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Autore: poketpolly    13/11/2008    2 recensioni
I figli dei nostri eroi nella Hogwards del 2016... avventure dei mitici Potter e dei magici cugini Weasley a partire dallo smistamento di Albus e Rose fino a...
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, Famiglia Weasley, James Sirius Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!
Questa è la prima ficcy ke pubblico su efp e la considero alla stregua di un esperimento dato che originariamente è stata concepita come one shot e ke non so bene come sviluppare la trama.
Quindi vi anticipo subito che non so se la scriverò fino alla fine o se mollerò prima...dipende anke dall'aiuto ke riceverò da voi lettori...si, perchè naturalmente mi auguro di ricevere tante recensioni (anke negative, mi basta ke siano costruttive) e soprattutto suggerimenti xkè davvero nn so ke piega dare alla storia (fino ad adesso ho scritto fino al quinto capitolo).
Beh, ke dire? gOoD rEaDiNg!!!

Il treno svoltò.

 La mano di Harry era ancora alzata in segno di saluto ma Albus non la poteva vedere.

Sospirò e si mise a sedere di fianco a Rose immersa nella lettura di “Storia di Hogwards”.

Fuori dal finestrino le case scorrevano rapidamente diradandosi a poco a poco per lasciare spazio alla campagna.

Non era trascorsa neanche mezz’ora dall’inizio del viaggio che la porta dello scompartimento si aprì ed entrò un ragazzino dai capelli color sabbia.

“Vi dispiace? Il treno è tutto occupato.”
Al cenno di Albus sedette accanto a lui.

“Sean Finnigan.” Dichiarò porgendo la mano.

“Albus Potter, e lei è Rosie Weasley.”

“Potter?! Quel Potter?!” Fece Sean sgranando gli occhi.

“Ehm…”

“Il figlio di Harry Potter?!”

“Si, perché?”

“Perché?! Tuo padre è una leggenda!”

“Credo sia per la faccenda di Voldemort.” Disse Rose distogliendo gli occhi dal proprio libro e intercettando lo sguardo confuso del cugino.

“Certo che è per la faccenda di Voldemort! Ma insomma, sei suo figlio!”
Albus fece spallucce.

“Tuo padre era di Grifondoro; pensi che anche tu sarai smistato li?”

“E’ quello che spero che avvenga.”

“E tu?” Sean si rivolse a Rose.

“Credo che neanche Corvonero sarebbe male, ma se non dovessi finire a Grifondoro mio padre mi diserederebbe.”

“Zio Ron scherzava.” La rassicurò il moretto.

“Non ne sarei così convinta.”

In quel momento la porta si spalancò e fecero ingresso quattro ragazzi tra i quali Rose riconobbe immediatamente quello che il padre le aveva indicato come il figlio dei Malfoy.

“Dicono che in questo scompartimento c’è il figlio di Harry Potter; saresti tu?” Chiese squadrando Albus con sufficienza.

“Si, sarei io.” Replicò questi serio “Tu, piuttosto, chi saresti?”
“Scorpius Malfoy.” Disse il biondo porgendo la mano pallida “E loro sono Amedeo Goyle, Tibald Roockwood e mio cugino Orion Greengrass.”
“Io sono Sean Finnigan.” Fece il biondino entusiasta “Piacere di…”
“Non ti ho chiesto chi sei.” Lo interruppe Malfoy sprezzante.

Sean abbassò lo sguardo imbarazzato.

“Non dirmi che hai fatto amicizia con questo sfigato, Potter! Sai, speravo che avremmo potuto diventare amici ma se frequenti certi pezzenti…”

“Pezzente a chi, sottospecie di broccolo platinato?!”

Albus e Rose scoppiarono a ridere mentre l’espressione di Malfoy si induriva.

“Come osi?!”

“Beh, tu gli hai dato del pezzente.” Replicò Rose.

“Nessuno ha chiesto il tuo parere, sporca Weasley.”
“Chiedile scusa!” Intimò Albus.

“Perché? Non è una Weasley?”
“Si che lo è ma non è sporca! L’unico sporco qui dentro sei tu a giudicare dal tuo odore.”

“O forse è la puzza del sangue dei Weasley.”

Albus scattò e prima che Scorpius se ne fosse reso conto gli fu addosso e si rotolavano per terra.

“Smettetela!” Gridava Rose disperata guardando ora il cugino ora Sean alle prese con Goyle e Roockwood.

In mezzo a tutto quel trambusto, Orion Greengrass rideva sguaiatamente dalla sua postazione.

“Fai qualcosa!” Lo implorò la ragazzina.

“Che cosa, di grazia?”
“Separali!”

“E perché dovrei? Sono così spassosi!”
Maledicendolo mentalmente Rose si precipitò fuori dallo scompartimento per correre a cercare aiuto.

Mentre attraversava di corsa il corridoio del treno una delle porte si aprì improvvisamente costringendola a scansarsi rapidamente per evitare di esserne colpita.

“Ma che diavolo…?! Rosie, si può sapere cosa stai combinando?!”
“James!”

“Sei sicura di stare bene?”

“Devi venire con me! C’è una rissa nel mio scompartimento!”

“Evviva! Finalmente un po’ d’azione! Ma perché non mi hai chiamato prima?!”
“James! Albus si sta azzuffando con Malfoy!”

“Malfoy? Albus?”
“Si! Se le danno di santa ragione!”
“Perché non me l’hai detto subito?!” Esclamò James precipitandosi verso lo scompartimento del fratello.

“Ma…io…James, aspettami!”
Ma la testa scarmigliata di James Potter era già lontana, proiettata verso il luogo della rissa.





  
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