricordo."





****
Salve a tutti! Alla fine sono riuscita a scrivere questo capitolo molto in fretta, insieme ad altri due che pubblicherò in questi ultimi giorni dell'anno, per concludere al meglio questo 2014.
Dato che è un capitolo breve, non mi dilungherò nel ciarlare e passo ai ringraziamenti.
Ringrazio Dark Legend Trainer per la recensione.
Ringrazio LittleGingerHead per aver inserito la storia tra le seguite.
Un grazie particolare va a Babbo Natale per il cellulare nuovo.... Scusate, ma questa battuta volevo proprio farla XD
A domani allora. Un abbraccio ;)

 
   
 
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