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Autore: histattooedarms    29/12/2014    2 recensioni
“Lei non era mai stata una di quelle ragazze che si faceva mettere i piedi in testa, lei era sempre stata sicura di se stessa, non aveva mai avuto paura di niente, ma questa volta era diverso perché quando si trattava di lui riponeva le armi, abbassava la guardia e si lasciava andare a qualsiasi cosa. Lui aveva il suo completo controllo, lui era il suo punto debole”
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Tematiche delicate
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Nota dell'autrice:
Buonasera! Allora anticipo già che questo capitolo è molto più lungo dei precedenti e ci sono molti dialoghi, a me è piaciuto un sacco scriverlo e spero possa piacere anche a voi. Siccome la narrazione rimane in terza persona, ma sono riportati anche i pensieri dei personaggi ho messo l'iniziale del nome per capire chi pensa cosa. Detto questo vi lascio alla lettura. Fatemi sapere se vi è piaciuto o meno.


 

M: "Non riesco a dormire, mi sono già svegliato tre volte nell’ultima ora. Non faccio che pensare a lei, lei che è qui affianco a me e dorme beatamente, qui tutti dormono e io invece non ci riesco, ha ragione Brian quando dice che mi faccio troppe paranoie. Penso mi alzerò e andrò a bere un bicchiere d’acqua oppure mi farò un tè e poi mi siederò alla finestra a guardare la neve nella speranza che il sonno mi venga a prendere."

Dopo pochi minuti Matt si alzò e si diresse in cucina, prese il bollitore e iniziò a scaldarsi l’acqua, nel frattempo anche Beatrice si era svegliata, aveva una gran sete e vedendo uno spiraglio di luce provenire dalla grande cucina si alzò con cautela e si diresse verso la stanza adiacente.
Non si era minimamente accorta che mancava Matt, era convinta di trovare Jimmy nell’altra stanza per un qualche motivo; infatti appena varcò la soglia rimase sorpresa di trovarci il cantante.
«Oh, ciao Matt!» lo salutò con un cenno della mano; il povero Matt pensando di esser solo si spaventò e non poco
«Oddio! Ciao, mi hai spaventato» la salutò venendole incontro «Hai bisogno di qualcosa?» domandò infine un po’ imbarazzato
Cazzo, perché è così bello anche appena svegliato alle quattro del mattino? Oddio chissà io come sono presa, con i capelli in confusione e il trucco tutto sbavato visto che ieri non mi sono struccata…Che imbarazzo!”
«Ehm sì, avevo sete e siccome ho visto la luce accesa mi sono alzata per prendermi un bicchiere di acqua» disse tutto d’ un fiato.
«Io mi sto facendo un tè, lo vuoi anche tu
«Sì grazie, molto volentieri»
Si accomodò sulla penisola della cucina e rivolse il suo sguardo al ragazzo, non ce lo vedeva proprio ai fornelli e quell’immagine la fece sorridere.
«Perché sorridi?» le chiese sorridendo a sua volta
“Merda! Che figura di merda
«Ehm…No niente stavo solo constatando che non ti ci vedo proprio come cuoco» ammise
«Ah beh, dubiti delle mie capacità?» le rispose a tono ed entrambi si misero a ridere «Comunque il tè e pronto, spero che ti piaccia il tè verde, e se non ti piace pazienza perché qui ho solo quello» concluse porgendole la tazza sedendosi di fronte
«Oh grazie, è il mio preferito»
B: “Che occhi che ha, maledizione mi ci potrei perdere in questo colore… Ok, sono proprio cotta
M: “Perché è bella anche appena svegliata, con i capelli arruffati e il trucco leggermente sciolto? Non è legale essere belli appena svegliati
«Ti sta bene la mia maglia, è enorme, ma ti da un aspetto molto…punk» le fece un complimento per evitare che la conversazione finisse lì
«Oh beh, grazie… Poi amo i Pantera, sono cresciuta con loro quando ero in Germania» gli rispose arrossendo
«Te la regalo» le disse «Sta molto meglio a te che a me, e poi potrai venire ai nostri concerti con quella così riuscirei a riconoscerti subito» concluse.
«No, Matt non posso accettare… i ragazzi mi hanno detto che è la tua preferita ed è strano che tu l’abbia data proprio a me»
«Preferisco che la abbia tu, davvero, tienila» le rispose allungando la mano verso la sua fino a sovrapporla del tutto.
«Beh, allora grazie… sei un tesoro»
B: “Non ci credo! Mi ha regalato la sua maglia, la sua maglia preferita dei Pantera… che amore di ragazzo
M: “Bella mossa Matt, ha gli occhi che brillano per la felicità. Se Jimmy viene a sapere che le ho dato la mia maglia invece che a lui mi uccide, ma è per una buona causa… non ha ancora levato la mano da sotto la mia e continua a guardarmi negli occhi
«Beh, io non penso riuscirò a prender sonno, ti va di andare a sederci sulla panca sotto la vetrata e guardare la neve
M: “E questa da dove mi è uscita?”
B: “Me lo ha chiesto sul serio?! È un ragazzo così dolce e anche romantico a quanto pare… bleah come sono diventata smielata
«Sì, certo»







