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Autore: _DeepSound_    30/12/2014    2 recensioni
Ash e i suoi amici sono stati ammessi alla prestigiosa Accademia Pokemon in cui nasceranno nuove amicizie, nuove rivalità e nuovi amori. Ma la vita all'Accademia non sarà tranquilla come pensavano. Charlie, la sorella minore di Ash, ha un'abilità speciale e nasconde un segreto legato alla sua infanzia, un ricordo che l'ha spinta a diventare più forte. Jake, un misterioso allenatore, è a conoscenza dell'abilità della ragazza e la spinge a rivelare i suoi poteri. Anche altri allenatori dell'Accademia hanno delle abilità speciali, anche se in alcuni di loro sono ancora assopite. Quali sono le vere intenzioni di Jake? Cosa si nasconde nel passato del misterioso ragazzo?
Se vi ho incuriosito vi invito a leggere la mia storia :)
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Drew dormiva beatamente sotto un'imponente quercia che impediva ai raggi solari di sfiorare la sua pelle. Il sonno del coordinatore fu però interrotto da una piccola foglia umida di rugiada che gli cadde sul naso.
-Cosa?- esclamò il ragazzo, svegliandosi di soprassalto.
Il ragazzo si guardava attorno spaesato, cercando di capire dove si trovasse, ma tutto ciò che vedeva erano migliaia di alberi tutti uguali che impedivano alla luce di illuminare il bosco, rendendo il paesaggio buio ed oscuro.
-Come ci sono finito qui?- disse Drew confuso.
Ripensando all'ultima cosa che si ricordava gli venne in mente del tempio e della voce che gli parlava.
-Quindi questa è una prova per svegliare uno dei leggendari.-
"Sei un ragazzo molto sveglio, devo ammetterlo."
Sentendo la stessa voce che aveva sentito al tempio, Drew drizzò subito le orecchie, sperando di riuscire a capire cosa dovesse fare.
"Tutto ciò che devi fare è trovare l'uscita. Solo così raggiungerai il tuo scopo."
Il ragazzo si guardò attorno senza sapere come riuscire a capire dove fosse l'uscita o almeno cercava un punto di riferimento, ma l'unica cosa che saltava all'occhio era l'enorme quercia alle sue spalle.
Ricordandosi gli insegnamenti di Aura, Drew chiuse gli occhi e cercò di trovare l'uscita là dove non percepiva l'aura di quegl'alberi, ma non ci riuscì. Allora decise di provare almeno a differenziare le diverse aure degli alberi, ma ciò che scoprì lo fece inquietare non poco.
Tutti gli alberi avevano la stessa identica aura.
Non potendo usare la sua abilità per uscire da lì, Drew prese da terra una pietra un po' più affilata delle altre e si addentrò nella selva buia, contrassegnando ogni albero che superava con una x.
Non sapendo dove andare, Drew camminò per diversi minuti dritto, senza mai svoltare, per poi ritrovarsi nuovamente al punto di partenza: davanti alla quercia.
-Ma com'é possibile?- chiese il ragazzo stupito.
Il coordinatore allora mise mano alla sua cinta per prendere le sue pokéball, ma queste non c'erano, così fu costretto a scalare la quercia per osservare la foresta dall'alto.
Con non poche difficoltà, Drew riuscì ad arrampicarsi sulla quercia, portandosi a qualche metro da terra, ma non era ancora sufficiente, così continuò a salire, ma si trovava sempre alla stessa altezza.
-Ti sei perso?- domandò una voce da uomo.
Anche senza abbassare lo sguardo, Drew capì immediatamente di chi si trattasse, così scese dall'albero e gli diede le spalle, ignorandolo completamente.
-Se vuoi posso aiutarti ad uscire da qui.- disse l'uomo, facendo qualche passo verso Drew.
-Non ti avvicinare! Non ho bisogno del tuo aiuto.- urlò il coordinatore con freddezza.
-Sei cresciuto molto dall'ultima volta che ci siamo visti.- esclamò il più grande con malinconia.
-Come se te ne importasse.- sibilò Drew irritato, mentre le sue braccia tremavano.
-A me importa di te.-ed 
-Non dire stronzate!- urlò il coordinatore, voltandosi finalmente verso il suo interlocutore.
Quando si trovò di fronte all'uomo, Drew rimase paralizzato nel guardarlo: non era cambiato di una virgola. I suoi capelli avevano lo stesso colore dei suoi, ma l'uomo li teneva molto corti, probabilmente per non essere costretto a curarli troppo, occhi grigi che lo guardavano con affetto ed un filo di barba sul viso che lo invecchiava molto.

