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Autore: angelad    30/12/2014    4 recensioni
Natale è arrivato in casa Castle.
Tutti sono felici e contenti, nessuno può immaginare neanche lontanamente quale disgrazia si abbatterà su tutti loro.
Solo un super papino agente segreto può risolvere questo dramma e salvare il Natale...
Genere: Comico, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Martha Rodgers, Nuovo personaggio, Rick Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Attenzione pericolo!!! Chiunque abbia dei bambini in età scolare e siano in grado di leggere o solo "di spiare" la lettura è pregato di leggere il capitolo da solo! Non per contenuti sconci o pericolosi (il rating resta verde), ma perchè non voglio essere responsabile di guai!
Quindi adesso vi auguro buona lettura!





 
AGENTE SPECIALE CASTLE: "MISSIONE NATALE"

 

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Lo scrittore, da buon papà, ritornò subito a casa e si mise al lavoro.
Scopò in terra dove avrebbe posato gli scatoloni, incominciò a sistemare il tavolo della sala per poter fare posto all'immenso albero che avrebbe costruito di lì a poco. Joy lo avrebbe solo addobbato, non di certo costruito. Ci voleva un po' di tempo e preferiva farlo al silenzio, si sarebbe concentrato sicuramente di più.
Si avvicinò allo stereo e mise un cd di canzoni natalizie, doveva creare una certa atmosfera.
Continuò nelle sue pulizie ballando al ritmo della musica e in men che non si dica la casa era pronta.
Lui era pronto.
Mancava solo la sua piccolina e "l'operazione "Natale" sarebbe incominciata.
Decise che si meritava un caffè bollente con due biscottini al cioccolato dopo quell'estenuante lavoro.
Si preparò il tutto e si sedette sulla sua sedia del balcone della cucina e, mentre si accingeva ad intingere il primo biscotto nella bevanda calda, il suo cellulare squillò.
"Kate, tesoro! Tutto bene? Hai già preso l'assassino? Ah era solo un folletto che si sentiva derubato. Ci credo, con la tua intelligenza nessuno può sfuggirti. Va bene, d'accordo. Vai pure a prendere tu Joy all'asilo. Vi aspetterò qui... a dopo.. ti amo".
Si stiracchio, bevve in pace il suo adorato caffè e poi, sapendo che le sue donne ci avrebbero messo ancora qualche minuto a ritornare a casa, decise di concedersi un po' di meritato riposo appoggiando le sue stanche membra sul divano.
Prese il telecomando e scanalò l'intera lista dei canali senza trovare nulla che lo entusiasmasse troppo, così decise di lasciare su un vecchio film di Natale.
Creava l'atmosfera.
Così si disse..
A quanto pare, oltre che a creare l'atmosfera, conciliava il sonno, poichè il nostro eroe crollò ben presto nel mondo dei sogni schiacciando la sua bella faccia contro il cuscino a forma di cuore regalatogli qualche mese prima da Kate.
Non si rese conto del tempo che passava, finchè non sentì chiudere con un sonoro tonfo la porta di casa e sua moglie parlare a voce alta.
Non capì bene in principio cosa stesse blaterando, era ancora troppo addormentato, ma si drizzò a sedere in un baleno e  la cercò con lo sguardo.
La trovò in salotto con la bambina in braccio.
Si stava sbracciando: "Vuoi venire ad aiutarmi? Tra le borse della spesa e Joy sono sfinita..".
Castle corse verso di loro: "Eccomi! Joy, tesoro vieni dal tuo super papà! Dobbiamo metterci al lavoro..."
Kate cercò di interrompere il discorso: "Rick, ascolta...".
Joy si girò di scatto verso di lui.
Rick rimase a bocca aperta: la piccola aveva gli occhietti cerchiati di nero ed arrossati dalle lacrime e uno sguardo furente.
Decisamente alla Beckett..
Doveva aver davvero pianto molto...
Cosa poteva essere successo alla sua cucciolina?
"No, non voglio fare niente!" e tornò a buttare la testa contro la spalla della madre, tornando nuovamente a singhiozzare vistosamente.
Castle cercò la complicità di sua moglie con lo sguardo, ma anche Kate scosse la testa: "Non sono riuscita a farmi dire che è successo. Piange e basta...".
Joy si strinse ancor più forte contro sua madre.
Appariva davvero ferita.
Rick aiutò sua moglie a togliersi il cappotto e cercò di incrociare lo sguardo di sua figlia, ma senza successo.
