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Autore: bethfuckoff    30/12/2014    0 recensioni
“Ai primi sintomi bisogna andarsene, abbandonare il campo. Tanto non va meglio, va peggio e peggio. Invece la gente non lo sa. La gente spera e continua a stare male.”
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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«Ho trovato l'esperienza di innamorarsi o essere innamorati simile ad una morte, la morte di tutto. Ti guardi mentre muori in un modo meraviglioso, e sperimenti per un momento brevissimo -se ti guardi per un momento attraverso i loro occhi- che tutto ciò che pensavi di te se ne va. In un senso di morte e resurrezione. »

Tic, tic, toc. Tic, tic, toc. L'orologio segnava la mezzanotte, 24 Dicembre 2014. Era il compleanno delle due sorelle, Sam e Clementine. Erano nate nello stesso giorno ad un anno di distanza, forse era per questo che a volte non andavano d'accordo erano lo stesso segno zodiacale. Divise in due stanze diverse sospiravano, i loro compleanni passati non erano stati granché sin dalla morte della madre. Era strano, quando una persona cara viene a mancare si crea un legame indistruttibile tra i famigliari. Le due sorelle erano più unite che mai, il padre invece si era completamente alienato dalle figlie e si era concentrato sul lavoro fin quando non prese la decisione drastica di trasferirsi dall'altra parte del mondo. L'uomo si era risposato ed inizialmente questa notizia aveva creato scompiglio nella famiglia, nelle due sorelle si era creata una sorta di barriera protettiva. Con l'avvento del nuovo matrimonio la famiglia si era completamente ristabilita anche se a fatica. Nelle loro camere separate le due sorelle sorridevano pensando agli ultimi mesi, ce l'avevano fatta anche questa volta grazie all'aiuto di Ashton e Luke.

**

Cleo era distesa accanto a Luke e lo guardava dormire, assumeva sempre strane posizione ma Cleo si adattava, sorrideva nonostante tutto. Non si era mai arresa con lui, nonostante le complicazioni. Il chiaro di luna gli illuminava i capelli biondi e si sentiva fortunata, fortunata ad averlo nei suoi giorni, nelle sue lune storte e in tutte le sue complicazioni. Era fortunata perché l'Australia aveva spalancato il suo cuore a nuove opportunità, era la sua rivincita per tutte le delusioni ricevute. Luke si muove, si stropiccia gli occhi e guarda l'orologio, poi guarda Cleo. È la sua ragazza, sua come poche cose al mondo. Sua da stare male, da sentirla nel cuore. Si era depositata lì quella ragazzina dal cuore duro e lo sguardo confuso, si era adagiata sul fondo del suo cuore. Si alza a metà busta e cerca tra le tasche del suo skinny jeans una scatolina. Una scatolina di velluto arancio, perché gli ricordava che Cleo era il suo raggio di sole. Trovata. Prende una mano di Cleo e la bacia, le chiede di chiudere gli occhi. Le batte forte il cuore, sembra un treno in corsa. A Cleo e Luke piace viaggiare, tanto. Vogliono girare il mondo, vogliono lanciarsi da un burrone che affaccia su uno splendido lago, voglio fare tante escursioni. Insieme. Per sempre. Vogliono girare il mondo muniti di uno zaino a testa e dello spirito d'avventura. All'interno della scatolina c'è una collanina che rappresenta appunto un sole, piccolino. Cleo apre gli occhi e si ritrova al collo un piccolo ciondolo che forse vale più di mille parole. «Luke..non dovevi.» Ridono, perché Cleo è testarda, ma lui di più. «Sì che dovevo, sei il mio sole.» La guarda, si guardano e si abbracciano. Ci sono solo loro in quel momento, i loro respiri e la loro voglia di amarsi e girare il mondo. «Ma..non è finita qui. So quanto vi manchi l'Inghilterra, così io e Ashton abbiamo raccimolato soldi suonando alle serate e..abbiamo prenotato un volo, una vacanza tutti assieme. A Londra.» Cleo rimane ferma, di pietra. Ha gli occhi umidi, vorrebbe dire qualcosa ma non può, non ci riesce è immobile. Prende un bel respiro e mentre sta per scoppiare a piangere, scoppia a ridere e abbraccia Luke. Lo riempie di baci e ride, è piena di vita, scoppia, strabonda. «Sei la mia persona, la mia persona preferita.» Ed è sincera, non c'è vita senza Luke, non c'è vita senza quel sorriso, quegli occhi azzurri e quella sua dannata voglia di vivere Cleo. Lui se la vive appieno, la respira, la sente nei suoi polmoni. «Brucerei il sole pur di vederti sorridere Cleo, ricordalo.» Cleo lo guarda, lo bacia forte e si stringe forte. «Dormi cuore mio, che domani ci aspetta un lungo viaggio.» Cleo è il suo cuore, la sua linfa vitale. Il suo tutto. Si sistemano a letto, vicini come se fossero una sola cosa.

