Salveeeee!
Ecco una
nuova
FF, anzi non proprio nuova.
L’avevo
pubblicata con il mio vecchio nick: Andie.
Avevo
ricevuto
parecchie recensioni. *_* Spero di riceverne altrettante anche adesso.
Ho un
po’
modificato la storia e l’ho resa più leggibile.
Eccovi il
primo capitolo, ditemi cosa ve ne pare, mi raccomando.
All’interno della casa un gruppetto di persone chiacchierava
allegramente
al calduccio del vecchio caminetto.
Era il sesto anno che passavano il natale
tutti assieme, erano come una grande famiglia ormai.
Ron aveva invitato Lavanda
con cui stava da qualche mese, ovviamente c’erano Hermione ed
Harry e alcuni
membri dell’Ordine, tra cui Lupin e Tonks. Passarono una
serata davvero
divertente, scherzando e ridendo, e non pensando per una volta ai
soliti
problemi, che poi era sempre uno: Voldemort che diventava sempre
più potente.
Dopo
cena tutti erano in cucina a brindare e chiacchierare, tranne i ragazzi
che
erano andati in salotto per stare un po’ tranquilli tra loro.
La stanza era
piccola, ma confortevole come tutta la casa, insomma.
Il debole caminetto
riscaldava la stanza ed emetteva una luce fioca.
Un divanetto rosso e malandato
era al centro, mentre due vecchie poltrone si trovavano ai
lati.
Ron si
sbaciucchiava su una di queste con Lavanda, non facevano altro,
sembravano
attaccati con la colla, se non avessero avuto bisogno d’aria,
probabilmente,
non si sarebbero più separati.
Harry e Ginny erano sul divanetto e discutevano
animatamente su una festa organizzata nella stupenda villetta di
Seamus.
Nell’ultimo periodo non sembravano andare molto
d’accordo, litigavano per
qualunque sciocchezza.
Hermione, invece., era sull’altra poltrona a leggere un
libro, o meglio a sfogliarlo distrattamente. Era un po’
cambiata in questo
periodo, passava molto tempo da sola, soprattutto quando
c’erano Ginny e
Lavanda con i
ragazzi.
-Harry, dobbiamo andare per forza alla festa di Seamus è
importante..- sbottò
Ginny
irritata. –Ci saranno un sacco di persone, quasi
tutta la scuola ci va,
non capisco perché non vuoi.- Ginny era sempre
più capricciosa, certo amava
Harry, ma, stranamente, non riusciva più a capirlo come una
volta.
-Ginny, per favore, ti ho già detto che non mi va..-
Ribatté il ragazzo
stancamente. - Voglio godermi le vacanze tranquillamente, senza
festini, alcol
o roba del genere..- Continuò. – Se vuoi andare
vai, non ti sto dicendo di non
andare, ma senza di me.. – Era tutta l’estate che
Ginny lo portava a feste
piene di gente ubriaca dove non ci si divertiva nemmeno. Era stanco, di
tutto..
- Grazie mille, Harry.- Disse gelida la rossa. –Non so che
diavolo ti prende in
questo periodo.. Dov’è finito l’Harry
dolce e premuroso dei primi mesi? No,
perché adesso c’è solo quello che pensa
a Voldemort, che si preoccupa per
tutti, che non ha mai tempo per me. –
Concluse con gli
occhi lucidi, aveva le guance arrossate e i capelli scompigliati.
Hermione alzò lo sguardo per ascoltare meglio.
All’inizio sembrava una delle
loro solite discussioni che si risolvevano con Harry che diceva:
“Va bene
amore, mi dispiace.” Ma adesso non sembrava proprio sul punto
di dirglielo. La
riccia sentiva un peso sullo stomaco, mai provato.. o forse si, una
volta.. Al
momento non seppe spiegarselo però..
Ron e Lavanda, dal
canto loro, pareva non si fossero accorti di niente, erano tutti
aggrovigliati,
si staccavano solo per riprendere un po’ d'aria.
-Senti Ginny-
riprese Harry pazientemente come qualcuno che sta spiegando ad un
bambino una
cosa elementare –Non capisco perché fai
così per una stupida festa, cosa
c’entra adesso tutto questo?- Ecco adesso stava cominciando
ad arrabbiarsi sul
serio.- E’ tutta l’estate che mi trascini a queste
feste come il tuo stupido trofeo,
lasciami in pace per una buona volta..-
Ahia, l’aveva detto.. e adesso?
-CHE COSA?!- tuonò Ginny indignata- il mio trofeo?! Harry,
per favore, non dire
sciocchezze, sai che per me non sei mai stato Harry Potter, ma solo
Harry. Non
dirmi certe cose.- Concluse con le lacrime agli occhi, che
strizzò per
ricacciarle dentro.
-Non so più cosa
pensare, Ginny..- Riprese il ragazzo chiudendo gli occhi.
-Ehm- Cominciò titubante, avrebbe urlato anche a lei? -
Scusate ragazzi io vado
a letto, sono stanca.- disse guardandoli.
Ron e Lavanda, in quel momento, si staccarono come ritornati dal mondo
dei
sogni..
-Oh dai Hermione è ancora presto- disse Ron sbuffando.
– Ogni anno non andiamo
a letto prima di mezzanotte, non fare la guastafeste..-
-Lo so, Ron, mi dispiace, ma sono stanca veramente..- rispose Hermione-
E poi
devo ancora fare i bagagli..- Aggiunse a mo’ di scusa.
