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Autore: deminamylove    29/12/2014    6 recensioni
Spesso la vita ti illude, facendoti credere che tutto ciò da te desiderato si avveri. Eppure, purtroppo, nulla dura per sempre, né un'amicizia, né un amore. O forse tutto ciò è falso? Forse la chiave di tutto è saper aspettare? Chissà.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Demi Lovato, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Emma era lì che fissava fuori dalla porta, leggermente scioccata. Io non sapevo che fare, non sapevo se andare lì e colmare lo spazio che divideva Jake e la ex, o semplicemente farmi da parte.
“Jake.. d-da quanto tempo.” La sentii dire. Balbettava, eppure non mi era sembrata una ragazza tanto insicura.
“Emma? Cosa ci fai qui?” Jake aveva avuto la sua stessa reazione, e anche se non potevo vederlo percepivo dello stupore nella sua voce.
Il mio cuore nel frattempo non riusciva a fermarsi, ma qualcosa riusciva tuttavia a calmarmi leggermente. In quel momento solo mi resi conto che la mia mano era in quella di Demi, che lei era accanto a me e stava osservando la scena con una certa serietà.
“Mi fa piacere vederti.” Udii dire poi da Emma. Sorrideva, e purtroppo capivo di che sorriso si trattasse e non era una bella notizia.
“Jake!” di soprassalto Demi mi tirò verso la porta, sorridendo in maniera al quanto esagerata “Oh ma che fiori meravigliosi che hai in mano! Sono per MARY scommetto.” Ormai si era posta davanti ad Emma con me accanto e finalmente potei vedere il mio ragazzo. Era bellissimo come sempre, però appariva stordito. Per quale motivo lo era?
“S-si.. ehm, ecco.” Me li porse. In effetti erano magnifici, ma non riuscivo più a trovare in quel gesto l’amore che magari vi era prima presente. Emma intanto alle mie spalle si era leggermente allontanata, lo capii dallo sguardo di Jake che oltrepassò me per posarsi su di lei. Io lo guardavo e non capivo, un’ignoranza ricca di delusione e tristezza. Perché guardava lei se mi aveva appena regalato dei fiori? Dovevo essere io il centro della sua attenzione, non lei. E come al solito non furono le lacrime ad uscire, ma la rabbia. Lasciai cadere i fiori per terra come se le mie mani non potessero più sorreggere quel peso fasullo, e tornai a passo veloce nella mia stanza. Fece male sentire la voce di Jake chiamarmi solo alcuni secondi dopo del mio allontanamento. Era troppo preso da Emma per considerarmi. Demi invece mi rincorse subito e non appena mi fui gettata sul letto, lei aveva appena aperto la porta per entrare e richiuderla a chiave dietro di sé.
“Tesoro non stare così..” mi disse amorevolmente preoccupata, avvicinandosi a me.
“Sto bene.” risposi io secca. Stavo abbracciando un cuscino e trattenevo le lacrime, anche se non sapevo come.
“Ti prego.. so che ti ha fatto male vedere ciò che hai visto, ma stai sicura che Jake non è quel tipo di ragazzo.. lui ci tiene a te, io lo conosco.” Mi accarezzava un braccio mentre cercava di rassicurarmi.
“Scommetto che lei è stata una fidanzata fantastica per lui..” la mia voce era ammortizzata dal cuscino, e per fortuna non si sentii tutto il tremolio che possedeva. Ma quando non ricevetti risposta, scoppiai. Affondai il viso in quel guanciale e piansi, finalmente.
“No no no..” Demi mi abbracciò da dietro, forte.
“E’ sempre così, io sono la scelta peggiore tra tutte!”
“Non è assolutamente vero! Tu sei una scelta fantastica.”
“Cazzate! Anche tu preferisci lei a me!” Piangevo davvero tanto, non riuscivo a smettere di urlare. Mi sentivo tradita, mi sentiva abbandonata, mi sentivo sola. E tutto questo perché? Per aver aiutato una ragazza,  prendendomi anche un bello schiaffo da un tizio che nemmeno conoscevo. Bella ricompensa.
“Ti prego, calmati..” mi fece girare per poter abbracciarmi meglio. Avevo il viso sul suo petto e la strinsi in quel momento più forte che mai. Avevo un bisogno disperato di lei, eppure non la sentivo più vicina come prima. Era diventato tutto così complicato, quando prima era tutto tanto magnifico. Tutto troppo bello per essere vero.
 
