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Autore: Roylove    29/12/2014    3 recensioni
Desy è una ragazza di un piccolo paesino italiano, scelta da Peter Jackson per interpretare un ruolo nel film Lo Hobbit. Quante avventure vivrà insieme al cast, o meglio la sua nuova famiglia? Ci sarà qualche amore o disprezzo? leggete e spero vi piaccia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Eccomi qui con un nuovo capitolo, spero vi piaccia. Oggi sono di poche parole perciò vi ringrazio di cuore per le vostre recensioni e vi auguro buona lettura.
 
 
Dopo che furono rientrati in casa , finirono la loro cioccolata calda e continuarono a badare ai bambini, loro adoravano Desy e lei adorava loro.
-Hey cuccioli che fate?-Chiese Lee sedendosi sul divano vicino i bambini che stavano giocando con delle coperte.
-Facciamo un fortino!-Disse Josh.
-Un fortino?-Chiese Lee.
-Si poi io sarò la principessa rinchiusa nel castello e Josh sarà il mio principe.-Disse Angel.
-Ma le coperte non si vogliono tenere.-Disse Josh.
-Se volete vi aiutiamo noi a costruire il fortino.-Disse Desy sbucando dalla cucina.
-Siiii! Ci aiuti zio Lee?-Chiese la bambina.
-Certo, date qua! Vi mostreremo cose si costruisce un vero fortino!-Disse Lee prendendo le coperte con un grosso sorriso.
Misero insieme un paio di sedie con un poltrona e poi con delle mollette rigorosamente rubate dalla lavanderia legarono il tutto insieme.
-Ecco fatto!-Disse Desy soddisfatta.
-È stupendo!-Esclamarono i due bambini.
-Noi stiamo in cucina a preparare la cena, non fate danni!-Disse Lee andando in cucina seguito da Desy.
-Certo che è strano vederti così?-Chiese Desy vedendo dentro il frigo.
-Così come?-Chiese lui senza capire cosa volesse dire.
-Così naturale, insomma con la tua famiglia a giocare con i bambini. È strano.-Continuò lei.
-Se capiteró mai a casa tua credo che sarà reciproca la cosa.-Rise Lee.
-Pollo o bistecca?-Chiese lei cacciando la carne dal frigo.
-Pollo!-Disse lui pulendo qualche patata.
-Dove sono andati i tuoi parenti?-Chiese lei.
-Non ne ho la più pallida idea. Ogni tanto spariscono nel nulla.-Rise lui.
-Oh bene!-Si limitò a dire lei.
-Senti per il fatto di prima.... Il bacio....-Disse lui imbarazzato.
-Oh, senti non sei costretto a parlare di questo... Mi sono solo chiesta il perché.-Disse lei diventando rossa mentre tagliava il pollo a dadini.
-Io, beh...-Non riuscì a finire la frase sia per la timidezza che perché arrivarono anche i parenti.
-Hey eccoci qui! Ma come stai facendo cucinare Desy?-Chiese la madre di Lee.
-Non si preoccupi signora. È un piacere, e poi volevo farvi assaggiare una ricetta .-Disse Desy sorridendo alla madre di Lee.
-Oh magnifico! Lee mi ha detto che hai fatto una scuola di cucina! Magnifico!-Esclamò lei vedendo il pollo e i vari ingredienti.
-Che tempismo.-Sussurrò Lee continuando a pulire le patate.
-Come ?-Chiese Desy.
-Mh... Niente!-Disse lui facendo finta di niente.
-Ho interrotto qualcosa?-Chiese la madre.
-No, tranquilla mamma. Questa sera staremo io e Desy in cucina.-Rispose lui tagliando le patate.
-Ok, allora noi apparecchiamo la tavola!-Disse la donna uscendo dalla cucina.
-Sarà meglio finire il discorso in privato. In camera. Stasera.-Disse lui ridendo.
-Oh ma dai, anche qui possiamo finirlo.-Disse lei che fu sorpresa dalla zia e dallo zio di Lee che prendevano le cose per apparecchiare.
-Forse meglio di no.-Continuò lei facendo ridere Lee.
 La cena andò bene, Desy preparò del pollo al latte e noce moscata e tutti lo adorarono, anche Lee era soddisfatto delle sue patate al forno.