"A tarda sera Drew, all'epoca un bambino di sei anni, si era svegliato con le lacrime agli occhi a causa di un brutto incubo che non riusciva a ricordare.sua stanza e 
Non riuscendo più ad addormentarsi, il bambino si asciugò le lacrime con la manica del pigiama, un po' corta perché era cresciuto molto quell'anno, si mise le pantofole per poi uscire dalla sua stanza e raggiungere quella dei genitori, ma quando vide lo Skitty della madre miagolare davanti alla finestra chiusa, Drew si avvicinò ad essa, vedendo così un uomo allontanarsi da casa.
Riconoscendo subito la persona, il piccolo bussò alla finestra per attirare la sua attenzione, ma senza successo. Quando l'uomo salì sull'auto e partì, Skitty entrò nella camera dei genitori del bambino, per poi strusciarsi sulle gambe della donna bionda che stava seduta sul letto a piangere.
Subito dopo anche Drew fece lo stesso e si intristì moltissimo nel vedere quella scena, così corse verso di lei e le tirò leggermente la manica del pigiama, attirando la sua attenzione.
-Mamma perché piangi?- chiese Drew preoccupato.
La donna, senza dir nulla, abbracciò forte il figlio e gli accarezzava la testa, ripetendo più volte che andava tutto bene.
Solo dopo capì che erano stati abbandonati da una persona molto importante per entrambi perché voleva seguire il suo sogno di vincere la lega pokémon."


-So di aver sbagliato ad abbandonarvi per seguire il mio sogno, ma ero troppo giovane e stupido per capire quanto voi due eravate importanti per me.- ammise l'uomo sentendosi colpevole. -Sai, ho seguito tutte le gare a cui hai partecipato. Sono davvero orgoglioso di te, figliolo.-
Non voleva fidarsi di quell'uomo. Gli aveva dato tutta la fiducia del mondo, ma lui, suo padre, lo aveva abbandonato senza nemmeno dirgli una parola.
Però, nonostante tutto, non riusciva proprio ad odiarlo.
Aveva provato con tutte le sue forze a dimenticarsi di lui e del vuoto che gli aveva lasciato dentro, ma continuava a volergli bene.
-Ti chiedo solo di darmi un po' di fiducia.- disse l'uomo, porgendogli la mano.
"Vuoi davvero fidarti ancora di tuo padre? Ti ha già abbandonato una volta."
-Ti scongiuro Andrew.-
Nonostante la paura di rimanere nuovamente ferito, Drew afferrò la mano del padre che lo tirò a sé e lo abbracciò forte, come se non volesse più lasciarlo.
-Grazie per esserti fidato di me, nonostante tutto. Finalmente posso riposare in pace.-
Il corpo dell'uomo iniziò pian piano a dissolversi e Drew sentì le lacrime bagnargli il viso. Quando suo padre scomparì completamente al suo posto rimase una lettera.

"-Drew.- disse la madre vestita completamente di nero. -Prima di morire, tuo padre ha  scritto questa lettera. È indirizzata a te.-
La donna consegnò al figlio una lettera e se ne andò, lasciando a Drew la scelta di leggerla o buttarla, ma lui non riuscì a fare nessuna delle due."


Nonostante gli tremassero le mani, Drew aprì la busta e prese il foglio all'interno dove vi erano scritte poche righe.
Mi dispiace per gli errori che ho fatto, ma ti prego di non odiarmi.
Ti voglio bene.
-Ti voglio bene.- disse Drew, commosso.
All'improvviso la lettera scomparve, trasformandosi in tante piccole scintille che volarono verso l'albero, formando uno squarcio da cui proveniva un dolce tepore.
Sentendo una forte aura proveniente da quell'apertura, il coordinatore si asciugò le lacrime e saltò senza esitazione dall'altro lato dello squarcio, trovandosi di fronte ad un pokémon simile ad un folletto blu con due lunghe code.
"Quindi sei riuscito a fidarti della persona che ti ha ferito molto in passato." disse il pokémon lievitando attorno al prescelto per osservarlo bene.
-Allora quella era solo un'illusione?- chiese Drew con tristezza.
"Quando tuo padre morì sopravvisse il desiderio di rivederti. Io ho solo dato forma alla sua volontà." spiegò il pokémon accarezzandogli la testa.
-Grazie Azelf.-






****
Lo so, sto un po' esagerando con i personaggi con problemi familiari e gente morta. Non preoccupatevi, questa volta non resuscito nessuno, anche perché non siamo nell'universo Dragon Ball o in quello di Beautiful (perché lì nessuno è veramente morto)
Una persona che insegue i suoi sogni, ignorando gli altri...Non vi ricorda qualcuno? Si, mi sono ispirata ad Ash e c'è un motivo ben preciso. Nell'anime ho notato che Drew a volte era ostile con l'allenatore ed ho sempre pensato che ci fosse un motivo dietro, quindi la mia mente ha elaborato questa teoria.
Dato che è da parecchio che non lo faccio, ringrazio tutti coloro che leggono la mia storia, continuando a supportarmi, anche se in silenzio. Perché lo faccio? Beh, perché molti autori non lo fanno e reputano importanti solo quelli che recensiscono, ma a me risolleva il morale leggere quante visite la storia o un capitolo ha ricevuto. Quindi grazie mille anche a voi :)
Un abbraccio :)
   
 
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