**

Sam è sola nella sua stanza, tra le sue quattro mura e pensa. Tic, toc, tic, toc. L'orologio segna mezzanotte ed è ufficialmente il suo compleanno, tanti auguri a me, pensa tra se e sé. Non scatta neanche il primo minuto dopo la mezzanotte e sente bussare alla porta, sorride immediatamente. Si alza e si guarda allo specchio, indossa una felpa enorme rubata ad Ashton e ha i capelli in disordine, che disastro. Scuote la testa e apre la porta, Ashton non proferisce parola e la bacia così forte che Sam sente il sapore della vita, la sua. La prende di peso e la porta sul letto, tira fuori dalla sua casacca un pasticcino e ci poggia su una candelina, Sam ride e scuote il capo. Pensava fosse troppo grande per certe cose e invece si commuove per una candelina e un pasticcino. La soffia e abbraccia Ashton, si sente felice e al suo posto. È dove dovrebbe essere e non c'è nessun altro posto al mondo che riconosce come casa sua se non le braccia del suo ragazzo. Forti, grandi, da sollevarla e tenerla al sicuro. «Tanti auguri briciola, cresci anche tu eh?» Ashton ride e si nasconde tra i suoicapelli, è tutto buio ma sento le sue mani cercarmi. Le afferra e porta il palmo della sua mano destra accanto alla sua guancia e sorride. «Purtroppo sì, però cresceremo assieme, vero?» Ha paura, tanta. Non ha mai avuto una storia seria e la cosa è così grande che si spaventa anche a pensare al futuro. Ma allo stesso tempo sa che non c'è futuro senza lui. Tutto l'amore che Sam possiede è di Ashton, ogni singolo battito del suo cuore è dedicato a lui. La tiene in vita, le fa bene al cuore. Chiudi gli occhi, ho un regalo per te. Sam sospira, è curiosa. Lo è sempre stata, in realtà. Trova affascinante il fatto che gli esseri umani abbiano l'innata capacità di ficcare il naso ovunque e scoprire nuove cose. Chiude gli occhi, tira un bel sospiro e sente Ashton impanicarsi perché non trova quella scatoletta blu corallo, il blu è il colore preferito di Sam, in tutte le sue sfumature. Estrae un piccolo anello, è d'argento è c'è incisa la prima frase che Ashton abbia cantato a Sam: I'm gonna give you every inch of my love. Lo infila delicatamente al suo anulare e sorride, Sam apre gli occhi e rimane perplessa, fissa quell'anello e poi Ashton che rimane con il fiato sospeso. «Il mio amore è tuo, per sempre.» E lo abbraccia, sprofonda in quella prigione che tanto le piace, è come aver trovato un posto al mondo in cui voler tornare sempre. Come Londra, a Sam manca molto. È il suo primo compleanno e Natale lontano da casa. Ashton lo sa, sa sempre tutto. «Non è finita qui, piccina. Io e Luke abbiamo raccimolato soldi e abbiamo prenotato una vacanza a Londra per me, te, Luke e Cleo.» Ashton si morde il labbro inferiore e spera vivamente che Sam non abbia una crisi di pianto, ci spera davvero. Lei lo guarda, è il centro della vita, come un fiume in piena. Sorride, piange, lo abbraccia, non sa quanto vale questo gesto per lei. «Oh mio dio, grazie, grazie, grazie.» Si nasconde nell'incavo del suo collo e tira su con il nasino. «Ti amo tanto ora e sempre.» Ashton sobbalza a quell'affermazione, nessuna mai si era spinta oltre. Rimane fermo, immobile. Sta analizzando bene quella frase. «Sei il sapore della mia vita Sam.»





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