Desy scoprì che a Lee non piaceva molto cucinare, però aveva un talento innato per fare torte di tutti i tipi, ma lui non sfruttava questo dono.
-Vado a farmi la doccia, dopo parliamo.-Disse Desy andando verso il bagno, quando Lee rientrò con il pigiama.
In bagno ricevette un messaggio da Evangeline che chiedeva come andavano le vacanze e Desy con un breve messaggio disse che si era lasciata con Aidan e che ora era a New York.
Quando tornò in camera trovò Lee già russante sotto le coperte.
-Bel discorso.-Rise lei scavalcandolo e mettendosi comoda nel letto.
Nonostante Lee stranamente stesse russando, si addormentó quasi subito, era esausta e decisa che la mattina dopo avrebbe chiarito tutto con Lee.
La mattina Desy si svegliò con Lee che la fissava.
-Mi guardi sempre mentre dormo?-Chiese lei scherzosa.
-Io, no. Solo questa mattina.-Disse lui spalancando gli occhi.
-Sei strano.-Disse lei .
-Grazie, molto gentile.-Disse lui ridendo.
-No oggi hai qualcosa che non va.-Disse lei seria.
-Sto benissimo, sono sempre io.-Disse lui coprendosi ancora di più con il piumone.
-Dobbiamo alzarci?-Chiese lei.
-Mmmm, no possiamo riposare un altro po', sono le sette.-Disse lui guardando la sveglia sul comodino.
-Siamo ancora abituati con l'orario da lavoro.-Rise lei.
-Già, scusami poi per ieri sera, sono crollato.-Disse lui sbadigliando.
-Tranquillo, eri stanco. Però visto che ci siamo, perché non parliamo ora?-Chiese lei.
-Ora? Di prima mattina?-Chiese lui coprendosi interamente con il piumone.
-Si ora. Non costringermi a venire sotto il piumone.-Disse lui con tono autoritario.
Lui rimase li fermo e zitto e lei lo prese come un invito ad infilarsi sotto il piumone.
-Allora, continuiamo il discorso di ieri?-Chiese lei sorridente ad un soffio dal volto di Lee.
-Che dovrei dirti?-Chiese lui scherzoso.
-Dai, lo sai!-Esclamò lei come una bambina.
-Del fatto di questo?-Chiese lui per poi baciarla teneramente come il giorno prima.
-Eh...Si , si esatto.-Disse lei arrossendo vistosamente e questo a Lee non sfuggì.
-Sei bellissima quando arrossisci.-Disse lui accarezzandogli il viso.
-Sono un po' confusa.-Disse lei .
-Sai, quando ti sei messa con Aidan mi sono pentito di non averti detto prima quello che provavo, so che ci conosciamo da pochi mesi, però mi sono ripromesso di non fare più lo stesso errore.-Disse lui facendo una piccola pausa e notando Desy che seguiva il suo discorso attenta.
-Perciò... Beh, oddio è difficile da dire! -Disse lui imbarazzato.
-Niente è difficile se lo vuoi davvero.-Disse lei semplicemente.
-Ti amo, so che abbiamo nove anni di differenza. Non so come è successo o quando, un giorno ho capito che ti amavo.-Disse lui arrossendo.
-Sai una cosa...-Disse lei.
-Cosa?-Chiese lui serio.
-Anche tu quando arrossisci sei bellissimo.-Disse lei baciandolo dolcemente.
-Quindi, mi ami?-Chiese lui con un sorriso enorme.
-Si, me ne sono accorta solo quando sei venuto in Irlanda. Hai lasciato tutto e tutti per venire da me, neanche i più grandi amici avrebbero fatto ciò.-Disse lei fissandolo dolcemente.
-Non sai quanto sono felice.-Disse lui abbracciandola.
-Credo di saperlo.-Disse lei nascondendo la testa all'incavo del collo di lui.
-Che ne dici di rimanere qui .... A coccolarci.-Disse lui fissandola dolcemente.
-Mi inviti a nozze.-Disse lei abbracciandolo.
I due rimasero accoccolati al calduccio finché non si riaddormentarono.
Lee fu svegliato da Alex con un puncake in mano.
-Hey Romeo, la colazione e poi pronta.-Disse a bassa voce per non svegliare Desy.