Gli occhietti azzurri di Joy cambiavano direzione non appena intercettavano la sua presenza.
"Fammi sedere, ho le braccia rotte" disse Kate e tutta la famigliola raggiunse il divano. La donna accarezzò dolcemente la testa e la schiena di sua figlia nel tentativo di calmarla. La piccola smise di piangere, ma restò appoggiata al seno di sua madre.
Mentre la donna le dava baci sulla testa provò ad intavolare un discorso: "Oggi è stata una brutta giornata vero piccola? Ti va di raccontarmela?".
La piccola scosse vigorosamente la testa.
"ok, ok... stiamo qui a coccolarci in assoluto silenzio".
Castle era preoccupato, non aveva mai visto Joy così..
"Magari potresti raccontarlo a me, mentre sistemiamo i pastorelli del presepe.. che ne dici piccola?".
Joy si staccò solo un attimo dalla madre e con occhi di fuoco silurò il suo vecchio: "Assolutamente no!".
Anche la giovane detective restò ammutolita davanti a questa scena. Joy non si era mai rivolta a Castle in quel modo.
L'uomo non si perse d'animo e continuò: "Cucciola che ti prende? Ti hanno fatto arrabbiare all'asilo?".
La piccola si limitò a fissarlo incattivita senza emettere suono.
"Sei arrabbiata con me?".
Lo sguardo della piccolina cambiò di nuovo e le lacrime tornarono di nuovo a bagnarle i suoi occhietti, anche se lei cercò di ricacciarle indietro.
"Sì...".
 "Perchè mai?" chiese lo scrittore decisamente stupito.
Joy tirò su col naso e balbettò: "mi hhaii ddetto unna bugiiaaa".
"Tesoro mio, io non ti dico mai bugie, lo sai. Non mi piacciono, bisogna essere sinceri con le persone che si amano. E io ti adoro Joy, non mi permetterei mai di prenderti in giro..".
"Non è vero, non è vero! Mi hai detto una bugia, grossa, grossa, grossissimissima! Da te non me lo aspettavo proprio! Non dal mio super papà...".
Le lacrime avevano di nuovo preso il sopravvento.
Rick era rimasto davvero senza parole, allora fu Kate a cercare di mitigare il tono della figlia: "Joy, ascolta, non può essere così grave. Probabilmente tu e papà non vi siete capiti e hai frainteso. Papà ci fa arrabbiare a volte, ma, in questo caso, devo concordare con lui. Non dice bugie. È sempre sincero con noi".
La piccola allora si staccò anche da lei e mi mise in piedi davanti a loro: "No, no, no e no! Lo ha fatto!! Perchè non mi credi?".
Kate cercò di prenderla di nuovo in braccio, ma la piccola si divincolò.
"Allora dicci quale sarebbe questa bugia e papà ti chiederà scusa e si farà perdonare, vero tesoro?".
Castle afferrò al volo il tentativo della moglie e la assecondò: "Certo, qualunque cosa tu voglia, la farò!".
Joy rimase in silenzio per un attimo poi sussurrò: "Triscia mi ha detto che Babbo Natale non esiste.... che è solo una favola....".
Per un attimo i cuori dei coniugi Castle smisero di battere nel medesimo istante e un gelo glaciale attraversò tutta la loro schiena.
"Sono arrabbiata con papino perchè lui mi ha sempre detto che Babbo c'era, che lui esisteva e che mi voleva bene. Se stavo buona, lui mi portava tantissimissi regali.... e io ci ho creduto...".
Kate fu la prima a reagire: "Joy, ascolta. Triscia ti ha fatto uno scherzo! Un bruttissimo scherzo.. Babbo Natale esiste davvero. Vive al Polo Nord e con i folletti si stanno preparando per rendere speciale il Natale a tutti i bambini come ogni anno.. Quella bambina è invidiosa perchè tu sei sempre così felice quando parli di Babbo...".
Joy si mise a gridare: "Non ci credi nemmeno tu! Lo so!!!! Io dovevo riuscire a convincerti e c'ero quasi riuscita... ma adesso...".
Rimase un attimo in silenzio , poi, ancora più arrabbiata e decisa continuò: "poi non lo ha detto solo Triscia, lo ha confermato la maestra...".
In quel momento Castle avrebbe volentieri compiuto una strage...
Non si potevano distruggere i sogni di una bambina in quel modo..
"Joy... ".
Cercò di parlare, ma non appena la bambina udì la sua voce si mise a gridare coprendosi le orecchie con le manine: "Non ti voglio parrllare! Mi hai mentito! non voglio fare l'albero, non voglio fare più niente!!!!" e scappò a nascondersi in camera sua.
Castle e Kate si guardarono negli occhi e non poterono fare altro che sospirare.
 
