Ed eccola lí, la ragazza che tutti vorrebbero: bella ,castana, occhi scuri, magra ed un sorriso che farebbe invidia al mondo.
Passa davanti alle file di ragazzi, pronti ad aprire gli armadietti per ritirare i libri sperando che la campanella non suoni mai, che si girano a guardarla finché non arriva a destinazione , nelle braccia del suo ragazzo: Harry Styles.

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Arrivai in classe più velocemente del solito per occupare il banco in fondo a destra; i banchi erano sempre stati a coppie così nella sedia accanto alla mia appoggiai il mio zaino. Nell' arco di due minuti la classe d'inglese si riempì e tutti gli alunni occuparono i banchi. Il professore quindi iniziò la lezione. 
Ad un tratto la porta dell'aula si aprì.
«Styles sempre in ritardo? Per stavolta non ti metto in punizione. C'è un banco libero lì infondo vai a sederti accanto a Posey.» 
come ordinato, il ragazzo venne a sedersi accanto a me, alzando gli occhi al cielo durante il tragitto cattedra-banco. 
«Ehi clary» Mi salutò stranamente sereno.
«Ciao.» Risposi in mdodo secco.
Harry era dannatamente bello quanto insopportabile, almeno per me.
Amato da tutte e il più popolare del liceo.
Ce l'ha con me per qualche strano motivo dalla seconda media. 
Il professore iniziò a spiegare la lezione e a chiamare gli alunni alla lavagna.
Sentivo lo sguardo di Harry fisso su di me, ma nonostante ciò cercai di concentrarmi sulla lezione e non guardarlo.
Dopo circa mezz'ora il mio vicino di banco era ancora nella stessa posizione di prima: girato verso di me per guardarmi, con la mano appoggiata al viso, quindi mi decisi di chiedere spiegazioni per il suo comportamento: presi una penna ed iniziai a scrivere 
«Che hai da guardare da mezz'ora?»
Lui abbozzo un sorriso e si affrettò a segnare sul foglio parole con inchiostro nero «Scusa...»
«Scusa per cosa» Scrissi in risposta io. 
«Lo vedrai quando uscirai dall'aula, voglio parlarti, siediti con me a pranzo dopo.» Non scarabbocchiai più sul foglio; suscitando in lui un evidente senso di ansia, aveva ripreso a guardarmi aspettava una risposta...cosa dovevo fare? E cosa mi aspettava fuori da quell' aula? 
Ecco la campanella, era ora di scoprirlo.