-Arriviamo.-Disse Lee con uno sbadiglio.
-Avete per caso....-Disse Alex alludendo a cose hard.
-No, e adesso fuori!-Disse facendogli cenno con la mano.
Alex se ne andò e Lee svegliò Desy che dormiva beatamente.
-È ora di colazione.-Disse lui dandogli una carezza sulla guancia.
-Ci siamo riaddormentati?-Chiese lei intontita.
-Così sembra.-Disse lui alzandosi.
Scesero entrambi con il pigiama, avevano troppa fame per cambiarsi.
-Buongiorno.-Dissero in coro i parenti.
-Buongiorno.-Dissero Lee e Desy.
-Lee , noi oggi staremo fuori tutto il giorno per comprare le ultime cose, voi che farete?-Chiese la zia.
-Beh, avevo pensato di far vedere a Desy un po' di New York, dobbiamo finire di fare qualche compera anche noi.-Disse lui perplesso sotto lo sguardo indagatorio di Desy.
-Bene, allora ci rivediamo tutti stasera.-Disse il padre uscendo con lo zio.
Dopo colazione si prepararono e uscirono , Lee la portò in giro con la metro, per fortuna faceva molto freddo e non vennero riconosciuti da nessuno perché erano ben coperti.
La portò nei quartieri più belli di New York a fare un pò di foto e shopping e si divertì molto.
-Oh, ora che mi ricordo, devo fare un regalo ad Angel, Josh, ai tuoi zii e a tua cugina e tu mi darai dei consigli!-Disse in tono autoritario.
-Ma non c'è bisogno.-Disse lui fulminato dallo sguardo di lei.
-Si signora.-Si corresse lui.
Andarono per negozi anche dopo pranzo, dove mangiarono un panino al volo e tornarono prima di tutti con tante buste.
-Bene, direi che è perfetto!-Disse lei andando in camera con Lee.
-Non ricordavo che fare shopping fosse così stancante.-Disse lui posando due buste a terra.
-Questa sera li incarterò.-Disse lei vedendo le compere appena fatte.
-Buona idea, anche io devo incartare alcuni regali.-Disse lui prendendoli dal borsone.
In quel momento sentirono gli altri rientrare e d'istinto nascosero tutti i regali dentro l'armadio di Lee.
Quella sera la zia aveva comprato un'apple pie tipica della zona e Desy rimase stupita da quanto era buona, dopo cena si ritirarono in camera, ma prima di iniziare ad impacchettare i regali, Lee ricevette una video chiamata da Evangeline.
-Hey bellezza!-Scherzò Lee.
-Hey , come va?-Chiese lei tramite web.
-Tutto bene, te?-Chiese lui.
-Incatenata con nastri e carta da regalo ma bene. Sai anche Desy è a New York!-Esclamò lei.
-Si, lo so. E' qui con me.-Disse lui inquadrando Desy che era intenta ad impacchettare il primo regalo.
-Oh wow! Anche voi questa sera siete dei piccoli elfi?-Chiese Evangeline ridendo e facendo un occhiolino a Lee.
-Già, ora vado, abbiamo dei pacchi da sistemare....oh oh oh!-Disse lui imitando la risata di Babbo Natale.
Una volta chiusa la chiamata iniziarono ad impacchettare i regali.
-Fai pena ad incartare regali.-Scherzò Lee vedendo un pacchetto che aveva appena incartato Desy.
-Non sono mai stata brava con i pacchi regalo. Se ne occupava sempre mia madre.-Disse lei.
-Questo è un vero pacco regalo!-Esclamò lui mostrando un pacco regalo perfetto.
-Molto divertente. Abbiamo finito!-Disse lei stiracchiandosi.
-Già, finalmente domani è Natale, questa sera li metteremo sotto l'albero.-Disse Lee togliendo i resti dei nastrini i mezzo.
-Come funziona qui da voi?-Chiese lei.
-Normalmente?-Chiese lui.
-No, o meglio normale per te, ma da noi i regali si danno il 24 Dicembre e a mezzanotte tutti in chiesa, non c'è Babbo Natale.-Disse lei mettendo i regali da una parte.