Quella sera fu davvero terribile.
Joy non volle praticamente mangiare, continuò a piangere per ore e nulla riusciva a darle conforto.
Castle cercò di avvicinarla molte volte, ma venne puntualmente rifiutato. Era davvero molto arrabbiata con lui.
Peggio, si sentiva tradita. In maniera totale..
Da una parte non poteva darle torto, loro due erano sempre stati la "coppia del Natale perfetta" e se la certezza di Babbo Natale crollava, il capro espiatorio era necessariamente lui.
Avrebbe voluto prenderla nelle braccia e coccolarla, ma decise che in questo caso avrebbe fatto un passo indietro e avrebbe lasciato campo libero a sua moglie.
Joy sembrava essere meno in collera con lei.
Kate sarebbe riuscita a darle un po' d'amore in quella sera così infelice per lei. Le lasciò sole al piano di sopra e andò a sedersi sul divano.
Mi mise le mani nella testa e iniziò a riflettere.
Cosa cavolo poteva fare per far ritornare tutto a quella mattina?
Lui lo aveva sempre detto che mandare i bambini all'asilo sotto Natale era una cattiva idea..
Se Joy fosse stata a casa con lui quella mattina, niente di tutto questo sarebbe successo e in quel momento la loro casa starebbe traboccando di lucine e ghirlande sbrilluccicose.
Non poteva finire così.
Sua figlia era troppo piccola per perdere la magia del Natale...
E lui era il suo super papà e avrebbe trovato una soluzione a questa situazione catastrofica.
Si scervellò per un bel po', poi l'illuminazione lo colse fulminandolo.
Sapeva cosa fare!
E non sarebbe stato così complicato mettere in pratica il suo piano.
Ma avrebbe dovuto avere della collaborazione da parti di tutti.
Un paio di telefonate e tutto sarebbe andato per il verso giusto.
Il piano era perfetto e nessuno lo avrebbe fermato.
New York era avvertita!
L'agente speciale papino Castle stava per entrare in azione!


Angolo mio
Ecco a voi il secondo capitolo!!
Scusate il piccolo prologo iniziale, ma ho appena scanciato una "bomba" mica da ridere, dovevo essere tranquilla di non combinare guai... mica mi chiamo Triscia!
Vi auguro davvero di passare un buon Capodanno e di avere un sereno 2015.
E un grazie anticipato a chi vorrà leggere e lasciarmi due parole..
A presto
  
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