*
*
*








*Nel frattempo nell’altra stanza*


«Chi cazzo è che ha acceso la luce in cucina? Maledetto Shads» sbottò Zacky svegliato dallo spiraglio di luce che entrava dalla cucina, fece per alzarsi ed andare a dirne quattro a Matthew quando qualcuno lo strattonò per il braccio
«Zacky! Stai fermo idiota, se vai a disturbarli ti spacco la testa hai capito? Non puoi interromperli, forse è la volta buona che Matt dimentica quella stronza di Valary» lo aggredì Brian che si era già accorto dell’assenza dei due
«Okok, ma calmati. Chi è che c’è con lui
«Beatrice»
«Scherzi? Matt, con lei? Ma dai non ci credo»
«Nemmeno io, ma sono due pesci lessi… se non sono innamorati loro non so chi lo sia»
«Saranno cazzi con quella, già ce lo vedo che le fa da cagnolino...proprio come a Val»
«Mmm non credere sai, secondo me Matt  ha smesso di farsi mettere i piedi in testa»
«Lo spero, lo spero davvero… ‘notte Brian»
«’notte Vee»







*
*
*







«La neve è così bella, sai che a Berlino quando nevicava ci trovavamo io e mio fratello con tutti i bambini del quartiere e facevano degli enormi pupazzi di neve, poi c’era una mia amica che era davvero brava e faceva delle piccole sculture… ci divertivamo un  mondo» gli confidò lei con il cuore che le piangeva
«Ti manca vero? Vivere lì intendo»
«Non immagini quanto, partirei anche adesso»
«Quando saremo abbastanza famosi da fare un tour in Europa ti ci porto io a Berlino»
«Promesso
«Promesso.» le disse con speranzoso, sarebbe davvero diventato abbastanza famoso da raggiungere l’Europa e mantenere la sua promessa?
Calò un silenzio tra i due, Beatrice era immersa nei ricordi e Matt era proiettato verso il futuro, già si immaginava con la sua band a fare tour mondiali di mesi e mesi lontano da casa.
«Hai freddo?» le chiese dopo qualche minuto
«Un po’» ammise
«Dai, vieni qui» le disse traendola a sé e abbracciandola.
Lei si abbandonò nuovamente tra le sue braccia, quelle braccia ancora poco tatuate e muscolose che la facevano sentire protetta.
Rimasero così per un tempo che parve loro interminabile, in silenzio a guardare la neve che continuava a ricoprire il grande parco dietro casa Sanders.
B: “Basta, io rimango qui per sempre e non mi stacco più, è meraviglioso, è tutto così silenzioso e l’unico rumore che sento è il suo cuore che batte. Potrei rimanere ad ascoltarlo per ore.
M: “Non posso crederci di averlo fatto davvero. Lei è qui tra le mie braccia e non da segno di volersi staccare. Sento il suo profumo delicato che mi inebria le narici, è meraviglioso.”

   
 
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