-Babbo natale a noi esiste solo per i bambini, gli adulti si scambiano i regali così normalmente. Per me è stato un trauma scoprire che babbo natale non esisteva.-Spiegò lui.
-Addirittura un trauma?-Chiese lei.
-Oh si! Ci credevo da piccolo e non vedevo l'ora che arrivasse il natale.-Disse lui.
-Anche io da piccola morivo dalla voglia che arivasse il natale, poi ho iniziato a fare i regali anche io e anche il mio portafogli ha iniziato a non amare più di tanto il natale.-Rise lei.
-Dai, andiamo a mettere i regali sotto l'albero, a quest'ora staranno dormendo tutti.-Disse Lee guardando l'orologio.
-Solo per i bambini?-Chiese lei spaesata.
-No tutti, poi domani i bambini apriranno i loro e poi noi daremo i nostri a chi di dovere.-Spiegò lui.
Scesero con tutti i regali e come aveva previsto Lee stavano tutti dormendo, erano le 23 passate, quindi decisero di non fare troppo chiasso. Una volta sistemati i regali tornarono su in camera e si misero a letto, si addormentarono subito l'uno accoccolato all'altro.
La mattina dopo furono svegliati tutti dai bambini che saltarono su tutti i letti urlando "E' NATALE!!!SVEGLIA!" , così scesero tutti in salone per aprire i regali, tutti mezzi assonnati ad eccezione dei bambini.
-Dai avanti vediamo cosa vi ha portato Babbo Natale.-Disse il padre di Lee.
I due bambini andarono sotto l'albero e trovarono i loro regali, una casa delle bambole, peluches e giochi vari, dopodichè toccò agli adulti, anche Desy diede i suoi ai parenti di Lee e lasciò per ultimo il regalo per quest'ultimo e anche lui fece lo stesso.
-Ti ho fatto un regalo anche a te.-Disse lei porgendogli il pacchetto.
-E lo stesso vale per me.-Disse lui porgendo un piccolo pacchettino.
-Apri prima tu!-Disse lei sorridendo.
Lee non se lo fece dire due volte e scartò il regalo.
-Oh mio dio! Ma è l'orologio che volevo! Ma come facevi a fapere che lo volevo?-Chiese lui.
-Beh, quando siamo andati a fare shopping a Wellinghton lo stavi praticamente adorando con gli occhi dalla vetrina, perciò visto che ti piaceva tanto te l'ho regalato.-Spiegò lei ridendo.
-Non so che dire, è il miglior regalo!Ora apri il tuo!-Esclamò lui con un sorriso enorme.
Anche Desy non perse tempo ad aprire il suo pacchettino e quando scoprì cosa conteneva rimase meravigliata.
-Oddio, è stupendo.-Disse lei guardando incantata il bracciale di Bliss (è una marca abbastanza costosa e famosa) con un ciondolo a forma di cuore fatto di swarowsky (o come si scrive).
-Veramente questo era per il tuo compleanno, ma poi non ho avuto occasione per dartelo, questo è il tuo regalo .-Disse lui ridendo dandogli un sacchetto argentato sempre della Bliss.
Desy lo aprì e trovò al suo interno un ciondolo di pietre rosa a forma astratta.
-Questi sono bracciali dei ricordi, si possono appendere tutti i ciondoli che vuoi, quelli che ti ricordano cose belli, bei ricordi. Ho pensato che così almeno se staremo lontani ti ricorderai di me.-Disse lui avvicinandosi a lei.
-Sono stupendi.-Disse lei emozionata.
-Aspetta, ti aiuto.-Disse lui aiutandola a mettere il nuovo ciondolo al bracciale.
-E' tutto perfetto.-Disse lei abbracciandolo.
-Chi vuole la colazione?-Chiese la zia di Lee.
Tutti corsero verso la tavola a fare la tipica colazione di natale con biscotti latte e puncake e dopodichè continuarono con i canti di natale, il grande pranzo preparato ore ed ore prima e dopo tutti spaparanzati su divani e letti a riposare. La sera poi toccò ai giochi tipici del natale e Desy si stupì quando giocarono a tombola, credeva che fosse solo una tradizione italiana, però dopo non ci fece più caso e giocarono fino alla sera e dopo cena tutti a dormire.


Continua spero vi piaccia!
  
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