Mi ero calmata un poco, ormai scendevano lacrime, ma non c’erano singhiozzi. Era un pianto lento e silenzioso, e continuava nonostante Demi fosse lì a tenermi stretta a sé con la sua mano ad accarezzarmi i capelli.
“.. non è venuto neanche a vedere come sto..” dissi d’improvviso. Non rispose subito, forse perché non lo sapeva. Forse era rimasta anche lei sorpresa dal suo comportamento.
“.. magari temeva di disturbare..”
“Certo..” mi accoccolai ancora di più a lei, e mi parve fosse contenta di ciò.
“Ci sono io qui con te, e non ti lascio.” Quelle parole mi fecero uno strano effetto. Non me le ripeteva da molto tempo, ma dopo tutti quei giorni trascorsi lì a vivere un’altra vita, quella vita, non sapevo se crederle o no. Mi ero fidata ciecamente di Jake eppure.. anche lui era riuscito a deludermi. Ad illudermi più che altro. E se lo avesse fatto anche lei?
“Questa ha tutta l’aria di essere una promessa.” Replicai io con un tono leggermente scherzoso.
“Beh, lo ammetto. E’ una promessa.” Rispose lei, sicuramente con un sorriso stampato in faccia. Mi staccai leggermente per poterla guardare in viso. Era da tanto che non la vedevo, la sua curva più bella.
“Farai meglio a mantenerla sai?” continuai io. Avevo ora un’espressione di leggera sfida ed ironica offesa. Non riuscivo ad immaginare come apparivo, con gli occhi rosso fuoco per il pianto e quell’aria divertita.
“Altrimenti?” ricambiò col mio stesso sguardo.
Inizialmente non mi mossi. Fu improvviso il mio attacco ai suoi fianchi in un solletico che iniziò a farla ridere come non mai. Cercava di divincolarsi e allontanarmi, ma io smisi soltanto quando per sbaglio cadde dal letto.
“Oddio, stai bene?” continuavo a ridere e nel frattempo mi sporsi leggermente per vedere dove fosse finita. Poi una mano afferrò il mio polso e venni letteralmente tirata giù. Feci un piccolo urlo presa alla sprovvista, per poi riprendere a ridere una volta che mi ritrovai sopra Demi. Ci stavamo guardando e pian piano le risate terminarono, con lieve velocità, e rimasero solo i nostri sorrisi ed i nostri sguardi. Stava riaccadendo. In quel momento risentii tutto ciò che la mia mente voleva fingere di non sentire. Però non mi mossi. Accadde, ma io ero rimasta immobile. Fu lei a prendermi il volto tra le mani ed avvicinarlo al suo, così, all’improvviso. Rimasi alquanto stupita. Le mie labbra erano lì che premevano sulle sue, di nuovo, e non ne capivo il motivo. Non sapevo che fare, perché sapevo che era sbagliato. Lo era eccome, fu per questo che mi staccai subito, prima che la cosa perdesse completamente confini.
“No no, non farlo.” Dissi quindi io allontanando il volto dal suo, restando tuttavia in quella posizione.
“Dio, scusami.. non so che mi è preso, davvero.” Si era portata le mani alla bocca mortificata, come se non si fosse resa conto di ciò che aveva fatto mentre lo faceva. Quando poi però le tolse dal volto e quelle labbra tornarono nel mio campo visivo, alcune delle catene che componevano la mia forza di volontà.. si ruppero, ed insieme ad esse, anche la distanza che divideva i nostri volti. Non sembrò stupita di quel mio gesto, come lo ero stata io di fronte al suo. Circondò la mia nuca con le mani, trapassando i miei capelli con le sue dita.
Era lento, come bacio, lento e davvero splendido. Mi sentivo così bene a sentirla così vicina, a percepirla in tutta la sua bellezza. Non era un bacio a stampo, come il primo, ma qualcosa di molto più coinvolgente, che mi invogliava a non terminarlo mai. Ma perché stava accadendo? Lei non mi amava, lei amava Harry. Eppure sembrava l’opposto in quel momento ed io mi sentivo così confusa, e quella confusione aumentò quando lei cercò di togliermi la maglietta. Un’incondizionata paura crebbe dentro di me, perché l’ultima volta che stava per accadere qualcosa del genere, lei era scappata via in lacrime. Però ero troppo persa per fermarmi, così la lasciai fare ed io feci lo stesso con lei. Eravamo ancora lì, stese l’una sull’altra su quel pavimento, e per quanto duro potesse essere, mi sembrava il posto più comodo del mondo.
Mi accarezzava i fianchi, non con irruenza, ma con dolcezza, una dolcezza che avevo sempre amato in lei.
“Sai che tutto questo non dovrebbe accadere?” chiesi all’improvviso io, staccandomi un attimo dalla sua bocca.
“Si, lo so.” Disse lei velocemente, prima di attirarmi nuovamente a sé e  facendoci rotolare così che lei si trovasse sopra di me. In quel momento che ne ebbi la possibilità, l’abbracciai, e forte. A sentire le mie braccia circondarle il corpo, si staccò leggermente dal mio viso per sorridermi, un sorriso che fece sorridere anche me e riempire di gioia il mio cuore. Poi tornò seria in un istante.
“Io..” tentò di dire, quando qualcuno bussò alla porta della stanza. Era Jake.
 
Spazio autrice: è passato un mese, vero, però spero che vi piaccia ugualmente il capitolo e vi dico che non ho intenzione di smettere di scrivere la storia, anche se sembrerebbe dagli aggiornamenti tanto rari. Cercherò di essere un po’ più costante. Buona lettura e recensite, mi raccomando. :) a presto.
  
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