-Bagagli!? Quali bagagli, Hermione? Manca ancora una settimana
all’inizio della
scuola.- s’intromise Harry chiaramente confuso.
Ginny sembrava
abbastanza irritata.. Aveva interrotto la loro discussione per una
sciocchezza.
-Non ve l’ho detto?- Rispose Hermione accigliata.-
Devo essermelo
dimenticato, ma come ho fatto?! Comunque, domani vado dai miei, ho
già
informato tua mamma, Ron, passerò con loro il resto delle
vacanze..- Concluse
abbozzando un sorriso.
-Ma se le hai sempre passate con noi, Hermione.- Ribattè il
rosso. –E’ successo
qualcosa a casa?- Ogni anno aveva sempre passato il Natale con loro,
tranne il
primo, quando ancora non correva buon sangue tra loro.
-Appunto, mi sembrava carino passare un po’ di tempo con
loro, visto che non li
vedo da molto.- Rispose
la riccia. Beh
in realtà, non era questo il vero motivo.. Da un
po’ di tempo si sentiva, come
dire, il terzo incomodo. Non era una bella situazione per lei.
-Allora, buonanotte
ragazzi, e buon Natale. Ci vediamo a scuola settimana prossima.-
Così dicendo
salì le scale ed entrò nella stanza che divideva
con Ginny e Lavanda.
-Beh, io l'ho sempre detto che ha qualche rotella fuori posto..- Disse
Ron accigliato
e Lavanda fece una delle sue solite risatine senza alcun senso.
-Hermione si comporta in modo strano in questi giorni..- Aggiunse Harry
preoccupato. - C'è qualcosa che non va..-
-Che c'è di strano a voler passare un po’ di tempo
con la sua famiglia? Io non
ci vedo niente di male.- Disse Lavanda indifferente giocando con una
ciocca di
capelli del suo ragazzo.
-Tu non conosci Hermione..- Dissero in coro Ron ed Harry con una nota
di
rassegnazione nella voce. Loro erano le sole due persone che potevano
capirla
veramente, che potevano capire quello che le passava per la testa.. e
non voler
passare il Natale alla Tana era sospetto.
- Vado su a parlarle.
- Disse il Prescelto ad un tratto. Non era stupido, aveva visto il
cambiamento
di Hermione, anche se era sempre troppo occupato a litigare con Ginny.
-Harry!- urlò Ginny
indispettita- Se non ti dispiace stavamo parlando, Hermione
può benissimo
aspettare.-
-No Ginny, non può, non è da lei comportarsi
così.- Ribattè Harry contrariato-
Tu non la conosci quanto me..!-
-Oh ma davvero?!- disse Ginny ironica- Ma sentilo, si dia il caso che
lei è la
mia migliore amica, la conosco quanto te.. e, inoltre, tu sei il mio
ragazzo,
dovresti preoccuparti per me, non per lei.. – Aveva
ricominciato ad urlare,
cosa che mandò Harry su tutte le furie, se prima era
arrabbiato per la discussione
sulla festa, ora lo era molto, ma molto di più. Non doveva
mettere in mezzo i
suoi amici, non doveva paragonarsi a loro, soprattutto ad Hermione che
per lui
c’era stata sempre.
-Ginny, quando la smetterai di fare la bambina?- urlò Harry
che adesso si era
alzato.- Conosco Hermione meglio di chiunque altro qui dentro, non
metterti
sempre in mezzo!-Ron e Lavanda li guardavano a bocca aperta..
Da quando Harry
parlava così a Ginny?
Da quando Harry
aveva la forza di dirle di stare zitta una buona volta?
-Adesso mi sono proprio stancata Harry!- ribattè
-Benissimo, hai finito?- Rispose Harry più duro di quanto
volesse. La verità
era che non ce la faceva più neanche lui.. Certo aveva amato
Ginny, all’inizio
quando era una ragazza comprensiva e divertente, ma adesso..era
soffocante.
La ragazza lo guardò a bocca aperta per una manciata di
secondi.
-E’ finita, Harry.- Sussurrò
abbassando lo sguardo. Le faceva male dire una cosa del genere, ma
forse era la
cosa più giusta da fare..
Il moro rimase in silenzio per un attimo, il tempo minimo per
realizzare cosa
fosse successo. – Beh, forse è meglio
così, Ginny..- Disse con un’alzata di
spalle.
Quella notizia, si
accorse, non gli fece nè caldo e nè freddo, lo
lasciò, completamente, indifferente,
lì per lì non seppe spiegarselo, ma
l’avrebbe capito pochi minuti dopo.
L’unica cosa che
voleva fare adesso era andare da Hermione, parlare con lei e poi
raccontarle
tutto..
Lasciò tutti a bocca aperta, salì le
scricchiolanti scale di corsa ed arrivo davanti
alla porta della camera di Hermione, bussò più
volte, ma non rispose nessuno.
Decise di entrare,
comunque. Era salita pochi minuti prima, dove sarebbe potuta andare?
La stanza era molto
piccola e buia, tre lettini erano l’uno accanto
all’altro con vecchi copriletto
sgualciti. Effettivamente Hermione non c’era, ma
avvertì dei rumori provenienti
dalla stanza accanto: il bagno.
Si sedette, quindi, su uno dei piccoli letti e aspettò che
la ragazza uscisse...